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martedì 6 aprile 2010

La Ragazza che Giocava con il Fuoco - Stieg Larsson

Titolo:La Ragazza che Giocava con il Fuoco (originale:Flickan som lekte med elden)
Autore:
Stieg Larsson

Anno:
2006

Editore:
Marsilio Editori
Traduzione:
Carmen Giorgetti Cima
ISBN:
978-88-317-9498-5

Pagine:
754
Trama:Mikael Blomkvist è riuscito a tornare alla guida di Millennium e continua il suo lavoro da giornalista d'inchiesta: ma l'ultimo numero speciale su cui sta lavorando subisce una brusca interruzione a causa di un triplice omicidio, che lo porterà a ritrovare Lisbeth Salander, sparita improvvisamente dalla sua vita. Lisbeth, vera protagonista della storia, si troverà al centro del ciclone mediatico e delle indagini, in una vicenda che arriverà a svelarci il suo misterioso e terribile passato.

Un altro giallo/thriller! E' un genere che mi piace, ma che solitamente non frequento molto... Anche se ultimamente, come potete ben vedere, ho fatto qualche "incursione" :)

Ma partiamo con ordine: questo libro, La Ragazza che Giocava con il Fuoco, è il secondo di una trilogia diventata famosissima negli ultimi anni, e che ha lanciato la moda del "giallo svedese", cioè libri di genere investigativo/thriller/giallo scritti da autori del Nord, principalmente svedesi per l'appunto. Il nome della trilogia è Millennium Trilogy e racconta delle vicende di Mikael Blomkvist e Lisbeth Salander: il primo volume l'ho letto quest'estate, questo che mi accingo a recensire è il secondo, e il terzo è in casa che mi aspetta.

Visto che comunque la storia di questo libro è molto legata al primo volume, mi sembra giusto farne un riassuntino (cercando di evitare gli spoiler più succosi) così da poter fare poi i giusti collegamenti. Comunque, consiglio a chi non vuole rovinarsi la lettura del libro di non leggere sotto, non si sa mai :)

I
protagonisti, come già detto, sono Mikael Blomkvist e Lisbeth Salander. Il primo è un giornalista di una certa fama, direttore della rivista Millennium, che si occupa principalmente di smascherare attività illecite nel campo dell'economia e della finanza; a causa di un articolo su un importante personaggio dell'economia svedese, le cui fonti improvvisamente spariscono o sono tutte prontamente smontate, finisce qualche mese in prigione e decide di lasciare il timone del giornale a Erika, sua collega e non solo. E' in questo frangente che viene contattato da Henrik Vanger, per indagare (con stipendo annesso da capogiro) su un caso accaduto quasi quarant'anni prima e ancora non risolto: la scomparsa della nipote, Harriet. Blomkvist accetta e si ritrova invischiato in avvenimenti ben più oscuri e spregevoli di quelli che ci si sarebbe aspettati; e proprio in questa occasione, attraverso diversi fatti, facciamo la conoscenza di Lisbeth Salander, che incontrerà ed aiutare Mikael solo all'incirca da metà del romanzo in poi. Il lettore però la incontra molto prima, e inizia a scoprire diversi particolari sulla sua vita, decisamente poco "rose e fiori".
Alla fine del primo libro, dopo la risoluzione delle indagini, Lisbeth (a causa di un evento decisamente spoiler che quindi non scrivo) decide di partire e andarsene, grazie anche al fatto che grazie alle sue capacità di hacker è riuscita a creare un bel gruzzolo.

Tornando a questo libro e alla sua recensione, si può tranquillamente dire che, mentre nel primo alla fine era Blomkvist il protagonista, nel secondo è Lisbeth che occupa il palcoscenico.
E' infatti la protagonista (quasi) assoluta, nel bene e nel male: come svela sin da subito la quarta di copertina, Lisbeth verrà ricercata per omicidio. Ciò che mi ha colpito, in questo frangente, è stato che Larsson, nonostante appunto la cara Sally (così la chiama Blomkvist) sia la protagonista e faccia parte del duo dei "buoni" nel primo libro, non viene immediatamente scagionata: anzi, vengono fatti nascere dei dubbi nel lettore, viene da chiedersi quanto si sa effettivamente di Lisbeth.
Parliamo ancora di lei. Devo ammettere che del gran personaggio decantato da tutti, nel primo libro, non mi era rimasto molto; e, infatti, mi ero stupita di tutti questi elogi... Ma ora non posso fare a meno di unirmi alla schiera di ammiratori! E' fantastica, ed emerge particolarmente nei primi capitoli; si scoprono lati di Lisbeth prima più in ombra, ci si lascia avvincere da questo carattere difficile, dalla morale propria e dura come il ferro, dalla sua doppia indole sicura-insicura.

In generale questo secondo episodio mi è piaciuto molto più del primo: anche se i primi capitoli sono un po' troppo dedicati alla vita sentimental-sessuale dei protagonisti, il ritmo riprende subito, assumendo i toni giusti, velocizzandosi rispetto a Uomini che Odiano le Donne (dove il ritmo dell'azione era piuttosto lento e pacato) per adeguarsi agli avvenimenti più macabri e violenti della trama. Il lettore viene trascinato da consistenti colpi di scena che non vengono assolutamente buttati a caso nella storia; si sente che sono stati ben ponderati e che portano sensate novità senza per questo stravolgere la natura della narrazione stessa e del background dei personaggi, così ben caratterizzati.
In più, e questo mi è proprio piaciuto, è lo stesso scrittore che seminando alcuni episodi lungo la storia riesce a far credere al lettore di essere arrivato ad una conclusione sicuramente corretta, per poi invece rovesciare del tutto la situazione! Almeno nel mio caso, mi è venuto da pensare "ma come ho fatto a credere di esserci arrivata così facilmente"!

E' un thriller che si legge velocemente, nonostante la mole, perchè porta continuamente a chiedersi che cosa accadrà dopo e se tutto sembra come ci viene mostrato, o se ci sarà una nuova rivelazione; quindi si può solo dire che raggiunge perfettamente il suo scopo!

Voto:


8,5


Frasi e Citazioni che mi hanno colpita...

  • Non esistono innocenti. Esistono solo gradi diversi di responsabilità.


Alla prossima recensione! :D
Cami



6 commenti:

  1. è da tempo che mi riprometto di leggere "Uomini che odiano le donne" e tutta la trilogia Millenium... ma non riesco ancora ad affrontarlo! chissà che prima o poi non mi venga l'ispirazione ;)

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  2. Devo ancora leggere il primo della serie.
    è lì in lista, nella mia libreria.

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  3. C. ed Errante, secondo me è una lettura d'intrattenimento che merita: sono bei gialli, intriganti e ben strutturati! :D

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  4. ciao... recensisci veramente benissimo!! mi è piaciuto molto il tuo punto di vista! se ti va passa per il mio blog (ancora agli inizi però XD) non certo ai tuoi livelli!
    aspetto tuoi commenti
    Rughetta_

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  5. Rughetta, che gentile, grazie *_*
    Ho visto i libri che hai recensito, ma per ora non ne ho letto nessuno; comunque direi che anche il tuo blog è carinissimo, e soprattutto non ci vuole molto ad arrivare ai "miei livelli" XDDD

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  6. a me invece è piaciuto di più il primo... però concordo con te, il personaggio di Lisbeth è davvero fantastico!

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