Titolo:Cuore d’inchiostro (originale: Tintenherz)
Autore:Cornelia Funke
Anno:2003
Editore:Arnoldo Mondadori Editore
Traduzione:Roberta Magnaghi
ISBN:978-88-04-56354-9
Pagine:487
Trama:Mo, restauratore di libri, e Meggie, sua figlia, hanno una vita tutto sommato normale; almeno finché alla loro porta non bussa uno straniero e Mo cerca di nuovo di fuggire con Meggie, come ha fatto altre volte in passato.
Perché Mo possiede il potere, magnifico e terribile, di poter leggere un libro ed evocarne i personaggi nel nostro mondo – come ha fatto con Capricorno tanti anni fa. Una evocazione che ha portato a impensabili conseguenze…
La forza delle fiabe, delle storie che si ripetono in ogni tempo e luogo, sta nella loro natura mista che le identifica come fonte di intrattenimento, archetipo, insegnamento e forza fantastica e creatrice: un bagaglio con cui tutti noi, in quanto essere pensanti e immaginifici, nasciamo. Sono una sorta di primo passo attraverso cui entrare in contatto col mondo dell’immaginazione e, spesso, anche con quello reale.
Non sorprende che molti, durante l’infanzia (e anche durante l’età adulta), sognino di far parte di uno dei mondi che compongono il nostro orizzonte fantastico, o di conoscere i protagonisti con cui si sono vissute tante avventure – e Cuore d’inchiostro gioca proprio su questo desiderio, rispondendo alla domanda “Cosa accadrebbe se i personaggi dei libri potessero apparire nel nostro mondo?”.
Solo che, proprio come nelle fiabe, non ci vuole molto per capire che i desideri apparentemente giusti e piacevoli possono trasformarsi in fretta in incubi - da cui uscire nel minor tempo possibile, cercando di contenere le conseguenze.
Mo e Meggie, padre e figlia, l’hanno imparato a proprie spese, benché con tempistiche diverse; e per quanto Mo si sforzi di proteggerla, nascondendole alcune verità, Meggie potrà capire questa lezione solo vivendola sulla propria pelle.
Mi è piaciuto molto che la storia sia partita subito in quarta, dal primo capitolo, con l’arrivo in piena notte di Dita di Polvere e la strana reazione di Mo, che inevitabilmente porta Meggie a porsi le prime domande – le stesse che si sta ponendo il lettore; le risposte arriveranno nel corso delle avventure di questa famiglia indissolubilmente legata ai libri.
Gli eventi si susseguono in maniera particolarmente fluida e piacevole, dando spazio anche a sequenze avventurose, viaggi e ad alcuni colpi di scena ben piazzati; l’elemento magico è ben sfruttato e non è utilizzato a sproposito, cosa che mi ha fatto davvero piacere. L’abilità principale è ovviamente quella di Mo, la possibilità di “leggere” di un personaggio o di un oggetto e portarlo nel nostro mondo: è stata proprio questa a farmi desiderare di immergermi nel libro, e mi ha reso felice la resa realistica del modo in cui Mo vive questa sua condizione, oltre ad aver apprezzato come questa capacità viene poi impiegata.
Tutte queste caratteristiche lo portano ad essere non solo un libro perfetto per i bambini e i ragazzi, pubblico a cui è principalmente indirizzato, ma anche una lettura veramente piacevole per gli adulti (o per chi si avvia ad essere tale – ogni riferimento a me stessa è puramente casuale).
L’unico aspetto che potrebbe non far impazzire i lettori più scafati è, secondo me, la malvagità totale e granitica di Capricorno, l’antagonista, e di molti dei suoi sgherri. Non che non apprezzi, ogni tanto, un “cattivo totale”: per dirne una, ho adorato Il Signore degli Anelli e Sauron è crudele fin nel midollo, assetato di potere e basta, sostanzialmente. Il punto è che altri personaggi sono talmente ben tratteggiati da far pensare che la Funke, nel caratterizzare Capricorno, avrebbe potuto dare vita a qualcosa di molto più sfaccettato.
Tuttavia, credo che sia una scelta comprensibile, per molti fattori: primo fra tutti, la provenienza stessa di Capricorno. Essendo stato prelevato proprio da un libro ambientato in un mondo fiabesco, è realistico che sia un personaggio “totale” – proprio come quelli che si trovano nelle fiabe, in cui difficilmente ci sono gradazioni di grigio.
Tornando a parlare dei personaggi in generale, devo ammettere che sono rimasta stupita dall’importanza dei comprimari. Meggie, pur essendo la protagonista putativa, non è sempre il centro dell’attenzione: sono molte le persone che l’accompagneranno, nel bene e nel male, nelle sue peripezie.
Prima di tutti suo padre, Mo, di cui abbiamo già parlato: un personaggio che ho apprezzato moltissimo, positivo ma non privo di difetti. E’ un padre tenero, coraggioso e audace, ma non per questo riesce sempre a fare quel che è meglio per la sua famiglia; personalmente, penso che Lingua di Fata (così, infatti, viene spesso chiamato) meriterebbe il titolo di co-protagonista a tutti gli effetti.
Il già citato Dita di Polvere, invece, ha un ruolo molto più ambiguo ed è senz’altro uno dei personaggi più intriganti. La sua caratterizzazione è opposta a quella di Capricorno, non perché è totalmente buono, bensì perché è uno dei personaggi più sfaccettati. Il suo menefreghismo, la sua tendenza a porre prima di tutto sé stesso e i suoi interessi, lo distanziano dalla figura del “buono”; tuttavia, sembra genuinamente preoccuparsi per le persone a cui tiene, e questo lo riavvicina a una figura più positiva… ma, anche in questo caso, il modo in cui si prende cura di queste persone non è esattamente quello che ci si aspetterebbe.
Concede lealtà e fiducia a pochissime persone, il che porta chiunque non sia in questa stretta cerchia a trattarlo come se fosse sempre pronto a scappare, o a piantargli un coltello nella schiena – anzi, a dargli una lezione con il fuoco, visto che Dita di Polvere ha particolare affinità con le fiamme. Tuttavia, man mano che si approfondisce la conoscenza del personaggio, si arriva a capire che questo atteggiamento non è solo un comportamento intrinseco, ma anche una caratteristica sviluppata a causa di vari eventi a lui accaduti; per questo, nonostante tutto, non può che suscitare interesse, pietà, comprensione.
Non pensiate, però, che in questo libro ci sia spazio solo per il dramma! Gli intermezzi più leggeri sono presenti e sono davvero simpatici, soprattutto quando sono affidati a Elinor, zia di Meggie. Elinor è una donna burbera, scontrosa, particolarmente protettiva nei confronti dei propri libri, poco disposta a lasciarsi calpestare e, anzi, propensa a ribattere con frasi al vetriolo. Il suo modo di porsi la rende subito perfetta per sdrammatizzare un po’ le parti più oscure e l’ho trovata davvero adorabile, perché alla fin fine è decisamente più dolce di quanto non voglia mostrare. Oltretutto, è facile ritrovarsi nel suo amore per i libri e per una buona storia.
E’ proprio questo, l’amore per le belle storie, a percepirsi in ogni pagina del libro; una sensazione che ha reso ancora più piacevole seguire lo svilupparsi degli eventi e lo svelarsi di molte verità nascoste – che poi è il motivo per cui ho parlato così poco della trama e per cui non ho citato un paio di personaggi che mi sono piaciuti molto, ma la cui entrata in scena è funzionale a certe svolte importanti della storia.
Si arriva alla fine del libro soddisfatti, perché le vicende sono ben concluse, eppure si rimane con il desiderio di incontrare di nuovo i suoi protagonisti, con la certezza che sapranno incantarci di nuovo con una nuova avventure… Motivo per cui tornerò sicuramente nel Mondo d’Inchiostro, continuando a leggere la serie di Cornelia Funke.
Ultime, piccole note: primo, ogni capitolo è introdotto da una citazione e chiuso da una bella illustrazione, ed entrambe sono pertinenti e davvero carine; secondo, questa donna ci sa fare con i nomi. Riuscire a incuriosire qualcuno anche solo attraverso l’onomastica dei personaggi è un’ottima cosa e Dita di Polvere, Lingua di Fata, Capricorno (e tanti altri) non possono che catturare l’attenzione e stuzzicare la fantasia.
Voto:
8,5
Frasi e citazioni che mi hanno colpita…
- Perché gli adulti credevano che i bambini sopportassero meglio i misteri che la verità? Non sapevano quali storie terribili ci si andava a inventare, alle volte, per tentare di capire ciò che i grandi nascondevano? Solo molti anni più tardi, […], imparò che ci sono delle verità che riempiono il cuore di disperazione fino a farlo scoppiare. Si preferisce tacerle, in particolare ai bambini, a meno che non si possa dire o fare qualcosa per dare loro un po’ di speranza.
- Mi trovavo nel bel mezzo di una di quelle storie che mi piacevano tanto, proprio come avevo sempre desiderato… ed era orribile. La paura ha tutto un altro sapore quando la si vive dal vero, Meggie, e giocare all’eroe non era così divertente come mi ero immaginato.
- - Già – ammise Mo con un sospiro. – Magari è vero che il tutto ha preso una piega diversa. Chissà, forse dietro le pagine stampate c’è una storia molto più complessa che subisce mutamenti inaspettati proprio come accade nel nostro mondo. E le lettere ci svelano solo ciò che un occhio potrebbe vedere attraverso il buco della serratura. Forse sono solo il coperchio di una pentola che contiene molto più di quanto non immaginiamo.
- - Ti prego! – sussurrò mentre apriva il libro. – Portami via, solo un’oretta o due. Ma per favore: portami lontano, il più lontano possibile.
- “E se in quel momento mi risvegliassi all’improvviso come da un brutto sogno? Magari morire è il modo per tornare a casa.”
- - Raccontami qualcosa, Resa! – propose scivolandole più vicino. “Ti prego” aggiunse con il pensiero. “Allontana la mia paura. Mi schiaccia il petto. Fammi volare insieme a te in un luogo diverso e migliore.”
- I libri amavano tutti coloro che li aprivano, offrivano protezione e amicizia senza pretendere nulla in cambio. Non ti abbandonavano mai, nemmeno quando li maltrattavi. Amore, verità, bellezza, saggezza e consolazione di fronte alla morte. Chi l’aveva detto? Qualcun altro con la passione sfrenata per i libri. Il nome non lo rammentava più, ma quelle parole le erano rimaste impresse. Le parole sono immortali… a meno che non arrivi qualcuno e le bruci. E persino in quel caso…
- “Riesci a gustare il sapore dei colori? Il sapore del vento e della notte? Senti quello della paura e della gioia? E quello dell’amore? Assapora tutto ciò che leggi ed esso prenderà vita.”
- - Posso comprendere che tuo padre non ti abbia mai raccontato di lui – concluse Dita di Polvere guardando Mo. – Anch’io, se avessi dei figli, preferirei parlare di persone buone e gentili.
- Lo so che non esistono solo quelle! – protestò Meggie, non riuscendo a impedire che la sua voce fremesse di rabbia. E, forse, anche di sgomento.
- Ah, davvero? E come? – Eccolo di nuovo quel sorriso indecifrabile, triste e, al contempo, arrogante. – Hai mai avuto a che fare con un vero cattivo?
- Ho letto di loro.
Dita di Polvere scoppiò a ridere. – Ah, certo, è praticamente la stessa cosa. – Il suo sarcasmo bruciava come le ortiche sulla pelle. Si chinò su Meggie e la fissò dritto negli occhi. – Ti auguro di continuare a incontrarli solo nelle tue letture – mormorò.
Mi hai convinto, il libro finisce nella wishlist!
RispondiEliminaE' proprio il tipo di libro in grado di farti sognare, sembra :)
Questo mi rende davvero allegra, spero proprio ti piaccia!
EliminaSì, lo è - anche se spesso tratta di certi rapporti e di certi sentimenti decisamente reali :)
Un libro carinissimo, è piaciuto molto anche a me! ^^ Ricordo di aver trovato leggermente sottotono soltanto il finale, se non ricordo male... La mia preferita comunque resta e resterà sempre la zia Elinor: a tratti mi ricorda persino un po' me, in versione invecchiata XD, ed Helen Mirren, che l'ha interpretata nel film, è stata fantastica come sempre! *__*
RispondiEliminaMa dai, davvero? Io non l'ho trovato sottotono; non è esattamente "col botto", ma mi ha comunque soddisfatta appieno.
EliminaEhehe, lo ammetto, ogni tanto anche io mi sono rivista in Elinor xD
Non ricordavo fosse Helen Mirren a interpretarla, a questo punto dovrò dare una chance al film! Non l'ho ancora visto, anche perché all'epoca non avevo ancora letto il libro; aggiungi il fatto che non avevo sensazioni particolarmente positive e le opinioni altrui sembravano darmi ragione... Ma bando alle ciance, tutti meritano una possibilità :D
Ho capito: lo devo leggere :) E comprarlo assolutamente in questa edizione: adoro la copertina!
RispondiEliminaAnche io mi sono innamorata delle copertine della nuova edizione tascabile, sono tutte e tre molto belle! :)
EliminaSei la seconda che ne parla bene! :)
RispondiEliminaIo però ho in mente il film, con la mediocre interpretazione di un Brendan Fraser fuori ruolo e... altre cose che proprio non andavano. Quindi, non so. Capricorno assomigliava al mio esercitatore di Meccanica Quantistica, ben più malvagio!
Come ho scritto sopra, io il film non l'ho ancora visto... Mi spiace che Fraser risulti fuori ruolo, in generale a me sembrava potesse essere adatto >< Quando lo vedrò, ti saprò dire.
EliminaAhaha non ho dubbi che il tuo esercitatore fosse più cattivo di Capricorno!
A me aveva lasciata un po' perplessa invece, tanto che non ho mai più letto niente della Funke. Non che non mi fosse piaciuto ma...boh! a volte è questione solo di simpatia :)
RispondiEliminaLa simpatia/antipatia può fare molto, senz'altro! :)
EliminaPensa che io ho vissuto una cosa simile, proprio con la Funke. Prima di leggere "Cuore d'inchiostro", infatti, avevo letto "Il re dei ladri", che pur essendomi piaciuto mi aveva lasciata con una sorta d'insoddisfazione, per cui pensavo che difficilmente avrei letto altro di suo. Poi mi sono trovata in casa "Cuore d'inchiostro" (era di mio fratello), gli ho dato una possibilità e ho cambiato idea xD
Ne ho sentito parlare solo bene *-*
RispondiEliminaCi farò un pensiero... magari lo prendo in biblioteca :)
La biblioteca è sempre un'ottima scelta :) Io la sfrutto sempre nei momenti d'incertezza!
EliminaTi dirò, se non l'avessi già avuto in casa (era di mio fratello), anche io all'inizio mi sarei limitata a prenderlo in prestito. Dopo la lettura, però, sarei andata senz'altro a comprarlo!
Forse è la prima volta che ci troviamo in così totale disaccordo ò_ò
RispondiEliminaAnche se sono passati diversi anni da quando l'ho letto, quindi non ho granché modo di spiegare come e perché questo libro non mi era piaciuto per niente. L'avevo finito giusto perché non avevo altro con me ed ero in viaggio... non so che altro dire perché lo ricordo molto vagamente ò_ò
Mi sa proprio di sì o.ò Doveva capitare, prima o poi, purtroppo...
EliminaMeglio che sia successo con questo libro che con altri a cui tengo di più xD
Sì, beh, questo mi è dopotutto piuttosto neutro... anche se le ricette finte-italiche mi avevano irritata tantissimo xD
EliminaFingerò di odiare Hugo per prostrarti u_ù
Ricette farlocche? o.O giuro che non mi ricordo di averle lette, il mio cervello deve averle eliminate, ahah!
EliminaNoooo non puoi farlo ç-ç
Ho visto il film ed è carino, ma non al punto da spingermi a leggere il libro, soprattutto se so come va a finire... ah il cinema, a volte mi rovina tutta la festa!
RispondiEliminaEh, purtroppo capita! E' successo spesso anche a me.
EliminaUltimamente però, non so perché, sto riscoprendo il piacere di vedere/leggere le trasposizioni e i retelling - pur conoscendo la storia originale e il suo finale.
Ad ogni modo, mi fa piacere che tu abbia trovato carino il film; non ho letto molte opinioni positive e anche solo un "carino" mi tira su di morale, visto che pensavo proprio di vederlo :D
Non conoscevo questo libro, mi ha colpito molto la tua recensione e adesso lo "devo" leggere, grazie davvero, sei molto brava nelle descrizioni e precisa:-)
RispondiEliminaA presto
Sara
Grazie mille per i complimenti Sara, mi fanno davvero piacere :) Fammi sapere come andrà la lettura!
EliminaCami,
RispondiEliminache potere meraviglioso, e al tempo stesso terribile, a pensarci bene, dare vita hai personaggi che leggi. Alcuni sì che mi sarebbe piaciuto "conoscerli di persona", Holden ad esempio! Altri, seppure li ho amati, credo che se ci avessi parlato ci avrei litigato!
Non so se questo libro può rientrare tra le mie letture, però riconosco che quest'idea dell'autrice è davvero stuzzicante! E come sempre un tuo 8 e mezzo mi fa riflettere... :)
Anche io credo che con alcuni personaggi non riuscirei ad andare d'accordo, benché mi siano piaciuti tanto su carta! Tutto sommato, meglio che rimangano di carta e inchiostro :)
EliminaOnestamente, non credo che questo libro sia il tuo genere, ho idea che non ti farebbe impazzire. Ti consiglio di provare a vedere se le prime pagine ti incuriosiscono, in biblioteca!
Adoro la Funke. E mi è piaciuta questa recensione, se non l'avessi già letto lo comprerei :D
RispondiEliminaWow, grazie mille! Mi fa davvero piacere che ti sia piaciuta tanto :DD
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