Ultimamente torno spesso a leggere Emily Dickinson; le sue
poesie assumono sensi e significati diversi ad ogni incontro. Quando ho
incrociato questi versi, mentre mi apprestavo a scrivere qui, non ho potuto fare
a meno di pensare che sarebbero stati perfetti – una bella coincidenza. Ho
condiviso la traduzione di Giuseppe Ierolli, ma a voler essere onesta sono molto
legata alla resa curata da Guido Errante per Guanda.
Divagazioni poetiche a parte, posso finalmente dire di aver
finito anche io le lezioni. Dover stare chiusi in una stanza fino a Luglio
inoltrato, lo ammetto, è stato piuttosto sfiancante: con questo sole, con questo
caldo, i pensieri volano inevitabilmente altrove. Fortunatamente la
presentazione dei progetti finali del Master è andata bene e ora posso godermi
bicchieri di tè al limone ghiacciato e leggere tutto quel che mi pare; lo stage
comincerà prestissimo e ho intenzione di godermi ogni secondo di vacanza che mi
rimane.
Il che vuol dire – anche, ma non solo – scegliere quali libri
portare in via in valigia!
Prima meta, inizio Agosto: mare. Ovvero spiaggia, riposo, tempi
morti nelle ore troppo calde della giornata, tranquillità perfetta per la
lettura. Certo, non c’è la certezza assoluta di avere effettivamente il tempo di
leggere migliaia di pagine, ma è uno di quei casi in cui è meglio puntare alto,
che a rimanere senza alcunché è un attimo.
Seconda meta, metà Agosto: Toscana. Qui onestamente dubito di avere il tempo di respirare, figurarsi di leggere, quindi per non partire proprio senza nulla è meglio limitarsi a libri brevi, che stanno facilmente in borsa, pronti da prendere nei rari tempi morti.
Senza dimenticare, poi, che con me ci sarà il fedele cellulare: ho scaricato e uso da molto tempo diverse app per la lettura e quindi avrò sempre con me, nei momenti di emergenza, almeno una ventina di titoli tra cui scegliere.
Seconda meta, metà Agosto: Toscana. Qui onestamente dubito di avere il tempo di respirare, figurarsi di leggere, quindi per non partire proprio senza nulla è meglio limitarsi a libri brevi, che stanno facilmente in borsa, pronti da prendere nei rari tempi morti.
Senza dimenticare, poi, che con me ci sarà il fedele cellulare: ho scaricato e uso da molto tempo diverse app per la lettura e quindi avrò sempre con me, nei momenti di emergenza, almeno una ventina di titoli tra cui scegliere.
E quindi, ecco le mie ipotesi.
Una pila tutto sommato rispettabile, no? Per la categoria
“mattoncini”, ho optato per il Re con Il miglio verde (e poi recupererò
anche il film – sì, lo so, sono imperdonabile), Jane Eyre (verso cui
nutro grandissime aspettative; la mia edizione è preceduta da un saggio della
mia amata Joyce Carol Oates) e Desolation Road di Ian McDonald (che a
dire il vero è più un mezzo mattoncino, ma va bene così). Per la categoria
“sottilette”, invece, abbiamo Il diario di Eva di Mark Twain, La
follia che viene dalle Ninfe di Calasso e L’animale d’allevamento
di Kenzaburō Ōe.
Sono un buon miscuglio di libri che mi aspettano da una vita e di acquisti più recenti; di storie avventurose da divorare e classici da assaporare con più calma; più in generale, sono libri che ho molta voglia di leggere.
Sono un buon miscuglio di libri che mi aspettano da una vita e di acquisti più recenti; di storie avventurose da divorare e classici da assaporare con più calma; più in generale, sono libri che ho molta voglia di leggere.
Che ne dite? Li avete già letti, me ne consigliate qualcuno in
particolare da cui cominciare?
Mentre aspetto i vostri consigli, finisco di leggere Come si legge un libro (e perché) di Harold Bloom. Vorrei parlarvene dettagliatamente, perché dà molto su cui riflettere: per ora, voglio solo dire che capisco l’importanza di Bloom per la critica contemporanea e che se confronta ancora un qualunque autore con Shakespeare rischio di correre negli U.S.A. solo per strozzarlo.
Mentre aspetto i vostri consigli, finisco di leggere Come si legge un libro (e perché) di Harold Bloom. Vorrei parlarvene dettagliatamente, perché dà molto su cui riflettere: per ora, voglio solo dire che capisco l’importanza di Bloom per la critica contemporanea e che se confronta ancora un qualunque autore con Shakespeare rischio di correre negli U.S.A. solo per strozzarlo.
Vi auguro tante splendide letture (e buone vacanze!),
Cami
P.S. una promessa è una promessa, quindi questo post scriptum s’ha da fare: ciao G! So che stai leggendo, e ne sono felice.
Buone vacanze e buona lettura, Cami!
RispondiEliminaGrazie Romina! :)
EliminaDesolation Road!
RispondiEliminaBellissimo. E poetico, come forse solo Bradbury sapeva fare, in alcuni suoi momenti. Mi ha appassionato moltissimo e mi auguro che piaccia anche a te.
Buone e sudate vacanze!
Mi è piaciuto moltissimo, e l'ho trovato poetico come hai scritto tu, pur non potendo fare il confronto con Bradbury (lo so, devo recuperarlo). Ho apprezzato molto la natura episodica. Spero di poterne parlare più approfonditamente al più presto.
EliminaGrazie :)
Arrivo in ritardissimo, ma buone vacanze (che forse sono già finite), buono stage, e soprattutto buone letture! :)
RispondiEliminaGrazie mille! :D
EliminaAspetto di sapere quali libri hai letto alla fine quest'estate! :) Io ho letto Tess dei d'Uberville, Città di carta di John Green, Il giovane Holden, Il deserto dei tartari di Buzzati, Bestiario di Cortazar, La principessa sposa di Goldman, Sembrava una felicità di Jenny Offill. Ne ho detti un po' a caso, finito il noioso elenco! ;)
RispondiEliminaMa che noioso! Vedo titoli che ho letto e amato moltissimo (Holden, Il Deserto dei Tartari), libri che vorrei leggere (più o meno tutti gli altri :D).
EliminaE anzi, scusa per il ritardo con cui ti rispondo ><