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domenica 30 marzo 2014

Premi! Bastoni tonanti! Grande gaudio!

Buongiorno a tutti, miei cari e mie care!
Pare che la primavera sia effettivamente arrivata, ma non diciamolo a voce troppo alta, visto che quest’anno è più birbante de solito; godiamoci il bel tempo finché dura, giusto?

Intanto, io sono comunque in vena di festeggiamenti e allegria perché ho ricevuto, da ben tre persone diverse, il pregiato Boomstick Award – che è un premio divertente e che testimonia apprezzamento sincero. Le motivazioni che hanno spinto TOM, Salomon e la Leggivendola ad assegnarmelo mi hanno resa davvero felice; senza contare che sono tre delle persone che più mi piacciono nella blogosfera, per cui la gioia è doppia, come potete immaginare.

Cos’è il Boomstick Award, esattamente? Lascio che a rispondervi siano le parole del suo creatore (Germano M, noto anche come Hell, di Book and Negative) e sfrutto l’occasione per riportare anche le regole del premio:

boomstickaward2014Perché un Boomstick? Perché, come ho sempre detto, il blog è il nostro Bastone di Tuono! Perché ci piace essere arroganti e spacconi come Ash e perché, in definitiva, le scuse melense e il buonismo di facciata ci hanno stancato.

Il Boomstick è un premio per soli vincenti, per di più orgogliosi di esserlo. Tutto qua.

Come si assegna il Boomstick? Non si assegna per meriti. I meriti non c’entrano, in queste storie. (cit.).

Si assegna per pretesti. O scuse, se preferite. In ciò essendo identico a tutti quei desolanti premi ufficiali che s’illudono di valere qualcosa.

Il Boomstick Award possiede, quindi, il valore che voi attribuite a esso. Nulla di più, nulla di meno.
Per conferirlo, è assolutamente necessario seguire queste semplici e inviolabili regole:

1 - i premiati sono 7. Non uno di più, non uno di meno. Non sono previste menzioni d’onore

2 – i post con cui viene presentato il premio non devono contenere giustificazioni di sorta da parte del premiante riservate agli esclusi a mo’ di consolazione

3 – i premi vanno motivati. Non occorre una tesi di laurea. È sufficiente addurre un pretesto

A cui aggiungo una quarta regola, ché l’anno scorso me le hanno fatte girare:

4 – è vietato riscrivere le regole. Dovete limitarvi a copiarle, così come io le ho concepite

[…]

l’assegnazione del premio deve rispettare le 4 semplici regole sopra esposte. Qualora una di esse venga disattesa, il Boomstick Award sarà annullato d’ufficio, su questo blog, e in sostituzione, verrà assegnato il:

bitchplease2014
che, al contrario, porta grande sfiga e disonore sul malcapitato.

A questo punto, la domanda è: io, chi premierò?

  1. La Leggivendola
    Perché i suoi post scritti con tono epico riescono sempre a darmi la carica e a farmi spuntare un sorriso; perché è una compagna d’avventure (per rubare la calzante definizione usata da qualcun’altro); perché i suoi sono consigli sempre bene accetti; perché la prossima volta che la vedrò dovrò stritolarla in un abbraccio.
  2. Salomon
    Perché ormai se c’è qualche evento interessante in zona, so che lui ci andrà e che quindi avrò qualcuno in grado di sopportarmi; perché, di conseguenza, è un ottimo compagno d’avventure (il copyright della definizione è suo); perché organizza e segnala iniziative fantastiche; perché ormai è un vero amico.
  3. TOM (The Obsidian Mirror)
    Perché in parte è grazie al suo Boomstick, se ho deciso di darmi una mossa e riprendere Bibliomania come si deve; perché i suoi post sono tra i migliori, e per questo dovrebbero leggerli tutti, anche chi non è interessato agli argomenti di cui tratta; perché parla con cognizione di causa ed è sempre pronto ad approfondire tutto; perché prima o poi incontrerò anche lui dal vivo (m’infiltrerò al caffè che Salomon – pare – gli deve da un po’).
  4. Phoebes
    Perché tiene il suo blog da dieci anni – no, fatemelo scrivere con l’enfasi che merita: DIECI ANNI! Praticamente, per gli standard di internet, un’era geologica; perché è stata la mia ispirazione, e non mi stancherò mai di ripeterlo; perché parla di libri, arte, musei, telefilm, cinema, con onesta passione (e condividiamo molte preferenze); perché conoscerla, anche se solo online, è un vero piacere.
  5. Silvia (Dissertazioni libresche semiserie)
    Perché parla spesso di editoria e le sue riflessioni, che io sia concorde o meno, riescono sempre a farmi riflettere; perché amo lo sfondo del suo blog, con Daria che la fa da padrone, così come amo il nome del blog (sì, ogni tanto cedo alle frivolezze); perché seguo il suo account Twitter e dovreste farlo anche voi.
  6. Maria (Start from Scratch)
    Perché parla di classici dosando sincera ammirazione ed erudizione; perché sa organizzare dei gruppi di lettura che piacciono, cui prima o poi parteciperò anche io; perché quando parla di poesia riesce sempre a farmi conoscere componimenti che, in un modo o nell’altro, toccano alcune corde del mio cuore.
  7. Girasonia
    Perché quando ho visto un nuovo post sul suo blog mi è spuntato un sorriso a trentadue denti; perché probabilmente lei può capire bene il motivo per cui mi sono presa una pausa – ma ora che entrambe abbiamo ricominciato, ne sono certa, non ci fermeremo più; perché incontrarla l’anno scorso al Salone del libro è stato come rivedere una vecchia amica; perché quando consiglia lei un libro, mi fido; perché invidio la sua gigantesca libreria, di cui ho seguito le fasi di montaggio in diretta su Facebook (e a tal proposito, penso proprio le ruberò l’idea delle scatole per le scarpe).

 

Ecco, questo è tutto. Ovviamente, vi consiglio di seguirli tutti e sette!
Io torno a leggere e a godermi una tranquilla Domenica in famiglia.

Mando a tutti voi un forte abbraccio e, come sempre, l’augurio di tante belle letture.

Vostra,

Cami

venerdì 21 marzo 2014

Parliamo un po’, vi va?


Credo di essere sempre stata molto attenta a non far trapelare troppo di me, qui su Bibliomania. Non perché non volessi condividere quel che penso e provo – in fondo, rivelo qualcosa ogni volta che commento un libro, e certamente voi che mi leggete vi siete fatti una qualche idea su come sono – ma perché volevo che l’attenzione fosse data soltanto alle letture e agli autori, che sono poi il motivo per cui ho aperto questo spazio e ho cominciato a scrivere.
Tuttavia, dato che queste ultime settimane ho lasciato il blog a se stesso, credo di dovervi almeno una spiegazione del perché mi sono presa questa pausa: in primo luogo, ci tengo a dire subito che non è causata da motivi gravi, ringraziando il cielo.
Semplicemente, ero un po’ sopraffatta dai molti impegni, dalla fatica accumulata, dalle aspettative per il futuro. Ho finito una sessione d’esami piuttosto pesante a Febbraio, in cui ho raggiunto risultati molto soddisfacenti, ma che mi ha lasciata alla sua conclusione priva di energia intellettiva, della voglia di mettermi seduta a riflettere approfonditamente, ad analizzare e discernere: priva, insomma, di quella spinta che mi spinge a sedermi e scrivere le mie recensioni-fiume e poi pubblicarle qui.
Poi sono ricominciate le lezioni. Poi, la stesura della tesi. Poi, la ricerca di lettere di referenza, di informazioni sulla compilazione della perfetta application. Le aspettative di chi mi sta vicino e, soprattutto, le aspettative che io stessa ho nei miei confronti. Insomma, mi sono lasciata sopraffare da queste cose e ho cominciato a sentirmi stretta. Anche Bibliomania, che di solito è un luogo in cui mi rifugio con gioia, cominciava a sembrare un dovere incombente: una cosa che non potevo sopportare. Quindi, per evitare di scrivere brutti post, venati di insofferenza, ho preferito staccare un momento e prendermi un attimo di pausa. Ho riflettuto sulla natura del mio blog, sulla possibilità che fosse necessario anche qualche cambiamento; cambiare parte della routine e delle basi per approcciarmi di nuovo al tutto con ritrovata vitalità.

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Credo proprio che queste settimane mi siano servite, perché oggi mi sono messa alla tastiera e ho ricominciato a buttare giù qualcosa – non molto, ancora, ma l’ho fatto con vero piacere – e non vedo l’ora di condividerlo con tutti voi. Forse modificherò la struttura di qualche post, o di qualche rubrica, o rinnoverò l’aspetto grafico; forse no. L’unica cosa certa è che questo è il mio posto, e voi che leggete e commentate ne siete parte integrante. A volte serve una vacanza, per capire davvero quanto ci manca casa nostra.

Vi ringrazio già, perché so che capirete, e in attesa del prossimo post torno ad augurarvi

Buone letture!

Sempre vostra,

Cami