tag:blogger.com,1999:blog-9680897743130399012024-03-13T20:55:53.627+01:00BibliomaniaRecensioni, impressioni e altroCamilla P.http://www.blogger.com/profile/16485801354401001846noreply@blogger.comBlogger235125tag:blogger.com,1999:blog-968089774313039901.post-26452206342283553722020-10-24T21:30:00.001+02:002020-10-24T21:30:53.149+02:00Di non ritorni e di stanze d'infanzia da salutare.<p> Non avrei mai pensato di scrivere queste parole. Eppure, eccoci qui.</p><p>L'ultimo post di Bibliomania risale ad aprile 2018 e, per quanto mi sia sempre detta che sarei tornata, che era questione di tempo, e tutte le bugie belle a cui vogliamo credere quando stiamo salutando un posto amato, la verità è che col tempo Bibliomania è diventato come la mia stanza d'infanzia a casa dei miei genitori. </p><p>La amo, piena com'è di ricordi belli, di oggetti che definiscono chi sono diventata. Ma non è più casa mia, anche se il mio cuore vi avrà sempre dimora, in un modo o nell'altro.</p><p>Quindi comincio a riempire gli scatoloni di tutti i ricordi, i post, le amicizie che si sono create grazie ai pomeriggi passati a leggere e digitare, e commentare, e pensare a nuove idee. Penso alle opportunità belle che tutto questo impegno mi ha dato. Ai libri scoperti grazie agli altri blogger e a chi lasciava il proprio commento.</p><p>Quando ho aperto Bibliomania avevo 17 anni, anzi, stavo per compierli. Ora ne ho 28 compiuti da poco. Sorrido leggendo alcune mie considerazioni, mi sorprendo di altre. Penso che la me stessa di allora sarebbe felice di sapere che coi libri, in effetti, ci lavoro. Quasi mi commuove un po'.</p><p>Ma: come in tutti i traslochi, gli scatoloni si riempono per essere poi svuotati e sistemati altrove. Per trovare una casa nuova.<br />D'altronde, Bibliomania rispondeva a un'esigenza che non è di certo sopita, ovvero il mio desiderio di condividere letture, considerazioni, curiosità editoriali.</p><p>Quindi diciamo che Bibliomania prova a seguirmi nella vita adulta, e si trasferisce: diventa Bibliomania per posta. Una piccola newsletter, che vi raggiungerà direttamente nella vostra casella email. Nei miei sogni più proibiti sarebbe a cadenza mensile, più probabilmente ogni tanto slitterà. <br />Più semplice, più leggera, meno strutturata; ma con la stessa possibilità di rispondere e avviare un dialogo.</p>
<form action="https://tinyletter.com/CamillaP" method="post" onsubmit="window.open('https://tinyletter.com/CamillaP', 'popupwindow', 'scrollbars=yes,width=800,height=600');return true" style="border: 1px solid rgb(204, 204, 204); padding: 3px; text-align: center;" target="popupwindow"><p><label>Enter your email address</label></p><p><input id="tlemail" name="email" style="width: 140px;" type="text" /></p><input name="embed" type="hidden" value="1" /><input type="submit" value="Subscribe" /><p><a href="https://tinyletter.com" target="_blank">powered by TinyLetter</a></p></form>
<p>Intanto, io non posso che ringraziarvi per questi dieci anni di meraviglia. Non potete sapere quanto è importante per me questo spazio. Una parte di me vivrà sempre tra questi post.</p><p>Vostra, sempre</p><p>Cami<br /></p>Camilla P.http://www.blogger.com/profile/16485801354401001846noreply@blogger.com15tag:blogger.com,1999:blog-968089774313039901.post-71099034879734383002018-04-27T07:42:00.000+02:002018-04-27T07:42:06.015+02:00Parole nella polvere - Máirtín Ó Cadhain<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-fBG7NPMtZs8/WsKFlLhdY9I/AAAAAAAAH5c/fK8te6-_JjANqD-47mciY--a1KrN5TIkQCPcBGAYYCw/s1600/Parole%2Bnella%2Bpolvere%2B-%2BM.%2BO%2BCadhain.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1181" data-original-width="788" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-fBG7NPMtZs8/WsKFlLhdY9I/AAAAAAAAH5c/fK8te6-_JjANqD-47mciY--a1KrN5TIkQCPcBGAYYCw/s320/Parole%2Bnella%2Bpolvere%2B-%2BM.%2BO%2BCadhain.jpg" width="213" /></a></div>
<b>Titolo: </b>Parole nella polvere<br />
<b>Autore: </b>Máirtín Ó Cadhain<br />
<b><br /></b>
<b>Anno: </b>1949<br />
<b><br /></b>
<b>Editore: </b>Lindau<br />
<b>Traduzione: </b>Luisa Anzolin, Laura Macedonio, Vincenzo Perna e Thais Siciliano<br />
<b>ISBN: </b>978-88-6708-677-1<br />
<b><br />Pagine: </b>383<br />
<b><br /></b>
<b>Trama: </b>Connemara, Irlanda, verso la fine della Seconda guerra mondiale. Tutto sembra calmo nel cimitero di un paesino sulla costa irlandese. Sembra... perché in realtà dalle tombe si levano voci, racconti, storie, recriminazioni, battute, canzoni, amori, debiti. Dialoghi tra i trapassati che raccontano le vite, i rapporti di un paese, e di riflesso dell'intera Irlanda.<br />
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<i>Tempo: l'eternità. Luogo: il cimitero.</i> Quando un libro comincia così, e si prospetta un dialogo tra le persone che abitano quel tempo e quel luogo, è difficile che non scatti in me l'interesse e la curiosità di leggerlo. D'altronde il trapasso rimane ancora il più grande mistero a cui tutti ci troveremo di fronte. E quando un autore prende questo mistero per usarlo come artificio narrativo porta sempre a riflettere - se è bravo, <i>ça va sans dire </i>- su tutto quello che precede il momento fatidico. La vita, insomma.</div>
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<i>Parole nella polvere</i> rientra senza alcun dubbio in questo novero, e si merita senz'altro il confronto con <i>L'antologia di Spoon River</i>, da cui differisce in tutto, tranne che nell'uso degli abitanti del cimitero come parlanti e nella scrittura meravigliosa.</div>
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La protagonista putativa è Caitriona Paidin, la cui sepoltura apre le orecchie a noi lettori e ci permette di entrare nei dialoghi del cimitero. Caitriona è decisa, risentita, indignata, forte, cocciuta. Ha una buona parola per tutti, dal giudizio tagliente all'offesa pesante, e conserva le invettive migliori per sua sorella Nell, ancora in vita, e tra le tombe racconta la sua storia, a volte infiorettata e a volte dritta come un fuso, e rischia di <i>scoppiare</i>, come dice lei stessa, ogni due per tre. Attorno a lei, oltre ai parenti già mancati e a quelli ancora in vita che partecipano alla narrazione nelle storie e nel ricordo, c'è un insieme variegato di abitanti del villaggio e di persone che, per buona o cattiva sorte, si sono trovati a dare l'ultimo respiro proprio in quel paesino del Connemara. Ognuno ha il proprio momento per brillare, ma si tratta soprattutto di un contrappunto a Caitriona, un <i>ensemble</i> che mormora continuamente nel sottofondo, come un coro greco che si è stufato di aspettare solo il momento delle proprio battute. E come ogni coro popolare, spesso si basa su ripetizioni, reiterazioni e riprese di concetti declinati secondo l'argomento del momento, in una resa del canto arcaico - spesso anche concretamente presente, con le canzoni irlandesi e quelle inventate sul momento - che rendono molto vero il sentimento paesano, rurale che si percepisce tra le pagine. Anche chi vorrebbe elevarsi e differenziarsi dalla <i>plebe </i>- chi ha pagato di più il proprio lotto, chi ha deciso di acculturarsi proprio nella tomba - rientra in questa sinfonia, che lo voglia o no, al massimo differenziandosi per tono e melodia.</div>
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Così conosciamo Caitriona, appunto, e poi Nora, e il Maestro, che sicuramente sono tra i parlanti maggiori; e poi tanti altri di cui sappiamo il nome, e altri che ci rimarranno ignoti; un francese che sta imparando l'irlandese; persone che si aspettavano la morte e altri che si ritrovano nella fossa tra capo e collo. La confusione comunque, all'arrivo nel campo santo, regna sovrana (e non aiuta che spesso tra i vivi si sbagli fossa, e un morto finisca sull'altro): questo crea una situazione grazie a cui l'autore riesce a giocare nuovamente con la ripetitività - la scena dell'arrivo è spesso simile - usandola per creare aspettative nuove (chi è? Com'è morto? Che notizie porta da sopra?), creando un'aspettativa per cui anche noi, come chi già abita il cimitero, vorremmo subito subissare di domande il nuovo giunto. E per ogni nuovo arrivo nascono poi nuove situazioni, rivelazioni, recriminazioni, per cui chi si aspettava di vivere la quiete della tomba scopre ben presto che sopra o sotto fa poca differenza.</div>
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Ogni nuovo personaggio, poi, permette l'inserimento di nuove tematiche, a seconda di quello che più gli era caro; e così l'autore può parlare degli argomento più vari, descrivere situazioni diverse, da una semifinale sportiva alle elezioni nel cimitero, dall'allevamento del bestiame ai cambiamenti della modernità come il cinema, le automobili, le strade rinnovate, fino alla scrittura, che ovviamente ha un posto d'onore, anche grazie a un'aspirante che grazia il cimitero dei suoi componimenti.<br />
Tra il serio e il faceto, si riesce così ad avere un'idea di quello che volesse dire per l'autore scrivere, e si ha anche un'ulteriore conferma della sua ironia, in grado di giocare con le critiche ricevute. Un piccolo dettaglio che scopriamo grazie alle note al testo, poche ma ben pensate e utili per entrare nello spirito dell'Irlanda dell'epoca; così come l'introduzione di Alan Titley, che ho trovato molto interessante, e il lavoro di traduzione e resa dei quattro traduttori, che scorre liscio e piacevole, tanto che risulta difficile pensare al fatto che è un lavoro a otto mani partendo da varie rese in inglese moderno.<br />
<br />
Ma d'altronde, per rendere un romanzo così fortemente dialogico, forse era impossibile non lavorare con più di una voce. Anche Titley, nell'introduzione, scrive: "Máirtín Ó Cadhain era convinto che il dialogo fosse il mezzo migliore per descrivere cosa accade nella mente delle persone"; e la struttura, in cui a parte gli interludi ci sono solo dialoghi, spezzettati, interrotti, ripresi, lo conferma, in una resa simile a un flusso di coscienza più ordinato (insomma, <i>robaccia joyciana</i>, come scrive da sé nel libro, riprendendo una critica sentita su un autobus - il libro era pubblicato a puntate su un giornale - l'esempio più brillante dell'ironia di cui vi dicevo poco più su).</div>
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Non guasta poi che, avendo a disposizione così tante voci, Ó Cadhain abbia modo di giocare con toni e registri diversissimi tra loro, che vanno a comporre - avrete capito ormai che la metafora di questo libro, per me, è la musica - una sinfonia di toni molto vivaci, dall'eloquio distinto, alla parlata popolare, alla volgarità gretta e all'affettazione di chi vorrebbe distinguersi. E lo fa con una velocità notevole, saltando da un'aura di pathos a un ghigno sorpreso e divertito subito dopo, a volte nemmeno da una frase all'altra: l'inizio degli interludi, fatti dalla cosiddetta Tromba del cimitero, sono sempre uguali, eppure ogni volta quella frase assume un senso diverso, epico e titanico, oppure comico e ridicolo, speranzoso e titubante, in una litania che assume il senso di chi l'ascolta. Perché la Tromba del cimitero deve risuonare. Ma chi la sente, poi?<br />
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<b>Voto:</b><br />
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-Q9g3lIb6IO0/UFY7XDHGoRI/AAAAAAAAB14/RDYKdsS6hQYdcgG71UQgKRLjLOTjWu2RwCPcBGAYYCw/s1600/stelline.png" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="16" data-original-width="16" src="https://4.bp.blogspot.com/-Q9g3lIb6IO0/UFY7XDHGoRI/AAAAAAAAB14/RDYKdsS6hQYdcgG71UQgKRLjLOTjWu2RwCPcBGAYYCw/s1600/stelline.png" /></a><a href="https://4.bp.blogspot.com/-Q9g3lIb6IO0/UFY7XDHGoRI/AAAAAAAAB14/RDYKdsS6hQYdcgG71UQgKRLjLOTjWu2RwCPcBGAYYCw/s1600/stelline.png" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="16" data-original-width="16" src="https://4.bp.blogspot.com/-Q9g3lIb6IO0/UFY7XDHGoRI/AAAAAAAAB14/RDYKdsS6hQYdcgG71UQgKRLjLOTjWu2RwCPcBGAYYCw/s1600/stelline.png" /></a><a href="https://4.bp.blogspot.com/-Q9g3lIb6IO0/UFY7XDHGoRI/AAAAAAAAB14/RDYKdsS6hQYdcgG71UQgKRLjLOTjWu2RwCPcBGAYYCw/s1600/stelline.png" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="16" data-original-width="16" src="https://4.bp.blogspot.com/-Q9g3lIb6IO0/UFY7XDHGoRI/AAAAAAAAB14/RDYKdsS6hQYdcgG71UQgKRLjLOTjWu2RwCPcBGAYYCw/s1600/stelline.png" /></a><a href="https://4.bp.blogspot.com/-Q9g3lIb6IO0/UFY7XDHGoRI/AAAAAAAAB14/RDYKdsS6hQYdcgG71UQgKRLjLOTjWu2RwCPcBGAYYCw/s1600/stelline.png" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="16" data-original-width="16" src="https://4.bp.blogspot.com/-Q9g3lIb6IO0/UFY7XDHGoRI/AAAAAAAAB14/RDYKdsS6hQYdcgG71UQgKRLjLOTjWu2RwCPcBGAYYCw/s1600/stelline.png" /></a></div>
8,5<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-QG4vP2NWM8Y/Wt4JtDYUb3I/AAAAAAAAH6E/-o98JD3YrwsigL9Y0jjTKlM61Df4YIW9gCLcBGAs/s1600/ancient-burial-cemetery-446461.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1065" data-original-width="1600" height="424" src="https://1.bp.blogspot.com/-QG4vP2NWM8Y/Wt4JtDYUb3I/AAAAAAAAH6E/-o98JD3YrwsigL9Y0jjTKlM61Df4YIW9gCLcBGAs/s640/ancient-burial-cemetery-446461.jpg" width="640" /></a></div>
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<b>Frasi e citazioni che mi hanno colpita...</b><br />
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<li>Cóilí, non dimenticare che la fine deve lasciarti l’amaro in bocca, il gusto della sbornia celestiale, il desiderio di rubare il fuoco agli dei, la brama di un altro morso al frutto proibito… </li>
<li>Che Dio ci aiuti ora e sempre! Laggiù la morte non sarebbe morte per me: perché la terra lì è quella soffice e tiepida delle pianure; terra solida che sa essere tenera con la forza della sua forza.</li>
<li>… Anche noi, i morti da mezza ghinea, abbiamo un candidato per queste elezioni. Come gli altri due gruppi – i morti da una sterlina e quelli da quindici scellini – non abbiamo niente da offrire ai compagni defunti. Ma prendiamo parte alle elezioni del camposanto perché noi, il Partito dei Mezza Ghinea, seguiamo una linea politica. Se un’elezione porta benefici alla comunità sulla terra, deve portarli anche qui sotto. Le elezioni sono l’essenza della democrazia. Noi del camposanto siamo i veri democratici.</li>
<li> Quante idiozie si dicono nel mondo di sopra: «Ora è tornata a casa. Adesso ha trovato pace e tranquillità, e nella terra del cimitero perderà ogni ricordo del mondo»… In pace! Sì, in pace!…</li>
<li>- Chi altro farà parte del Rotary, Norog?<br />- Non ne sono ancora del tutto certa. Intanto tu. Il Maestro. Peadar del pub. Siuan la bottegaia...<br />- Il poeta...<br />- Che il diavolo lo trafigga, quel pivello strafottente...<br />- ...Ma non hai letto <i>Stelle d'oro</i>, Nora.<br />- E 'sti cavoli, vecchiaccio! Non ti accetteremo. Sul serio! Sei decadente!...<br />- Brid Terry dovrebbe essere ammessa. Una volta è andata al cinematografo a Brightcity...<br />- Fidati, c'ero anch'io, insieme al ragazzo quella volta che abbiamo comprato il puledro...<br />- Fermi tutti. Io sono uno scrittore...<br />- Non c'è posto per te. Altrimenti il cimitero si sfascerebbe. Hai insultato Columkille.<br />- ... è inutile che me lo leggi. Tanto non ascolto il tuo <i>Il sole tramonta</i>. Sul serio! Non... non serve insistere: non lo voglio sentire. Sono una persona di ampie vedute, ma comunque bisogna mantenere un certo decoro... Sono una donna... No. Sul serio!... Non puoi farne parte. Il tuo stile è joyciano. [...]</li>
<li>Per la superficie del mondo si prepara la nuova veste di primavera. I piccoli e delicati steli di grano tardivo e il devole sorriso verde che sta spuntando su tutta la terra brullo sono il filo per imbastire questa veste. I raggi di sole - come oro fino sulle spalline delle nuvole - sono gli orli. I bottoni sono i mazzi di prumule fra le braccia accoglienti degli arbusti, nelle rientranze di ogni recinto e nell'ombra di ogni spuntone di roccia. La fodera è il canto d'amore dell'allodola, che giunge al contadino dalla volta del firmamento attraverso la leggera foschia di aprile, e il boschetto che risuona del canto di corteggiamento dei merlicome una dolce arpa. [...] Ma i fili che il sarto introduce nella cruna del suo ago tracciano ora un arcobaleno pallido. Le forbici della tempesta recidono i bottoni. la falce affilata distrugge il tessuto. L'orlo dorato si sfilaccia nel campo dove il grano china la testa... [...] Perché la primavera e l'estate sono scivolate via furtive. Sono state stipate dallo scoiattolo nella tana sotto l'albero. Sono scomparse sulle ale delle rondini e del sole...<br />Sono la Tromba del cimitero. Che risuoni la mia voce! Deve risuonare...</li>
</ul>
<div>
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<blockquote class="tr_bq">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-7f18ZjH05x8/WuK2CjtnKmI/AAAAAAAAH6g/OhChs2Rvq7U75kj9ZtYdskwKlO6weu1wwCEwYBhgL/s1600/logo_bbb_indie_caf%25C3%25A8_seconda_edizione_mini.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="187" data-original-width="235" height="159" src="https://3.bp.blogspot.com/-7f18ZjH05x8/WuK2CjtnKmI/AAAAAAAAH6g/OhChs2Rvq7U75kj9ZtYdskwKlO6weu1wwCEwYBhgL/s200/logo_bbb_indie_caf%25C3%25A8_seconda_edizione_mini.png" width="200" /></a>Questa recensione fa parte dei post del Book Bloggers Blabbering Indie Café - il progetto <a href="https://www.facebook.com/bookbloggersblabbering/">#BBB</a> che vi accompagnerà durante tutto il 2018.L'Indie BBB Café è, come dice il nome stesso, un caffè letterario gestito da noi Book Blogger Blabbers, e durante l'anno cercheremo di presentarvi al meglio diverse case editrici indipendenti italiane.Ogni mese sarà dedicato a una casa editrice differente, che vi racconteremo attraverso interviste e consigli di lettura. Aprile è dedicato a <a href="http://www.lindau.it/">Lindau</a>!</blockquote>
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<br />Camilla P.http://www.blogger.com/profile/16485801354401001846noreply@blogger.com13tag:blogger.com,1999:blog-968089774313039901.post-28523225446015259592018-04-03T11:18:00.001+02:002018-04-03T11:18:34.292+02:00Marzo, mille fiere e letture in attesa della primavera<div style="text-align: justify;">
Miei cari lettori, mie care lettrici,</div>
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questo marzo decisamente poco primaverile sta lasciando il passo a un aprile molto più mite e piacevole, e io torno qui a parlarvi delle mie letture. Ci <a href="https://bibliomaniarecensioni.blogspot.it/2018/03/sfide-fotografiche-letture-in-corso.html">siamo salutati</a> parlando di fiere del libro, e a partire dall'8 marzo, sono stata risucchiata in un vortice di eventi letterari-editoriali che mi ha letteralmente presa e fatto volare via, dandomi un attimo di respiro praticamente solo ora, nemmeno fossi una ragazzina con le trecce del Kansas.<br />
A Tempo di Libri ho avuto modo di salutare tante belle persone, come <a href="https://gerundiopresente.wordpress.com/">Gardy</a>, fare un giro tra stand interessanti (da quelli degli editori più "classici" alle nuove imprese che si stanno man mano ritagliando uno spazio - per dire, è sempre bello vedere persone che scoprono Zona 42), e infine seguire alcuni degli incontri che mi interessavano (su quello dedicato al mercato del fantasy in Italia ci sarebbe molto da dire - e infatti sto preparando qualcosa a riguardo). </div>
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Poi c'è stato Cartoomics. Ho finalmente potuto incontrare <a href="https://ilgiornodeglizombi.wordpress.com/">Lucia</a> dal vivo e darle un abbraccio come si deve, ed è stato bello. E poi domenica dietro allo stand Acheron è stato fantastico: parlare con altri lettori, presentare un libro, convincerli a prenderlo tra le mani, considerarlo, e magari portarlo a casa... Ammetto che mi ha dato grandi soddisfazioni. Farlo in buona compagnia poi mi ha messo ancora più allegria addosso.<br />
Ultima ma non meno importante Book Pride, la fiera dell'editoria indipendente, dal 23 al 25 marzo. Una girandola di impegni, perché c'erano tre itinerari da organizzare con <a href="https://www.facebook.com/piedipagina/">piedipagina</a>, circolo culturale di cui faccio parte con alcuni amici conosciuti al Master. Quest'anno eravamo partner della fiera ed è stata un'esperienza molto bella: abbiamo portato in giro tante persone a scoprire angoli di Milano legati all'editoria e alla letteratura. Mi piacerebbe parlarvi un po' di più di piedipagina; magari in un post futuro. Se vi incuriosisce anche solo un po', fatemelo sapere nei commenti!<br />
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E ora finalmente, anche sfruttando Pasqua, mi sono riposata un po'. Questo marzo è stato pieno, bello ma anche stancante; personalmente spero che nel 2019 ci sia qualche giorno di distacco in più tra un evento e l'altro, per godermeli tutti appieno.<br />
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<img src="https://i.imgur.com/wcxateT.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></center>
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Anche le mie letture sono state momentaneamente messe in pausa, tant'è che ho finito un solo libro: <i>Overlove</i> di Alessandra Minervini. Purtroppo non sono riuscita a scrivere in tempo il post per il #BBB; ma questo mese, se tutto va bene, riuscirò a partecipare attivamente. In generale, per quel che riguarda <i>Overlove</i>, ho trovato il libro interessante dal punto di vista formale, e in crescendo, ma qualcosa non mi ha convinta nel modo in cui speravo.<br />
La mia altra lettura, la storia leggerina ambientata nel sud degli U.S.A., ha preso una piega potenzialmente positiva ma sfruttata in una maniera a me non troppo congeniale, per cui ho deciso di salutarla senza troppi patemi. Ho imparato ad abbandonare le letture poco soddisfacenti senza rancore; così rimane più tempo per scoprire nuovi titoli più affascinanti.</div>
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-fBG7NPMtZs8/WsKFlLhdY9I/AAAAAAAAH5U/5_KQ9ZlxgcwNvuSpuNUZpDMhNviSLeu1wCLcBGAs/s1600/Parole%2Bnella%2Bpolvere%2B-%2BM.%2BO%2BCadhain.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1181" data-original-width="788" height="200" src="https://2.bp.blogspot.com/-fBG7NPMtZs8/WsKFlLhdY9I/AAAAAAAAH5U/5_KQ9ZlxgcwNvuSpuNUZpDMhNviSLeu1wCLcBGAs/s200/Parole%2Bnella%2Bpolvere%2B-%2BM.%2BO%2BCadhain.jpg" style="cursor: move;" width="132" /></a><a href="https://2.bp.blogspot.com/-IXP3rKpjrGs/WsKFiMwyvGI/AAAAAAAAH5Q/cieEKZukTKIAYEhX1w3OmI2GUQ8Kt5v_QCLcBGAs/s1600/Vita%2B-%2BMelania%2BG.%2BMazzucco.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="317" data-original-width="200" height="200" src="https://2.bp.blogspot.com/-IXP3rKpjrGs/WsKFiMwyvGI/AAAAAAAAH5Q/cieEKZukTKIAYEhX1w3OmI2GUQ8Kt5v_QCLcBGAs/s200/Vita%2B-%2BMelania%2BG.%2BMazzucco.jpg" width="125" /></a>Nel frattempo ho cominciato due libri: <i>Vita</i> di Melania G. Mazzucco e <i>Parole nella polvere</i> di Máirtín Ó Cadhain (che si dovrebbe pronunciare, all'incirca, Martin O'Cain - lo dice l'introduzione di Alan Titley, molto interessante), che è il libro di cui vorrei parlare per il <a href="https://www.facebook.com/bookbloggersblabbering/">#BBB</a> (l'editore del mese, l'avrete capito, è Lindau). Al momento sono entrambe letture che mi stanno appassionando, per motivi a modo loro simili. Sono storie con la narrazione legata al punto di vista di un singolo personaggio, che però sviluppa una storia comune, la vita di una famiglia e di una comunità; quella degli immigrati italiani negli Stati Uniti, tra gli anni '30 e '40, per <i>Vita</i>,<i> </i>e quella di un paesino nel Connemara, in Irlanda, per <i>Parole nella polvere</i>, più o meno nello stesso periodo storico. Lo stile è diversissimo, e anche l'intenzione dei due autori; ma i loro nuclei, in un certo senso, per me si richiamano.<br />
Ultimamente questo tipo di storie esercita un richiamo molto forte su di me, anche se non saprei spiegarne razionalmente il motivo. Forse, finiti questi due titoli, mi sarà più chiaro. </div>
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<img src="https://i.imgur.com/wcxateT.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></div>
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E per concludere, un piccolo annuncio tecnico. </div>
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Ho mantenuto per molto tempo la votazione a 4 stelline, e non a 5. Mi sembrava fosse una buona scelta all'epoca, e non la rinnego per il passato. Ma per il presente, ormai ammetto che il mio cervello si è abituato a ragione su una scala di 5 (e ho anche l'impressione che la scala a 4 stelle possa risultare poco chiara a chi legge i miei post). Quindi ho ufficialmente deciso che d'ora in poi le recensioni si chiuderanno con un voto numerico, come sempre, legato a un numero di stelline compreso tra 1 e 5. Non modificherò le recensioni del passato, avrebbe poco senso; ma dalla prossima applicherò la mia risoluzione. Trovate le nuove equivalenze tra voto numerico e stelline nella colonna a sinistra.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<br />
E con questi è tutto. Voi siete andati a qualche fiera o evento a marzo? State leggendo qualcosa di bello? Fatemi sapere nei commenti!<br />
<br />
Buone letture,<br />
<br />
Cami</div>
Camilla P.http://www.blogger.com/profile/16485801354401001846noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-968089774313039901.post-80990557678297893162018-03-08T12:21:00.001+01:002018-03-08T12:35:00.936+01:00Sfide fotografiche, letture in corso, Cartoomics e Tempo di Libri [10/2018]<div style="text-align: justify;">
Mie care lettrici e miei cari lettori,</div>
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<br /></div>
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procedo con l'idea di parlarvi su base settimanale, e quindi ho deciso che potrebbe essere una buona idea indicare nel titolo in quale settimana dell'anno ci troviamo. Ora siamo giusto a metà della decima settimana dell'anno, ma soprattutto siamo all'inizio di un mese che sarà pregno di eventi letterari: ma andiamo con ordine.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-SB0LRejsCj4/WqENrSQhaXI/AAAAAAAAH38/NUnG4V7cjFcTXUpeIrQn2p6gQA73twgggCLcBGAs/s1600/Overlove%2B-%2BA.%2BMinervini.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="828" data-original-width="600" height="200" src="https://4.bp.blogspot.com/-SB0LRejsCj4/WqENrSQhaXI/AAAAAAAAH38/NUnG4V7cjFcTXUpeIrQn2p6gQA73twgggCLcBGAs/s200/Overlove%2B-%2BA.%2BMinervini.jpg" width="144" /></a><a href="https://4.bp.blogspot.com/-IB5MMrYRvyc/WqENra3jZ_I/AAAAAAAAH34/uS-6tli2ZPUp4A96G4kikp5gNf4E6Fu1wCLcBGAs/s1600/Above%2Bthe%2Bbridge%2B-%2BD.%2BGarner.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="475" data-original-width="316" height="200" src="https://4.bp.blogspot.com/-IB5MMrYRvyc/WqENra3jZ_I/AAAAAAAAH34/uS-6tli2ZPUp4A96G4kikp5gNf4E6Fu1wCLcBGAs/s200/Above%2Bthe%2Bbridge%2B-%2BD.%2BGarner.jpg" width="132" /></a>Non ho molto su cui aggiornarvi, innanzitutto, in tema letture: mi sono dovuta dedicare ad alcuni libri per lavoro, e quindi ho letto meno titoli scelti da me. Sto però leggendo due storie molto diverse, che porto con me e a cui mi dedico tra una pausa e l'altra: <i>Overlove</i> di Alessandra Minervini (edito dai tipi di LiberAria - l'editore del mese per il <a href="https://www.facebook.com/bookbloggersblabbering/">Book Bloggers Blabbering</a>!) e <i>Over the bridge </i>di Deborah Garner.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il primo è una storia di amore e possesso, di una coppia che non lo è più, di personaggi che non sanno come approcciarsi alla vita e che devono reinventarsi per non farsi schiacciare dai traumi, dagli eventi inaspettati, dalle delusioni. Non è una lettura leggerissima eppure scorre molto bene. I personaggi sono onestamente poco piacevoli, ma non sono mai stati presentati come persone gradevoli, per cui non lo dico con accezione negativa.<br />
Sono curiosa di scoprire come finirà, perché con libri di questo tipo non si può mai sapere: dubito ci sarà una risoluzione, ma vorrei comunque capire su cosa si metterà l'ultimo punto fermo.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il secondo, invece, è un giallo leggerino e simpatico, ambientato nel sud degli Stati Uniti. C'è un ranch misterioso, una giornalista curiosa, il tipico paesino degli USA, un cowboy affascinante e un tesoro nascosto. Insomma, è la perfetta lettura da fare sul telefono quando sono schiacciata tra una persona e l'altra sui mezzi, e sogno di essere da tutt'altra parte. Non è difficile indovinare le linee generali che seguirà la trama, ma per il momento rimane un mistero il modo in cui si arriverà alla risoluzione finale. Non mi immagino particolari intrighi internazionali, ma rimane, come dicevo, una lettura piacevole.<br />
<br /></div>
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<img src="https://i.imgur.com/wcxateT.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></center>
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Parlavo di eventi letterari. Ebbene, a marzo qui a Milano ci saranno ben tre fiere del libro: Tempo di Libri, che è cominciata oggi e finirà lunedì, Cartoomics, che comincerà domani e finirà domenica, e Book Pride, che sarà dal 23 al 25 marzo. Dell'ultima vi parlerò più avanti, ma delle prime due vorrei parlarvi ora.<br />
Quello che so per certo è che sabato 10, come scrivevo nell'ultimo post, sarò nel pomeriggio a Cartoomics allo stand di Acheron, così come tutta la giornata di domenica 11. Non penso avrò tempo di seguire degli incontri, ma gli eventi interessanti non mancano: <a href="http://cartoomics.it/#">trovate qui il programma</a>, se volete darci un'occhiata.<br />
Mentre a Tempo di Libri passerò per salutare vecchi amici e colleghi e, senza alcun dubbio, per seguire alcuni degli incontri della vastissima programmazione. Oggi purtroppo non ho proprio modo di andare, ma penso farò un salto venerdì 9 e lunedì 12 sicuramente.<br />
Facendo una cernita degli incontri che personalmente trovo più interessanti, venerdì mi troverete sicuramente a quelli di settore (come quelli con Istat <a href="http://www.tempodilibri.it/event/perch-non-hai-letto-nessun-libro-questanno/">sullo stato della lettura in Italia</a>, oppure quelli <a href="http://www.tempodilibri.it/event/chi-il-lettore-che-ascolta/">sulla crescita del mercato degli audiolibri</a>) e a <i><a href="http://www.tempodilibri.it/event/il-mondo-letterario-e-il-riconoscimento-del-valore-delle-scrittrici/">Il mondo letterario e il riconoscimento del valore delle scrittrici</a></i>, dove avrò finalmente modo di vedere Bianca Pitzorno, idolo della mia infanzia, dal vivo; mentre lunedì andrò a sentire <i><a href="http://www.tempodilibri.it/event/scusi-lei-lo-scriverebbe-un-romanzo-con-il-computer/">“Scusi, lei lo scriverebbe un romanzo con il computer?”</a></i>, che parla di come è cambiata la scrittura dagli anni Ottanta a oggi, l'<a href="http://www.tempodilibri.it/event/un-mercato-fatto-di-mercati-la-narrativa-fantasy/">analisi di mercato del segmento Fantasy</a> e probabilmente andrò a farmi avvolgere dalle registrazioni di <a href="http://www.tempodilibri.it/event/paradiso-canto-xxxiii-con-vittorio-sermonti-verso-lamor-che-move-il-sole-e-laltre-stelle/">Vittorio Sermonti che legge il XXXIII canto del Paradiso</a>.<br />
<br />
Ovviamente sarei felicissima di incrociare chi di voi sarà in fiera, quindi commentate pure se ci sarete, e magari se volete segnalarmi qualche incontro interessante che mi sono persa!<br />
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<br /></div>
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<img src="https://i.imgur.com/wcxateT.png" style="border: none; box-shadow: none; text-align: -webkit-center;" /></center>
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Infine, chiudo su una nota - diciamo - più frivola. Ho deciso di prendere parte alla sfida fotografica lanciata da <a href="http://www.tegamini.it/2018/02/28/librinimarzolini-un-mese-di-scuse-per-fotografare-e-scoprire-libri/">Tegamini</a> (che seguo sempre con grande piacere - domenica, voi che potete, andare a seguire <a href="http://www.tempodilibri.it/event/raccontare-i-libri-e-la-lettura-sui-social/">il suo incontro</a> con Ilenia Zodiaco a Tempo di Libri) e di pubblicare su Instagram 31 foto, una per ogni giorno di marzo, seguendo i temi suggeriti. Mi sto divertendo un mondo e devo dire che seguendo l'hashtag dedicato (<a href="https://www.instagram.com/explore/tags/librinimarzolini/">#LibriniMarzolini</a>) ho scoperto titoli veramente interessanti. Vi lascio qui la mia foto per il primo giorno di marzo e, se state partecipando anche voi, fatemelo sapere, qui o direttamente su Instagram!<br />
<br />
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<blockquote class="instagram-media" data-instgrm-permalink="https://www.instagram.com/p/Bf0F_cmFa5O/" data-instgrm-version="8" style="background: #fff; border-radius: 3px; border: 0; box-shadow: 0 0 1px 0 rgba(0 , 0 , 0 , 0.5) , 0 1px 10px 0 rgba(0 , 0 , 0 , 0.15); margin: 1px; max-width: 358px; padding: 0; width: 99.375%;">
<div style="padding: 8px;">
<div style="background: #F8F8F8; line-height: 0; margin-top: 40px; padding: 50.0% 0; text-align: center; width: 100%;">
<div style="background: url(data:image/png; display: block; height: 44px; margin: 0 auto -44px; position: relative; top: -22px; width: 44px;">
</div>
</div>
<div style="color: #c9c8cd; font-family: Arial,sans-serif; font-size: 14px; line-height: 17px; margin-bottom: 0; margin-top: 8px; overflow: hidden; padding: 8px 0 7px; text-align: center; text-overflow: ellipsis; white-space: nowrap;">
<a href="https://www.instagram.com/p/Bf0F_cmFa5O/" style="color: #c9c8cd; font-family: Arial,sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 17px; text-decoration: none;" target="_blank">Un post condiviso da Camilla P. (@caps_mind)</a> in data: <time datetime="2018-03-02T08:22:19+00:00" style="font-family: Arial,sans-serif; font-size: 14px; line-height: 17px;">Mar 2, 2018 at 12:22 PST</time></div>
</div>
</blockquote>
<script async="" defer="" src="//www.instagram.com/embed.js"></script></center>
<br />
<br />
Per oggi è tutto: spero di incrociarvi in fiera, e vi auguro delle buone letture!<br />
<br />
Vostra,<br />
<br />
Cami</div>
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<br />Camilla P.http://www.blogger.com/profile/16485801354401001846noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-968089774313039901.post-52204660124218069842018-03-01T18:19:00.002+01:002018-03-01T21:48:12.673+01:00Febbraio, Libri e Londra<span style="text-align: justify;">Miei cari lettori e mie care lettrici,</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
febbraio, come ogni anno, vola via prima degli altri. Vi scrivo questo posto con la neve che lentamente scende dal cielo e sembra difficile pensare che tra poco più di due settimane sarà primavera; ma non mi dispiace troppo, in fondo: la città imbiancata è sempre bella.<br />
A livello di letture tutto procede molto bene, e devo dire che per il momento questi primi mesi dell'anno hanno portato letture interessanti. Nell'<a href="https://bibliomaniarecensioni.blogspot.it/2018/02/prime-letture-dellanno-e-nightbird.html">ultimo post</a> vi ho parlato dei libri che mi hanno tenuto compagnia nel primo mese e mezzo del 2018. A quelle letture non si deve aggiungere molto, se non un titolo, che ho finito pochi giorni fa: <i>Castelli di rabbia</i>, di Alessandro Baricco. </div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-qRRw4b0SWus/WpWb8N4x37I/AAAAAAAAH20/SiY6nJRRBlIl7Td2zFKzBqQbCD8ZBndlgCLcBGAs/s1600/Castelli%2Bdi%2Brabbia%2B-%2BA.%2BBaricco_Feltrinelli.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="783" data-original-width="500" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-qRRw4b0SWus/WpWb8N4x37I/AAAAAAAAH20/SiY6nJRRBlIl7Td2zFKzBqQbCD8ZBndlgCLcBGAs/s320/Castelli%2Bdi%2Brabbia%2B-%2BA.%2BBaricco_Feltrinelli.jpg" width="203" /></a><a href="https://2.bp.blogspot.com/-GBC3wzkCFUE/WpWb5JI-xDI/AAAAAAAAH2w/HTJ3soyl0CQXtfqcsaM5qoVPcbficYhSQCLcBGAs/s1600/Castelli%2Bdi%2Brabbia%2B-%2BA.%2BBaricco_Rizzoli%2B%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="201" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-GBC3wzkCFUE/WpWb5JI-xDI/AAAAAAAAH2w/HTJ3soyl0CQXtfqcsaM5qoVPcbficYhSQCLcBGAs/s320/Castelli%2Bdi%2Brabbia%2B-%2BA.%2BBaricco_Rizzoli%2B%25282%2529.jpg" width="214" /></a><br />
Io l'ho letto nell'edizione Rizzoli che c'è a casa dei miei, ma devo dire che la copertina dell'edizione Feltrinelli, che ho voluto affiancare qui sotto, è decisamente più bella e adatta per quello di cui parla il libro: un fiume di parole e vite che sfrecciano veloci come un treno, che a sua volta è in parte protagonista della storia.<br />
Gli abitanti di Quinnipak, la cittadina immaginaria in cui ha luogo tutto, sono figure strane, insieme appena accennate e perfettamente definite: di tanti non si conosce nulla, se non il nome e un episodio, di vita o di morte; eppure mantengono una vitalità particolare, che li rende necessari all'economia del racconto, pieni di pathos. In questo senso Baricco ha una scrittura molto drammatica - nel senso proprio di teatrale - e colma di sentimento, che rende molto bene anche per i personaggi più tratteggiati, i veri e propri protagonisti. Mi sono rimasti impressi in particolare Pehnt e Pekish, pieni di stupore e tenerezza, e Hector Horeau, figura vera che non conoscevo.<br />
La struttura del romanzo è simile ai suoi personaggi: un insieme di finestre su determinati momenti da cui l'autore si avvicina e si ritrae dandoci a volte un panorama, a volte la descrizione esatta di un momento. La forma rispecchia questo intento, con espedienti grafici, ripetizioni, riprese, spaziature particolari che rendono la lettura sempre diversa. Purtroppo c'è anche una tendenza alla "frase ad effetto", leziosa direi, in cui sembra quasi di vedere l'autore che gonfia un po' il petto e fa la ruota; e tendenzialmente non amo molto percepire questa volontà di creare aforismi.<br />
La fine, in compenso, nella sua semplicità è sorprendente e mi ha fatto molto riflettere sul senso delle storie e delle pagine che la precedono. È sempre bello essere colti dall'inaspettato durante una lettura.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://lh3.googleusercontent.com/proxy/imkg6mZhlzQNP7WDLBGQeh92RpTNN6ytiqeMyqhm__mnF5bvSx0ZYlnI8P2IxqJ7R8Y" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://i.imgur.com/wcxateT.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-_iwTByW7ORc/WpgvtDjvLDI/AAAAAAAAH3U/sNqHDoh7svkHoe6lbFfMJIGQmCAcEMyuACLcBGAs/s1600/Villette%2B-%2BC.%2BBronte.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="650" data-original-width="424" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-_iwTByW7ORc/WpgvtDjvLDI/AAAAAAAAH3U/sNqHDoh7svkHoe6lbFfMJIGQmCAcEMyuACLcBGAs/s320/Villette%2B-%2BC.%2BBronte.jpg" width="208" /></a></div>
Questo mese, poi, ho avuto la bella occasione di passare qualche giorno a Londra, giusto prima che venisse ricoperta (anche lei) di neve. Tra le varie esperienze fatte (nonostante ormai ci sia già stata qualche volta, riesce sempre a stupirmi) c'è stata anche una visita a una libreria - e che libreria! <a href="https://www.hatchards.co.uk/">Hatchard's</a> è stata fondata nel 1797, ha conservato la facciata d'epoca, è fornitissimo e, tra le altre cose, può farsi fregio di ben tre <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Royal_Warrant">Royal Warrant</a>. Avrei passato lì volentieri un paio d'ore, ma purtroppo le cose da fare erano molte, e quindi mi sono limitata a una breve sortita e a un solo libro acquistato: <i>Villette </i>di Charlotte Brontë, autrice di cui ho amato appassionatamente <i>Jane Eyre</i>. A richiamarmi però non è stato solo il nome, ma anche la meravigliosa copertina della Penguin. La PBE (Penguin English Library) ha sempre dei design meravigliosi, curati da Coralie Bickford-Smith, e fosse per me li comprerei praticamente tutti.<br />
La trama del romanzo dovrebbe essere in parte autobiografica, e segue Lucy Snowe che parte dall'Inghilterra per fare l'educatrice a Villette. Da molti (tra i grandi nomi, Virginia Woolf) viene considerato il suo romanzo migliore, e io non vedo l'ora di leggerlo.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://lh3.googleusercontent.com/proxy/imkg6mZhlzQNP7WDLBGQeh92RpTNN6ytiqeMyqhm__mnF5bvSx0ZYlnI8P2IxqJ7R8Y" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://i.imgur.com/wcxateT.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></a></div>
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<br /></div>
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Per concludere, vi segnalo un paio di eventi molto interessanti. Innanzitutto, Tempo di Libri (8-12 marzo) e Cartoomics (9-11 marzo): io girovagherò per entrambi, ma sto ancora definendo gli incontri che seguirò. Se riuscirò a scegliere con congruo anticipo, ve ne parlerò sicuramente nel prossimo post.</div>
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Posso però dirvi già per certo che mi troverete a Cartoomics sabato 10, il pomeriggio, dove saluterò Lucia Patrizi e cercherò di far leggere <i>Nightbird </i>a tutti, e domenica 11 per tutto il giorno allo stand di Acheron Books. Sarei felice se veniste a farmi un saluto!</div>
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Infine, sempre in ambito di letteratura fantastica, ricevo da Alberto Panicucci e segnalo volentieri la notizia dell'apertura del Trofeo RiLL, giunto ormai alla XXIV edizione, bandito dall'associazione omonima con il supporto di Lucca Comics & Games. Avete tempo fino al 20 marzo per mandare il vostro racconto (o anche più d'uno), che deve appartenere al genere fantastico (fantasy, fantascienza, e chi più ne ha più ne metta); per chi verrà selezionato dalla giuria - composta da ottimi professionisti - ci sarà la pubblicazione in volume e la traduzione su riviste di genere estere, oltre a un premio in denaro per il primo classificato. </div>
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Per contattare lo staff di RiLL andate sul loro <a href="https://www.rill.it/">sito</a> o scrivete a trofeo@rill.it. In bocca al lupo (sarei curiosa di sapere se qualcuno tra voi lettori parteciperà!). Non mi è ancora capitato di leggere una delle antologie RiLL, ma mi piacerebbe recuperare presto. So comunque che nella blogosfera non mancano gli estimatori, anche tra persone che seguo volentieri (come <a href="http://wwwwelcometonocturnia.blogspot.it/">Nick</a> e <a href="http://insidetheobsidianmirror.blogspot.it/">TOM</a>), quindi sono certa che quando deciderò di leggerne una troverò qualcosa di interessante.</div>
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A presto con le prossime letture,</div>
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vostra</div>
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Cami</div>
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<!-- Blogger automated replacement: "https://images-blogger-opensocial.googleusercontent.com/gadgets/proxy?url=http%3A%2F%2Fi.imgur.com%2FwcxateT.png&container=blogger&gadget=a&rewriteMime=image%2F*" with "https://lh3.googleusercontent.com/proxy/imkg6mZhlzQNP7WDLBGQeh92RpTNN6ytiqeMyqhm__mnF5bvSx0ZYlnI8P2IxqJ7R8Y" --><!-- Blogger automated replacement: "https://lh3.googleusercontent.com/proxy/imkg6mZhlzQNP7WDLBGQeh92RpTNN6ytiqeMyqhm__mnF5bvSx0ZYlnI8P2IxqJ7R8Y" with "https://lh3.googleusercontent.com/proxy/imkg6mZhlzQNP7WDLBGQeh92RpTNN6ytiqeMyqhm__mnF5bvSx0ZYlnI8P2IxqJ7R8Y" -->Camilla P.http://www.blogger.com/profile/16485801354401001846noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-968089774313039901.post-18627017030648223512018-02-16T16:08:00.000+01:002018-02-16T16:10:22.446+01:00Prime letture dell'anno, e Nightbird<div style="text-align: justify;">
Miei cari lettori, mie care lettrici,</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
è già passato un mese e mezzo dall'inizio dell'anno nuovo, e le belle letture, insieme alle belle novità, fortunatamente non si sono fatte attendere. </div>
<div style="text-align: justify;">
Quest'anno - riflettendo a come adattare il blog ai miei nuovi ritmi - ho pensato di provare un nuovo modo (nuovo per me, si intende) di parlarvi dei libri che leggo; per aggiornarvi e tornare qui più spesso, vi parlerò della maggior parte delle mie letture in post "di gruppo", e dedicherò le recensioni più approfondite ai titoli che più mi hanno colpita. Questo è il primo tentativo, e spero incontri il vostro gusto.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-b3UVSJoCYx8/WobxxqMzPzI/AAAAAAAAH18/qvzhrCZavScR5EXpViO_jgpc5-bJkdL9gCLcBGAs/s1600/Care%2Bmemorie%2B-%2BM.%2BYourcenar.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: right;"><img border="0" data-original-height="411" data-original-width="250" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-b3UVSJoCYx8/WobxxqMzPzI/AAAAAAAAH18/qvzhrCZavScR5EXpViO_jgpc5-bJkdL9gCLcBGAs/s320/Care%2Bmemorie%2B-%2BM.%2BYourcenar.jpg" width="194" /></a>Il primo libro dell'anno - e spero davvero che indichi la via al resto del 2018 - è stato un gradito ritorno alle pagine di Marguerite Yourcenar, in una veste insolita: non esattamente romanziera, ma nemmeno biografa a tutto tondo, in <i>Care memorie </i>Marguerite (tradotta da Gaziella Cillario) descrive i suoi antenati, i suoi genitori, si dedica alla famiglia vicina e lontana restituendone un ritratto umano, intriso di tenerezza (rivolta di volta in volta a un tratto o a un insieme, nel momento in cui restituiscono l'umanità che l'autrice chiaramente cerca in ognuno) ma impassibile nel riportare fatti, dettagli, manchevolezze. È un libro pieno di bellezza che mi ha instillato un senso di pace, di distacco nei confronti dei fatti del mondo.<br />
Se già <i>Memorie di Adriano</i> è uno dei miei romanzi preferiti, e <i>L'opera al nero</i> mi ha colpita per la sua profondità, con questo libro la Yourcenar si è <a href="https://bibliomaniarecensioni.blogspot.it/2012/11/gli-11-libri-piu-significativi-del.html">confermata</a> una delle penne che meglio risuona nei miei pensieri; tant'è che, quando poi <a href="https://www.instagram.com/p/BeNcgDDFNOa/">sono andata al Salone della cultura</a>, ho colto l'occasione al volo e ho preso <i>Ad occhi aperti </i>e <i>Alexis</i>, e ora non vedo l'ora di immergermi tra le loro pagine.<br />
Sono molto tentata di dedicare il primo post singolo dell'anno a questo libro, sperando di riuscire a rendergli giustizia.<br />
<br />
Ho poi letto un racconto lungo e un romanzo breve, diversissimi sotto ogni punto di vista eccetto la loro strana lunghezza.<br />
Il primo è <i>Cardanica</i>, di Dario Tonani. Regalatomi ormai qualche tempo fa dal buon <a href="https://argonautaxeno.blogspot.it/">Argonauta</a>, è una storia di ingranaggi e sangue. Molto intenso, soprattutto nella descrizione della discesa sempre più a fondo nell'orrore, mi ha molto colpita e credo continuerò ad approfondire la serie di Mondo9, di cui questo racconto è il primo tassello.<br />
A proposito dell'Argonauta: è uscito da poco <i><a href="https://argonautaxeno.blogspot.it/2017/12/3narratori-il-libro-delle-ombre.html">Il libro delle ombre</a></i>, frutto del secondo concorso <i>3Narratori</i>, in cui ero parte della giuria. Sono certa che, dopo il lavoro di lima fatto da Marco e dagli altri revisori, i racconti scelti siano ancora più belli; dateci un occhio, il libro è gratuito.<br />
Tornando a noi, il secondo libro invece è <i>Sempre caro</i>, di Marcello Fois. Giallo atipico ambientato nella Sardegna di fine Ottocento, inframmezzato di dialetto e di cambi di persona e prospettiva, si lascia leggere con piacere e curiosità, anche se il punto non è correre per scoprire, alla fine, <i>whodunit</i> - per dirla all'inglese. Un piacevole ritratto di varia umanità, qualche riflessione sull'isola di allora che si riverbera sull'isola (e l'Italia) di oggi e un protagonista che si segue volentieri.<br />
<br />
Infine, ho letto una raccolta di saggi brevi e articoli, il numero del 2005 di <i>Tirature</i>. Fa un certo effetto vedere cosa si pensava del futuro dell'editoria tredici (!) anni fa. Aiuta a vedere molti eventi in prospettiva.<br />
<br />
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-cCTCTQkGV34/WobxzOX-JLI/AAAAAAAAH2A/KYqMqI7K9u0dGMKJIc_vAMuKG_V3rZbTgCEwYBhgL/s1600/Nightbird%2B-%2BL.%2BPatrizi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="468" data-original-width="318" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-cCTCTQkGV34/WobxzOX-JLI/AAAAAAAAH2A/KYqMqI7K9u0dGMKJIc_vAMuKG_V3rZbTgCEwYBhgL/s320/Nightbird%2B-%2BL.%2BPatrizi.jpg" width="217" /></a></div>
E poi... se avete fatto caso al titolo, vi starete chiedendo di che si tratta.<br />
Ebbene, come avevo accennato nello <a href="https://bibliomaniarecensioni.blogspot.it/2018/01/unaltra-ora-e-ce-ne-sono-state-ce-ne.html">scorso post</a>, l'anno scorso ho avuto una bellissima opportunità. Ho lavorato fianco a fianco con Lucia Patrizi e, come editor, ho rivisto insieme a lei <i>Nightbird</i>, uscito a inizio anno per i tipi di Acheron books.<br />
Non voglio dilungarmi troppo, anche perché è difficile spiegare quel che mi ha dato questa esperienza, e Lucia già sa quanto sia stata felice di lavorare con lei. Però una cosa voglio farla, ed è consigliarvelo. Non perché ci ho lavorato, non solo almeno; ma perché è un bel libro, e se fosse stata una "semplice" lettura ve l'avrei consigliato senza alcun dubbio in una recensione. Provate a leggere l'<a href="https://www.amazon.it/dp/B078WL8QY6/ref=tsm_1_fb_lk">estratto disponibile su Amazon</a>; se è il vostro genere credo che le prime pagine basteranno a convincervi.<br />
C'è una ragazza particolare, sulla sua bicicletta, che vede cose che nessuno vede. Che va avanti ma non sa bene dove, e vive di giorno in giorno. La segue un fantasma che è ben più di una presenza spettrale. E intanto Roma si rivela sempre più attraversata da correnti e crepe diverse da quelle fisiche cui ci hanno abituati i telegiornali.<br />
E se non vi basta, lasciatevi convincere dalla bellissima copertina disegnata da Giulio Rincione.<br />
<br />
A presto,<br />
<br />
vostra<br />
<br />
Camilla<br />
<br /></div>
Camilla P.http://www.blogger.com/profile/16485801354401001846noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-968089774313039901.post-58620415051150772742018-01-25T08:00:00.000+01:002018-01-25T10:33:29.447+01:00"Un’altra ora e ce ne sono state, / ce ne saranno ancora" - Saluti (tardi) al 2017<div style="text-align: justify;">
Cari lettori, care lettrici,</div>
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<br /></div>
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vi dirò la verità, non vedevo l'ora che cominciasse questo anno nuovo. I motivi sono tanti, dal serio al faceto; e per fortuna, almeno per ora, posso dire che il 2018 è iniziato davvero bene, anche per quel che riguarda i libri e tutto quel che ci gira attorno. Ma prima di parlare di come è cominciato l'anno e di cosa vorrei per i prossimi mesi - argomento cui dedicherò il prossimo post - è meglio fare un passo indietro e vedere cosa mi ha portato l'anno appena passato.</div>
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<a href="https://www.goodreads.com/user/show/4567425-camilla-p"><img border="0" data-original-height="897" data-original-width="610" height="640" src="https://4.bp.blogspot.com/-0UWlQ5DjrAo/WmjSnxb9TmI/AAAAAAAAH1g/zRTSSN2vuY8fYT4Dipt2z6b9PmctJ7WFgCEwYBhgL/s640/2017.png" width="435" /></a></div>
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Nel 2017 ho letto <a href="https://bibliomaniarecensioni.blogspot.it/2017/01/dove-eravamo-rimasti-ovvero-cosho-fatto.html">meno di quanto mi fossi riproposta</a>: 37 libri al posto dei 55 a cui puntavo, come potete vedere dall'utile grafica che Goodreads mette a disposizione alla fine dell'anno. Ma tutto sommato non sono delusa, perché molte di queste letture sono state fatte per lavoro; e poter finalmente lavorare con i libri è una grande gioia. Probabilmente, però, avrei potuto leggere di più per i fatti miei, magari togliendo un po' di tempo ad altre attività meno soddisfacenti, e abbandonando certi libri alla propria strada.</div>
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<br /></div>
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<a href="https://www.goodreads.com/user/show/4567425-camilla-p"><img border="0" data-original-height="573" data-original-width="1345" height="272" src="https://2.bp.blogspot.com/-8UaQg1us4WY/WmjMgV4NzCI/AAAAAAAAH1U/ghKNgk_4V0wmxMarPB0qo2SWLK1tPOk3gCEwYBhgL/s640/letture%2B2017.PNG" width="640" /></a></div>
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Per esempio, a inizio anno ho deciso di leggere un po' degli e-book che avevo scaricato gratuitamente quando ho scoperto BookBub; e molti avrei potuto, in tutta onestà, abbandonarli dopo pochi capitoli. Nessuno si è meritato su Goodreads più di 3 stelline, e nessuno mi ha fatto propendere per l'acquisto di altri titoli scritti dai loro autori. Ho imparato la lezione; basta scaricare titoli solo perché si può farlo.</div>
<div style="text-align: justify;">
In linea generale, comunque, è stato un anno di letture varie, anche belle, ma senza picchi: nessuno mi ha conquistata completamente, e infatti non ho assegnato a nessun libro il massimo dei voti. Può capitare, e di certo non vuol dire che non ho letto ottimi libri; in più, ci tengo a sottolineare che in questo mio discorso sono esclusi i libri su cui ho lavorato, cui infatti non ho dato voto su Goodreads. Mi sembra più giusto così. Ovviamente, però, alcune di queste letture mi hanno colpita più di altre, e mi dispiacerebbe lasciarle in ombra; per questo certi titoli compariranno comunque nei miei post futuri, e di uno in particolare vi parlerò nel prossimo, dedicato al 2018, perché mi sta molto a cuore.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="text-align: justify;">Cosa mi rimarrà, quindi, di quest'anno di letture? Sensazioni, paesaggi e dettagli, soprattutto, spunti per tante conversazioni che, spero, avremo nel corso di quest'anno. Una ritrovata passione per i saggi e le biografie; la storia di Daniel e Amos (e il desiderio di leggere <i>Pensieri lenti e veloci</i>); la conferma di Fredrik Sjöberg, il mio primo Faulkner e il mio secondo Scerbanenco; un tuffo nel Novecento che mi ha dato la nebbia di Testori, le miniere di Orwell e il mare di Simmons; una storia d'amore fiabesca e strana, dalle immagini vivide; le avventure vissute seguendo i chicchi di caffè di Robert Wallis. E anche quelle di <a href="https://ilgiornodeglizombi.wordpress.com/2018/01/10/nightbird/">una ragazza in bicicletta, che affronta alcune delle sue paure più grandi</a>; ma questa è un'altra storia. Una storia che, come vi dicevo, troverà lo spazio che merita nel prossimo post.</span><br />
<span style="text-align: justify;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Buone letture,</div>
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<br /></div>
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Cami</div>
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Camilla P.http://www.blogger.com/profile/16485801354401001846noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-968089774313039901.post-83999757420582905272017-12-12T10:00:00.000+01:002017-12-12T10:00:42.064+01:00I'm dreaming of a white Christmas... | #BBB is coming to town<div style="text-align: justify;">
Mie care lettrici, miei cari lettori,</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
sentite l'aria frizzante? L'odore di neve nell'aria? Le canzoni natalizie cantate da Frank Sinatra? Il crepitio dei caminetti, l'odore di cioccolata calda?</div>
<div style="text-align: justify;">
L'inverno è nell'aria, e anche se io sono una freddolosa incorreggibile e vado in giro come un pupazzo di neve a forma di omino Michelin, non posso non ammettere che l'atmosfera natalizia riesce sempre ad avere un suo effetto. Mi piace pensare ai regali da fare, al cenone e a cosa si mangerà, mi piace vedere le decorazioni che man mano vengono tirate fuori dagli scatoloni.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-voj68t695fY/Wiai3XDib_I/AAAAAAAAOS4/rCuUmZ2e9Eo2pcYd5BQSqSCYsj4VW0TfACLcBGAs/s1600/wallpaper_natale_bbb2.jpg"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1600" height="225" src="https://2.bp.blogspot.com/-GpGiR5hbHOE/Wi7aihUfSFI/AAAAAAAAH0A/SadAeXICrfcErIkMXYRcQ_Tm2_1cwBl7wCLcBGAs/s400/wallpaper_natale_bbb2.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span id="goog_772735827"></span><span id="goog_772735828"></span>Creazione di <a href="http://www.claccalegge.it/">Claudia</a> - clicca per ingrandirlo e salvarlo</div>
</div>
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Quest'anno, a rendere il tutto ancora più festivo, ci hanno pensato le ragazze del BBB - <a href="https://www.facebook.com/bookbloggersblabbering/">Book Bloggers Blabbering</a> - che hanno organizzato un'iniziativa ad alto tasso natalizio. <a href="https://onlyapapermoonweb.wordpress.com/">Diletta</a>, mente dietro al progetto, ha orchestrato tutto affinché ognuna di noi avesse il suo <i>secret Santa</i>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Di cosa si tratta, esattamente? Ognuna di noi ha ricevuto da Diletta un nome tra quello delle altre ragazze, chiaramente estratto a sorte dagli elfi del Polo Nord, con il compito di pensare a uno o più titoli da consigliare alla prescelta; e senza farsi scoprire, per mantenere l'effetto sorpresa. Io sono stata fortunata, e ho già scoperto chi è stato il mio BBBabbo Natale, ovvero <a href="http://www.claccalegge.it/2017/12/bbb-is-coming-to-town.html">clacca, che mi ha consigliato un fumetto che sembra davvero nelle mie corde</a>, e che spero di leggere presto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E... incredibile a dirsi, ma io sono proprio il BBBabbo Natale di clacca! Inutile dire che la pressione è raddoppiata, quindi spero proprio che le mie scelte le piacciano.</div>
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Se non la conoscete, claudia - detta clacca - è una ragazza piena di entusiasmo per ciò che ama, lettrice di fumetti di quasi ogni genere, fonte di molte delle mie scoperte sul fronte manga e non solo, decisa, amante degli animali (ha una gatta mia omonima che è semplicemente troppo tenera e coccolosa), delle cose fatte a mano (infatti le crea pure) e mille altre cose che scoprirete meglio andando direttamente su <a href="http://www.claccalegge.it/">clacca legge</a>. </div>
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<br /></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-pbO_6MWskDo/Wi6jOcnWULI/AAAAAAAAHzo/n18feTDQsJsdEHWDu9b8c5Agzu8cO7_tgCEwYBhgL/s1600/per%2BClaudia.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="1600" height="426" src="https://1.bp.blogspot.com/-pbO_6MWskDo/Wi6jOcnWULI/AAAAAAAAHzo/n18feTDQsJsdEHWDu9b8c5Agzu8cO7_tgCEwYBhgL/s640/per%2BClaudia.png" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="background-color: whitesmoke; color: #111111; font-family: , "blinkmacsystemfont" , "san francisco" , "helvetica neue" , "helvetica" , "ubuntu" , "roboto" , "noto" , "segoe ui" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; white-space: nowrap;">Original photo by </span><a href="https://unsplash.com/photos/CqKNkmNNLnI?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText" style="background-color: whitesmoke; box-sizing: border-box; color: #999999; font-family: -apple-system, BlinkMacSystemFont, "San Francisco", "Helvetica Neue", Helvetica, Ubuntu, Roboto, Noto, "Segoe UI", Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: start; text-decoration-skip: ink; transition: color 0.2s ease-in-out, opacity 0.2s ease-in-out; white-space: nowrap;">Kari Shea</a><span style="background-color: whitesmoke; color: #111111; font-family: , "blinkmacsystemfont" , "san francisco" , "helvetica neue" , "helvetica" , "ubuntu" , "roboto" , "noto" , "segoe ui" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; white-space: nowrap;"> on </span><a href="https://unsplash.com/?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText" style="background-color: whitesmoke; box-sizing: border-box; color: #999999; font-family: -apple-system, BlinkMacSystemFont, "San Francisco", "Helvetica Neue", Helvetica, Ubuntu, Roboto, Noto, "Segoe UI", Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: start; text-decoration-skip: ink; transition: color 0.2s ease-in-out, opacity 0.2s ease-in-out; white-space: nowrap;">Unsplash</a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Dunque, cosa consigliarle? Ho pensato a un quartetto che, credo, potrebbe piacerle.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Un titolo per rilassarsi e ridere; uno per approfondire una passione; uno per accoccolarsi con gli amici felini sotto le coperte; e uno per vedere se riesco a farle scoprire qualcosa che non conosceva.</div>
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E quindi, nell'ordine:</div>
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</div>
<ul>
<li><i>Un lavoro sporco </i>di Christopher Moore: un autore che le piace, con una sua prova forse non ai livelli incredibili di <i>Il Vangelo secondo Biff</i>, ma comunque fantastico e divertente da morire (questa forse la coglierete meglio se avete letto il libro);</li>
<li><i>Cromorama</i> di Riccardo Falcinelli, che non solo è un grande grafico editoriale, ma è una persona che sa parlare bene, e chiaramente, del proprio mestiere. Qui va oltre i "soli" libri, e credo che con la sua formazione artistica Cla può apprezzarlo al meglio;</li>
<li><i>Il libro dei gatti tuttofare </i>di T.S. Eliot, perché è un libro di poesie strampalate sui gatti, e credo proprio che leggerlo mentre uno di loro fa le fusa in grembo sia la situazione ottimale; è forse il titolo più stravagante del quartetto, ma credo che possa essere una bella scoperta;</li>
<li>Infine, un fumetto; ho preso il coraggio a piene mani e mi sono inoltrata nel campo di Claudia. Ho pensato a un webcomic che leggevo tempo fa e ho ripreso di recente, e che ho sempre trovato interessante: <i><a href="http://www.meekcomic.com/archives/">The Meek</a></i> di Der-Shing Helmer. Credo che ci sia qualcosa di molto intrigante nella storia, e spero che anche Cla, se vorrà dargli una chance, la penserà allo stesso modo.</li>
</ul>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-tJjfqiINolA/Wi6-wT1SPjI/AAAAAAAAHzw/4SW_N30prp4hY0YGjsa5gSosCNWipc8SgCLcBGAs/s1600/Untitled%2Bdesign.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="800" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-tJjfqiINolA/Wi6-wT1SPjI/AAAAAAAAHzw/4SW_N30prp4hY0YGjsa5gSosCNWipc8SgCLcBGAs/s320/Untitled%2Bdesign.png" width="320" /></a></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div>
E questo è tutto! Spero che i consigli siano riusciti, e spero di aver incuriosito tanto clacca quanto voi.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Buona caccia al regalo perfetto, e buone letture!</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Cami</div>
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<br /></div>
Camilla P.http://www.blogger.com/profile/16485801354401001846noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-968089774313039901.post-24919227157991816072017-11-02T20:56:00.000+01:002017-11-02T20:56:12.576+01:00Black Coffee – espresso e caffè nero per scoprire gli U.S.A. in Italia | #BBB<div style="text-align: justify;">
Miei cari lettori, mie care lettrici,</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-EdtdZRLQIC4/WJXwp5nh6OI/AAAAAAAAHdM/z9G8i6Mzw3AT0xz_MaDa9zl5sfIG-xLPgCPcBGAYYCw/s1600/logo_bbb_indie_caf%25C3%25A8.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1261" data-original-width="1600" height="157" src="https://3.bp.blogspot.com/-EdtdZRLQIC4/WJXwp5nh6OI/AAAAAAAAHdM/z9G8i6Mzw3AT0xz_MaDa9zl5sfIG-xLPgCPcBGAYYCw/s200/logo_bbb_indie_caf%25C3%25A8.jpg" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
comincia novembre e con lui il mio turno di presentarvi, nell’ambito del <b>Book Bloggers Blabbering Indie Cafè</b>, la casa editrice - piccola, indipendente e molto tenace - su cui ci concentreremo questo mese. Mi fa particolarmente piacere parlarvene perché è un editore giovanissimo ma dai piani molto chiari e definiti: sto parlando, l’avrete capito già dal titolo, di <a href="http://www.edizioniblackcoffee.it/"><b>Black Coffee</b></a>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nata prima come collana di Clichy, è partita l’anno scorso sulle proprie gambe grazie all’impegno di Leonardo Taiuti e Sara Reggiani, traduttori. </div>
<div style="text-align: justify;">
La curiosità verso questa nuova impresa, in questi primi mesi di vita, è stato moltissimo: tant’è che, invece di introdurli con la solita intervista <i>à la BBB</i>, abbiamo deciso di unire risposte e commenti di precedenti chiacchierate in un dialogo ideale che presenti al meglio la casa editrice, insieme alle schede dei primi quattro romanzi editi per i loro tipi (tutti e quattro di autrici femminili – un dettaglio non scontato, e credo che un esordio con quattro autrici non si vedesse dai tempi delle edizioni <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/La_Tartaruga">La Tartaruga</a>).</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma ora mi fermo e lascio che parlino direttamente gli editori. Ci tengo, a tal proposito, a ringraziare tantissimo (in ordine alfabetico) <a href="https://ilmondourladietrolaporta.wordpress.com/2017/03/15/intervista-edizioni-black-coffee/">Fabrizia</a> de <a href="https://ilmondourladietrolaporta.wordpress.com/">Il mondo urla dietro la porta</a>, <a href="http://www.scratchbook.net/2017/02/intervista-black-coffee.html">Maria</a> di <a href="http://www.scratchbook.net/">Scratchbook</a> e <a href="https://retablodiparole.wordpress.com/2017/02/01/intervista-reggiani-taiuti-edizioni-blackcoffee/">Rossella</a> di <a href="https://retablodiparole.wordpress.com/">Retablo di parole</a> che mi hanno permesso di citare le loro belle interviste.<br />
<br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-uf7Sxk9isWo/We9CwOi1o1I/AAAAAAAAHxE/4jSY2Jahy9gR-CGNguKkERfMz0lEGR1LwCLcBGAs/s1600/LogoBlackCoffee_VETTORIALE-trasparente-ridotto.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="250" data-original-width="309" height="161" src="https://4.bp.blogspot.com/-uf7Sxk9isWo/We9CwOi1o1I/AAAAAAAAHxE/4jSY2Jahy9gR-CGNguKkERfMz0lEGR1LwCLcBGAs/s200/LogoBlackCoffee_VETTORIALE-trasparente-ridotto.png" width="200" /></a></div>
<br />
<br />
BLACK COFFEE è un progetto editoriale dedicato alla letteratura nordamericana contemporanea. Ospita autori esordienti, voci fuori dal coro e opere inedite o ingiustamente dimenticate con particolare attenzione alle realtà indipendenti più coraggiose, alle voci femminili e alla forma del racconto. <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
</blockquote>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<center>
<img src="https://i.imgur.com/wcxateT.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></center>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-QpiOgrrnT4I/We9EWVnT-HI/AAAAAAAAHxQ/-1Le6Ya6hkEgh17IQnlPOZtW72lOsJHQwCLcBGAs/s1600/Cop_%2Bcorpo_ok.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1095" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-QpiOgrrnT4I/We9EWVnT-HI/AAAAAAAAHxQ/-1Le6Ya6hkEgh17IQnlPOZtW72lOsJHQwCLcBGAs/s320/Cop_%2Bcorpo_ok.jpg" width="219" /></a></div>
<br />
<b>Il corpo che vuoi - Alexandra Kleeman</b><br />
Traduzione di Sara Reggiani<br />
<i><br /></i>
<i>È vero che dentro siamo più o meno tutti uguali? Non psicologicamente, intendo. Parlo degli organi vitali, lo stomaco, il cuore, i polmoni, il fegato, della loro posizione e del loro funzionamento, del fatto che un chirurgo mentre effettua un’incisione non pensa al mio corpo in particolare, ma a un corpo generico, riprodotto in sezione su una pagina qualunque di un testo scolastico. </i><br />
<br />
Una ragazza, nota solo come A, vive in un’anonima città americana insieme alla coinquilina B e al ragazzo C. Si nutre quasi esclusivamente di ghiaccioli e arance, trascorre un assurdo quantitativo di tempo davanti alla televisione, spesso ipnotizzata dalla pubblicità o dal reality show che C ama tanto, e plasma il proprio corpo su un modello di bellezza che esiste soltanto sullo schermo. Col passare del tempo A sviluppa un’ossessione per Michael, personaggio televisivo diventato celebre per aver esaurito le scorte di carne di vitello in una filiale del Wally’s Supermarket. Nel frattempo B tenta disperatamente di fare di se stessa una copia di A, appropriandosi delle sue cose e delle sue abitudini, mentre A, a sua volta insoddisfatta, cerca di dare un significato alla propria vita al di là della dipendenza dal ragazzo. Si rilassa solo spiando la famiglia dall’altra parte della strada, che tuttavia un giorno scompare misteriosamente. L’ultima cosa che A vede è padre, madre e figlia camuffati da fantasmi salire in macchina e andarsene, lasciando sulla porta del garage una sinistra scritta. Romanzo d’esordio sagace, divertente e a tratti inquietante, che richiama alla mente <i>L’incanto del lotto 49</i> e i racconti di George Saunders, Il corpo che vuoi è una sorta di giallo raccontato dal punto di vista della persona scomparsa, una storia dell’orrore tutta americana che intreccia sesso e amicizia, fame e appetito, fede e alimentazione, vita vera e reality show, ma soprattutto uno sguardo originale sul moderno concetto di femminilità.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://i.imgur.com/wcxateT.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://i.imgur.com/wcxateT.png" style="border: none; box-shadow: none; text-align: -webkit-center;" /></a></div>
<br />
<b>Il nome che avete dato al progetto è molto evocativo. Come il logo: una tazza fumante, un black coffee. Perché vi rappresenta? [<a href="http://www.scratchbook.net/2017/02/intervista-black-coffee.html">Scratchbook</a>]</b></div>
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Abbiamo scelto questo nome perché lettura e caffè sono sempre andati a braccetto, soprattutto negli Stati Uniti. In Italia magari beviamo più tè mentre leggiamo (l’espresso dura poco), ma il punto era proprio evocare una tipica situazione della quotidianità americana, una poltrona, una lampada, un tavolino con una tazza di caffè fumante sopra e una persona immersa nella lettura. Il nostro caffè non a caso è nero, senza aggiunta di zucchero o latte… è amaro e pungente, come – speriamo – i libri che pubblicheremo. E poi il caffè sveglia, non ti fa stare fermo.</div>
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<b>Le vostre esperienze in Giunti poi a Edizioni Clichy, come avete raccontato, sono state utili a maturare le conoscenze necessarie per intraprendere un percorso indipendente. Ma come cambia la prospettiva da traduttori a editori, soprattutto spostandosi da una grande realtà a una più piccola? [<a href="https://ilmondourladietrolaporta.wordpress.com/2017/03/15/intervista-edizioni-black-coffee/">Il mondo urla dietro la porta</a>]</b><br />
Il fatto di aver potuto osservare da vicino il funzionamento di due case editrici, una grande e l’altra più piccola, ci è stato di grande aiuto. Nel corso del tempo abbiamo ricoperto molti ruoli del mondo editoriale (redattore, traduttore, editor) e ci è servito per capire quali siano le esigenze e l’importanza di ognuno. Abbiamo imparato a dare valore a ogni dettaglio, ogni passo che porta alla pubblicazione di un libro e ora che abbiamo deciso di diventare editori possiamo contare su un consistente bagaglio di esperienza. Scendere in prima linea, però, è molto rischioso, richiede capacità che dobbiamo ancora affinare e un’attenzione ad aspetti che da traduttori non ci eravamo mai trovati ad affrontare (promozione, vendita, gestione delle risorse). Ciò che non ci manca è una visione chiara del progetto e di cosa vogliamo comunicare, il resto lo impareremo strada facendo, cadendo e rialzandoci. Prima traducevamo e basta, avevamo solo quella responsabilità perché le decisioni le prendevano altri. Ora invece abbiamo la responsabilità di creare un discorso coerente, diffonderlo, stabilire un contatto col lettore e far sì che si fidi di noi. A volte hai paura di non essere in grado di tenere insieme tutti i fili, di tralasciare qualcosa, ma poi pensi che ce la stai mettendo tutta e che qualcuno da qualche parte riconoscerà il valore dei tuoi sforzi. Era il nostro sogno poter scegliere, tradurre e pubblicare gli autori che volevamo e alla fine della giornata la paura e il dubbio di aver fatto la cosa giusta lasciano sempre il posto alla soddisfazione e all’entusiasmo. Creare una casa editrice in fondo è come costruire un ponte tra due mondi e questo, da traduttori, sappiamo farlo.</div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-xk133BxyFa4/We9IN7cD92I/AAAAAAAAHxc/xyKciP45vxwkMfxerkqFPfJPDwl_LZrMACLcBGAs/s1600/Cop_Lions_ok.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1095" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-xk133BxyFa4/We9IN7cD92I/AAAAAAAAHxc/xyKciP45vxwkMfxerkqFPfJPDwl_LZrMACLcBGAs/s320/Cop_Lions_ok.jpg" width="219" /></a></div>
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<b>Lions - Bonnie Nadzam</b><br />
Traduzione di Leonardo Taiuti<br />
<i><br />Se avete mai amato davvero qualcuno, saprete che c’è un fantasma in ogni cosa. Visto la prima volta, lo vedete ovunque.</i><br />
<br />
Bonnie Nadzam, autrice del controverso romanzo <i>Lamb</i>, torna con l’inquietante e spietato ritratto di una comunità rurale sull’orlo del collasso e dei suoi abitanti, combattuti fra il desiderio di inseguire i propri sogni e un irragionevole bisogno di restare dove sono. A metà fra ghost story e resoconto di un amore, Lions è ambientato nell’omonima cittadina degli altopiani del Colorado, un luogo ormai quasi del tutto disabitato e ammantato di leggenda. Concepita per diventare una gloriosa città nell’Ovest in via di sviluppo, Lions non è riuscita a trasformarsi nella realtà sognata dai suoi fondatori. Lo zuccherificio è fallito e le uniche attività ancora in piedi sono un piccolo bar, un diner che conta sui viaggiatori provenienti dalla statale e un’officina di lavorazione del metallo che sopravvive a stento. I cittadini di Lions conducono vite semplici, tormentate dai fantasmi – dei loro antenati, delle loro ambizioni e speranze, di un futuro incerto – e, quando un misterioso viandante giunge in città, la sua sinistra presenza spinge molti ad andarsene definitivamente. Fra i pochi abitanti rimasti ci sono Leigh e Gordon, due diciassettenni che sognano di andare al college. Gordon, tuttavia, perde il padre all’improvviso e non riesce a liberarsi del dolore e del senso di responsabilità verso l’insolita eredità ricevuta dal genitore. Si trova quindi a dover scegliere se partire o trattenersi a Lions per rilevare la gestione dell’officina, rinunciando così alle proprie aspirazioni. <i>Lions</i> è una storia di autoconsapevolezza e ambizione, una riflessione sull’ossessione per l’autorealizzazione e sulla responsabilità, e sulle storie che raccontiamo per convincerci che la vita valga la pena di essere vissuta.<br />
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<a href="https://i.imgur.com/wcxateT.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://i.imgur.com/wcxateT.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></a></div>
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<b>Edizioni Black Coffee sta appena esordendo ma ha già un progetto specifico: qual è la vostra visione editoriale? [<a href="https://retablodiparole.wordpress.com/2017/02/01/intervista-reggiani-taiuti-edizioni-blackcoffee/">Retablo di parole</a>]</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Vogliamo dare più spazio possibile agli autori esordienti, soprattutto alle voci femminili, andandole a scovare personalmente nelle realtà più indipendenti e vivaci. Proveremo anche a dare spazio alla cosiddetta literary non fiction, che non è la nostra saggistica, bensì l’insieme di quelle opere come diari, memoir, resoconti di viaggio etc. che in Italia non rientrano in una categoria definita, ma che hanno in comune il fatto di nascere da un’esperienza personale ed essere scritti talmente bene da sembrare romanzi, opere di finzione. E come abbiamo fatto quando ancora eravamo solo una collana, ci concentreremo molto sul racconto breve, che tanto amo e credo sia la forma narrativa del futuro. Non mancheranno inoltre recuperi dal passato, di autori fuori catalogo e opere inedite in Italia. Ci muoveremo con cautela, proponendo, per ora, soltanto cinque titoli l’anno, per riuscire a dare loro il giusto peso e la cura che meritano. Il nostro intento è di portare in Italia i libri che in America ci hanno lasciato senza parole per bellezza espressiva, originalità, sincerità.<br />
<br /></div>
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<b>Perché gli occidentali sono così presi dagli Stati Uniti? Dalla letteratura, ma non solo. Esiste ancora, da qualche parte nel nostro immaginario, un’idea intatta di sogno americano? [<a href="http://www.scratchbook.net/2017/02/intervista-black-coffee.html">Scratchbook</a>]</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>SARA</i> Dell’America non ci si libera mai, nemmeno a volerlo. L’immaginario che evoca è troppo potente e vario per passare in secondo piano rispetto a quello di altri Paesi del mondo. Più che di sogno americano ora come ora sarebbe il caso di parlare di incubo americano… Il sogno si è infranto, eppure continua a vivere nelle nostre menti.</div>
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<i>LEO</i> Gli Stati Uniti sono un Paese da cui abbiamo ereditato talmente tanti aspetti, a livello culturale, che per noi italiani è difficile non esserne “presi”. Ora come ora, poi, è sempre più evidente la centralità dell’America nel nostro immaginario di tutti i giorni, nel bene e nel male: è un luogo che ci fa sognare, che ci dà speranza, ma che riesce al contempo a terrorizzarci. Indirettamente regola tanti, troppi aspetti della nostra vita.</div>
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<img src="https://i.imgur.com/wcxateT.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></center>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Q8Sy8GL8UAk/We9NGPBUq7I/AAAAAAAAHxs/35mMSiyIuVM5MjR4rHULhwTy2TTuNhbRACLcBGAs/s1600/Piatto_BC_HAPPYHOUR.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1098" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-Q8Sy8GL8UAk/We9NGPBUq7I/AAAAAAAAHxs/35mMSiyIuVM5MjR4rHULhwTy2TTuNhbRACLcBGAs/s320/Piatto_BC_HAPPYHOUR.jpg" width="217" /></a></div>
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<b>Happy Hour - Mary Miller</b><br />
Traduzione di Sara Reggiani<br />
<i><br />Sono seduta su un canottino rosa mezzo sgonfio e cerco di restare in equilibrio al centro, mentre Aggie agita l’acqua con i piedi seduta sulla scaletta. Si è presa un bel po’ di pasticche e di recente si è rasata i capelli. La madre è morta sei giorni fa.</i><br />
<br />
Dopo il successo del suo romanzo di esordio, <i>Last Days of California</i>, Mary Miller torna con una raccolta di racconti che la riconferma come una delle voci più crude e taglienti della sua generazione di scrittori americani. Ammantato dal fascino proprio del Sud degli Stati Uniti, <i>Happy Hour</i> è un susseguirsi di storie di donne, figure tormentate quanto realistiche, in lotta contro se stesse. Donne che bevono, che dipendono dal sesso; donne che prendono decisioni sbagliate accompagnandosi a uomini che le amano troppo o troppo poco; donne che sono la causa della propria rovina. Su uno sfondo di scialbi distributori di benzina, piscine pubbliche, drive-thru e bettole, ciascun personaggio si trascina dietro il proprio fardello nella ferma convinzione di meritare di meglio. Queste donne cercano comprensione nei luoghi più improbabili: nella casa dei genitori adottivi, dove l’amore è vissuto come indice di debolezza, in un campeggio per roulotte dimenticato da Dio, negli angoli di una casa da sogno acquistata col denaro ottenuto da un brutto divorzio. Sono consapevoli dei loro errori e della necessità di un cambiamento, eppure non reagiscono, forse bloccate dalla paura, o dalla semplice pigrizia. Osservando il delicato tessuto della vita quotidiana delle sue protagoniste, Miller ci narra l’amore degli incompresi, la ricerca di conforto nelle cattive abitudini di cui non si riesce a fare a meno e i dettagli quotidiani di rapporti destinati a finire. Con l’onestà che contraddistingue la sua scrittura, Mary Miller firma un lucido e struggente ritratto della femminilità oggi.<br />
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<a href="https://i.imgur.com/wcxateT.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://i.imgur.com/wcxateT.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></a></div>
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<b>Le copertine Black Coffee, realizzate da Raffaele Anello, si discostano da quelle che siamo abituati a vedere per le altre case editrici italiane e conferiscono un’identità editoriale, oltre che rimarcare l’importanza, anche di tipo tattile, del supporto. La McMusa, giornalista e guida letteraria, è la vostra consulente editoriale. Il sito è a sua volta un contenitore di storie grazie alla collaborazione e alla traduzione di pezzi comparsi sulla rivista americana The Believer. Il supporto e la presenza online sono tra i fattori fondamentali nella promozione di una casa editrice, ma quali sono le componenti più importanti della vostra idea di libro e del mondo che vi ruota attorno? [<a href="https://ilmondourladietrolaporta.wordpress.com/2017/03/15/intervista-edizioni-black-coffee/">Il mondo urla dietro la porta</a>]</b></div>
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Chi ama il libro anche come oggetto conosce il valore di una bella edizione. Sa cosa significa riporla nella propria libreria accanto alle storie che ha più amato. Noi vorremmo che i nostri lettori provassero un piacere anche fisico nel leggere un libro Black Coffee, che tenendolo in mano sentissero di aver acquistato qualcosa che vale, anche dal punto di vista materiale. Per questo abbiamo messo tanta cura nella grafica e nella scelta della carta da utilizzare. Un libro può salvarti la vita, il minimo che possiamo fare è dargli una bella veste. Io e Leonardo ci siamo semplicemente circondati di collaboratori che capiscono e condividono questo pensiero, il resto è venuto da sé. La promozione e la presenza online sono fondamentali, ma prima di tutto viene il libro. Il libro deve essere protagonista.<br />
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<b>Alla luce di questo nuovo progetto, cosa significa per voi essere editori, soprattutto in un Paese complesso come l’Italia? [<a href="https://retablodiparole.wordpress.com/2017/02/01/intervista-reggiani-taiuti-edizioni-blackcoffee/">Retablo di parole</a>]</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Significa cercare un interlocutore ideale e mettergli fra le mani tutto quello che di bello hai visto, cercato, trovato in un Paese che non è il suo. E penso che sia importante che a farlo siano, una volta tanto, due traduttori.</div>
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<img src="https://i.imgur.com/wcxateT.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></center>
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-goro9sBAwyw/We9O2FRnSkI/AAAAAAAAHx4/ihtuBZRPZNcVYlN08wGekm3Mb6Ul_aY4gCEwYBhgL/s1600/Piatto_bc_PATTINATRICE_ok.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1095" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-goro9sBAwyw/We9O2FRnSkI/AAAAAAAAHx4/ihtuBZRPZNcVYlN08wGekm3Mb6Ul_aY4gCEwYBhgL/s320/Piatto_bc_PATTINATRICE_ok.jpg" width="219" /></a></div>
<b>Il medico della nave / 8 - Amy Fusselman</b><br />
Traduzione di Leonardo Taiuti<br />
<i><br />Non fare sesso su una nave a meno che tu non voglia rimanere incinta. Era quello che diceva sempre l'ex fidanzato marinaio della mia amica Mendi.</i><br />
<br />
Ci sono storie di cui le persone non parlano, storie che per essere raccontate richiedono coraggio e costringono chi sa ascoltarle a rimettere in discussione la propria realtà. Storie come quelle che Amy Fusselman narra in questo libro a metà fra il memoir e il diario. Il medico della nave e 8 sono brevi riflessioni sul rapporto con due uomini che, in modi opposti, hanno influenzato irrimediabilmente la sua vita: il padre appena scomparso e quello che lei chiama «il mio pedofilo». Intrecciando astratto e quotidiano l’autrice affronta temi quali la maternità, l’abuso sessuale, la morte e il perdono con l’agilità e l’esuberanza di una bambina che gioca. Ne scaturisce una concezione del mondo come luogo strano e speciale, in cui spazio e tempo sono ancora concetti fluidi e misteriosi. Attraverso la scrittura Amy Fusselman rivive momenti dolorosi del suo passato nel tentativo di superarli, regalandoci una meditazione piena di amore e speranza su cosa significhi scendere a patti con un’esperienza traumatica.<br />
<br />
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<a href="https://i.imgur.com/wcxateT.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://i.imgur.com/wcxateT.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></a></div>
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<br />
E per oggi, da Bibliomania, è tutto: ma se la storia e i libri di Black Coffee vi hanno incuriositi almeno un po', seguite la pagina Facebook di <a href="https://www.facebook.com/bookbloggersblabbering/">Book Bloggers Blabbering</a>: tutto il mese sarà dedicato a loro, e tra recensioni, presentazioni e tanto altro ce ne sarà per tutti i gusti.<br />
<br />
Buone letture e, se come me ne bevete a litri - è proprio il caso di dirlo - buon caffè!<br />
<br />
Vostra,<br />
<br />
Cami</div>
Camilla P.http://www.blogger.com/profile/16485801354401001846noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-968089774313039901.post-15256662016249857902017-10-19T09:36:00.000+02:002017-10-19T20:44:42.924+02:00Dalla A alla Z<div style="font-family: calibri; margin: 0in;">
<div style="font-size: 11pt;">
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Miei cari lettori, mie care lettrici,</div>
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è passato un po' di tempo dall'ultimo post, benché il desiderio di sedermi con tranquillità e scrivervi fosse forte. Purtroppo è difficile tornare alle buone abitudini, quando si spezza la routine; ma se per riprendere a pedalare non c'è niente di meglio che montare in sella a una bici, direi che per riprendere a scrivere sul blog non c'è niente di meglio che scrivere un post.</div>
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Per sgranchirmi le dita, ho pensato di prendere in prestito un'idea da <a href="http://onbookes.blogspot.it/">On Bookes</a> - un posticino anglofono che vi consiglio di visitare - e di aggiornarvi un po' su questi mesi sfruttando le lettere dell'alfabeto.</div>
</div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: 11pt; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-CiTfVVRqsuY/WbBMi-EKgnI/AAAAAAAAHvM/YfVW-2UDqFk0Z1AlgiGj1DK0HrWapg5mACLcBGAs/s1600/mr-cup-fabien-barral-86075.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1063" data-original-width="1600" height="265" src="https://4.bp.blogspot.com/-CiTfVVRqsuY/WbBMi-EKgnI/AAAAAAAAHvM/YfVW-2UDqFk0Z1AlgiGj1DK0HrWapg5mACLcBGAs/s400/mr-cup-fabien-barral-86075.jpg" width="450" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: xx-small;"><span style="background-color: #f2f2f2; color: #111111; font-family: , "blinkmacsystemfont" , "san francisco" , "helvetica neue" , "helvetica" , "ubuntu" , "roboto" , "noto" , "segoe ui" , "arial" , sans-serif; white-space: nowrap;">Photo by </span><a href="https://unsplash.com/photos/zFz3jThypsA?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText" style="background-color: #f2f2f2; box-sizing: border-box; color: #999999; font-family: -apple-system, BlinkMacSystemFont, "San Francisco", "Helvetica Neue", Helvetica, Ubuntu, Roboto, Noto, "Segoe UI", Arial, sans-serif; text-align: start; text-decoration-skip: ink; transition: color 0.2s ease-in-out, opacity 0.2s ease-in-out; white-space: nowrap;">Mr Cup / Fabien Barral</a></span></div>
<div style="font-size: 11pt;">
<br /></div>
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<b>A. <i>Avventura</i></b></div>
<div style="text-align: justify;">
Che ci posso fare, di fronte a un alfabeto io ricordo subito, come un riflesso spontaneo, la filastrocca che forse anche molti di voi conoscono: <i>A come avventura, B come bravura</i>...</div>
<div style="text-align: justify;">
E poi, mi sto preparando effettivamente per affrontare qualche grande avventura. Saprete qualcosa di più tra qualche lettera.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
</div>
<div style="font-family: Calibri; font-size: 11.0pt; margin: 0in;">
<div style="text-align: justify;">
<b>B. #BBB</b></div>
</div>
<div style="font-family: Calibri; font-size: 11.0pt; margin: 0in;">
<div style="text-align: justify;">
Anche se io in questi ultimi mesi sono stata silenziosa, le ragazze del Book Bloggers Blabbering hanno continuato a macinare contenuti, interviste, recensioni e progetti, dedicandosi a molte case editrici meritevoli. A settembre è toccato a Cliquot (piccola ma con le idee ben chiare; ho avuto il piacere di <a href="http://www.giornaledellalibreria.it/news-editori-perche-partecipare-a-piu-libri-la-parola-a-cliquot-alla-riscoperta-del-fantastico-2652.html">parlare con uno dei fondatori</a> per lavoro), questo mese si stanno dedicando a Neo edizioni, e sono davvero felice che le ragazze stiano animando la <a href="https://www.facebook.com/bookbloggersblabbering/">pagina Facebook del #BBB</a> con tanti post dedicati. Presto tornerò anche io a partecipare come si deve; ma nel frattempo vi consiglio di andare a dare un'occhiata.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>C. Caffè </b></div>
</div>
<div style="font-family: Calibri; font-size: 11.0pt; margin: 0in;">
<div style="text-align: justify;">
Uno dei miei grandi amori. Berne una tazza in tranquillità, con un po' di latte, è uno di quei riti mattutini che mi fa iniziare la giornata con il piede giusto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>D. Digitale</b></div>
</div>
<div style="font-family: Calibri; font-size: 11.0pt; margin: 0in;">
<div style="text-align: justify;">
Ultimamente mi sto affidando moltissimo ai <i>device</i> digitali per leggere. Ho un e-reader nuovo, un Bookeen, con cui mi trovo benissimo; e il servizio di prestito digitale delle biblioteche ha fatto il resto!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>E. Editing</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Lo sapete, il lavoro redazionale è ciò che amo fare. Quest'anno ho avuto la possibilità, grazie alla fiducia di una persona che ringrazio di cuore, di poter lavorare all'editing di un gran bel romanzo, scritto da un'autrice dalla penna notevole. Presto comincerò a parlarvene, quando saremo più sotto la data di pubblicazione: sono davvero emozionata all'idea, e soddisfatta.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="font-family: Calibri; font-size: 11.0pt; margin: 0in;">
<div style="text-align: justify;">
<b>F. Facebook</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Da un po' di tempo sto riflettendo sull'idea di aprire una pagina Facebook dedicata al blog. Potrebbe essere un modo per rimanere più attiva, ma ho qualche dubbio. Quindi ho pensato fosse meglio chiedere direttamente a voi!</div>
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<div style="font-family: Calibri; font-size: 11.0pt; margin: 0in;">
<div style="text-align: justify;">
<b>G. Goodreads & Anobii</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Immagino sappiate già tutti che Anobii sta vivendo un periodo un po' complicato, tra aggiornamenti e bug, e molti ora si sono trasferiti su Goodreads. Io sono sempre su entrambe le piattaforme, anche se Anobii non è aggiornatissimo (un'altra cosa di cui mi devo occupare); voi ci siete? Io trovo siano piattaforme molto utili per scoprire titoli nuovi e per tenere traccia delle proprie letture, senza contare l'interazione con altri lettori. I miei profili li trovate in alto a sinistra qui sul blog, dove ci sono le icone dei social.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="font-family: Calibri; font-size: 11.0pt; margin: 0in;">
<div style="text-align: justify;">
<b>H. (l'H è muta)</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
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<div style="font-family: calibri; margin: 0in;">
<div style="font-size: 11pt;">
<div style="text-align: justify;">
<b>I. Instagram</b></div>
</div>
<div style="font-size: 11pt;">
<div style="text-align: justify;">
Sempre in ambito social, ultimamente mi piace molto cercare ispirazione anche tra i profili di Instagram dedicati ai libri. Ho pensato di consigliarvene qualcuno che ultimamente seguo con piacere; tutti nomi che, se girate un po' per il cosiddetto #bookstagram, sicuramente già conoscete, ma mi fa piacere comunque segnalare queste ragazze che sanno parlare di libri con tanta passione:</div>
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-FgdLWJubcVc/WehL12F5jXI/AAAAAAAAHwM/kRmHCblwLn8EkUKQfmB7-r6MP8HoFDuSQCLcBGAs/s1600/IG%2Bconsigliati.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="397" data-original-width="560" height="282" src="https://4.bp.blogspot.com/-FgdLWJubcVc/WehL12F5jXI/AAAAAAAAHwM/kRmHCblwLn8EkUKQfmB7-r6MP8HoFDuSQCLcBGAs/s400/IG%2Bconsigliati.jpg" width="400" /></a></div>
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(In alto, sinistra: <a href="https://www.instagram.com/nuvoledinchiostro/">Francesca Marson/Nuvole d'inchiostro</a>, destra: <a href="https://www.instagram.com/emanuelataylor/">Emanuela Taylor/Alessandra Zengo</a>; </div>
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in basso, sinistra: <a href="https://www.instagram.com/scratchbook_/">Maria di Biase/Scratchbook</a>, destra: <a href="https://www.instagram.com/ghiofgreengables/">Ghiofgreengable/Gloria Pozzoli</a>)</div>
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<b>L. Lista dei
desideri</b></div>
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Non so voi, ma io ho un file excel (esportato <i>illo tempore</i> da Anobii) dove ho segnato tutti i titoli che mi piacerebbe leggere, più una lista a scorrere sul telefono per quando sono in libreria e sto sbirciando tra gli scaffali. Però... ho come l'impressione che sia piena di libri che magari volevo davvero leggere, però cinque anni fa, e non ora. Temo che presto ci sarà bisogno di una bella sfoltita. Voi come gestite i vostri <i>desiderata</i>?</div>
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<b>M. Mare</b></div>
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C'entra poco o niente coi libri, ma che volete farci, l'autunno è ricominciato eppure a me manca tanto il mare. Per fortuna prestissimo sarò in un posto con molte spiagge... ma saprete solo tra poco dove!</div>
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<b>N. Numeri</b></div>
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Quest'anno, complice il lavoro e tante altre cose, ho letto un po' meno rispetto al passato. All'inizio mi spiaceva molto: mi sembrava di aver perso qualcosa. Ma ora ho fatto pace con me stessa: se voglio leggere i libri con l'attenzione che meritano, devo dedicarmici col giusto spirito. Non ha senso fare sprint solo per il gusto di dire "ho letto tot pagine", no? Meglio godersi ciò che ci passa tra le mani. Così, anche se per il momento ho letto una trentina di libri, e quindi <a href="https://bibliomaniarecensioni.blogspot.it/2017/01/dove-eravamo-rimasti-ovvero-cosho-fatto.html">l'obiettivo di leggerne cinquanta</a> è un po' sfumato, mi ritengo comunque soddisfatta dei miei numeri.</div>
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<b><br /></b></div>
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<b>O. Orwell</b></div>
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Al momento è l'autore del libro che sto leggendo: <i>La strada di Wigan Pier</i>. Un'indagine sulla vita dei minatori e degli operai nel Nord dell'Inghilterra, negli anni tra la Prima e la Seconda guerra mondiale. Un testo attualissimo sotto molti, tristi punti di vista, e di cui vorrei provare a parlarvi quando l'avrò finito. La mia edizione è un Oscar Mondadori un po' datato, e questo si sente nella traduzione; ma fortunatamente non va a detrimento dell'esperienza di lettura.</div>
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<b>P. Pagine</b></div>
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Sì, lo so, ho appena detto che i numeri non sono importanti; però giocarci è divertente lo stesso, no?</div>
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Per curiosità sono andata a vedere su Goodreads il libro più lungo che ho letto, per ora, quest'anno, e il premio va a <i>Il profumo del caffè </i>di Anthony Capella, con 528 pagine. Una lettura corposa, bellissima e appassionante, che mi ha fatto compagnia quest'estate. Qual è il "mattone" più consistente che avete letto quest'anno?</div>
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<b>Q. Quaranta virgola cinque per cento</b></div>
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La percentuale di persone che ha letto almeno un libro in Italia lo scorso anno. Sono già state dette tante parole in proposito, quindi non mi dilungherò. Ma è un dato su cui chiunque voglia lavorare in editoria deve riflettere, pur con tutte le migliorie che si potrebbero portare al sondaggio Istat (una migliore comprensione della lettura in formato digitale, ad esempio).</div>
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<b><br /></b></div>
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<b>R. Radio</b></div>
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Ho sempre amato molto la radio, fin da quando mio nonno metteva Radio3 la mattina, al mare. E ora posso dire, a modo mio, di fare un po' parte di questo ecosistema: da qualche tempo, infatti, collaboro con i ragazzi di <i>Un giorno così</i>, programma di Radio Cantù che va in onda il sabato pomeriggio, curando per loro una piccola rubrica letteraria che si chiama <i>La Scorza - Radiografia di un libro</i>! Andare in onda in diretta è sempre un'emozione, ma i ragazzi sono fantastici e quindi la paura passa in un battibaleno. Trovate tutto quel che serve sapere per ascoltarli sulla <a href="https://www.facebook.com/RadioUnGiorno/">pagina Facebook del programma</a>; io mi unisco sempre tra le 15 e le 15.30!</div>
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<b>S. Scelta</b></div>
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Negli scorsi mesi ho preso una scelta importante. Ho deciso di dedicarmi anima e corpo alla correzione bozze e all'editing, al lavoro redazionale; e posso quindi dirvi, non senza un po' d'emozione, che ho cambiato lavoro ed è questa ora la mia professione. Ancora agli inizi, certo: ma non sapete quanto mi rende orgogliosa dirlo. Si può dire che è tutta la vita che studio e mi impegno per raggiungere questo obiettivo, e non vedo l'ora di portarlo avanti e continuare a migliorare sempre di più.</div>
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<b>T. Timori</b></div>
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Il che vuol dire che ho deciso di approcciarmi a questo cambiamento alla leggera? Ovviamente no. I timori c'erano e sono comunque necessari per una riflessione completa. Ma sono certa di aver comunque preso la giusta decisione. E quindi, <i>vamonos</i>!</div>
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<b>U. Ultimo libro
letto</b></div>
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L'ultimo libro che ho finito e di cui posso parlare è <i>Albion</i>, di Bianca Marconero. Mi hanno incuriosita gli ottimi giudizi letti su vari blog e devo dire che questo riscrittura arturiana si è rivelata una lettura piacevolissima e avventurosa. Il pubblico di riferimento è chiaramente quello dei giovani adulti e della produzione YA, ma credo che anche gli adulti alla ricerca di qualche ora di svago sapranno trovarvi elementi d'interesse. Io mi sono appassionata alla ricerca degli indizi relativi al mito originale nel corso del testo, e sono curiosa di capire che direzione prenderà la storia nei seguiti.</div>
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<b>V. Viaggio</b></div>
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Infine, giunge l'ora di dirvi dove andrò in viaggio. Ebbene, la vostra Camilla tra pochissimo partirà per andare dall'altro lato dell'Atlantico, per atterrare in Brasile! Farò un giro della parte sud del Paese con un gruppo di amici e sono esaltata e agitatissima allo stesso tempo. Sarà davvero una grande avventura!</div>
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<b>Z. Zaino in spalla</b></div>
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Zaino in spalla quindi, e senza indugi! Se c'è qualche libro di autore brasiliano o di ambientazione brasiliana che volete consigliarmi per un'immersione totale ancor prima di partire, ogni consiglio è benaccetto!</div>
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Vostra,</div>
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Cami</div>
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Camilla P.http://www.blogger.com/profile/16485801354401001846noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-968089774313039901.post-75694570458116467112017-03-14T16:32:00.002+01:002017-03-14T16:32:49.182+01:00Tre gradi (#15)<center style="text-align: justify;">
Mie care lettrici, miei cari lettori,</center>
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marzo mi ha presa un po' alla sprovvista. Ieri stavo mangiando una quantità spropositata di chiacchiere, e stamattina d'improvviso ho dovuto tirare fuori il cappotto e ho sorriso al sole primaverile (sperando che marzo pazzo non faccia scherzi). E quindi il post per ricapitolare il mese scorso arriverà solo tra qualche giorno, così saluterò febbraio come si deve.</center>
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Nel frattempo, però, è tornato il momento di dedicarsi al Book Blogger Blabbering Indie Cafè: marzo è il mese di Eris, giovanissima casa editrice che pubblica prosa e fumetti, e che si è fatta particolarmente notare in quest'ultimo ambito. Se volete seguire tutti i post pubblicati dalle blogger del BBB, vi consiglio di dare un'occhiata alla <a href="https://www.facebook.com/bookbloggersblabbering/">pagina Facebook</a>.</center>
<center style="text-align: justify;">
Io li seguo da un po', ma non ho ancora letto nulla pubblicato da loro: in compenso, ho tre quarti del loro catalogo nella mia lista dei desideri. Allora ho pensato per voi a una speciale puntata <i>mono-editore</i> di Tre gradi!</center>
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-EdtdZRLQIC4/WJXwp5nh6OI/AAAAAAAAHdM/z9G8i6Mzw3AgJtgbSLt5X0pN3qRZ_ADCQCPcB/s1600/logo_bbb_indie_caf%25C3%25A8.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: left;"><img border="0" height="157" src="https://2.bp.blogspot.com/-EdtdZRLQIC4/WJXwp5nh6OI/AAAAAAAAHdM/z9G8i6Mzw3AgJtgbSLt5X0pN3qRZ_ADCQCPcB/s200/logo_bbb_indie_caf%25C3%25A8.jpg" width="200" /></a><span style="text-align: left;">Questo post fa parte dei post del Book Bloggers Blabbering Indie Café - il nuovo progetto <a href="https://www.facebook.com/bookbloggersblabbering">#BBB</a> che vi accompagnerà durante tutto il 2017. </span><span style="text-align: left;">L'Indie BBB Café è, come dice il nome stesso, un caffè letterario gestito da noi Book Bloggers Blabbers, e durante l'anno cercheremo di presentarvi al meglio diverse case editrici indipendenti italiane. </span><span style="text-align: left;">Ogni mese sarà dedicato a una casa editrice differente, che vi racconteremo attraverso interviste e consigli di lettura. Febbraio è dedicato a <a href="http://www.erisedizioni.org/home.html">Eris edizioni</a>!</span></center>
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-AVfbBlKYotE/WMfbfY2bd_I/AAAAAAAAHeo/zPLd0vJoaFUEj7ZgMKc6TUQ6glbnBluEgCLcB/s1600/PicMonkey%2BCollagetregradi.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="307" src="https://3.bp.blogspot.com/-AVfbBlKYotE/WMfbfY2bd_I/AAAAAAAAHeo/zPLd0vJoaFUEj7ZgMKc6TUQ6glbnBluEgCLcB/s640/PicMonkey%2BCollagetregradi.png" width="640" /></a></div>
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<b><u><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">PRIMO GRADO</span></u></b></center>
<center style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Il libro che ho scelto è...</span></b></center>
<center style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></b></center>
<center style="text-align: justify;">
<b><i>Comincia adesso. Fughe ed evasioni quotidiane </i>a cura di </b><i><b>Simone Scaffidi</b> </i>2016 - Eris edizioni</center>
<center style="text-align: justify;">
</center>
<div style="text-align: justify;">
Perdere la libertà, perdere la propria voce, la possibilità di essere se stessi, di scegliere, di respirare a pieni polmoni. Compressione. Sentire che ogni respiro cerca più aria e che nulla potrà impedire ai polmoni di volerne sempre di più. E poi i polmoni che prendono così tanta aria da buttare giù qualsiasi prigione li circondi. Partono da questa base tutti e 16 i racconti di <i>Comincia adesso</i>. La fuga da una situazione di costrizione. L’apnea che porta alla riemersione.Gli autori selezionati da Simone Scaffidi ci raccontano di questo momento, il momento della fuga, l’incontenibilità umana, che non si fa fermare da sbarre, mura, leggi, regole, imposizioni, forme mentali. Personaggi e situazioni che ci raccontano con voci diverse, ironiche, tragiche, epiche, magiche, poetiche, lievi, consapevoli, la voglia di vita di chi non si arrende alla situazione che sta vivendo, l’amore per la libertà. E dove le parole non arrivano, arrivano invece le 16 illustrazioni. 16 mani per raccontare la stessa storia solo con un linguaggio diverso.</div>
</center>
<blockquote class="tr_bq">
<center>
<center style="text-align: justify;">
<b style="text-align: justify;"><u>Perché è nella Lista dei Desideri?</u></b><span style="text-align: justify;"> Ho provato, più spesso di quanto mi piacerebbe ammettere la sensazione di avere i polmoni bloccati, di essere in una situazione che mi impediva di respirare; ma ho provato anche la sensazione di gonfiare la cassa toracica fino allo spasimo, e liberarmi all'improvviso. Quando ho letto la quarta di copertina di questo libro ho pensato di aver trovato un posto da andare a visitare quando torneranno quei dubbi, quegli sconforti, e da ricordare quando poi ritroverò il respiro. </span></center>
</center>
</blockquote>
<br />
<center>
<center style="text-align: justify;">
<b><u><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">SECONDO GRADO</span></u></b></center>
<center style="text-align: justify;">
<span style="font-family: trebuchet ms, sans-serif;"><b>In <i>Comincia adesso</i> si mescolano racconti e illustrazioni. Tra i disegnatori c'è anche Alice Socal, autrice del prossimo libro.</b></span></center>
<center style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><b><br /></b></span></center>
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<b><i>Sandro </i>di <i>Alice Socal </i></b>2015 - Eris edizioni </center>
<center style="text-align: justify;">
</center>
<div style="text-align: justify;">
Sandro è la storia delicata e surreale di un amico immaginario che non se ne vuole andare. Resiste imperterrito a tutti i momenti della crescita e con i suoi abbracci dolci e soffocanti si intromette in tutti quegli eventi che portano il protagonista dall’infanzia all’età adulta. Crescere senza perdere la magia e la spontaneità che contraddistingueva i giochi e i sogni di quando si era bambini, oppure dimenticarsi di una parte di sé. Conservare proprio quella parte che si trasformava in un compagno di avventure perfetto ogni volta che se ne sentiva il bisogno o abbandonarla per perseguire quegli obbiettivi consoni alla maturità.</div>
<div style="text-align: justify;">
Alice Socal prende per mano il lettore e lo porta tra ricordi in bicromia e sogni che non si distinguono dalla realtà, con un segno morbido e sfumato.</div>
</center>
<blockquote class="tr_bq">
<center>
<center style="text-align: justify;">
<b style="text-align: justify;"><u>Perché è nella Lista dei Desideri?</u></b><span style="text-align: justify;"> </span><span style="text-align: justify;">Sono rimasta incantata dalla copertina, così pacata e allo stesso tempo disturbante, con quegli acquerelli spenti; la trama mi è sembrata immediatamente interessante; e quando poi ho sfogliato le prime pagine mi sono venuti i brividi. C'è un senso di inquietudine che mi ha catturata, tanto nel disegno quanto nella sceneggiatura.</span></center>
</center>
</blockquote>
<br />
<center>
<center style="text-align: justify;">
<b><u><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">TERZO GRADO</span></u></b></center>
<center style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><b>Protagonisti di <i>Sandro</i> sono un uomo e il suo compagno animale (che animale poi non è). Un'accoppiata che si ritrova anche nel prossimo libro.</b></span></center>
<center style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><b><br /></b></span></center>
<center style="text-align: justify;">
<b><i>Itero perpetuo </i>di <i>Adam Tempesta </i></b>2016 - Eris edizioni </center>
<center style="text-align: justify;">
</center>
<div style="text-align: justify;">
Un uomo, un astronauta, disperso nelle profondità infinite dello spazio, vuole solo tornare a casa. Ma dov’è? Qual è il suo mondo? Sembra non ricordare nulla, l’unica consapevolezza è che ha una casa, e ovunque questa sia, lì c’è anche la sua famiglia che lo aspetta. Quindi non può che mettersi in viaggio, nel tentativo di tornare da chi lo ama. Ma l’universo è pieno di insidie, mostri, complotti, guerrieri psichici, minacce aliene e soprattutto mondi che si assomigliano l’un l’altro. Fortunatamente non è solo, al risveglio dopo l’incidente che probabilmente è la causa della sua amnesia, ha trovato un prezioso alleato, uno strano polletto, che gli offre aiuto e lo accompagnerà nei meandri più insondabili dell’universo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questa storia, surreale, comica e demenziale, ci porta a spasso nell’assurdo. Alla sua prima graphic novel, Adam Tempesta si presenta come un autore visionario che davvero non contempla il realismo nel suo universo creativo.</div>
</center>
<blockquote class="tr_bq">
<center>
<center style="text-align: justify;">
<b style="text-align: justify;"><u>Perché è nella Lista dei Desideri?</u></b><span style="text-align: justify;"> </span><span style="text-align: justify;">Viaggi nello spazio? Surrealismo? Disegni che mi piacciono? Temi universali trattati come si deve, ovvero senza che sembrino una martellata data dritta sul mignolo? La risposta a tutte queste domanda parrebbe essere <i>c'è</i>. E quindi questo graphic novel deve esserci anche nei miei scaffali personali. Equazione molto semplice, no? E poi, l'avete vista la <a href="http://www.fumettologica.it/2017/03/vincitori-dei-premi-fumetto-cover-design-fumetto25-be-comics/">copertina psichedelica</a> sotto la sovraccoperta bianca?</span></center>
</center>
</blockquote>
<br />
E per questo appuntamento particolare è tutto. Spero che vi abbiano incuriositi tanto quanto hanno incuriosito me! E se li avete già letti, ovviamente mi farebbe piacere cosa ne pensate.<br />
<br />
Nel frattempo, buone letture!<br />
<br />
<br />
CamiCamilla P.http://www.blogger.com/profile/16485801354401001846noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-968089774313039901.post-50365377124810475972017-02-21T08:16:00.000+01:002017-02-28T07:41:43.229+01:00Alla corte del Re Cremisi - Hector Luis Belial/Elia Gonella<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-7CWgQBzthNE/WJt8IwByL3I/AAAAAAAAHdg/S4-5pu65Fd0D_9BEAEPHovS_iClGQ3cIACLcB/s1600/Alla%2Bcorte%2Bdel%2BRe%2BCremisi%2B-%2BE.%2BGonnella.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-7CWgQBzthNE/WJt8IwByL3I/AAAAAAAAHdg/S4-5pu65Fd0D_9BEAEPHovS_iClGQ3cIACLcB/s320/Alla%2Bcorte%2Bdel%2BRe%2BCremisi%2B-%2BE.%2BGonnella.jpg" width="219" /></a></div>
<b>Titolo: </b>Alla corte del Re Cremisi<br />
<b>Autore:</b> Hector Luis Belial/Elia Gonella<br />
<br />
<b>Anno: </b>2011<br />
<br />
<b>Editore: </b>Las Vegas edizioni<br />
<b>ISBN: </b>978-88-9574418-6<br />
<br />
<b>Pagine: </b>141<br />
<br />
<b>Trama: </b>Ermete Roma è un ispettore di qualità della Human+, azienda specializzata nella produzione di organi sintetici. La Human+ è internazionale, è ovunque, ed è parte fisica di sempre più persone. Ma quando Ermete parte dalla Finlandia, dove vive, per un controllo di routine alla sede di Milano, si avvia una serie di eventi che lo porterà ad affrontare verità scomode e, insieme, il proprio passato.<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
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<br /></div>
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L'ossessione per la morte, e il conseguente desiderio di molti per l'immortalità, sono uno degli argomenti che più hanno toccato le storie negli ultimi decenni. Che sia il fine ultimo del piano del cattivo di turno in un film d'avventura, o il desiderio che spinge all'azione il protagonista di un romanzo psicologico, non esistono ambiti nella produzione di contenuti (ovvero, detta in soldoni, nel raccontare storie) che non si siano confrontati con la fine della vita, e la paura che porta.</div>
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Il romanzo di Elia Gonella, che con questo titolo saluta lo pseudonimo Hector Luis Belial (necrologio finale compreso), si inserisce nel filone più avventuroso di questo tipo di narrazione, pur senza rinunciare alla riflessione che un argomento così delicato indubbiamente porta; e anzi, a leggere <i>Alla corte del Re Cremisi </i>in questi anni, in cui gli organi sintetici e cresciuti in vitro cominciano ad essere più realtà che fantascienza, assume un secondo livello di riflessione molto vicino alla contemporaneità.</div>
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<br /></div>
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<i>Alla corte del Re Cremisi</i>, dunque, si sviluppa come una sorta di thriller che non disdegna il romanzo d'introspezione, mescolando ambiti molto distanti tra loro a volte con successo, a volte con qualche impaccio. La componente "adrenalinica" ha il pregio di rendere poco pedissequa la riflessione sulla morte; tuttavia, rende anche poco chiara quale sia l'anima del libro, un po' in bilico tra il modello americano del film d'azione, in cui la multinazionale è il Behemoth da sconfiggere, e la possibilità di sviluppare un dialogo, che sarebbe stato tra i personaggi e si sarebbe riverberato sul lettore, tra chi è favorevole e chi è contrario agli organi sintetici. Uno spunto, quest'ultimo, affrontato in alcuni punti, ma velocemente; si parla dell'opinione del Vaticano, ci sono indicazioni di certi atteggiamenti, ma è difficile a fine lettura capire la portata dell'effettiva ricaduta che la Human+, produttrice e mercante di organi, ha avuto sull'umanità. </div>
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Si capisce che è una multinazionale, che se n'è molto parlato, e che in tanti hanno usato i suoi servizi (anche solo per interventi di chirurgia estetica). Ma da un'invenzione così dirompente, da una possibilità così concreta di modificare la vita delle persone, mi sarei aspettata qualcosa di più in termini di presenza nell'ordito del mondo cucito da Belial/Gonella.</div>
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Nella sua parte più <i>action</i>, invece, l'autore fa un ottimo lavoro: preso a modello il thriller americano, come già detto, gli toglie gli steroidi e procede non per affastellamenti di esplosioni aggiunte a caso, ma per inseguimenti, momenti di pause tese e vissute sul <i>chi va là</i>, dubbi e sequenze oniriche che alzano la tensione e portano a seguire Ermete, il protagonista, con trasporto. La lettura scorre in un soffio, e si è onestamente curiosi di capire come si concluderà la storia.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ermete e i suoi incubi - che personalmente ritengo una delle parti meglio scritte del romanzo: claustrofobici, inquietanti, con quel pizzico di realismo che tiene sempre in bilico il lettore - sono il catalizzatore della storia, in modi che non sto a dirvi per non svelarvi troppo della trama: e la sua ribellione sarà un modo di riconciliarsi con il passato ed entrare nel futuro con la forza di affrontare quel che lo aspetta.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nel suo viaggio sarà circondato da pochi personaggi, ma ben delineati, che lo indirizzeranno e (talvolta) lo aiuteranno. Quelli con un'anima più chiara, che anche a distanza di tempo rimangono, sono Dante, operaio da cui partirà tutta la vicenda e di cui possiamo anche seguire il punto di vista, per un po'; Paolo, vecchio amico di Ermete, la cui storia all'interno della trama segue uno sviluppo consueto - forse troppo - ma riesce comunque a essere interessante e a dare un'ulteriore sfumatura al personaggio di Ermete; e Barbara, poliziotta, che ha i suoi motivi per non amare la Human+. Proprio Barbara è protagonista dell'unica scena che proprio non è riuscita a convincermi del libro, un breve capitolo dedicato al dialogo tra lei e il suo superiore, Bruno Ganci, che secondo me non ha aggiunto nulla allo svolgimento della storia, anzi: l'ha inutilmente rallentato.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Alla corte del Re Cremisi</i>, dunque, regala momenti di svago e genera pensieri nuovi: due degli obiettivi che l'editore, nella lettera a conclusione del libro, si pone nel momento in cui mette a disposizione dei lettori una storia. Due obiettivi non da poco. Quindi, anche se non ne sono rimasta del tutto convinta, plaudo la decisione di Las Vegas di pubblicare un libro inusuale nell'ambito editoriale del nostro Paese, e gli auguro di continuare a cercare storie che vadano per terreni poco battuti.</div>
<br />
<b>Voto:</b><br />
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-Q9g3lIb6IO0/UFY7XDHGoRI/AAAAAAAAB14/RDYKdsS6hQYJu_5wXsOmXjHEsXfJY-fwACPcB/s1600/stelline.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-Q9g3lIb6IO0/UFY7XDHGoRI/AAAAAAAAB14/RDYKdsS6hQYJu_5wXsOmXjHEsXfJY-fwACPcB/s1600/stelline.png" /></a><a href="https://2.bp.blogspot.com/-Q9g3lIb6IO0/UFY7XDHGoRI/AAAAAAAAB14/RDYKdsS6hQYJu_5wXsOmXjHEsXfJY-fwACPcB/s1600/stelline.png" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-Q9g3lIb6IO0/UFY7XDHGoRI/AAAAAAAAB14/RDYKdsS6hQYJu_5wXsOmXjHEsXfJY-fwACPcB/s1600/stelline.png" /></a><br />
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7<br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-Rm7pDErSZdg/WK0xRwNBncI/AAAAAAAAHd8/eQzsNwdJ7rcfbZ3v9ZxCNxyLGA-23H3bwCLcB/s1600/volkan-olmez-101865.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="426" src="https://2.bp.blogspot.com/-Rm7pDErSZdg/WK0xRwNBncI/AAAAAAAAHd8/eQzsNwdJ7rcfbZ3v9ZxCNxyLGA-23H3bwCLcB/s640/volkan-olmez-101865.jpg" width="640" /></a><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Frasi e citazioni che mi hanno colpita...</span></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
</div>
<ul>
<li style="text-align: justify;">E se questa gamba è marcia, non importa, perché anche il resto del corpo le farà compagnia, sarà tutto marcio e pasto per i vermi allo stesso modo, com'è stato sempre e per tutti quanti nei secoli dei secoli.</li>
</ul>
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<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-EdtdZRLQIC4/WJXwp5nh6OI/AAAAAAAAHdM/z9G8i6Mzw3AgJtgbSLt5X0pN3qRZ_ADCQCPcB/s1600/logo_bbb_indie_caf%25C3%25A8.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: left;"><img border="0" height="157" src="https://2.bp.blogspot.com/-EdtdZRLQIC4/WJXwp5nh6OI/AAAAAAAAHdM/z9G8i6Mzw3AgJtgbSLt5X0pN3qRZ_ADCQCPcB/s200/logo_bbb_indie_caf%25C3%25A8.jpg" width="200" /></a><span style="text-align: left;">Questa recensione fa parte dei post del Book Bloggers Blabbering Indie Café - il nuovo progetto <a href="https://www.facebook.com/bookbloggersblabbering">#BBB</a> che vi accompagnerà durante tutto il 2017.</span><span style="text-align: left;">L'Indie BBB Café è, come dice il nome stesso, un caffè letterario gestito da noi Book Bloggers Blabbers, e durante l'anno cercheremo di presentarvi al meglio diverse case editrici indipendenti italiane.</span><span style="text-align: left;">Ogni mese sarà dedicato a una casa editrice differente, che vi racconteremo attraverso interviste e consigli di lettura. Febbraio è dedicato a <a href="http://www.lasvegasedizioni.com/">Las Vegas edizioni</a>!</span></blockquote>
<br />
<br />Camilla P.http://www.blogger.com/profile/16485801354401001846noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-968089774313039901.post-16363907567320147742017-02-04T16:20:00.001+01:002017-02-04T16:23:30.289+01:00Gennaio - diamo il via a un 2017 pieno di libri!<div style="text-align: justify;">
Miei cari lettori e mie care lettrici,</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
il primo mese di questo nuovo anno si è concluso, e io ho accolto i giorni della merla con meno timore del solito. Per carità, il freddo non è certo diventato mio amico, ma con una golf gigante di lana e una tazza piena di qualcosa di caldo (tè, caffè, latte, cioccolata...) tutto si può affrontare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ovviamente, per chiudere il cliché, spesso in queste situazioni mi accompagna un libro. Ma questo, se bazzicate qui da un po', non dovrebbe sorprendervi.</div>
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<center>
<img src="https://i.imgur.com/si4gR8l.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></center>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Cosa mi ha fatto compagnia, dunque, in questi giorni di gennaio?</div>
<div style="text-align: justify;">
Ho finito solo due libri, ma ne ho in lettura altri (due, sto per cominciare il terzo).</div>
<div style="text-align: justify;">
Uno è stato un ritorno a un autore molto amato, Gianni Rodari: una delle sue raccolte di racconti, <i>Il gioco dei quattro cantoni</i>, nell'edizione illustrata da Altan. Una coppia che mi ricorda inevitabilmente la mia infanzia. Nemmeno questa volta mi hanno delusa, e come sempre la letteratura per l'infanzia riserva belle sorprese (ve l'ho detto anche parlando de <i><a href="http://bibliomaniarecensioni.blogspot.it/2017/01/il-viaggio-di-lea-guia-risari.html">Il viaggio di Lea</a></i>).</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-S8T8p549XB4/WJWqzGCmBzI/AAAAAAAAHc4/jq5QxALRFQ8P76iOk0t4ik55qsO-czhTACLcB/s1600/Gennaio%2B2017.png" imageanchor="1" style="clear: left; display: inline; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="297" src="https://1.bp.blogspot.com/-S8T8p549XB4/WJWqzGCmBzI/AAAAAAAAHc4/jq5QxALRFQ8P76iOk0t4ik55qsO-czhTACLcB/s320/Gennaio%2B2017.png" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
L'altro libro invece si è rivelato, in soldoni, una <i>sòla</i>. Si tratta di un e-book che ho scaricato, insieme a decine di altri, quando avevo appena ricevuto in regalo il mio e-reader ed ero quindi entrata nel circolo semi-maniacale del "riempiamo il più possibile il reader", che spinge inevitabilmente a scaricare molti degli e-book che vengono offerti gratuitamente ogni giorno sugli store. Mi ritrovo quindi con moltissimi libri che a distanza di anni mi mettono più dubbi che sentimenti di anticipazione della lettura. Comunque, ho voluto dare una chance ad <i>Ametsapolis Rising</i> per la copertina, molto più curata rispetto alla media del self publishing, e per la trama intrigante. Purtroppo, come potete intuire dalla stellina sola e triste sotto la copertina, non è andata molto bene.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma ve ne parlerò meglio nel prossimo <i>Tre libri per un post</i>, che tornerà molto presto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questo mese, poi, per cominciare l'anno al massimo, ho fatto una bella scorta di libri. D'altronde, con il Salone del libro usato in città, non ho potuto fare a meno di andare in cerca di qualche chicca. E devo dire che, tra un giro con varie amiche e uno con il mio ragazzo, ho trovato alcuni libri davvero niente male! Li potete vedere tutti (più qualche intruso che ho preso per mio fratello) qui:</div>
<br />
<center>
<blockquote class="instagram-media" data-instgrm-captioned="" data-instgrm-version="7" style="background: #fff; border-radius: 3px; border: 0; box-shadow: 0 0 1px 0 rgba(0 , 0 , 0 , 0.5) , 0 1px 10px 0 rgba(0 , 0 , 0 , 0.15); margin: 1px; max-width: 400px; padding: 0; width: 99.375%;">
<div style="padding: 8px;">
<div style="background: #F8F8F8; line-height: 0; margin-top: 40px; padding: 50.0% 0; text-align: center; width: 100%;">
<div style="background: url(data:image/png; display: block; height: 44px; margin: 0 auto -44px; position: relative; top: -22px; width: 44px;">
</div>
</div>
<div style="margin: 8px 0 0 0; padding: 0 4px;">
<a href="https://www.instagram.com/p/BPz8-kLBZMV/" style="color: black; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 11px; font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 14px; text-decoration: none; word-wrap: break-word;" target="_blank">Ancora penso alle bancarelle del #salonedellacultura... chissà quante perle nascoste mi sono persa 📖 Però visto il bottino non mi lamento (anche se un po' di libri sono stati presi per conto di mio fratello), soprattutto perché due sono regali 😊💕 #latergram #Milano #books #libri #libriusati #secondhandbooks #gifts #saloneinternazionaledellibrousato #bookstagram #lovereading</a></div>
<div style="color: #c9c8cd; font-family: Arial,sans-serif; font-size: 11px; line-height: 17px; margin-bottom: 0; margin-top: 8px; overflow: hidden; padding: 8px 0 7px; text-align: center; text-overflow: ellipsis; white-space: nowrap;">
Una foto pubblicata da Camilla P. (@caps_mind) in data: <time datetime="2017-01-28T14:41:15+00:00" style="font-family: Arial,sans-serif; font-size: 11px; line-height: 14px;">28 Gen 2017 alle ore 06:41 PST</time></div>
</div>
</blockquote>
<script async="" defer="" src="//platform.instagram.com/en_US/embeds.js"></script></center>
<br />
<div style="text-align: justify;">
In più, ho chiesto un libro su Bookmooch (<i>Il falsificatori</i> di Antoine Bello), ho vinto - incredibilmente! - un giveaway su un blog americano (e così ho ricevuto <i>Broken</i> di Susan Jane Bigelow) e mi è stato regalato <i>Effetti collaterali dei sogni</i> di Guglielmo Brayda.</div>
<div style="text-align: justify;">
Una piccola scorpacciata, insomma; ma, soprattutto per quanto riguarda il salone, sono particolarmente soddisfatta.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-EdtdZRLQIC4/WJXwp5nh6OI/AAAAAAAAHdI/61239B2YRy4_US0zU1Z19Q_N0H00-IHGgCLcB/s1600/logo_bbb_indie_caf%25C3%25A8.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="157" src="https://3.bp.blogspot.com/-EdtdZRLQIC4/WJXwp5nh6OI/AAAAAAAAHdI/61239B2YRy4_US0zU1Z19Q_N0H00-IHGgCLcB/s200/logo_bbb_indie_caf%25C3%25A8.jpg" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Ultima cosa di cui vorrei parlarvi per salutare al meglio gennaio è il nuovo progetto di Book Bloggers Blabbering (che qui su Bibliomania avete già conosciuto, quando ho fatto <a href="http://bibliomaniarecensioni.blogspot.it/2016/12/book-blogger-blabbering-intervista.html">qualche domanda a Simona</a>). Con l'inizio dell'anno nuovo abbiamo dato vita a una nuova avventura: l'Indie BBB Cafè, Di cosa si tratta? Per usare le parole della nostra <a href="https://onlyapapermoononlyacanvassky.blogspot.it/">Diletta</a>, "l'Indie BBB Café è, come dice il nome stesso, un caffè letterario gestito da noi Book Bloggers Blabbers, che durante l'anno cercheremo di presentarvi al meglio diverse case editrici indipendenti italiane. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ogni mese sarà dedicato a una casa editrice differente, che vi racconteremo attraverso interviste e consigli di lettura".</div>
<div style="text-align: justify;">
Si tratta di un modo per dare luce alle varie sfaccettature di case editrici di piccole dimensioni che, però, si stanno già distinguendo per dedizione e per il catalogo. E presto vedrete anche su questi schermi qualche contributo. Se poi voleste rimanere aggiornati sui progetti di questa bella banda di lettrici, vi consiglio di dare un'occhiata alla <a href="https://www.facebook.com/bookbloggersblabbering/">pagina Facebook del BBB</a>. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E per quanto riguarda gennaio è tutto. Il nuovo mese è già cominciato, e presto vi parlerò di alcune delle mie ultime letture e, se tutto va bene, tornerà una rubrica che è sempre piaciuta molto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Voi come avete passato gennaio? C'è qualche bel libro che avete letto e volete consigliarmi? E cosa ne pensate dei miei nuovi arrivi, c'è qualcosa a cui dovrei dar precedenza?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Intanto, vi auguro un bel febbraio!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Vostra,</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Cami</div>
<br />Camilla P.http://www.blogger.com/profile/16485801354401001846noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-968089774313039901.post-67148884713771860772017-01-22T21:10:00.000+01:002017-01-23T07:49:12.544+01:00Tre gradi (#14)<center style="text-align: left;">
</center>
<center style="text-align: justify;">
Miei cari lettori e lettrici,</center>
<center style="text-align: justify;">
</center>
<center style="text-align: justify;">
ormai sapete che Tre Gradi è tra i miei appuntamenti preferiti. Mi piace parlare dei libri che vorrei leggere, scoprire i collegamenti più curiosi tra loro, e soprattutto mi piace sapere cosa ne pensate. Quindi bando alle ciance, e cominciamo!</center>
<center style="text-align: justify;">
</center>
<center>
<img src="https://i.imgur.com/V5VPPtD.png" style="border: none; box-shadow: none;" />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
</center>
<center>
</center>
<center>
</center>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-wIvP1KA56OU/WH-4COqWXyI/AAAAAAAAHcM/1I6UV_79bgYZftHIDMY0ddYJZy529qmSwCLcB/s1600/tregradi14.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="309" src="https://3.bp.blogspot.com/-wIvP1KA56OU/WH-4COqWXyI/AAAAAAAAHcM/1I6UV_79bgYZftHIDMY0ddYJZy529qmSwCLcB/s640/tregradi14.png" width="640" /></a></div>
<center>
</center>
<center>
</center>
<center style="text-align: justify;">
<b><u><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></u></b></center>
<center style="text-align: justify;">
<b><u><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">PRIMO GRADO</span></u></b></center>
<center style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Il libro che ho scelto è...</span></b></center>
<center style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></b></center>
<center style="text-align: justify;">
<b><i>La donna che collezionava farfalle </i>di </b><i><b>Bernie McGill</b> </i>2011 - Bollati Boringhieri <span style="font-size: x-small;">(<i>The Butterfly Cabinet </i>- 2010 - Headline Review)</span></center>
<center style="text-align: justify;">
</center>
<center style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #181818; font-family: "merriweather" , "georgia" , serif; font-size: 14px; line-height: 21px; text-align: left;">Irlanda del Nord, 1892. Charlotte Ormond, quattro anni, viene trovata morta nella stanza del guardaroba della dimora di famiglia. Ha le mani legate con una calza annodata a un anello infisso nel muro. La piccola si è strangolata nel tentativo di liberarsi. A chiuderla lì dentro è stata la madre Harriet, mettendo in atto i rigidissimi principi educativi in cui crede: la situazione le è sfuggita di mano, la sua colpevolezza è evidente, ma le cose sono davvero andate nel modo che appare più ovvio? Sessanta anni dopo, Maddie, la vecchia tata di Charlotte, nel ricevere una lettera di Anna, l'ultima discendente degli Ormond, capisce che è giunto il momento di confessare un segreto che serba ormai da troppo tempo: solo lei sa cosa accadde veramente nell'ultimo giorno di vita di Charlotte. Al racconto di Maddie si alternano le pagine del diario che Harriet Ormond ha scritto in carcere dopo la condanna con cui si è concluso il processo a suo carico. Due voci potenti e straordinarie, quella arcaica, intrisa di spunti gotici, della popolana Maddie, e quella secca, tagliente, aristocratica di Harriet, una donna fiera e indipendente, algida e volitiva, incapace di scendere a compromessi. La piccola comunità del luogo è stata pronta a giudicarla, ma il suo diario rivela una realtà ben più complessa.</span></center>
</center>
<blockquote class="tr_bq">
<center>
<center style="text-align: justify;">
<b style="text-align: justify;"><u>Perché è nella Lista dei Desideri?</u></b><span style="text-align: justify;"> </span><span style="text-align: justify;">Le storie con un mistero che si snoda attraverso due punti di vista mi sono sempre piaciuti; se poi l'ambientazione è l'Irlanda di fine Ottocento, inizio Novecento, i miei sensori cominciano a mandarmi forti riscontri (vedasi il mio entusiasmo per <i><a href="http://bibliomaniarecensioni.blogspot.it/2013/05/il-segretosebastian-barry.html">Il segreto</a></i>). Oltretutto si affronta - o almeno così sembrerebbe - l'educazione e il rapporto coi bambini in epoca tardo vittoriana, un argomento sempre foriero di forti spunti di riflessione (anche su quanto sono stati profondi i cambiamenti in questo campo).</span></center>
</center>
</blockquote>
<br />
<center>
<center style="text-align: justify;">
<b><u><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">SECONDO GRADO</span></u></b></center>
<center style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><b>Harriet Ormond è una donna "fiera e indipendente", "volitiva", "secca, tagliente": tutti aggettivi che, in un modo o nell'altro, ho sentito riferire anche alla protagonista del prossimo romanzo.</b></span></center>
<center style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><b><br /></b></span></center>
<center style="text-align: justify;">
<b><i>Olive Kitteridge </i>di <i>Elizabeth Strout </i></b>2009 - Fazi <span style="font-size: x-small;">(<i>Olive Kitteridge </i>- 2008 - Random House)</span></center>
<center style="text-align: justify;">
</center>
<center style="text-align: justify;">
<span style="color: #181818; font-family: "merriweather" , "georgia" , serif;"><span style="font-size: 14px;">In un angolo del continente nordamericano c’è Crosby, nel Maine: un luogo senza importanza che tuttavia, grazie alla sottile lama dello sguardo della Strout, diviene lo specchio di un mondo più ampio. Perché in questo piccolo villaggio affacciato sull’Oceano Atlantico c’è una donna che regge i fili delle storie, e delle vite, di tutti i suoi concittadini. È lì che vive Kitteridge, un’insegnante in pensione che, con implacabile intelligenza critica, osserva i segni del tempo moltiplicarsi intorno a lei, tanto che poco o nulla le sfugge dell’animo di chi le sta accanto: un vecchio studente che ha smarrito il desiderio di vivere; Christopher, il figlio, tirannizzato dalla sua sensibilità spietata; un marito, Henry, che nella sua stessa fedeltà al matrimonio scopre una benedizione, e una croce. E ancora, le due sorelle Julie e Winnie: la prima, abbandonata sull’altare ma non rassegnata a una vita di rinuncia, sul punto di fuggire ricorderà le parole illuminanti della sua ex insegnante: «Non abbiate paura della vostra fame. Se ne avrete paura, sarete soltanto degli sciocchi qualsiasi».</span></span></center>
<center style="text-align: justify;">
<span style="color: #181818; font-family: "merriweather" , "georgia" , serif;"><span style="font-size: 14px;">Con dolore, e con disarmante onestà, in Olive Kitteridge si accampano i vari accenti e declinazioni della condizione umana – e i conflitti necessari per fronteggiarli entrambi. E il fragile, sottile miracolo di un’altissima pagina di storia della letteratura, regalataci da una delle protagoniste della narrativa americana contemporanea, vincitrice, grazie a questo “romanzo in racconti”, del Premio Pulitzer 2009.</span></span></center>
</center>
<blockquote class="tr_bq">
<center>
<center style="text-align: justify;">
<b style="text-align: justify;"><u>Perché è nella Lista dei Desideri?</u></b><span style="text-align: justify;"> </span><span style="text-align: justify;">In parte per il Pulitzer, in parte perché molti lettori dei cui gusti mi fido ne parlano benissimo, con motivazioni valide e citazioni che mi hanno dato buone vibrazioni. E poi perché è uno di quei libri che sembrano imprescindibili per capire alcuni dei movimenti della letteratura americana contemporanea.</span></center>
</center>
</blockquote>
<br />
<center>
<center style="text-align: justify;">
<b><u><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">TERZO GRADO</span></u></b></center>
<center style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><b>A proposito di Pulitzer: sapete chi altri lo ha vinto? Proprio il libro che segue.</b></span></center>
<center style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><b><br /></b></span></center>
<center style="text-align: justify;">
<b><i>La strada </i>di <i>Cormac McCarthy </i></b>2007 - Einaudi <span style="font-size: x-small;">(<i>The Road </i>- 2006 - Alfred A. Knopf)</span></center>
<center style="text-align: justify;">
</center>
<center style="text-align: justify;">
<center style="text-align: justify;">
<span style="color: #181818; font-family: "merriweather" , "georgia" , serif;"><span style="font-size: 14px;">Un uomo e un bambino viaggiano attraverso le rovine di un mondo ridotto a cenere in direzione dell'oceano, dove forse i raggi raffreddati di un sole ormai livido cederanno un po' di tepore e qualche barlume di vita. Trascinano con sé sulla strada tutto ciò che nel nuovo equilibrio delle cose ha ancora valore: un carrello del supermercato con quel po' di cibo che riescono a rimediare, un telo di plastica per ripararsi dalla pioggia gelida e una pistola con cui difendersi dalle bande di predoni che battono le strade decisi a sopravvivere a ogni costo. E poi il bene più prezioso: se stessi e il loro reciproco amore. </span></span></center>
<center style="text-align: justify;">
<span style="color: #181818; font-family: "merriweather" , "georgia" , serif;"><span style="font-size: 14px;">Che cosa resta quando non c'è più un dopo perché il dopo è già qui? Generazioni di scienziati, mistici e scrittori hanno offerto in risposta le loro visioni di luce e tenebra. Ci hanno prospettato inferni d'acqua e di fuoco e aldilà celesti, fini irrevocabili e nuove nascite, ci hanno variamente affascinato o repulso, rassicurato o atterrito. Nell'insuperabile creazione mccarthiana, la post-apocalisse ha il volto realistico di un padre e un figlio in viaggio su un groviglio di strade senza origine e senza meta, dentro una natura ridotta a involucro asciutto, fra le vestigia paurosamente riconoscibili di un mondo svuotato e inutile. Restano dunque, su questa strada, esseri umani condannati alla sopravvivenza, la loro quotidiana ordalia per soddisfare i bisogni insopprimibili e cancellare gli altri, la furia dell'umanità tradita e i residui, impagabili scampoli di piacere dell'essere vivi; restano i cristalli purissimi del sentimento che lega padre e figlio e delle relazioni che i due intessono fra loro e con gli altri, ridotte all'estrema essenza nella ferocia come nella tenerezza. E restano le parole, splendide, precise, molto più numerose ormai delle cose che servono a designare; la prodigiosa lingua di McCarthy elevata a canto funebre per «il sacro idioma, privato dei suoi referenti e quindi della sua realtà». Resta dell'altro, un residuo via via più cospicuo in mezzo al niente circostante: resta un bambino che porta il fuoco e un uomo che lo protegge dalle intemperie del mondo semimorto con implacabile amore, uomo e bambino tradotti in ogni Uomo e ogni Bambino, con responsabilità e ruoli che inglobano e trascendono quelli dei singoli individui. E resta, perciò, uno sguardo discreto in avanti e forse in alto, oltre a quello nostalgico voltato a rimirare il regno dell'uomo così come lo conosciamo. In questa risposta di McCarthy - epica, elegiaca, mitica, profetica, straziante, universale - resta perfino l'imprevedibile: un'affettuosa quotidianità che consola e scalda il cuore.</span></span></center>
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</center>
</center>
<blockquote class="tr_bq">
<center>
<center style="text-align: justify;">
<b style="text-align: justify;"><u>Perché è nella Lista dei Desideri?</u></b><span style="text-align: justify;"> </span><span style="text-align: justify;">Potrei dire tante cose, ma in realtà c'è perché leggendo la trama, guardando le varie copertine, ho una sensazione alla bocca dello stomaco che mi dice che sarà meraviglioso e straziante, qualcosa che saprà commuovermi tanto per la storia quanto per la bellezza della scrittura. E quindi mi fido e aspetto il momento adatto per buttarmici dentro.</span></center>
</center>
</blockquote>
<br />
E anche per questo appuntamento è tutto. Avete anche voi alcuni di questi libri nella lista dei desideri? Oppure, se li avete già letti, me li consigliate?<br />
<br />
Intanto io vi auguro buone letture!<br />
<br />
<br />
CamiCamilla P.http://www.blogger.com/profile/16485801354401001846noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-968089774313039901.post-40729946075074189822017-01-14T13:54:00.000+01:002017-01-14T13:54:30.246+01:00Il viaggio di Lea - Guia Risari<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-T44ZWUFvQPE/WHVXXx2KAwI/AAAAAAAAHbQ/TqU4DkayexYP0DOxzbcvg-xggNDuaDMZgCLcB/s1600/Il%2Bviaggio%2Bdi%2BLea%2B-%2BG.%2BRisari.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-T44ZWUFvQPE/WHVXXx2KAwI/AAAAAAAAHbQ/TqU4DkayexYP0DOxzbcvg-xggNDuaDMZgCLcB/s320/Il%2Bviaggio%2Bdi%2BLea%2B-%2BG.%2BRisari.jpg" width="228" /></a></div>
<b>Titolo: </b>Il viaggio di Lea<br />
<b>Autore:</b> Guia Risari<br />
<br />
<b>Anno: </b>2016<br />
<br />
<b>Editore: </b>Einaudi Ragazzi<br />
<b>ISBN: </b>978-88-6656330-3<br />
<br />
<b>Pagine: </b>225<br />
<br />
<b>Trama: </b>Lea è una bambina di dodici anni che ha perso i genitori da poco. Il nonno non le fa mancare affetto e comprensione, ma lei ha smesso di parlare, e si chiede il senso di ciò che accade nella vita, e nella morte. Sarà l'incontro con un gatto speciale, e un viaggio alla scoperta di sé, che la porteranno verso una meta e una risposta inaspettata.<br />
<br />
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<br />
<br />
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; text-align: justify; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><img alt="Pencil-icon.png" data-pin-nopin="true" height="29" src="https://lh6.googleusercontent.com/EbG9k7stENiKEEvH5qMEZ7YqTpTIIjM43RjsasyJhh-ErHxpC4_hqTeBHaGxSqsI71cGISK-l6qd21SBFpFnvmGSGjleqsmxo1BbOHoWpRz7zOkUikPY6fsrHA-oDHhCGtPtTeNH" style="background: rgb(255, 255, 255); border: none; box-shadow: rgba(0, 0, 0, 0.0980392) 1px 1px 5px; padding: 5px; transform: rotate(0rad);" width="29" /></span><span style="background-color: white; color: #444444; font-family: "trebuchet ms"; font-size: 13.3333px; font-style: italic; text-align: justify; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><b>Libro ricevuto dall'autrice. Quello che segue è il mio onesto parere.</b></span><br />
<span style="background-color: white; color: #444444; font-family: "trebuchet ms"; font-size: 13.3333px; font-style: italic; text-align: justify; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><b><br /></b></span>
<div style="text-align: justify;">
Per quanto non sia il mio ambito di pertinenza, al contrario di altri lettori che potete trovare in rete, cerco sempre di leggere almeno uno o due libri per bambini all'anno. In parte per motivi professionali: conoscere i maggiori autori disponibili in libreria, o al contrario, le piccole gemme che stanno lentamente facendo breccia, aiuta a rendersi conto della direzione in cui si sta muovendo un settore. Ma, vi tolgo subito ogni dubbio, li leggo in (gran) parte per piacere, perché un buon libro per bambini sa essere, spesso, un balsamo in grado di restituire - a me, ma non credo di essere l'unica - un approccio di ritrovata semplicità, spesso unito a una punta di ottimismo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma per fare questo, appunto, deve essere un <i>buon</i> libro. Deve tenersi lontano dalle stucchevolezze inserite a forza e cercare l'avventura - non per forza fantastica; anche le imprese del quotidiano hanno valore - per presentare a me, e ai piccoli lettori, la possibilità di immergersi in un'altra vita. Deve fare tante domande, e spronarne di nuove, e se danno risposte devono essere tali per cui ci penso e ci rimugino fino a quando non sono piena di altre domande. Deve stuzzicare la fantasia e far scoppiare le immagini nella testa. E deve spingere il piccolo lettore a dire "Un'altra pagina e arrivo, una sola" (promessa ovviamente disattesa).</div>
<div style="text-align: justify;">
Non deve compiacere il genitore, perché non ne ha bisogno; d'altronde <a href="http://8.%20una%20buona%20recensione%20%C3%A8%20di%20solito%20divisa%20in%20parti.%20nella%20prima%20parte%20si%20d%C3%A0%20una%20sommaria%20descrizione%20dell%E2%80%99oggetto.%20nella%20seconda%20parte%20si%20procede%20a%20una%20sommaria%20analisi%20dell%E2%80%99oggetto%20%28eventualmente%20comprensiva%20di%20una%20sua%20collocazione%20storica%29.%20nella%20terza%20parte%20si%20segnalano%20i%20motivi%20d%E2%80%99interesse%20dell%E2%80%99oggetto.%20nella%20quarta%20parte%20si%20esprime%20un%20giudizio%20di%20valore%20sull%E2%80%99oggetto.%20nella%20quinta%20parte%20si%20indicano%20i%20potenziali%20lettori%20dell%E2%80%99oggetto.%20ogni%20recensione%20avr%C3%A0%20poi%20la%20sua%20strategia%20retorica%2C%20che%20potr%C3%A0%20portare%20a%20mescolare%20ben%20bene%20le%20cinque%20parti.%20ma%20tenere%20a%20mente%20questo%20schema%20pu%C3%B2%20tornar%20comodo./">già lo sappiamo</a>, che un buon libro è buono per tutti, senza distinzioni d'età.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E dunque, questo preambolo per cosa?, vi starete chiedendo. Per dire, in poche parole, che <i>Il viaggio di Lea</i> rispetta tutti i punti di questo mio piccolo, personalissimo canone.</div>
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<br /></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Guia Risari fa intraprendere a Lea e Porfirio, splendido gatto rosso con gli occhi come "arance mature" (p.7), un viaggio di scoperta, di sé e di alcuni dei dubbi esistenziali che da sempre caratterizzano l'uomo, e lo rende esplicito e interno alla storia, piuttosto che nasconderlo dietro a degli eventi metaforici. D'altronde, non poteva essere altrimenti, visto che Lea è orfana, e muta per scelta dopo aver perso i propri genitori in un incidente d'auto: il viaggio è una sua decisione, presa per cercare di capire perché, a volte, la morte arriva, il dolore colpisce, la vita sorprende. Perché "delle volte, dentro di [lei], ci sono solo domande" (p. 105), e la spinta a cercare delle risposte è più forte di ogni cosa. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il tutto senza stucchevolezze e con la volontà di dare prospettive diverse, e pensieri su cui riflettere, attraverso gli incontri che Lea fa con un'umanità varia, un po' inquietante e un po' divertente, un po' buona e un po' cattiva: a me, per dire, sono tanto piaciuti la cartomante e lo strano gruppo di ladri, che hanno dato rispettivamente un alone misterico e parodistico al loro incontro con Lea, fornendo alla nostra giovane protagonista nuovi pezzi per la sua personalissima riflessione sul mondo. </div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
E i temi, profondi e d'interesse universale, sono trattati in maniera leggiadra, ma non banale o diminutiva; sottolineano un rispetto per tutti i lettori, bambini o meno, che si pongono domande sul senso di ciò che viviamo e di ciò che ci circonda.</div>
<div style="text-align: justify;">
Un rispetto e un attenzione che si ritrovano anche nelle scelte stilistiche e lessicali: attraverso un uso vario e il sapiente dosaggio di registri diversi, si presentano al lettore coetaneo di Lea parole nuove, precise e curiose, e al lettore più cresciuto un testo che non risulta in alcun modo semplicistico. Una caratteristica che mi sta molto a cuore, e che sono felice di aver ritrovato in questo libro.</div>
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<br /></div>
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Nell'affrontare questo viaggio e le conoscenze che porta, come accennavo all'inizio, Lea non è mai sola (per fortuna sua, dato che le restituirà anche la parola, e nostra), ma ha un compagno degno dei più famosi aiutanti magici: Porfirio, gatto saggio e parlante, diffidente e affettuoso, magico, ma forse in fondo non molto più degli altri gatti. Con un'entrata in scena che mi ha prima rattristata (per la storia che lo porta tra le braccia di Lea) e poi molto divertita, si presenta subito come una creatura dalle profonde conoscenze e dai poteri particolari, eppure rimane sempre, definitivamente gatto. Non è mai un umano dentro il corpo di un animale; è un felino, che si comporta come tale, e che decide di parlare con Lea perché vede in lei uno spirito affine (ma forse non allo stesso livello - d'altronde, come tutti i gatti, pensa che difficilmente qualcuno possa esserlo). Se rivedersi nei dubbi di Lea è ciò che ci fa immedesimare in lei, leggere le risposte - a volte enigmatiche, a volte ironiche, a volte chiare e dritte al punto - di Porfirio è l'altra metà di ciò che ha reso questo viaggio così interessante e divertente. </div>
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<br /></div>
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Per me, dunque, seguire Lea in questo percorso è stato un vero piacere. Non posso che consigliare questo libro a chi vuole donare ai piccoli umani presenti nella propria vita un libro appassionante, divertente e intelligente; così come a quegli adulti che, come me, ogni tanto tornano volentieri dall'altro lato della barricata, e ne escono soddisfatti. </div>
<div style="text-align: justify;">
E faccio i miei più cari auguri di buona fortuna all'avventura di Lea che, a ragione, è stata nominata tra i cinque libri in lizza per il <a href="http://www.premiostrega.it/PSR/i-libri/">Premio Strega Ragazze e Ragazzi</a>, categoria 11+: qui, cara Guia, si tifa per te. </div>
<br />
<b>Voto:</b><br />
<b><br /></b>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-Q9g3lIb6IO0/UFY7XDHGoRI/AAAAAAAAB14/RDYKdsS6hQYJu_5wXsOmXjHEsXfJY-fwACPcB/s1600/stelline.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-Q9g3lIb6IO0/UFY7XDHGoRI/AAAAAAAAB14/RDYKdsS6hQYJu_5wXsOmXjHEsXfJY-fwACPcB/s1600/stelline.png" /></a><a href="https://2.bp.blogspot.com/-Q9g3lIb6IO0/UFY7XDHGoRI/AAAAAAAAB14/RDYKdsS6hQYJu_5wXsOmXjHEsXfJY-fwACPcB/s1600/stelline.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-Q9g3lIb6IO0/UFY7XDHGoRI/AAAAAAAAB14/RDYKdsS6hQYJu_5wXsOmXjHEsXfJY-fwACPcB/s1600/stelline.png" /></a><a href="https://2.bp.blogspot.com/-Q9g3lIb6IO0/UFY7XDHGoRI/AAAAAAAAB14/RDYKdsS6hQYJu_5wXsOmXjHEsXfJY-fwACPcB/s1600/stelline.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-Q9g3lIb6IO0/UFY7XDHGoRI/AAAAAAAAB14/RDYKdsS6hQYJu_5wXsOmXjHEsXfJY-fwACPcB/s1600/stelline.png" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
8,5</div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-bJU-BfUDCaA/WHfkgvnbB4I/AAAAAAAAHbg/ietJ4zEdUlA5q-RamwWc-AD7ZoEBGzzPwCLcB/s1600/pexels-photo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="339" src="https://4.bp.blogspot.com/-bJU-BfUDCaA/WHfkgvnbB4I/AAAAAAAAHbg/ietJ4zEdUlA5q-RamwWc-AD7ZoEBGzzPwCLcB/s640/pexels-photo.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Frasi e citazioni che mi hanno colpita...</span></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
</div>
<ul>
<li style="text-align: justify;">- Calma, ragazza mia, calma. Prima di tutto, impara una regola. Se vuoi sapere qualcosa, fai una domanda alla volta. E poi, un altro consiglio: non chiedere mai cose a cui puoi rispondere da sola.</li>
<li style="text-align: justify;">Non era solo una questione di stile e tantomeno di calligrafia (anche se Lea non aveva una bella scrittura). Ci voleva un'arte speciale per usare le parole giuste e mostrare le cose nella loro semplicità, anche quando erano complesse, per instaurare un dialogo, anche quando l'altra persona non poteva rispondere, per andare in contro alle sue aspettative e accarezzare la sua immaginazione, anche quando il destinatario della lettera aveva smesso di sperare.</li>
<li><div style="text-align: justify;">
- Però devi giurarmi di non stare ad ascoltare dietro la porta.</div>
<div style="text-align: justify;">
Lea promise di non origliare le letture di Mizel.</div>
<div style="text-align: justify;">
- Si tratta delle vite dei miei clienti. Non devi mescolarti ai loro dispiacere e alle loro speranze. Ognuno ha i suoi...</div>
<div style="text-align: justify;">
Lea l'ascoltava attentamente.</div>
<div style="text-align: justify;">
- Non voglio dire che sia come un raffreddore, no. Eppure è indubbio: c'è una sorta di contagio che fa sì che la gente assorba le preoccupazioni degli altri. Il guaio è che poi si perde e non sa più chi è e cosa vuole...</div>
</li>
<li><div style="text-align: justify;">
- Dove lo trovi, - gli chiese improvvisamente, - il tempo di pensare?</div>
<div style="text-align: justify;">
- Perbacco, è il mio lavoro! - esclamò Porfirio indignato.</div>
<div style="text-align: justify;">
- Non lo sapevo...</div>
<div style="text-align: justify;">
-Sì, le vedi queste due orecchie? La prima è per ascoltare i pensieri degli altri. La seconda per ascoltare i miei -. Era tutto impettito.</div>
</li>
<li><div style="text-align: justify;">
- [...] Però forse quella gente ha bisogno, per un certo periodo, di sperimentare un altro modo di vivere e pensare, di avere altri paesaggi negli occhi, di accogliere altre leggi nel proprio cuore. Tutto questo è un cambiamento che può migliorarli.</div>
<div style="text-align: justify;">
- E in che modo?</div>
<div style="text-align: justify;">
- Mettendo in dubbio il valore assoluto delle regole e svelandone la natura arbitraria. Ogni modo di vivere si presenta come perfetto, un modello per gli altri. Cambiando vita, si mettono in dubbio anche i criteri che l'hanno ispirata. Si cerca qualcos'altro.</div>
</li>
<li style="text-align: justify;">- Vedi, se un antico egizio e un contemporaneo s'incontrassero ora, il loro problema sarebbe essenzialmente l'incapacità di comprendersi. Non perché parlano lingue diverse, ma perché hanno modi diversi di riferirsi all'essenziale. Il cibo, la casa, gli affetti, la discendenza, il lavoro sono sempre gli stessi, quello che cambia è la provenienza. Per l'egizio tutto questo era un dono divino, un mistero; per il contemporaneo, invece, è un risultato, il frutto dei suoi sforzi. E così, anche se entrambi considerano queste cose essenziali, non si capiranno mai.</li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
P.S. un'ultima menzione anche a Iacopo Bruno, le cui illustrazioni decorano l'inizio di ogni capitolo, dandogli ulteriore bellezza.</div>
<br />
<br />Camilla P.http://www.blogger.com/profile/16485801354401001846noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-968089774313039901.post-1121560725134477202017-01-08T21:10:00.001+01:002017-01-13T19:05:34.540+01:00Dove eravamo rimasti? Ovvero, cos'ho fatto in questi mesi, e cosa spero di fare nei prossimi<div style="text-align: justify;">
Care lettrici, cari lettori,</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
comincia un nuovo anno e come sempre, come tutti, mi ritrovo a pensare a quel che è successo nel 2016 appena passato e a quello che potrebbe accadere nel neonato 2017. Vi ho già parlato delle <a href="http://bibliomaniarecensioni.blogspot.it/2016/12/un-anno-in-pillole-libri-e-letture-del.html">letture più interessanti dell'anno scorso</a>, quindi vorrei sfruttare questo inizio per raccontarvi un po' - visto che non ho pubblicato molti post negli ultimi mesi - di quel che sto facendo e di quel che vorrei fare nei prossimi dodici mesi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Vi accennavo qualche tempo fa del mio stage presso il Giornale della libreria, che ora si è tramutato in una collaborazione più stabile. Scrivo articoli e notizie per il sito (e il giornale cartaceo) e devo dire che, nel corso dei mesi, ho trattato tanti argomenti, anche molto vari tra loro: da quelli più simpatici (come la macchina tedesca con cui si potevano <a href="http://www.giornaledellalibreria.it/news-librerie-regali-indesiderati-in-germania-li-puoi-scambiare-con-un-libro-130.html">scambiare i brutti regali di Natale con dei libri</a>, o la giornata in cui si poteva <a href="http://www.giornaledellalibreria.it/news-curiosita-ordinare-un-caffe-e-pagare-con-una-poesia-1284.html">pagare un caffè con una poesia</a>) a quelli più seri (come le dispute sul <a href="http://www.giornaledellalibreria.it/news-normativa-il-diario-di-anne-e-otto-frank-nuova-disputa-sul-diritto-dautore-159.html">diritto d'autore per il diario di Anna Frank</a> o le accuse di <a href="http://www.giornaledellalibreria.it/news-fiere-e-saloni-il-festival-di-angouleme-ripensa-al-grand-prix-dopo-le-accuse-di-sessismo-125.html">sessismo al festival di Angouleme</a>). Ho anche potuto fare molte interviste, che mi hanno permesso di parlare e confrontarmi con persone che con passione e impegno si dedicano al proprio lavoro (in certi casi dandomi un esempio a cui pensare per il mio futuro): <a href="http://www.giornaledellalibreria.it/news-fiere-e-saloni-pordenonelegge-un-festival-per-raccontare-il-presente-intervista-ad-alberto-garlini-2567.html">curatori di festival</a>, editori di <a href="http://www.giornaledellalibreria.it/news-editori-inventiva-qualita-e-identita-tutto-per-entrare-nella-testa-dei-lettori-dietro-le-quinte-di-nn-editore-2512.html">narrativa</a> e <a href="http://www.giornaledellalibreria.it/news-editori-portare-cultura-ovunque-dietro-le-quinte-di-mimesis-2539.html">saggistica</a>, <a href="http://www.giornaledellalibreria.it/news-librerie-non-book-artigianale-il-caso-di-book-a-porter-2690.html">artigiani</a>, <a href="http://www.giornaledellalibreria.it/news-fiere-e-saloni-illustrare-il-piacere-della-lettura-intervista-a-francesco-ceccarelli-2645.html">grafici</a>, <a href="http://www.giornaledellalibreria.it/news-librerie-premio-denti-la-migliore-libreria-per-bambini-e-ragazzi-e-la-controvento-2411.html">librai</a>, e persino una <a href="http://www.giornaledellalibreria.it/news-persone-c2abla-passione-per-i-libri-scorre-nel-sangue-di-sharjahc2bb-intervista-a-bodour-al-qasimi-2444.html">sceicca emiratina</a>. Insomma, è stato un periodo pieno.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Poi con alcuni amici conosciuti al Master ho dato vita a <a href="https://www.facebook.com/piedipagina/?fref=ts">piedipagina</a>, un collettivo (presto associazione) con cui organizziamo passeggiate e itinerari letterario-editoriali alla scoperta di Milano. Un impegno che mi diverte moltissimo, che mi ha avvicinata a belle persone - non ultimi i miei stessi compagni di Master - e che mi sta dando tanto. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E dunque, il 2016 l'ho passato soprattutto scrivendo. Leggendo anche, benché meno di quanto avrei voluto. Mi è mancato l'editing però, tanto; e rimane sempre il mio obiettivo lavorativo (far parte di una redazione, infatti, è sempre il mio sogno). Infatti sono veramente felice di quello che sto facendo nell'ambito del progetto Tansilvania (ve ne ho parlato <a href="http://bibliomaniarecensioni.blogspot.it/2016/06/di-maggio-si-vi-do-molti-cavagli-e.html">qualche mese fa</a>, e sono poi stati annunciati <a href="http://transilvaniaproject.blogspot.it/2016/09/concorso-transilvania-i-vincitori.html">i vincitori</a>) e di cui spero di parlarvi meglio nel corso dell'anno.<br />
<br />
<a href="https://4.bp.blogspot.com/--RMzuGRQdN4/WHKa2S1TZJI/AAAAAAAAHac/4YYp1KJXoKceLmMbhxDBRmcfyYjRuLbvACLcB/s1600/ofadd5o8hpk-freestocks-org.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="424" src="https://4.bp.blogspot.com/--RMzuGRQdN4/WHKa2S1TZJI/AAAAAAAAHac/4YYp1KJXoKceLmMbhxDBRmcfyYjRuLbvACLcB/s640/ofadd5o8hpk-freestocks-org.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Cosa posso propormi, perciò, per questo 2017 appena cominciato? Tante cose, senz'altro; e non mancano anche i buoni propositi, per la vita e per la lettura. Visto che in fondo siete qui per i libri, non vi ammorberò coi primi e passerò direttamente ai secondi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nei prossimi mesi vorrei riuscire a leggere almeno 55 libri; poco più di uno a settimana. Non è un obiettivo troppo difficile, soprattutto se eviterò di incantarmi davanti al telefono, com'è capitato a volte quest'anno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre, vorrei continuare a far diminuire la pila di libri che già mi attende in casa. Non perché voglia vietarmi di prenderne di nuovi, ma perché in fondo quelli che già ho meritano attenzione; oltretutto, in molti casi mi aspettano da talmente tanto tempo che non capisco nemmeno più cosa mi abbia spinto a prenderli... Quindi urge fare un <i>repulisti</i>, per dare spazio a nuovi libri, sicuramente più nelle corde della persona che sono oggi. Sarei felice di finire l'anno con meno libri in attesa di quanti ne ho ora.</div>
<div style="text-align: justify;">
Poi vorrei tornare a parlare qui delle mie letture con più costanza. Scriverne mi aiutava a decifrare pensieri ed emozioni, e mi manca la chiarezza che ne traevo, anche grazie al dialogo che prendeva vita nei commenti.</div>
<br />
Questo è tutto. Pochi obiettivi e senz'altro raggiungibili, quindi m'impegnerò al massimo perché l'anno prossimo possa orgogliosamente dire di averli rispettati tutti.<br />
<br />
E spero che voi, come sempre negli ultimi sette anni, mi farete compagnia nel mio viaggio.<br />
<br />
Con affetto,<br />
<br />
vostra<br />
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CamillaCamilla P.http://www.blogger.com/profile/16485801354401001846noreply@blogger.com14tag:blogger.com,1999:blog-968089774313039901.post-56399112435745043502016-12-30T22:41:00.001+01:002016-12-30T22:41:39.634+01:00Un anno in pillole: libri e letture del 2016Miei cari lettori, mie care lettrici,<br />
<br />
un altro anno è passato - o per lo meno, sta per salutare tutti e finire. Non starò a fare discorsi sul tempo che vola, su come il 2016 sia scivolato via, perché insomma, son cose che pensiamo tutti; e non credo sia necessario ripetere. Piuttosto, vorrei sfruttare questo ultimo momento dell'anno, quest'ultimo scampolo, per parlarvi un po' dei libri che ho letto nei dodici mesi passati.<br />
Avendo scritto poco - e me ne dolgo - non ho avuto modo di presentarvi molti di questi titoli. Ma se vi incuriosiscono, se vi fanno venire voglia di sapere qualcosa di più, scrivete nei commenti e farò in modo di approfondire i miei giudizi che, per amor di brevità, ho riassunto in un <i>best of</i> visivo, come l'<a href="http://bibliomaniarecensioni.blogspot.it/2016/01/benvenuto-2016-il-mio-2015-di-letture.html">anno scorso</a>. Per me è stato un anno di poche letture, rispetto al solito, con qualche picco e delle voci nuovi particolarmente interessanti, che spero di incontrare di nuovo molto presto.<br />
<br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-5HYUMOJ_fOk/WGbSgcKWlAI/AAAAAAAAHaI/FOfNkSLRYLUjmPsjUcs8wpCSGeE43sFtACLcB/s1600/1.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://2.bp.blogspot.com/-5HYUMOJ_fOk/WGbSgcKWlAI/AAAAAAAAHaI/FOfNkSLRYLUjmPsjUcs8wpCSGeE43sFtACLcB/s640/1.png" width="425" /></a></div>
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-4N27ybSests/WGbSg8fVmxI/AAAAAAAAHaM/z_gk3XetkxEnywm-QpuYII84ACatg3c9gCLcB/s1600/2.png" imageanchor="1" style="clear: right; display: inline !important; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="640" src="https://3.bp.blogspot.com/-4N27ybSests/WGbSg8fVmxI/AAAAAAAAHaM/z_gk3XetkxEnywm-QpuYII84ACatg3c9gCLcB/s640/2.png" width="425" /></a></div>
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<br /></div>
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Per quanto riguarda i buoni propositi per l'anno nuovo, ho intenzione di parlarne con più calma nel prossimo post mensile; come sempre le idee e le intenzioni non mancano. E come ogni anno, ci sarà poi modo di vedere cos'è effettivamente realizzabile. </div>
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<br /></div>
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Tornando ai libri: che ne pensate dei migliori del mio 2016? Ne avete letto qualcuno? E quali sono state le vostre letture più notevoli quest'anno? Sono curiosa di scoprire i vostri titoli e prendere spunti per scegliere i prossimi libri da leggere.</div>
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Un abbraccio e buone feste!</div>
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<br /></div>
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Vostra</div>
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<br /></div>
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Cami</div>
Camilla P.http://www.blogger.com/profile/16485801354401001846noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-968089774313039901.post-6078596829497282472016-12-16T10:41:00.000+01:002016-12-19T17:51:51.891+01:00Book Bloggers Blabbering | Intervista a Simona di Letture Sconclusionate<br />
<blockquote class="tr_bq">
Da un'idea di <a href="http://www.claccalegge.it/">clacca</a> è nato ufficialmente il BBB (Book Bloggers Blabbering). Cos'è? 11 blogger si raccontano. Ogni settimana una di loro verrà intervistata da un'altra blogger e ospitata sulla sua pagina. 11 settimane per scoprire qualcosa di più sui bookblog e sopratutto sulle loro creatrici!</blockquote>
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<br /></div>
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Miei cari lettori, mie care lettrici,</div>
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<br /></div>
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dicembre avanza a passi lunghi e questo 2016 sembra avviarsi sempre più alla conclusione; così come si conclude qui su Bibliomania, dopo undici settimane e undici interviste, il BBB. Un piccolo momento di condivisione che sta dando vita a progetti interessanti e a collaborazioni sempre nuove, oltre ad aver fatto scoprire alcuni blog interessanti a tanti nuovi lettori. Sono felicissima di far parte di questa iniziativa, di <a href="http://laleggivendola.blogspot.it/2016/11/book-bloggers-blabbering-intervista.html">essere stata intervistata dalla mia carissima Leggivendola</a>, e oggi di potervi presentare una blogger che sicuramente vi è già capitato di incrociare altrove, visto che è un uragano di idee e progetti: Simona Scravaglieri di <a href="http://letturesconclusionate.blogspot.it/">Letture Sconclusionate</a>. Quindi ora mi taccio e lascio la parola a lei!<br />
<br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-PskwR7EmIDk/WFO34csBUyI/AAAAAAAAHZs/zCVS3F-qC5cGqqtDl9mih2IjfbGrdDWBACLcB/s1600/bannerBBB_2%2B%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="168" src="https://2.bp.blogspot.com/-PskwR7EmIDk/WFO34csBUyI/AAAAAAAAHZs/zCVS3F-qC5cGqqtDl9mih2IjfbGrdDWBACLcB/s640/bannerBBB_2%2B%25281%2529.jpg" width="640" /></a></div>
<br /></div>
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<br /></div>
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<b>Com'è iniziata la tua avventura da lettrice?</b></div>
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Io ero la classica predestinata: figlia di una mamma lettrice appassionata e nipote di una maestra elementare. Potevo scappare dal mio destino? Per nulla. Avevo tempo libero perché da noi la tv di poteva guardare solo un'ora al giorno divisa a metà con mio fratello e per il resto erano libri. Certo mia madre era accorta, nella libreria in camera alla mia portata aveva messo solo i libri che avrei potuto leggere gli altri erano in alto. e così con <i>Piccole donne</i> ho scoperto precocemente <i>Orgoglio e pregiudizio</i> della Austen e anche <i>La figlia del capitano</i> di Puskin... salvo poi scoprire al liceo che non erano scrittori di storielle!<br />
<br /></div>
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-ewR-Dy_9a5Q/WFOqWysXolI/AAAAAAAAHY8/zQtIYXTlC1I-74iPHvXO1HUK7AjhLjuggCLcB/s1600/bibliotot.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="191" src="https://3.bp.blogspot.com/-ewR-Dy_9a5Q/WFOqWysXolI/AAAAAAAAHY8/zQtIYXTlC1I-74iPHvXO1HUK7AjhLjuggCLcB/s400/bibliotot.jpg" width="400" /></a></div>
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Il luogo in cui Simona lavora sui post e su tutto ciò che riguarda il blog</div>
<b><br /></b></div>
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<b>Com'è nata l'idea di aprire un blog e condividere le tue letture con un pubblico?</b></div>
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<br /></div>
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Come ho visto rispondere un po' a tutte, il motivo principale è che io non ho molte persone con cui condividere questa passione. Racconto spesso la storia di un paio di colleghe di ufficio che parlavano di un film bolliwoodiano, di cui mi sfugge il titolo, che era l'ennesima variazione di <i>Orgoglio e pregiudizio</i>. Si stupirono, quasi si scocciarono quando feci notare loro che da che libro prendeva spunto quel film e quello di Bridget Jones e rimasero interdette quando seppero che la Austen era morta! Ecco il mio unico contatto all'epoca erano amici lontani e mia madre che condivideva con me libri... avevo necessità di variare e di creare uno spazio che allora mi sembrava mancasse... quello di un blog che parla chiaro sui libri che propone e che non si spaventa a stroncare un libro quando proprio non va. Per fortuna i libri no, non sono stati tanti, ma ci sono... e riscriverei quelle recensioni parola per parola. Ogni lettore è come un amico e io ad un amico non darei mai una fregatura.</div>
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<b><br /></b></div>
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<b>Qual è il tuo libro del cuore e perché ce lo consiglieresti?</b></div>
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<br /></div>
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-AfdosF9L3Ac/WFOq1FivP9I/AAAAAAAAHZA/9cjosCxjS60o3q532DWtBzzzJobNjR_twCLcB/s1600/b7639fd2b96c8ebdf4a642f19ab0c64f_w600_h_mw_mh_cs_cx_cy.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://4.bp.blogspot.com/-AfdosF9L3Ac/WFOq1FivP9I/AAAAAAAAHZA/9cjosCxjS60o3q532DWtBzzzJobNjR_twCLcB/s200/b7639fd2b96c8ebdf4a642f19ab0c64f_w600_h_mw_mh_cs_cx_cy.jpg" width="126" /></a></div>
Io non ho un solo libro del cuore ma ne ho tanti e di tutti un pezzo. Se proprio dovessi fare una selezione, ed è dura te lo assicuro, è <i>Un genio nello scantinato</i> perché nonostante siano più di tre anni che l'ho letto io ancora ogni tanto mi scopro a cercare notizie su Simon Norton che è diventato grazie ad Alexander Master uno di famiglia. E se dovesi incuriosirti e andare in libreria, io ti consiglio caldamente di non sfogliarlo, prendilo, portalo a casa chiuso e comincia dalla prima pagina. Lasciati stupire dalla delizia che è inserita lì dentro fra immagini e disegnini. Alla fine saprai un po' della teoria della Simmetria (Simon è un matematico molto particolare) e scoprirai solo alla fine quanto è stato gradevole stare con loro mentre litigano per scrivere e non scrivere questa biografia. Alla fine saprai anche cosa significa quando Calasso del catalogo Adelphi dice che: ogni libro scelto per il catalogo è un'esperienza unica e irripetibile. E in questo ho fatto torto alla mia amata Cohen, alla Monnier, a Salamov, Flaiano, Herling e via dicendo...</div>
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<b><br /></b></div>
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<b>Dietro le quinte: come si svolge la giornata tipo di una bookblogger?</b></div>
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Caos organizzato è la definizione giusta. Io abito a 50km dal mio ufficio. Questo comporta che per andare io ci metta tra un'ora e un'ora e mezza e a tornare invece oscilli fra l'ora e mezza e le le due e mezza. Noi in casa siamo in tre io e i miei due gatti, quindi la giornata parte con quattro paia di zampe che mi si piazzano negli spazi intercostali e la sveglia che suona furiosamente, io che scendo in cucina e mi faccio il caffè e metto il mangiare ai gatti e che torno su con il caffè a letto e ascolto le video recensioni metre mi finisco di svegliare, mentre mi lavo, pulisco le lettiere rabbocco le ciotole dei gatti. Alla fine spengo tutto ed esco per far ritorno fra le 18:00 e le 19:00 arrabbiata come un picchio perché non sono riuscita a leggere in coda (non le fanno più le code ferme di una volta!) che ricomincio, pulisco lettiere, preparo la mia cena, metto quella dei gatti, mangio e risaliamo su, con le loro ciotole il mio tè e l'immancabile lista di cose da fare... la recensione, il dal libro... il libro da finire... poi passo davanti alle pile che ho sulla scrivania e mi dico che non mi sto impegnando abbastanza... alla fine leggo due righe e poi audiolibro per dormire letto, sonno... e domani è un altro giorno. Il sabato e la domenica va meglio decisamente: l'alzataccia mi tocca con due fameliche bocche da sfamare ma poi torno su e per mezza mattinata navigo tra scrivania e libri leggo le recensioni di altri blogger, vedo anche le video recensioni che mi sono persa in settimana mentre filo il cotone (sì non indaghiamo, mi rilassa come anche fare moltissime altre cose), poi verso le 11:30 passo dal livello abbrutimento a quello umano, lavandomi e vestendomi per sistemare e riposarmi ogni tanto leggendo qui e lì... questo è il mondo dietro la mia porta :)</div>
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<br /></div>
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<b>Un vantaggio e uno svantaggio di essere una bookblogger...</b></div>
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Il vantaggio è l'opportunità di conoscere gente che ha la tua stessa abitudine di uscire con due libri e magari l'ereader senza che ti piglino per pazza... che non si stupiscano vederti tornare indietro per una vetrina, n on di vestiti, ma di libri per vedere quali uscite spingono le librerie... e avere amiche che hanno gusti diversi dai tuoi che ti tengono sempre informata su tutto. Lo svantaggio è che ieri ero una principiante che voleva imparare in un mondo di gente che aveva poca voglia di condividere, oggi sono ancora una che impara ogni giorno una cosa nuova e che viene vista come "quella... chi si crede di essere!". Ecco, dopo tutta la fatica fatta in questi anni, questa cosa non mi dovrebbe toccare e invece mi ferisce sempre. In parte perché non ci si sente mai in un punto dove ci si può sedere e vivere di rendita e in parte perché da ieri ad oggi sono cambiata solo in numero di amici e non come persona. Che venga giudicata è normale ma che questi giudizi prescindano conoscenza della storia personale o del proprio percorso è una cosa che ancora oggi accetto poco.</div>
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<br /></div>
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<b>Parlaci di BlogNotes a Più Libri Più Liberi. Da chi è nata l'idea? Come si è sviluppata? Ma soprattutto, come ti è venuto in mente di accettare e di essere costretta a vagare per la fiera con la tendinite per il numero di tweet e condivisioni da fare per un progetto del genere?</b></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-WX2g7R8TyFo/WFOsYoWNowI/AAAAAAAAHZQ/upRJ6JBxh0Ecr-AndsxM1Y7otZexP0ZFQCLcB/s1600/pi%25C3%25B9%2Blibri%2Bpi%25C3%25B9%2Bliberi%2B2016.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="175" src="https://1.bp.blogspot.com/-WX2g7R8TyFo/WFOsYoWNowI/AAAAAAAAHZQ/upRJ6JBxh0Ecr-AndsxM1Y7otZexP0ZFQCLcB/s320/pi%25C3%25B9%2Blibri%2Bpi%25C3%25B9%2Bliberi%2B2016.jpg" width="320" /></a><a href="http://letturesconclusionate.blogspot.it/2016/12/blognotespl-sonotuttestorie-da.html">BlogNotes</a> è una realtà che c'è già da un paio di anni se ho ben capito ed è capitanata da Laura Ganzetti de <a href="http://iltetostato.blogspot.it/">Il tè tostato</a>, che ho conosciuto a Torino. E' lei ad avermi assoldata e visto che l'anno scorso avevo due amiche che lo facevano e ne erano entusiaste (<a href="https://librinvaligia.blogspot.it/">Libri in valigia</a> e <a href="http://librangoloacuto.blogspot.it/">Librangolo Acuto</a>) mi sono lasciata tentare. Non è stato tanto complicato correre di qua e di là quanto trovare una spina per attaccare Ipad e cellulari... però è stata una bellissima esperienza che rifarei anche la settimana prossima (questa me la prendo di riposo!) perché ho avuto l'occasione di incontrare vecchi e nuovi amici negli stand e di conoscere meglio alcune realtà editoriali di cui mi interessa parlare.<br />
<br /></div>
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<b>Sul tuo blog si pubblicano anche dei fantastici cruciverba. Ora, io sono un'appassionata della settimana enigmistica, e ho una malcelata cotta per i Bartezzaghi. Dunque: come li inventi? E perché? E quali sono i tuoi giochi enigmistici preferiti? (Io amo le parole crociate senza schema)</b></div>
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I cruciverba! Quelli sono un'idea che mi era venuta per festeggiare il mio primo anno da blogger seria! Erano in pochi quelli che mi seguivano e infatti alcuni libri sono rimasti a me... quelli invece di quest'estate sono stati organizzati in maniera più seria utilizzando Amazon come ente di acquisto e consegna in loco (Si vede che per lavoro mi occupo di pianificazione e acquisti? No, eh?). I cruciverba nascono da un libro che voglio inserire e da lì, manualmente inserisco personaggi, autori, case editrici e alla fine tutti gli acronimi. Se sono stata brava, gli acronimi sono pochi... altrimenti non mi sono impegnata tanto! Diciamo che nascono come un modo giocoso per riesumare titoli dei libri che non sono appena usciti, case editrici poco frequentate o autori sconosciuti e farli conoscere; io spero sempre che, cercando la risposta della definizione qualcuno si faccia affascinare dal libro o dall'autore. Il mio gioco enigmistico preferito sono le parole crittografate... sono una donna contorta...lo so!<br />
<br />
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-3PaPmNVBF7E/WFOwxLx1PII/AAAAAAAAHZc/PIUCWIaQfTMEcC9O0fEk3UsecuwU7fLyACLcB/s1600/settembre.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="318" src="https://4.bp.blogspot.com/-3PaPmNVBF7E/WFOwxLx1PII/AAAAAAAAHZc/PIUCWIaQfTMEcC9O0fEk3UsecuwU7fLyACLcB/s320/settembre.png" width="320" /></a></div>
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L'ultimo <a href="http://letturesconclusionate.blogspot.it/2016/09/giochiamo-edizione-2016-settembre.html">cruciverba</a> creato da Simona</div>
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<br /></div>
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<b>Raccontaci la cosa di cui sei più fiera che ha avuto luogo/ti è capitata/hai fatto come blogger.</b></div>
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<br /></div>
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Ecco questa è una domanda un po' complessa. In effetti faccio la blogger da un po' ma sono solo tre anni che lo dico apertamente... prima mi limitavo a sussurrarlo come fosse una malattia. Se ne posso inserire solo una... Massimo Roscia e <i>La strage dei congiuntivi</i> scelto e comprato con Nereia solo per il titolo a Più libri 2014, letto, amato e recensito circa un mese e mezzo dopo...che ancora gira l'Italia per le presentazioni... Che posso dire, ho fiuto con Nereia vicino, ogni tanto prendo anche qualche cantonata... ma di solito ci prendo!</div>
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<br /></div>
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<b>Hai mai pensato di convertirti a un'altra forma social (tipo solo Instagram, solo Facebook, solo Twitter)?</b></div>
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<br /></div>
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Una sola? Una di numero? Nooooo, giammai! Nonostante io non sia una ficcanaso e non guardi le bacheca altrui per vedere quello che fanno o dicono gli altri, non riuscirò mai a togliermi questo vizio di provarmi in un nuovo social che potrebbe essere il mio social... così praticamente mi si trova dappertutto. Non mi piace dire le cose a vanvera, o pubblicare quel tot di volte al giorno per supplire alla regola che dice "che ci sei solo se ti fai vedere tre volte al dì prima e dopo i pasti". Non solo il tipo da fare domande ovvie o da raccontarti minuto per minuto quello che faccio e quello che dico. Per me il social è un momento in cui scopro nuovi libri, o in cui posso leggere di nuovi libri o anche guardare i gattini altrui e non meno importante posso avere i miei 5 minuti di sfogo nei momenti di bassa. Sfoghi divertenti eh?! non sono il tipo da mandar maledizioni! Poi a volte la cosa mi torna indietro tipo boomerang come i famosi post sulla caldaia che hanno fatto ridere un sacco di gente. Quando in fiera andavo a salutare questo o quell'editore immancabilmente la prima domanda era: ma con la caldaia come va? Ti lascio indovinare la mia faccia!</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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E con quest'ultima domanda saluto Simona e spero di averle reso giustizia. In linea generale, penso che tutte le persone coinvolte in questo progetto meritino almeno una visita, e non dubito che dopo vorrete rimanere a curiosare ancora un po'. Quindi vi lascio il calendario completo dell'iniziativa e vi saluto, con la speranza di aver contribuito con una degna conclusione!</div>
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<b>7 ottobre</b> - <a href="https://girodelmondoattraversoilibri.wordpress.com/2016/10/07/book-bloggers-blabbering-intervista-a-carla-di-una-banda-di-cefali/">Claudia de Il giro del mondo attraverso i libri intervista Carla di Una banda di cefali</a><br />
<b>14 ottobre</b> - <a href="http://www.bandadicefali.it/2016/10/14/book-bloggers-blabbering-intervista-a-claudia-di-una-banda-di-cefali/">Carla di Una banda di cefali intervista Claudia di a clacca piace leggere</a><br />
<b>21 ottobre</b> - <a href="http://www.claccalegge.it/2016/10/book-blogger-blabbering-intervista.html">Claudia di a clacca piace leggere intervista Irene di Librangolo Acuto</a><br />
<b>27 ottobre</b> - <a href="http://letturesconclusionate.blogspot.it/2016/10/book-blogger-blabbering-intervista.html">Simona di Letture sconclusionate intervista Daniela di Appunti di una lettrice</a><br />
<b>4 novembre</b> - <a href="https://ophelinhapequena.com/2016/11/04/book-blogger-blabbering-intervista-a-erica-casalini-di-la-leggivendola/">Manuela di Impressions chosen from another time intervista Erica di La leggivendola</a><br />
<b>11 novembre</b> - <a href="http://appuntidiunalettrice.blogspot.it/2016/11/book-blogger-blabbering-intervista_11.html">Daniela di Appunti di una lettrice intervista Diletta di Paper Moon</a><br />
<b>18 novembre</b> - <a href="http://laleggivendola.blogspot.it/2016/11/book-bloggers-blabbering-intervista.html">Erica di La leggivendola intervista Camilla di Bibliomania</a><br />
<b>25 novembre</b> - <a href="https://ilmondourladietrolaporta.wordpress.com/2016/11/25/intervista-a-il-giro-del-mondo-attraverso-i-libri/">Fabrizia di Il mondo urla dietro la porta intervista Claudia de Il giro del mondo attraverso i libri</a><br />
<b>2 dicembre</b> - <a href="http://librangoloacuto.blogspot.it/2016/12/book-bloggers-blabbering-intervista.html">Irene di Librangolo Acuto intervista Manuela di Impressions chosen from another time</a><br />
<b>9 dicembre</b> - <a href="http://onlyapapermoononlyacanvassky.blogspot.it/2016/12/book-bloggers-blabbering-intervista.html">Diletta di Paper Moon intervista Fabrizia di Il mondo urla dietro la porta</a><br />
<b>16 dicembre</b> - Camilla di Bibliomania intervista Simona di Letture sconclusionate</blockquote>
Camilla P.http://www.blogger.com/profile/16485801354401001846noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-968089774313039901.post-17656651109481271192016-09-18T12:33:00.000+02:002016-09-18T12:33:46.852+02:00Tre gradi (#13)<div class="tr_bq">
Mie care lettrici, miei cari lettori,</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
con l'autunno torna anche Tre gradi! Devo ammettere che è una delle rubriche che mi diverte di più preparare. Per chi non la conoscesse, Tre gradi si ispira a Sei gradi, programma musicale di Radio3, e presenta tre libri concatenati tra loro dai motivi più svariati, e accomunati dal fatto che desidero ardentemente leggerli.</div>
<br />
<br />
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<img src="https://i.imgur.com/V5VPPtD.png" style="border: none; box-shadow: none;" />
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</center>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-i3-L8QWrPjs/V95OoZ1J4NI/AAAAAAAAHOU/ZM0UoQOWGQQU8XSD8nQgpCN3riKH400LACLcB/s1600/tregradi13.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="307" src="https://1.bp.blogspot.com/-i3-L8QWrPjs/V95OoZ1J4NI/AAAAAAAAHOU/ZM0UoQOWGQQU8XSD8nQgpCN3riKH400LACLcB/s640/tregradi13.png" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<center style="text-align: justify;">
<i><u><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></u></i></center>
<center style="text-align: justify;">
<b><u><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">PRIMO GRADO</span></u></b></center>
<center style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Il libro che ho scelto è...</span></b></center>
<center style="text-align: justify;">
<b><br /></b></center>
<center style="text-align: justify;">
<b><i>Stanza, letto, armadio, specchio </i>di </b><i><b>Emma Donoghue</b> </i>2010 - Mondadori <span style="font-size: x-small;">(<i>Room </i>- 2010 - Little, Brown)</span></center>
<center style="text-align: justify;">
</center>
<center style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #181818; font-family: "merriweather" , "georgia" , serif; font-size: 14px; line-height: 21px; text-align: left;">Jack ha cinque anni e la Stanza è l'unico mondo che conosce. È in quel luogo chiuso all'esterno che è nato e cresciuto, è lì che vive con Ma', senza esserne mai uscito. Con Ma' impara, legge, mangia, dorme, gioca. I suoi compagni sono gli oggetti contenuti nella Stanza, si chiamano Letto, Specchio, Piumone, Labirinto. Di notte a volte Ma' lo chiude dentro Armadio e spera che lui dorma quando Old Nick viene a farle visita. La Stanza è la casa di Jack, ma per Ma' è la prigione dove Old Nick la tiene rinchiusa da sette anni. Grazie al suo amore e alla sua determinazione, Ma' ha creato per Jack una straordinaria possibilità di vita, gli ha costruito intorno un mondo forse migliore del nostro. Per lui non esiste altra realtà, e quella che filtra dalla Tv non esiste davvero. Però Ma' sa che non potrà mai essere abbastanza, né per lei né per Jack. E così escogita un piano per fuggire, contando sul coraggio di quel bambino un po' speciale, e su una buona dose di fortuna. Ma non sa quanto sarà difficile il passaggio da quell'universo chiuso al mondo là fuori...</span></center>
<center style="text-align: justify;">
<br /></center>
<blockquote style="text-align: justify;">
<b><u>Perché è nella Lista dei Desideri?</u></b> Sin da quando è uscito, ancora con questo titolo e questa copertina, sono stata colpita dalla scelta dell'autrice di affrontare una storia così complicata, così dura, attraverso una prospettiva e un protagonista che invece mi hanno dato la strana impressione di essere molto delicati. A questo ora si aggiungo il desiderio di vedere il film che ne hanno tratto (Room, titolo originale ripreso dalla nuova edizione italiana).</blockquote>
<center style="text-align: justify;">
<br /></center>
<center style="text-align: justify;">
<b><u>SECONDO GRADO</u></b></center>
<center style="text-align: justify;">
<b>Nel film tratto da questo libro, <i>Room</i>, ha recitato nel ruolo di protagonista Brie Larson, che grazie a questo ruolo ha vinto l'Oscar. Così come Kate Winslet, che ha recitato in...</b></center>
<center style="text-align: justify;">
<b><br /></b></center>
<center style="text-align: justify;">
<b><i>A voce alta </i>di </b><i><b>Bernhard Schlink</b> </i>1998 - Garzanti<span style="font-size: x-small;"> (<i>Der Vorleser</i> - 1995 - Diogenes Verlag)</span></center>
<center style="text-align: right;">
</center>
<center style="text-align: justify;">
<span id="freeText5914088578876632196" style="background-color: white; color: #181818; font-family: "merriweather" , "georgia" , serif; font-size: 14px; line-height: 21px; text-align: left;">Siamo negli anni Cinquanta e Michael Berg attraversa i primi turbamenti dell'adolescenza. Quando un giorno, per la strada, si sente male, viene soccorso da Hannah, che ha da poco superato la trentina. Turbato da questa donna gentile e sconosciuta, Michael riesce a rintracciarla, e nasce un'intensa relazione, fatta anche di turbamenti e di pudori. Michael intuisce che nel passato di Hannah ci sono dei misteri: qualcosa che lei non può rivelargli e che segnerà per sempre il destino di entrambi.</span><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: "merriweather" , "georgia" , serif; font-size: 14px; line-height: 21px; text-align: left;"> </span></center>
<center style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #181818; font-family: "merriweather" , "georgia" , serif; font-size: 14px; line-height: 21px; text-align: left;"><br /></span></center>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<b><u>Perché è nella Lista dei Desideri?</u></b> Ricordo di averne sentito parlare la prima volta su Anobii e di aver pensato che il personaggio di Hannah fosse uno di quelli destinati a suscitare emozioni molto forti. Inoltre, credo che leggere storie dedicati a periodi bui della nostra storia sia necessario per mantenere viva la nostra capacità di giudizio e comprensione.</blockquote>
<center style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21px; text-align: left;"><b><u><br /></u></b></span></center>
<center style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; line-height: 21px; text-align: left;"><b><u>TERZO GRADO</u></b></span></center>
<center style="text-align: left;">
<span style="color: #181818; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 21px;"><b>Schlink è stato professore presso l'università di Humboldt, ateneo berlinese che prende nome da Alexander von Humboldt, celebre esploratore.</b></span></span></center>
<i><br /></i><b><i>Viaggio alle regioni equinoziali del Nuovo Continente</i> di <i>Alexander von Humboldt</i></b><i> </i>2014 - Quodlibet <span style="font-size: x-small;">(<i>Voyage aux régions équinoxiales du Nouveau Continent</i> - 1814)</span><div>
<div style="text-align: justify;">
La Coruña: 5 giugno 1799, un giovane scienziato prussiano s’appresta a varcare l’Oceano Atlantico lasciandosi alle spalle non soltanto l’Europa ma il XVIII secolo. Fino ad allora i viaggi erano stati d’esplorazione, occasioni per allargare i confini del mondo conosciuto. La spedizione che Alexander von Humboldt compie insieme all’amico e botanico Aimé Bonpland termina nel 1804, dopo aver percorso buona parte delle tre Americhe (Venezuela, Colombia, Ecuador, Perù, Cuba, Messico, per tornare poi in Europa dagli Stati Uniti) ed è, come scrive Franco Farinelli nell’introduzione, “il viaggio dei viaggi, nel senso che la sua forma ne riassume e comprende tutti i generi e tutti i modi: dal viaggio sentimentale a quello d’esplorazione, dal viaggio scientifico a quello letterario (…) per tale motivo, lo spazio americano viene definitivamente acquisito, finalmente depurato di ogni mito e credenza, dalla cultura europea”. L’antologia, a cura di Franco Farinelli, traccia un quadro esatto del personaggio e del viaggio ed è illustrata da Stefano Arienti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<u><b><br /></b></u></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<u><b>Perché è nella Lista dei Desideri?</b></u> Ho sempre amato molto i resoconti delle esplorazioni e i racconti di viaggio, che mi portano in posti che altrimenti non conoscerei mai. Inoltre, questo volume è anche esteticamente molto bello, grazie alla cura editoriale e alle illustrazioni che lo accompagnano, e io ho un debole per i libri ben confezionati!</blockquote>
<center style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 11pt; line-height: 19px;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></center>
<center style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 11pt; line-height: 19px;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></center>
<center style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 11pt; line-height: 19px;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E con questo è tutto: spero di avervi fatto scoprire nuovi e inaspettati collegamenti!<br /><br />A presto,</span></span></center>
<center style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 11pt; line-height: 19px;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></center>
<center style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 11pt; line-height: 19px;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Cami</span></span></center>
<center>
</center>
<center style="text-align: left;">
</center>
</div>
Camilla P.http://www.blogger.com/profile/16485801354401001846noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-968089774313039901.post-55050936058805777022016-09-04T21:25:00.002+02:002016-09-05T22:44:18.782+02:00«Non c'è un mese in tutto l'anno in cui la natura si adorni di più bella veste come nel mese di Agosto»<div style="text-align: justify;">
Miei cari lettori, mie care lettrici,</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
ben ritrovati! Agosto è passato in un lampo e, come ha ben scritto Charles Dickens ne <i>Il circolo Pickwick </i>(cui ho rubato la citazione del titolo), si è imbellettato di colori meravigliosi. Ho avuto la possibilità di circondarmi di paesaggi meravigliosi, prima costieri e e poi montani, e l'ho colta al volo, portando con me i fedeli compagni di sempre, i miei amati libri - più i miei compagni di viaggio in carne e ossa, ovvio, che hanno l'indubbio merito di sopportarmi.</div>
<br />
<center>
<img src="https://i.imgur.com/si4gR8l.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></center>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Sono stata molto fortunata: non solo per coloro con cui ero via, ma anche per i titoli che ho scelto di portare con me. Ho letto quattro libri in questo mese e, di questi, tre mi sono piaciuti moltissimo e uno solo si è rivelato sotto le aspettative.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-ge7VNMV6VhM/V8xsFFYnUYI/AAAAAAAAHNI/vTVxR3I-ZcEU1vEzXj1ePj_UfZ6nb0UxACLcB/s1600/Letture%2Bagosto%2B2016.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="190" src="https://1.bp.blogspot.com/-ge7VNMV6VhM/V8xsFFYnUYI/AAAAAAAAHNI/vTVxR3I-ZcEU1vEzXj1ePj_UfZ6nb0UxACLcB/s400/Letture%2Bagosto%2B2016.png" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
E partiamo subito con quest'ultimo - come vuole la tradizione, via il dente, via il dolore. Ormai avrete capito che mi piace curiosare tra le auto-produzioni, e mi capita spesso di inciampare in gialli dalle copertine simpatiche e carine che trillano "<i>cozy mystery</i>" e mi ispirano subito una sensazione di divertimento e riposo, di puro svago. Con questo spirito ho cominciato a leggere <i>Always a cold deck</i> (di Robert Bruce Stewart) sul telefono, spesso in spiaggia, pronta a immergermi negli Stati Uniti di inizio Novecento: purtroppo, però, si è rivelata una lettura un poco scialba, priva di mordente. Harry Reese, il protagonista, è un simpatico giovanotto che si segue anche volentieri, ma il suo rapporto con Emmie si sviluppa in maniera quanto meno frettolosa e il delitto, benché si sviluppi in maniera tutto sommato interessante, tira poi fuori dal cappello una soluzione un po' troppo di comodo. Quindi, con tutta la buona volontà, a questo giallo non riesco a dare più di un 5 e mezzo tirato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Di <i>Solar</i>, <i>Mr. Peanut</i> e <i>Un lavoro sporco</i> non vi parlo ora, perché spero di poter dedicare quanto prima un bel post singolo a ciascuno dei tre. Anticipo solo un commento veloce: McEwan rimane sempre il mostro di bravura che conosciamo, Adam Ross è una piacevolissima scoperta, e ho ritrovato l'umorismo di Moore esattamente quando mi serviva.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per il resto, ormai settembre è cominciato, e con lui il lavoro. Sto cercando di buttarmici a capofitto perché so di avere ancora tante cose da imparare; ma, allo stesso tempo, so anche che ci sono ancora tanti altri posti, tante altre conoscenze, tante altre esperienze che vorrei provare. Insomma, proseguo e rifletto, come sempre.</div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre, settembre vuol dire anche che si avvicina il compleanno di Bibliomania, che mi porta sempre tanta gioia: ormai il mio piccolo posticino ha i suoi anni dietro di sé. Non vedo l'ora di festeggiare con voi!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per oggi vi saluto; a presto con il prossimo post</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Vostra,</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Cami</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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<br /></div>
Camilla P.http://www.blogger.com/profile/16485801354401001846noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-968089774313039901.post-34287135003155710312016-08-06T10:58:00.000+02:002016-08-08T16:21:25.017+02:00Eternal War. Gli eserciti dei Santi - Livio Gambarini<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-5JE61lmK9rE/V6WjjJDqFtI/AAAAAAAAHMs/IPRfY8PLp1omGyYDt5IClKtODipEebynACLcB/s1600/Eternal%2Bwar%2B-%2BL.%2BGambarini.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-5JE61lmK9rE/V6WjjJDqFtI/AAAAAAAAHMs/IPRfY8PLp1omGyYDt5IClKtODipEebynACLcB/s320/Eternal%2Bwar%2B-%2BL.%2BGambarini.JPG" width="200"></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #444444; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; margin: 0px; padding: 0px;">
<span style="color: #383838; font-family: "courier new" , "courier" , monospace; font-size: 14px; line-height: 1.57143em;"><b>Titolo:</b></span><span style="color: #383838; font-family: "gotham" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 1.57143em;"> </span><span style="color: #383838; font-size: 14px; line-height: 1.57143em;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Eternal War - Gli eserciti dei Santi</span></span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #444444; font-family: "Trebuchet MS", Trebuchet, Verdana, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; margin: 0px; padding: 0px;">
<span style="color: #383838; font-family: "courier new" , "courier" , monospace; font-size: 14px; line-height: 1.57143em;"><b>Autore:</b></span><span style="color: #383838; font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 1.57143em;"> Livio Gambarini</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #383838; font-family: gotham, helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 1.57143em; margin: 0px; padding: 0px;">
<br></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #383838; font-family: "Trebuchet MS", Trebuchet, Verdana, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 1.57143em; margin: 0px; padding: 0px;">
<b><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Anno:</span></b><span style="font-family: "gotham" , "helvetica" , "arial" , sans-serif;"> </span><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">2015</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #383838; font-family: gotham, helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 1.57143em; margin: 0px; padding: 0px;">
<br></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #383838; font-family: "Trebuchet MS", Trebuchet, Verdana, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 1.57143em; margin: 0px; padding: 0px;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><b>Editore:</b></span><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"> Acheron Books</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #383838; font-family: "Trebuchet MS", Trebuchet, Verdana, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 1.57143em; margin: 0px; padding: 0px;">
<b style="line-height: 1.57143em;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">ISBN:</span></b><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; line-height: 1.57143em;"> 978-88-9921-624-5</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #383838; font-family: gotham, helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 1.57143em; margin: 0px; padding: 0px;">
<br></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #383838; font-size: 14px; line-height: 1.57143em; margin: 0px; padding: 0px;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><b>Pagine:</b></span><span style="font-family: "gotham" , "helvetica" , "arial" , sans-serif;"> </span><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">184</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #383838; font-family: gotham, helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 1.57143em; margin: 0px; padding: 0px;">
<br></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; margin: 0px; padding: 0px;">
<div style="color: #444444; font-family: "Trebuchet MS", Trebuchet, Verdana, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; text-align: justify;">
<span style="color: #383838; font-family: "courier new" , "courier" , monospace; font-size: 14px; line-height: 1.57143em;"><b>Trama:</b><b> </b></span><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Firenze, XIII secolo: Guelfi e Ghibellini combattono tra loro senza trovare pace, e lo stesso accade nelle lande dello Spirito, dove gli Ancestrarchi, guide della maggiori famiglie, stringono alleanze e si danno battaglia nel tentativo di mantenere al potere i propri protetti. Kabal, Ancestrarca dei Cavalcanti, ha un asso nella manica: Guido, erede dalle caratteristiche peculiari. Ma il mondo, in tutte le dimensioni, sta per cambiare... e la guerra incombe</span><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; text-align: right;">.</span></div>
<div style="color: #444444; font-family: "Trebuchet MS", Trebuchet, Verdana, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; text-align: right;"><br></span></div>
<div style="color: #444444; font-family: "Trebuchet MS", Trebuchet, Verdana, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; text-align: justify;">
<span id="docs-internal-guid-fd7c019e-5f00-aea0-ed50-72ba4820c3df"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><img alt="Pencil-icon.png" height="29" src="https://lh6.googleusercontent.com/EbG9k7stENiKEEvH5qMEZ7YqTpTIIjM43RjsasyJhh-ErHxpC4_hqTeBHaGxSqsI71cGISK-l6qd21SBFpFnvmGSGjleqsmxo1BbOHoWpRz7zOkUikPY6fsrHA-oDHhCGtPtTeNH" style="-webkit-transform: rotate(0.00rad); border: none; transform: rotate(0.00rad);" width="29"></span><span style="font-family: "trebuchet ms"; font-size: 13.3333px; font-style: italic; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><b>Libro ricevuto dalla casa editrice. Quello che segue è il mio onesto parere.</b></span></span></div>
<div style="color: #444444; font-family: "Trebuchet MS", Trebuchet, Verdana, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms"; font-size: 13.3333px; font-style: italic; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><b><br></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="OutlineElement Ltr SCX51392062" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; -webkit-user-select: text; clear: both; cursor: text; direction: ltr; margin: 0px; overflow: visible; padding: 0px; position: relative; text-align: start;">
<div style="text-align: justify;">
<div dir="ltr" style="line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: #383838; font-family: "georgia"; font-size: 14.666666666666666px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Seguo con interesse le attività di Acheron Books – piccola ed agguerrita casa editrice prevalentemente digitale - più o meno da quando hanno annunciato i primi titoli. Le copertine e le trame accattivanti mi davano l'impressione di un'ottima curatela, ed ero curiosa di capire se lo stesso si potesse dire delle storie che venivano presentate. Così, quando Samuel Marolla mi ha contattata proponendomi </span><span style="background-color: transparent; color: #383838; font-family: "georgia"; font-size: 14.666666666666666px; font-style: italic; font-variant: normal; font-weight: 400; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Eternal War - L'esercito dei Santi</span><span style="background-color: transparent; color: #383838; font-family: "georgia"; font-size: 14.666666666666666px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">, azzeccando subito il titolo che più sentivo nelle mie corde, non ho proprio potuto dire di no. E per fortuna, perché avevo bisogno di una dose di avventura e Gambarini, con il suo fantasy a fondo storico, mi ha dato esattamente quello che cercavo. </span></div>
<b id="docs-internal-guid-d842a327-5f1f-cf42-c12a-4f56d6defa00" style="font-weight: normal;"><br></b>
<br>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: #383838; font-family: "georgia"; font-size: 14.666666666666666px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">L'idea di una dimensione parallela alla nostra in cui si muovono gli Spiriti che tirano i fili delle maggiori famiglie, influenzando il corso degli eventi, mi ha subito entusiasmata, soprattutto perché già dalle prime pagine si può percepire il lavoro "sommerso" di pianificazione e ideazione della mitologia che sta alla base delle lande dello Spirito. A partire da un potere letteralmente intessuto nelle loro vesti, che aumenta o cala a seconda di quanto i membri della famiglia fanno o subiscono, gli spiriti guida puntano tutti i loro sforzi essenzialmente su una sola cosa, ovvero la prosperità per la propria famiglia: e a seconda del retaggio passato (e della sua gestione) occupano determinati gradini della scala gerarchica – una posizione non sempre semplice da mantenere. Come potete immaginare Firenze, nel periodo delle lotte tra Guelfi e Ghibellini, non è esattamente un luogo facile in cui portare avanti questo obiettivo, soprattutto quando i Santi – tra le entità più potenti in questa realtà – sono sempre più difficili da convocare. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: #383838; font-family: "georgia"; font-size: 14.666666666666666px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Come lettori noi seguiamo Kabal, altrimenti noto come Kaballicantes, Ancestrarca – ovviamente – della famiglia Cavalcanti; una sorta di anti-eroe astuto e intraprendente, sarcastico e pronto a intraprendere piani ingegnosi ma non sempre molto sicuri per riuscire ad innalzare la propria famiglia e sé stesso. Non è tanto il credo politico quanto l'ambizione che l'ha portato a schierarsi da una parte del conflitto piuttosto che dall'altra, e sempre l'ambizione l'ha portato a puntare sul pupillo della famiglia, Guido, in maniera molto particolare. </span></div>
<b style="font-weight: normal;"><br></b>
<br>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: #383838; font-family: "georgia"; font-size: 14.666666666666666px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Seguire Kabal è stato divertente ed entusiasmante: ha il tipico carattere da eroe di un libro d'avventura, il mascalzone individualista e dalla battuta facile che però, in fondo, è di buon cuore. La sua voce è distinta, particolare e riconoscibile, e brilla tanto nella narrazione quanto nei dialoghi con gli altri personaggi eterei, sviluppati un filo meno ma comunque interessanti e ben tratteggiati. Stesso dicasi per gli umani: i Cavalcanti, in particolare Guido, sono i più approfonditi – com'è ovvio che sia vista la prospettiva attraverso cui seguiamo la storia, attraverso gli occhi di Kabal – ma anche gli altri esponenti principali delle famiglie simbolo di Firenze, dagli Uberti agli Alighieri, hanno i loro momenti. Ammetto che all'inizio ero inquieta riguardo a questo punto, perché Guido Cavalcanti e Dante Alighieri sono tra le figure storiche che più amo (in particolare Dante, per cui ho una vera e propria adorazione), e vederli utilizzati male mi dà sempre una stretta al cuore. Tuttavia, non è stato questo il caso. Sarà per il tono spesso scanzonato, sarà per la realtà fantasy, sarà perché l'autore ha dato un'interpretazione propria partendo dai dati biografici effettivamente a nostra disposizione... insomma, sarà per molti motivi, ma nessuno mi ha delusa, anzi. L'unica cosa di cui ho sentito la mancanza è il mio Dante adulto, l'uomo che è stato in grado di scrivere la Commedia, ma quello arriverà col tempo – e, spero, con i prossimi libri. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: #383838; font-family: "georgia"; font-size: 14.666666666666666px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Certo, vorrei comunque sottolineare che non stiamo parlando di un romanzo psicologico, e l'obiettivo dell'autore è intrattenere, più che andare a scandagliare i segreti del pensiero: tuttavia, con l'importanza che giocano le anime umane in questa storia, si può notare una certa attenzione nella descrizione degli stati d'animo e dei moti contrari che a volte muovono lo spirito. </span></div>
<b style="font-weight: normal;"><br></b>
<br>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.5545454545454545; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: #383838; font-family: "georgia"; font-size: 14.666666666666666px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">E a proposito di spirito, riallacciandomi al discorso sul </span><span style="background-color: transparent; color: #383838; font-family: "georgia"; font-size: 14.666666666666666px; font-style: italic; font-variant: normal; font-weight: 400; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">worldbuilding</span><span style="background-color: transparent; color: #383838; font-family: "georgia"; font-size: 14.666666666666666px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">, non posso che ammirare di nuovo la capacità dell'autore di mescolare concetti arrivati al Rinascimento dalla Roma antica, intessendoli in un arazzo fantasy che danno al mondo narrato una complessità e un senso del meraviglioso intenso, divertente e incalzante. Leggendo mi hanno colpita molte delle trovate più originali e mi ha stupita il modo in cui concetti dell'antichità – i Lari, i Mani, la Fama che viaggia veloce, giusto per dirne alcuni – sono stati rimaneggiati passando, appunto, prima attraverso la lente tardo medievale, per poi essere sviluppati nelle lande dello Spirito in maniera particolare e interessante. Senza dimenticare i riferimenti poetici, citati in esergo a ogni capitolo. Come già accennavo, dai concetti alla base della storia fino ai dettagli più minuti, tutto concorre nel dare un'idea di un mondo che esiste da ben prima di questa storia e che continuerà a esistere dopo che sarà conclusa. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.5545454545454545; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: #383838; font-family: "georgia"; font-size: 14.666666666666666px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br></span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.5545454545454545; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: #383838; font-family: "georgia"; font-size: 14.666666666666666px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Mi rendo conto di non aver parlato granché della trama, e di essere stata parca di dettagli in generale. La verità è che mi sono goduta talmente la scoperta di tutti i dettagli di questo mondo, e delle svolte della trama, che sarei veramente pessima se togliessi a voi il piacere di scoprire tutto questo leggendo. Vi chiedo di fidarvi quando vi dico che è una storia divertente, piena di sviluppi imprevisti, di Spiriti che sarà divertente collegare alle famiglie d'origine e di trovate che vi faranno chiedere (come è capitato a me appena ho finito il libro) "Ma devo aspettare molto per il seguito?". Spero proprio di no, perché io devo scoprire come l'autore riuscirà a seguire le vicende storiche, come riuscirà ad arrivare alla fine che sappiamo per Guido, e soprattutto perché ho bisogno di un'altra dose di avventura, e so che Gambarini me ne può dare una di ottima qualità.</span></div>
<br>
<span style="color: #383838; font-family: "georgia"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br></span></div>
<span class="TextRun SCX51392062" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; -webkit-user-select: text; background-color: transparent; margin: 0px; padding: 0px;" xml:lang="IT-IT">
</span>
<br>
<div style="color: #383838; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: 11pt; line-height: 19px; text-align: justify;">
<span class="TextRun SCX51392062" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; -webkit-user-select: text; background-color: transparent; margin: 0px; padding: 0px;" xml:lang="IT-IT"><span class="TextRun SCX51392062" lang="IT-IT" style="background-color: transparent; color: #383838; font-size: 11pt; margin: 0px; padding: 0px;" xml:lang="IT-IT"><b>Voto</b></span></span></div>
<span class="TextRun SCX51392062" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; -webkit-user-select: text; background-color: transparent; margin: 0px; padding: 0px;" xml:lang="IT-IT">
</span>
<div style="color: #383838; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: 11pt; line-height: 19px; text-align: justify;">
<span class="TextRun SCX51392062" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; -webkit-user-select: text; background-color: transparent; margin: 0px; padding: 0px;" xml:lang="IT-IT"><span class="TextRun SCX51392062" lang="IT-IT" style="background-color: transparent; color: #383838; font-size: 11pt; margin: 0px; padding: 0px;" xml:lang="IT-IT"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-Q9g3lIb6IO0/UFY7XDHGoRI/AAAAAAAAB14/RDYKdsS6hQYJu_5wXsOmXjHEsXfJY-fwACPcB/s1600/stelline.png" imageanchor="1" style="clear: left; font-size: 14.6667px; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-Q9g3lIb6IO0/UFY7XDHGoRI/AAAAAAAAB14/RDYKdsS6hQYJu_5wXsOmXjHEsXfJY-fwACPcB/s1600/stelline.png"></a></span><a href="https://2.bp.blogspot.com/-Q9g3lIb6IO0/UFY7XDHGoRI/AAAAAAAAB14/RDYKdsS6hQYJu_5wXsOmXjHEsXfJY-fwACPcB/s1600/stelline.png" imageanchor="1" style="clear: left; font-size: 14.6667px; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-Q9g3lIb6IO0/UFY7XDHGoRI/AAAAAAAAB14/RDYKdsS6hQYJu_5wXsOmXjHEsXfJY-fwACPcB/s1600/stelline.png"></a><a href="https://2.bp.blogspot.com/-Q9g3lIb6IO0/UFY7XDHGoRI/AAAAAAAAB14/RDYKdsS6hQYJu_5wXsOmXjHEsXfJY-fwACPcB/s1600/stelline.png" imageanchor="1" style="clear: left; font-size: 14.6667px; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-Q9g3lIb6IO0/UFY7XDHGoRI/AAAAAAAAB14/RDYKdsS6hQYJu_5wXsOmXjHEsXfJY-fwACPcB/s1600/stelline.png"></a></span></div>
<span class="TextRun SCX51392062" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; -webkit-user-select: text; background-color: transparent; margin: 0px; padding: 0px;" xml:lang="IT-IT">
<div style="color: #383838; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: 11pt; line-height: 19px; text-align: justify;">
8,5</div>
<div style="color: #383838; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: 11pt; line-height: 19px; text-align: justify;">
<br></div>
<div style="color: #383838; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: 11pt; line-height: 19px; text-align: justify;">
<br></div>
<div style="color: #383838; font-size: 11pt; line-height: 19px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><b>Frasi e citazioni che mi hanno colpita...</b></span></div>
<div style="color: #383838; font-size: 11pt; line-height: 19px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><b><br></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<ul>
<li><span id="docs-internal-guid-d842a327-5f24-47d7-91ca-62d4c4fdc728"><span style="color: #383838; font-family: "trebuchet ms"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">"Kabal!" Una voce agitata lo chiamava. "Ti prego, svegliati!"</span><span style="color: #383838; font-family: "trebuchet ms"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br class="kix-line-break"></span><span style="color: #383838; font-family: "trebuchet ms"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Controvoglia e con un gran senso di oppressione in tutto il corpo, Kabal radunò attorno al proprio nome i frammenti sparpagliati della sua coscienza, incastrandoli alla bell'e meglio.</span></span></li>
</ul>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; color: #383838; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: 11pt; line-height: 19px; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; color: #383838; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: 11pt; line-height: 19px; text-align: center;">
</div>
<div style="color: #383838; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: 11pt; line-height: 19px;">
</div>
<div style="color: #383838; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: 11pt; line-height: 19px;">
</div>
<div style="color: #383838; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: 11pt; line-height: 19px; text-align: justify;">
<span class="TextRun SCX51392062" lang="IT-IT" style="background-color: transparent; color: #383838; font-size: 11pt; margin: 0px; padding: 0px;" xml:lang="IT-IT"></span></div>
</span></div>
</div>
</div>
Camilla P.http://www.blogger.com/profile/16485801354401001846noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-968089774313039901.post-32751337474732747902016-06-05T10:57:00.001+02:002016-12-20T15:22:48.395+01:00«Di maggio sì vi do molti cavagli / e tutti quanti sieno affrenatori, / [...] e piover da finestre e da balconi / in giù ghirlande ed in su melerance»Mie care lettrici, miei cari lettori,<br />
<br />
anche il mese di maggio è passato, e il sole continua a rimanere incerto tra le nuvole di pioggia. Ho scampato un paio di temporali per un soffio! Anche per questo ho deciso di affidare a Folgore di San Gimignano il titolo del post riepilogativo del mese, con la speranza che comincino davvero a piovere ghirlande al posto delle gocce pesanti che ultimamente tamburellano sul mio lucernario.<br />
<br />
<br />
<center>
<img src="https://i.imgur.com/si4gR8l.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></center>
<br />
<br />
Nelle letture sto mantenendo il ritmo, lento e tranquillo, che ho preso sin dall'inizio dell'anno. Non mi dispiace troppo, anche se ovviamente mi manca avere il tempo per dedicarmi un po' di più ai libri; rimango comunque contenta di riuscire a leggere anche per piacere, e non solo per lavoro.<br />
Alcuni dei libri che mi sono passati tra le mani sono più che dimenticabili, e quindi non credo che ne parlerò qui: come il tempo per leggere, anche il tempo per il blog è irregimentato, e dunque preferisco parlarvi dei romanzi che mi hanno colpita. Spero di condividerli con voi presto; di uno avete già un'idea, guardando la copertina della Prossima recensione nella colonna a sinistra, e vi anticipo anche che il libro mi è stato inviato dalla casa editrice (Acheron books) e che sono molto felice di averlo potuto leggere.<br />
<br />
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-DeOQurggkQM/V1PooEsf9hI/AAAAAAAAHLI/fL1vYLIiCDEWzH3wCs7ME3PJVnPbQvkdgCLcB/s1600/maggio2016.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-DeOQurggkQM/V1PooEsf9hI/AAAAAAAAHLI/fL1vYLIiCDEWzH3wCs7ME3PJVnPbQvkdgCLcB/s320/maggio2016.jpg" width="190" /></a>Per il resto, maggio è stato ovviamente il mese del <a href="http://bibliomaniarecensioni.blogspot.it/2016/05/salto16-in-partenza.html">Salone del libro a Torino</a>. Essendo il primo a cui ho partecipato per lavoro, è stato un momento allo stesso tempo strano ed eccitante. Oltre alla presentazione della nuova struttura e del rinnovamento grafico del giornale presso cui sto facendo il mio stage (il <a href="http://www.giornaledellalibreria.it/">Giornale della libreria</a>, dell'Associazione Italiana Editori) e all'incontro sui dati del primo trimestre del mercato editoriale, ho potuto dedicarmi a una delle mie attività preferite da fare durante le fiere letterarie, seconda solo ai giri tra gli stand in cerca di libri interessanti: gli incontri con le persone che, per molti motivi, non posso abbracciare spesso di persone. E quindi ho potuto strapazzare la <a href="http://laleggivendola.blogspot.it/">Leggivendola</a> Erica, ridacchiare di copertine e trame discutibili con <a href="https://librangoloacuto.blogspot.it/">Nereia</a> e <a href="http://letturesconclusionate.blogspot.it/">Simona</a> (che ho lietamente conosciuto in questa occasione), abbracciare e chiacchierare con la lettrice rampante per antonomasia, <a href="https://lalettricerampante.blogspot.it/">Elisa</a>, salutare Luca (spero seguiate i social di<a href="https://www.facebook.com/nneditore/?fref=ts"> NN</a>, è grazie a lui se sono così ben curati) e salutare svariati compagni di Master, che - fortunatamente - lavorano sparsi tra redazioni, uffici stampa e varie ed eventuali, in giro per l'Italia.<br />
<br />
<br />
Ovviamente ho anche fatto un salto presso vari stand, curiosando tra le nuove uscite e salutando chi conoscevo. Ho anche fatto due acquisti: <i>Le cose che restano</i> di Jenny Offill (so che ora sta presentando il libro a Ivrea, alla Grande Invasione: avrei tanto voluto esserci!) e <i>Stalin + Bianca</i> di Iacopo Barison. Sono molto curiosa di leggere entrambi, ovviamente.<br />
Ho fatto anche un altro paio di acquisti, durante il mese: mi sono lasciata tentare dalla sirene che cantano dai libri usati in zona Cairoli. E così ho preso una vecchia BUR con tre drammi di Hugo (<i>Lucrezia Borgia</i>, <i>Maria Tudor </i>e <i>Angelo</i>) e due Oscar di Remarque (<i>Tempo di vivere, tempo di morire</i> e <i>Ama il prossimo tuo</i>). Che ci posso fare, era una bella giornata di sole, ero felice, li ho visti e mi son detta che sarebbero stati il coronamento perfetto!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-27D1nxtU7Mg/V1PpTNYwyFI/AAAAAAAAHLU/hmL5-us8nAgLwvCGLmA5sgaw7lpWlWsAwCLcB/s1600/TransilvaniaProject.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="154" src="https://1.bp.blogspot.com/-27D1nxtU7Mg/V1PpTNYwyFI/AAAAAAAAHLU/hmL5-us8nAgLwvCGLmA5sgaw7lpWlWsAwCLcB/s200/TransilvaniaProject.jpg" width="200" /></a></div>
Infine, durante il mese ho cominciato a leggere i racconti inviati al <a href="http://transilvaniaproject.blogspot.it/p/concorso-transilvania.html">Transilvania Project</a>, di cui colpevolmente non ho ancora parlato. Trattasi di un concorso organizzato dalla Leggivendola, che mi ha chiesto - a suo rischio e pericolo - di far parte della giuria che sceglierà i vincitori, insieme ad altre persone molto interessanti, equamente divise tra autori, lettori e librai. Vista la bella esperienza che abbiamo vissuto, assieme a Marco/<a href="https://argonautaxeno.blogspot.it/">Salomon Xeno</a>, svolgendo il ruolo di giuria per <a href="http://argonautaxeno.blogspot.it/2013/09/3narratori-racconti-scelti.html">3Narratori</a> - che ricordo sempre con grande piacere! - sono felice di tornare a lavorare e parlare con loro per questo progetto, e di ampliare il discorso con tutti gli altri che, ne sono certa, renderanno ancora più divertente e interessante il dibattito.<br />
<br />
Per questo mese è tutto. Giugno ci attende, e oltre al concorso e alle letture ci sono alcuni momenti importanti che mi attendono. Spero di potervene parlare presto, e soprattutto (egoisticamente) spero che saranno notizie positive.<br />
<br />
Il mio augurio come sempre è che, nel frattempo, voi facciate buone letture.<br />
<br />
A presto,<br />
<br />
Cami<br />
<br />
<br />
<br />Camilla P.http://www.blogger.com/profile/16485801354401001846noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-968089774313039901.post-72440666866886485292016-05-11T19:40:00.001+02:002016-05-17T16:05:31.879+02:00#SalTo16: in partenza!<div dir="ltr">
Carissimi lettori, carissime lettrici,</div>
<div dir="ltr">
come ogni anno arriva Maggio e si porta dietro un appuntamento che, per noi lettori italiani, è sempre foriero di entusiasmi e attese: il Salone del Libro di Torino.<br />
Io anche quest'anno sarò presente, e con una piccola marcia in più, visto che andrò non soltanto per piacere ma anche per lavoro. Avrò quindi alcuni momenti ed eventi da seguire obbligatoriamente (in particolare l'evento <i>Sarà tutta un'altra storia</i>, di venerdì mattina) ma per il resto sarò libera, e questo può voler dire solo una cosa: lunghe passeggiate tra gli stand, a scegliere libri, chiacchierare con editori, lettori e autori, e perdersi in questo mondo che tanto amo.</div>
<div dir="ltr">
Come sempre, mi auguro di incontrare anche qualcuno dei lettori del blog. Riconoscermi, quest'anno, sarà facilissimo: il badge nella foto è il mio!<br />
Se mi incrocerete, non esitate e fermatemi. Come potete immaginare, adoro chiacchierare. </div>
<div dir="ltr">
Buone letture e a presto,</div>
<div dir="ltr">
vostra</div>
<div dir="ltr">
Cami</div>
<div dir="ltr">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://lh3.googleusercontent.com/-Kd2Qp9UyLUQ/VzNuj_PX5wI/AAAAAAAAHJk/XAHx39InnXk/s1600/SalTo2016.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"> <img border="0" height="400" src="https://lh3.googleusercontent.com/-Kd2Qp9UyLUQ/VzNuj_PX5wI/AAAAAAAAHJk/XAHx39InnXk/s400/SalTo2016.jpg" width="253" /> </a> </div>
Camilla P.http://www.blogger.com/profile/16485801354401001846noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-968089774313039901.post-11146178017685957642016-05-01T16:24:00.000+02:002016-05-09T11:28:42.553+02:00L'arte di collezionare mosche - Fredrick Sjöberg (e due parole su I Boreali)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-YB11KFi-Ro4/VyX01AGOuzI/AAAAAAAAHGo/ovasAiz0wFQ9Y2_j7jqSknaovduhZH1qQCLcB/s1600/L%2527arte%2Bdi%2Bcollezionare%2Bmosche%2B-%2BF.%2BSjoberg.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://4.bp.blogspot.com/-YB11KFi-Ro4/VyX01AGOuzI/AAAAAAAAHGo/ovasAiz0wFQ9Y2_j7jqSknaovduhZH1qQCLcB/s320/L%2527arte%2Bdi%2Bcollezionare%2Bmosche%2B-%2BF.%2BSjoberg.jpg" width="157" /></a></div>
<div style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px;">
<span style="color: #383838; font-family: "courier new" , "courier" , monospace; font-size: 14px; line-height: 1.57143em;"><b>Titolo:</b></span><span style="color: #383838; font-family: "gotham" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 1.57143em;"> </span><span style="color: #383838; font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 1.57143em;">L'arte di collezionare mosche</span><span style="color: #383838; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 14px; line-height: 1.57143em;"> (originale:</span><span style="color: #383838; font-family: "gotham" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 1.57143em;"> </span><i><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Flugfällan</span></i><i style="background-color: white; color: #252525; line-height: 22.4px;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="color: #252525;"><span style="background-color: white; font-size: 14px; line-height: 22.4px;">)</span></span></span></i></div>
<div style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px;">
<span style="color: #383838; font-family: "courier new" , "courier" , monospace; font-size: 14px; line-height: 1.57143em;"><b>Autore:</b></span><span style="color: #383838; font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 1.57143em;"> Fredrick </span><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Sjöberg</span></div>
<div style="border: 0px; color: #383838; font-family: gotham, helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 1.57143em; margin: 0px; padding: 0px;">
<br /></div>
<div style="border: 0px; color: #383838; font-size: 14px; line-height: 1.57143em; margin: 0px; padding: 0px;">
<b><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Anno:</span></b><span style="font-family: "gotham" , "helvetica" , "arial" , sans-serif;"> </span><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">2004</span></div>
<div style="border: 0px; color: #383838; font-family: gotham, helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 1.57143em; margin: 0px; padding: 0px;">
<br /></div>
<div style="border: 0px; color: #383838; font-size: 14px; line-height: 1.57143em; margin: 0px; padding: 0px;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><b>Editore:</b></span><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"> Iperborea</span></div>
<div style="border: 0px; color: #383838; font-size: 14px; line-height: 1.57143em; margin: 0px; padding: 0px;">
<span style="line-height: 22px;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><b>Traduzione:</b></span><span style="font-family: "gotham" , "helvetica" , "arial" , sans-serif;"> </span><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Fulvio Ferrari</span></span></div>
<div style="border: 0px; color: #383838; font-size: 14px; line-height: 1.57143em; margin: 0px; padding: 0px;">
<b><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">ISBN:</span></b><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"> 978-88-7091-542-6</span></div>
<div style="border: 0px; color: #383838; font-family: gotham, helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 1.57143em; margin: 0px; padding: 0px;">
<br /></div>
<div style="border: 0px; color: #383838; font-size: 14px; line-height: 1.57143em; margin: 0px; padding: 0px;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><b>Pagine:</b></span><span style="font-family: "gotham" , "helvetica" , "arial" , sans-serif;"> </span><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">218</span></div>
<div style="border: 0px; color: #383838; font-family: gotham, helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 1.57143em; margin: 0px; padding: 0px;">
<br /></div>
<div style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #383838; font-family: "courier new" , "courier" , monospace; font-size: 14px; line-height: 1.57143em;"><b>Trama:</b><b> </b></span><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Frederick Sjöberg è un collezionista di mosche, anzi della famiglia dei sirfidi, e per la precisione solo dei sirfidi indigeni dell'isoletta svedese su cui vive. La sua attività di entomologo e, soprattutto, di collezionista guida questo libro che più di tutto è un'autobiografia, ma che in realtà contiene in sé anche l'essenza del romanzo, del saggio divulgativo</span><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; text-align: right;">, della conversazione brillante.</span></div>
</div>
<div style="border: 0px; color: #383838; font-family: gotham, helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 1.57143em; margin: 0px; padding: 0px;">
<br /></div>
<div style="border: 0px; color: #383838; font-size: 14px; line-height: 1.57143em; margin: 0px; padding: 0px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ci sono libri che arrivano nel momento giusto. Forse non dovrei cominciare una recensione con un luogo comune così trito, ma spero mi perdonerete, perché in questo caso corrisponde alla pura verità. </span></div>
</div>
<div style="border: 0px; color: #383838; font-size: 14px; line-height: 1.57143em; margin: 0px; padding: 0px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Questo libro non l'avrei letto se, per una serie di coincidenze, scelte e casualità, non mi fosse stato donato quando (per lavoro) ho visitato la redazione di Iperborea; e se, al contrario di quanto mi capita di solito, non avessi scelto di leggerlo subito piuttosto di lasciarlo a sedimentare. Avevo bisogno di un libro che fosse letterario ma leggero, che fosse non comico, ma venato d'ironia, divertente in maniera sottile; e magari, pensavo, mi avrebbe fatto bene anche un po' di avventura, per imparare cose nuove, per espandere un pochino i miei orizzonti e vivere un mondo diverso per interposta persona.</span></div>
</div>
<div style="border: 0px; color: #383838; font-size: 14px; line-height: 1.57143em; margin: 0px; padding: 0px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ovviamente non mi era così chiaro, sul momento, ma il bello di ripensare a ciò che ci è successo è che spesso è tutto molto più comprensibile. E così posso dire con certezza, ora, che <em style="border: 0px; line-height: 1.57143em; margin: 0px; padding: 0px;">L'arte di collezionare mosche</em> era esattamente il libro di cui avevo bisogno.</span></div>
</div>
<div style="border: 0px; color: #383838; font-size: 14px; line-height: 1.57143em; margin: 0px; padding: 0px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Fredrick Sjöberg, in questo libro delizioso, parte da sé e dai sirfidi (una particolare specie di mosca, appunto) per andare ben oltre il semplice manuale di entomologia <span style="line-height: 1.57143em;">— </span>quindi vi invito a ricredervi, come ho fatto io, se all'inizio l'dea delle mosche non vi intrigava <span style="line-height: 1.57143em;">—</span> e anche oltre alla forma romanzesca. Credo sia inutile cercare un genere per questo libro, che mescola ricordi e divulgazione scientifica, riflessioni e racconti d'avventura: si tratterebbe di un'incomprensibile limitazione. </span></div>
</div>
<div style="border: 0px; color: #383838; font-size: 14px; line-height: 1.57143em; margin: 0px; padding: 0px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Sjöberg ha semplicemente deciso, un giorno, di mettersi a raccontare della sua vita sulla piccola isola in cui abita, della sua collezione di sirfidi indigene di suddetta isola, e di tutto ciò che anche solo tangenzialmente l'ha accompagnato nel corso degli anni . E l'ha fatto adottando uno stile colloquiale, piano, e un procedere a episodi che rende la narrazione simile a una conversazione brillante: la lettura, così, è immensamente piacevole, e pare quasi di essere in ascolto, e non di far scorrere gli occhi sulle parole. </span></div>
</div>
<div style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="color: #383838; font-size: 14px; line-height: 1.57143em;">Procedendo in questo modo </span><span style="line-height: 1.57143em;"><span style="line-height: 1.57143em;"><span style="color: #383838; font-size: 14px; line-height: 1.57143em;">Sjöberg ha la possibilità di toccare argomenti anche (apparentemente) distanti tra loro: e quindi ecco che compaiono descrizioni delle isole svedesi, le storie di alcuni visitatori, riflessioni sul controllo</span></span></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> – </span><span style="line-height: 1.57143em;"><span style="line-height: 1.57143em;"><span style="color: #383838; font-size: 14px; line-height: 1.57143em;">un argomento che, soprattutto nei primi capitoli, torna spesso, e che si concretizza nella necessità del collezionista di avere un limite; ma che sorprende un poco, per le esperienze di vita dello stesso </span><span style="color: #383838; font-size: 14px; line-height: 1.57143em;">Sjöberg</span></span></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> – </span><span style="line-height: 1.57143em;"><span style="line-height: 1.57143em;"><span style="line-height: 1.57143em;"><span style="color: #383838; font-size: 14px; line-height: 1.57143em;">e, soprattutto, le storie di altri entomologi, veri e propri avventurieri, che accompagnano il lettore e diventano dei co-protagonisti a tutti gli effetti. Colui che più di tutti merita questo titolo è René Malaise, entomologo svedese che viaggiò in alcuni dei luoghi più lontani ed esotici del mondo, in particolare nel </span></span></span></span><span style="color: #383838; font-size: 14px; line-height: 1.57143em;">Kamčatka, affrontando situazioni incredibili per continuare le proprie ricerche e per perfezionare le proprie trappole per insetti. Non vi racconto nulla; credetemi quando vi dico, però, che Malaise incarna perfettamente la figura dell'esploratore tipica di fine Ottocento-primo Novecento, e che "studiare insetti" è una definizione molto limitante della sua occupazione.</span></span></div>
</div>
<div style="border: 0px; color: #383838; font-size: 14px; line-height: 1.57143em; margin: 0px; padding: 0px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">A far da cappello a tutto questo ci sono le riflessioni di <span style="line-height: 1.57143em;">Sjöberg, che</span> dalla sua passione per i sirfidi prende l'attenzione al dettaglio minuzioso e, soprattutto la capacità di riflettere data dalle attese lunghissime, passate fermo immobile. Alcuni passaggi del libro danno l'idea di essere stati scritti dopo settimane di riflessioni, idee assorbite a tal profondità da essere cristalline nella sua mente, pronte a essere poi scritte con assoluta semplicità.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
</div>
<div style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px;">
<div style="border: 0px; color: #383838; font-size: 14px; line-height: 1.57143em; margin-bottom: 0.714285em; padding: 0px;">
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-smlICDhTQbo/VyX4Mjk8bDI/AAAAAAAAHG4/LoFxv7_I7c0_o46sUuW9H4zK83fwoUXVACLcB/s1600/Immagine.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-smlICDhTQbo/VyX4Mjk8bDI/AAAAAAAAHG4/LoFxv7_I7c0_o46sUuW9H4zK83fwoUXVACLcB/s400/Immagine.jpeg" width="225" /></a></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="line-height: 1.57143em;">Poco dopo aver chiuso il libro, ho cominciato a sperare che Iperborea portasse in Italia gli altri scritti di questo autore; grazie alla serata inaugurale de I Boreali (il festival dedicato alla cultura nordica che dall'anno scorso ha luogo a Milano, un'iniziativa bellissima che spero di godermi ancora di più l'anno prossimo), posso confermarvi che Iperborea sta effettivamente traducendo un altro libro di </span><span style="line-height: 1.57143em;">Sjöberg, una sorta di seguito de <em style="border: 0px; line-height: 1.57143em; margin: 0px; padding: 0px;">L'arte di collezionare mosche</em>, e io ovviamente ne sono davvero felice.</span></span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; line-height: 1.57143em; text-align: justify;">L'incontro di cui parlo ha visto </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; line-height: 1.57143em; text-align: justify;">Sjöberg parlare con Paolo Nori, un autore di cui ho letto solo articoli per ora, e dall'umorismo che ben si sposa con l'ironia dell'autore svedese: hanno dato vita a una conversazione vivace, brillante, interessante, che ha confermato la simpatia che ho provato nei confronti dell'autore durante la lettura, e che ha fatto ridere di cuore me e molti dei presenti. Si è parlato di insetti e di chi li cataloga, esploratori ed esploratrici, biologi, donne, della Svezia e dell'Italia, delle passioni, delle collezioni e delle manie, di letteratura (russa, in particolare) e di WC a due posti (per capire il perché dovrete leggere il libro). Sono anche riuscita a farmi firmare il libro, cosa a cui tenevo molto, e mi ha fatto piacere potergli parlare, anche se solo per poco. </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; line-height: 1.57143em;"></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; line-height: 1.57143em;">
</span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="line-height: 1.57143em;">Quando il seguito uscirà in libreria io lo prenderò, senza alcun dubbio (e sono quasi tentata di sperare che in casa editrice ascoltino Paolo Nori e lo intitolino </span><em style="border: 0px; line-height: 1.57143em; margin: 0px; padding: 0px;">Il re dell'uva passa</em><span style="border: 0px; line-height: 1.57143em; margin: 0px; padding: 0px;">: mi piace più de <i>Il re dell'uvetta</i>!</span><span style="line-height: 1.57143em;">). </span></span></div>
</div>
<div style="border: 0px; color: #383838; font-size: 14px; line-height: 1.57143em; margin-bottom: 0.714285em; padding: 0px;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b><br /></b>
<b>Voto:</b></span></div>
<div style="border-image-outset: initial; border-image-repeat: initial; border-image-slice: initial; border-image-source: initial; border-image-width: initial; border: 0px; color: #383838; font-family: gotham, helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 1.57143em; margin-bottom: 0.714285em; padding: 0px;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-Q9g3lIb6IO0/UFY7XDHGoRI/AAAAAAAAB14/u_4kiHsNWMg1ZfiC-Bx0z9ZCMK-25V-jQCKgB/s1600/stelline.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; line-height: 22px; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-Q9g3lIb6IO0/UFY7XDHGoRI/AAAAAAAAB14/u_4kiHsNWMg1ZfiC-Bx0z9ZCMK-25V-jQCKgB/s1600/stelline.png" /></a><a href="https://4.bp.blogspot.com/-Q9g3lIb6IO0/UFY7XDHGoRI/AAAAAAAAB14/u_4kiHsNWMg1ZfiC-Bx0z9ZCMK-25V-jQCKgB/s1600/stelline.png" imageanchor="1" style="clear: left; line-height: 22px; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-Q9g3lIb6IO0/UFY7XDHGoRI/AAAAAAAAB14/u_4kiHsNWMg1ZfiC-Bx0z9ZCMK-25V-jQCKgB/s1600/stelline.png" /></a> <a href="https://4.bp.blogspot.com/-Q9g3lIb6IO0/UFY7XDHGoRI/AAAAAAAAB14/u_4kiHsNWMg1ZfiC-Bx0z9ZCMK-25V-jQCKgB/s1600/stelline.png" imageanchor="1" style="clear: left; line-height: 22px; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-Q9g3lIb6IO0/UFY7XDHGoRI/AAAAAAAAB14/u_4kiHsNWMg1ZfiC-Bx0z9ZCMK-25V-jQCKgB/s1600/stelline.png" /></a><span style="line-height: 1.57143em;"> 8,5</span><br />
<b style="font-family: 'courier new', courier, monospace; line-height: 1.57143em;"><br /></b>
<b style="font-family: 'courier new', courier, monospace; line-height: 1.57143em;">Frasi e citazioni che mi hanno colpita...</b></div>
<div style="border-image-outset: initial; border-image-repeat: initial; border-image-slice: initial; border-image-source: initial; border-image-width: initial; border: 0px; margin-bottom: 0.714285em; padding: 0px;">
</div>
<ul>
<li style="text-align: justify;"><span style="color: #383838; font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;">Molti anni fa, prima dell'isola e del teatro, risalii l'immenso fiume Congo su una chiatta che faceva servizio passeggeri. Ah, che avventura! Che racconto poteva venirne fuori! Sulla libertà! E invece niente: non sono mai riuscito a dire nient'altro che le foreste erano grandi e il fiume largo come lo stretto di Kalmar. Che c'ero stato. È questo che capita quando si viaggia per avere qualcosa da raccontare. Si perde la capacità di vedere. In compenso avrei potuto essere inesauribile sul tema della nostalgia. Meglio non dire niente.</span></span></li>
<li><div style="text-align: justify;">
<span style="color: #383838; font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;">Bottonologia si chiama, la scienza del futile, un termine irriverente, ma corretto. L'uomo che amava le isole è essenzialmente, in quanto collezionista, un tipico bottonologo. Stila cataloghi. L'idea è che debbano essere completi. Dev'esserci tutto. In questo il bottonologo si distingue dal cartografo, cui per altri versi assomiglia e con cui può essere confuso. Chi disegna carte geografiche non potrà mai inserire tutto nella sua immagine della realtà, che rimane per forza una semplificazione, a prescindere dalla scala scelta. Entrambi cercano di catturare qualcosa e di conservarla. Ma la somiglianza finisce qui. </span></div>
<span style="color: #383838; font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;"><div style="text-align: justify;">
Quello che mi sconcerta è che a volte il bottonologo, come in Lawrence, sembra solo un ex cartografo sulla via della pazzia. Una fase transitoria. </div>
</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="color: #383838; font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;">A partire dal giorno di aprile in cui il sole a sud fa aprire i primi boccioli del salice, cominciano a volare anche i primi sirfidi. Piccole specie poco appariscenti che spesso vengono definite rare nei libri, forse perché sono davvero molto poco diffuse, ma più probabilmente perché nessuno si dà il tempo di vederle. [...] Inoltre i salici migliori sono in genere così alti che non ci si arriva con il retino: si può solo stare sotto a osservare con il binocolo quello che succede tra i fiori in cima, tormentandosi il cervello e domandandosi quali specie stiano volando lassù. Naturalmente si può comprare un manico [per il retino] più lungo (gli ingegnosi cechi ne hanno messo in commercio uno lungo otto metri) e starsene al sole di primavera come un saltatore con l'asta che ha perso la strada, ma pare che manici del genere siano difficili da maneggiare mantenendo la propria dignità, così sono andato alla ricerca di salici che fioriscano pur essendo bassi. </span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="color: #383838; font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;">Quando i giorni erano contati tutto mi pareva più chiaro, come se tra la fine dei preparativi e la partenza regnasse una particolare magia. Il tempo al di là di quel limite sembrava infinito, sfuggente e inaffidabile. La limitazione conferiva una calma liberatoria. Quei giorni contati erano come un'isola. E l'isola, in seguito, divenne un istante misurabile. A lungo questa scoperta fu l'unico incontestabile profitto dei miei viaggi.</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="color: #383838; font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px;">E quando dico che il paesaggio letterario può trasmettere una specie di esperienza letteraria a diversi livelli di profondità, intendo proprio questo: prima di tutto bisogna conoscere la lingua. In un dizionario tutto fatto di animali e di piante, dunque, le mosche sono vocaboli in grado di narrare storie di ogni tipo seguendo il codice delle leggi grammaticali dell'evoluzione e dell'ecologia.<br />Riconoscere un <i>Chrysotoxum vernale</i> quando lo si vede e sapere perché vola proprio in quel luogo e in quel momento dà una soddisfazione che purtroppo non è affatto facile da spiegare. Temo che si debba prendere la deviazione dell'utile per poter arrivare al bello. L'essenziale resta una questione di gusto.</span></li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #383838; font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 22px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #383838; font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 14px; line-height: 22px;">Buone letture e buoni libri!</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #383838; font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 14px; line-height: 22px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #383838; font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 14px; line-height: 22px;">Vostra,</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #383838; font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 14px; line-height: 22px;">Camilla</span></span></div>
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Camilla P.http://www.blogger.com/profile/16485801354401001846noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-968089774313039901.post-20990638422459809502016-01-31T21:30:00.002+01:002016-04-16T18:01:36.807+02:00«Accade quest'anno ciò che accade ogni tanto alla fine di Gennaio, una falsa primavera»Mie care lettrici, miei cari lettori,<br />
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anche questo Gennaio è passato, e come ha ben scritto Simenon ne <i>La neve era sporca</i> (da cui viene la frase che ho preso in prestito come titolo), è stato un inizio d'anno piuttosto tiepido. Mi è quasi venuta voglia di primavera, e di parchi in cui stendermi a leggere... benché sappia che ci attende almeno un altro mese di freddo.<br />
Quindi non ho ancora riposto le coperte pesanti e le tazze giganti per il caffellatte, fedeli compagni delle mie sessioni di lettura casalinga. Avevo qualche post altrui in arretrato che ho recuperato durante il fine settimana e in questi giorni mi sto anche dedicando a un progetto con alcuni miei compagni di Master che spero si sviluppi al meglio.<br />
E a proposito di Master: l'ho ufficialmente concluso. Qualche giorno fa ho fatto il colloquio finale e devo dire che è stata una sensazione strana: da un lato sono felice, per ovvie ragioni, dall'altro rifletto sempre più sul fatto che, salvo sorprese, questa è stata la mia ultima esperienza accademica come studentessa. Certo, continuerò a studiare, perché il desiderio di sapere e imparare, di approfondire, è parte di me e parte di quello che mi porta verso i libri; però l'ambiente universitario mi è sempre piaciuto, e la possibilità di interagire coi docenti era uno stimolo non da poco. Insomma, sono contenta, ma provo anche quella punta di malinconia che accompagna la fine di ogni cosa.<br />
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-xSr4jTyKZEg/VxJhvdJVk9I/AAAAAAAAHGc/s-D4LoDJSmU6RMT9kXggzyfmAsXUgvVMgCLcB/s1600/Letture%2BGennaio%2B2016.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="https://3.bp.blogspot.com/-xSr4jTyKZEg/VxJhvdJVk9I/AAAAAAAAHGc/s-D4LoDJSmU6RMT9kXggzyfmAsXUgvVMgCLcB/s320/Letture%2BGennaio%2B2016.jpg" width="320" /></a></div>
Ma lasciamo da parte la pensosità e passiamo ai libri! Questo mese ne ho finito uno che avevo cominciato a Dicembre e ne ho letti altri due; li vedete tutti qui di fianco. Come potete vedere dalle mie stelline, solo uno mi ha veramente colpita, e spero di parlarvene presto: si tratta de <i>L'arte di collezionare mosche</i> di <span style="font-family: inherit;">Fredrik Sj<span style="background-color: white; color: #252525; font-size: 14px; line-height: 22.4px;">ö</span>berg (Iperborea), che mi è stato donato in un'occasione molto importante per me, di cui vi parlerò nel post dedicato.</span><br />
<span style="font-family: inherit;">Degli altri due vi parlerò qui, perché non ho molto da dire a riguardo. Sono libri che ho letto in inglese; uno, <i>Cranberry Bluff </i>(di Deborah Garner, autopubblicato) è un <i>cozy mystery </i>semplice, la versione cartacea di una puntata de <i>La signora in giallo</i> (ma senza Angela Lansbury). I personaggi sono delineati il minimo indispensabile, ma devo dire che non risultano per niente macchiettistici: piuttosto, si può dire che ricordano quei "caratteri" che, appunto, uno potrebbe trovare in una puntata della cara Signora già citata. Il mistero incentrato sul motivo che ha portato Molly, la protagonista, a gestire il piccolo B&B mette abbastanza curiosità da voler proseguire la storia e la risoluzione finale mi ha colta di sorpresa, così come alcune delle rivelazioni relative ai vari personaggi. Volevo dell'intrattenimento gradevole e leggero e questo ho ottenuto, quindi posso dirmi soddisfatta.</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><i>Dying for a living</i> (di Kory M. Shrum, di nuovo autopubblicato), invece, mi ha lasciata piuttosto freddina. Trattasi di romanzo urban fantasy in cui esiste una minuscola percentuale di persone per cui è possibile tornare dalla morte, e anche sostituirsi a qualcuno in procinto di morire; così la protagonista, Jesse - che fa parte della percentuale di cui sopra - lavora come "rimpiazzo di morte". L'idea era intrigante, e il fatto che la trama accennasse all'investigazione di Jesse sul proprio omicidio aveva solleticato la mia curiosità; purtroppo ho trovato le relazioni tra i personaggi estremamente mal sviluppate, e più che miei coetanei (o giù di lì) mi sono sembrati ragazzini di sedici anni. Che parlano di chi ama chi nei momenti più inopportuni, tra le varie cose, o che sembrano dimenticarsi di essere sotto indagine, mentre qualcuno tenta di ucciderli. La scrittura non è particolarmente brillante; e l'assunto di base della storia - l'esistenza di questi "redivivi" - avrebbe forse avuto più senso senza i tentativi di spiegarlo scientificamente, perché più l'autrice tenta di chiarire questi aspetti, più tutto risulta posticcio. Unite insieme il tutto e capirete perché per me questo libro non è riuscito a spiccare il volo; peccato, perché alcune trovate sarebbero state piuttosto interessanti, prese singolarmente. </span><br />
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Per questo mese finisce qui. Mi auguro che Febbraio porti letture che mi sorprendano: il libro che ho ora in lettura ci sta riuscendo molto bene. Ma ve ne parlerò quando l'avrò finito!<br />
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Come sempre vi saluto augurandovi buoni libri e buone letture.<br />
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Un abbraccio,<br />
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CamiCamilla P.http://www.blogger.com/profile/16485801354401001846noreply@blogger.com9