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domenica 19 settembre 2010

Vite e Morti d'Autore (#1)

Buon giorno a tutti!

Inizia oggi una nuova rubrica, come vi ho annunciato nel post per festeggiare l'anno di vita di Bibliomania: Vite e Morti d'Autore.
Vi parlerò di un autore nato oggi e di un autore che invece nello stesso giorno, purtroppo, ci ha lasciati; per ogni autore, poi, vi consiglierò un libro per ognuno dei due scrittori. Bene, cominciamo!

Nacque oggi...sir William Gerald Golding (19 Settembre 1911 - 19 Giugno 1993)

William Golding è un celeberrimo autore inglese, insignito del premio Nobel nel 1983.

Figlio di un insegnante socialista e di una suffragetta, sviluppoò nonostante questo clima familiare una solida fede religiosa; compì i suoi studi universitare ad Oxford, dove dopo una breve parentesi dedicata alle Scienze Naturali passò allo studio della Filosofia e della Letteratura. E' proprio in questi anni che viene pubblicata la sua prima opera, una raccolta di poemi chiamata, semplicemente, Poems. Ottenuta la laurea breve, nel 1935, si trasferisce nella comunità religiosa diretta da Rudolph Steiner, fondatore della disciplina dell'antroposofia (una corrente filosofica che vuole analizzare il percorso spirituale dell'uomo attraverso il metodo scientifico), verso cui Golding manifestò grande interesse.
Nel fr
attempo inizia a lavorare come insegnante nelle scuole della parte Sud di Londra, dove le teorie di Steiner aveva forte risonanza; nel 1937, però, torna ad Oxford per completare gli studi.
Quando torna ad insegnare trova un posto a Salisbury, dove conoscerà Ann Brookfield, attivista comunista che diventerà sua moglie e da cui avrà due figli, David e Judith Diana, rispettivamente nel
1940 e nel 1945.
Co
n l'avvento della guerra, Golding si arruolò nella marina militare, partecipando anche allo sbarco in Normandia; quando infine il conflitto ebbe termine, tornò a Salisbury, dove riprese l'attività didattica.
La sua avventura come scrittore di fama inizia solo nel 1952: dopo il rifiuto del romanzo Strangers fro Within da parte di diverse case editrici, la Faber&Faber accetta di pubblicare il romanzo, cambiando però il titolo in The Lord of the Flies (Il Signore delle Mosche).
Il libro nasceva dall'osservazione dei dibattiti che Golding organizzava tra i suoi studenti: quando
non era presente un moderatore, infatti, la discussione sfociava spesso in una rissa.
Il r
omanzo, come ben sappiamo, ebbe uno strepitoso successo, tanto da condizionare il giudizio nei confronti delle successive opere dell'autore, che spesso si confrontò nuovamente con tematiche quali il libero arbitrio, il sentimento religioso, la paura, la violenza. I suoi libri miravano a sviscerare la parte più nascosta dell'uomo, quella che nessuno vorrebbe vedere e sui cui nessuno vorrebbe riflettere; miravano a scuotere il lettore attraverso la realizzazione su carta di pensieri e timori atavici.
Fo
rte della popolarità e dei riconoscimenti avuti, nel 1962 abbandona la carriera da insegnante per dedicarsi solo alla scrittura, ma tenne comunque delle lezioni in diverse università prestigiose.
Nel 1982 ricevette la laurea ad honorem alla Sorbona e l'anno successivo il massimo riconoscimento per ogni scrittore: il Premio Nobel,
"per i suoi romanzi che, con la perspicacia dell'arte narrativa realistica e della diversità e l'universalità del mito, illuminano lo stato umano nel mondo di oggi". Nel 1988 fu anche nominato baronetto.
Morì nel 1993 per arresto cardiaco, all'età di 82 anni.

Il libro consigliato:Il Signore delle Mosche (The Lord of the Flies).
Uno splendido romanzo distopico che vi farà venire i brividi lungo la schiena, concentrato sul tentativo di un gruppo di ragazzini inglesi di ceto medio-alto che, dopo un naufragio in cui sono gli unici ad essere rimasti in vita, provano a sopravvivere e ricreare una parvenza di società, entrando in una spirale di violenza e terrore.


Morì oggi... Italo Giovanni Calvino Mameli(15 Ottobre 1923 - 19 Settembre 1985)

Italo Calvino è uno dei più noti scrittori italiani del XX secolo, molto apprezzato anche all'estero, nonchè un grande intellettuale impegnato nella politica, nel lavoro editoriale e in tutti i contesti sociali e culturali.

Nato a Cuba, precisamente a Santiago de las Vegas, dove si trovavano i genitori, botanici di professione, tornò in Italia nel 1926, dopo che un violento uragano spazzò via il bungalow dove la famiglia Calvino viveva.
Italo trascorse così la sua infanzia a San Remo; nonostante la presenza del regime fascista, questo periodo viene ricordato dall'autore come un'oasi di tranquillità e affetto familiare. In effetti, il primo sporadico contatto col Regime avvenne solo quando Calvino fu costretto a far parte dei balilla; questo perchè, tendenzialmente, le convinzioni anti-fasciste dei genitori sfociavano più in una critica alla politica in generale, piuttosto che in una protesta ben definita.
Un'altra particolarità è il clima agnostico in cui l'autore è cresciuto: ai tempi confessare di non essere cattolici era una stranezza che portava ad essere considerati anticonformisti.
Queste esperienze si riverseranno copiosamente in tutti i suoi lavori, sotto forma di concetti quali l'accettazione del diverso, la satira sociale, la comicità come arma espressiva.
Sarà soprattutto lo scoppiare della guerra, però, che porterà Calvino a sviluppare l'amore per la partecipazione alla vita socio-culturale e politica del paese, impegno che ovviamente si rifletterà nella sua scrittura. Nel 1943, infatti, è costretto a interrompere gli studi per arruolarsi nelle Brigate Garibaldi della Repubblica Sociale Italiana, vivendo sulla sua pelle l'esperienza diretto della guerra.
Successivamente, concluso il conflitto bellico, si unisce al P.C.I. nonostante non approvi del tutto le teorie comuniste, perchè si avvicinavano al suo pensiero sulla necessità di aiutare gli altri, attraverso la concessione e il rispetto dei diritti fondamentali; diventa attivista scrivendo per diverse testate di stampo filo-comunista. Nello stesso periodo si iscrive alla facoltà di Lettere di Torino, accedendo direttamente al III anno grazie alla legislazione speciale per i partigiani e gli ex-soldati; qui fa una delle conoscenze più importanti della sua vita, Cesare Pavese. L'intellettuale, oltre che caro amico, sarà anche maestro, consigliere e "primo lettore" di Calvino.
E' in questo periodo che iniziano a essere scritti i romanzi che renderanno noto l'autore, come ad esempio Il Sentiero dei Nidi di Ragno, scritto nel 1946.
Ottiene la laurea nel 1947, con una tesi su Joseph Conrad, e comincia immediatamente la sua collaborazione con la casa editrice Einaudi: questo rapporto sarà importantissimo per la vita di Calvino, che rimarrà legato all'editore torinese fino al 1961, ricoprendo posizioni di prestigio e scoprendo nuovi autori del panorama italiano.
Nel 1950 il caro amico Pavese si uccide, lasciando un vuoto pesante nella vita dell'autore, che rimarrà segnato dal fatto di non aver intuito la sofferenza del maestro.
Negli anni seguenti continua a lavorare e a viaggiare, scrivendo per diversi quotidiani e pubblicazioni, senza dimenticare l'impegno come scrittore: di questo periodo fanno parte Il Visconte Dimezzato e l'ambizioso progetto delle Fiabe Italiane.
Nel frattempo, con l'avanzata russa contro l'Ungheria, Calvino abbandona definitivamente il partito comunista.
Gli anni '60 sono caratterizzati da molti viaggi all'estero, per dibattiti e conferenze, mentre nel frattempo la sua notorietà iniziava ad espandersi non solo in patria, ma anche in Europa e nel resto del mondo. Proprio durante uno dei suoi viaggi, a Parigi, conosce Esther Judith Singer, traduttrice argentina, che sposerà a Cuba nel 1964, per poi tornare in patria portando con sè anche il figlio di lei, Marcello. Dal matrimonio nascerà poi una figlia, Giovanna.
Nel 1967, dopo la morte di Elio Vittorini (a cui era legato da un rapporto di lavoro e amicizia che durava dalla prima giovinezza, prende un periodo di meditazione e si trasferisce a Parigi. Qui conoscerà molti esponenti della letteratura francese, tra i quali Queneau; nel frattempo, approfondisce i propri interessi scientifici.
Gli anni seguenti sono caratterizzati dalla moltitudine di viaggi, soprattutto per il suo lavoro di giornalista, in svariate parti del mondo, e dalla scrittura di diversi libri, raccolte, volumi autobiografici, che sottolineano la vivacità e la creatività dell'autore. Il suo impegno come attivista politico, soprattutto mediante gli articoli, lentamente declina, sino all'ultimo articolo di polemica contestazione, nel 1975.
Negli anni '80 mette a frutto la sua passione per gli argomenti scientifici, lavorando sul confine tra questi e la letteratura; nel frattempo, lavora su alcuni discorsi che avrebbe dovuto fare ad Harvard, pubblicati postumi col titolo di Lezioni Americane. Purtroppo, colto da un ictus il 6 Settembre 1985, muore poco meno di due settimane dopo.

Il Libro Consigliato:La Trilogia degli Antenati.
Contenente Il Barone Rampante, Il Cavaliere Inesistente e il Visconte Dimezzato, tre romanzi solo all'apparenza per un pubblico più "giovane": in realtà nascondono delle riflessioni profonde su temi importanti, come la libertà di scelta (Il Barone Rampante), il coraggio, le apparenze (Il Cavaliere Inesistente) e la duplicità dell'uomo (Il Visconte Dimezzato). La prosa semplice ma emozionante di Calvino vi porterà per mondi sempre nuovi, con ironia e saggezza.

fonte per le biografie: Wikipedia

Avete mai letto nulla di questi autori? Nel caso lo aveste fatto, vi sono piaciute le loro opere?
Se poi decidete di leggere qualcosa di questi scrittori, mi farebbe piacere saperlo e conoscere le vostre impressioni post-lettura :)

Alla prossima!

Cami


9 commenti:

  1. Bè, Golding lo terrò sicuramente in considerazione se alla sfide dei generi vince il distopico, anzi, grazie del suggerimento, non avevo molte idee su quel genere! Anche se devo ammettere di averne sentito parlare non troppo bene ultimamente!

    Calvino mi piace tantissimo, però ho letto ancora veramente troppo poco di lui! La trilogia da te citata è in wishlist! ^_^

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  2. Figurati, spero anzi di non aver sbagliato il genere! >< Su questo argomento ho molti dubbi!
    Comunque, se cerchi altre possibilità, ci sono anche "Il Mondo Nuovo" e "Ritorno al Mondo Nuovo" di Aldous Huxley, "1984" di Orwell e "Farenheit 451", oltre a divesi libri di fantascenza di dubbia collocazione, come ad esempio "Neuromante" :)
    Mi dispiace che tu non ne abbia sentito parlare bene, a me è piaciuto molto, soprattutto per l'inquietudine che riesce a trasmettere :)

    La trilogia di Calvino è uno dei miei libri preferiti *__* spero tu possa leggerlo presto!

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  3. 1984 e Farenheit 451, e li consiglio entrambi! In realtà, però, se non trovo di meglio potrei anche rileggermi il secondo, che l'ho letto davvero un sacco di tempo fa!
    Su Il Signore delle Mosche, per la verità, non è che me ne hanno parlato proprio male male, però dai commenti mi è parso di capire che non è proprio il tipo di libro che può piacere a me!
    però sono curiosa, prima o poi lo voglio leggere, quindi magari la sfida potrebbe essere l'occasione giusta...

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  4. Anche di Golding c'è una bella trilogia: si chiama "ai confini della terra" ma l'ho letta davvero moltissimo tempo fa, la grande trilogia del mare: Riti di passaggio, Calma di vento e Fuoco sottocoperta.

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  5. Ti ringrazio per il suggerimento, Sir Robin! :) Me la segno!

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  6. Di Calvino ho letto solo uno dei tre (Il Cavaliere Inesistente) e l'ho trovato molto godibile nella sua brevità ed essenzialità.

    Quanto a 1984: è stato a lungo il mio libro preferito, anche se la distopia di Huxley (Brave New World) è molto più azzeccata di quella di Orwell.

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  7. Bruno, mi permetto di consigliarti, allora, di completare la Trilogia; penso potrebbero piacerti anche gli altri due libri!

    Che cosa intendi con "più azzeccata"? Sono praticamente una neofita del genere, quindi molte distinzioni sono nuove, per me :)

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  8. Ho letto tutto Calvino! Mi sono salassata con i Meridiani, ma ne è valsa la pena... è il mio scrittore preferito!!

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  9. Vele, io sto tentando man mano di procurarmi la bibliografia :)

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