Titolo:Libero Arbitrio
Autore:Caterina Armentano
Anno:2010
Editore:0111 Edizioni
ISBN:978-88-6307-328-7
Pagine:200
Trama:Le vite di diverse donne s’intrecciano e si confrontano su uno dei temi più importanti e difficili di sempre: la maternità. Tra figli desiderati e mai arrivati, figli non voluti, storie a lieto fine e episodi tragici, ognuna di loro scoprirà cosa comporta l’essere madre.
Chi segue il blog da un po’ sa che ho già avuto modo di apprezzare Caterina Armentano e la sua scrittura: proprio alla fine della recensione della sua raccolta di racconti auspicavo un futuro romanzo. Ora il romanzo è arrivato (ed è disponibile in una catena di lettura, promossa dall’autrice stessa su Anobii): tuttavia, con mio grande dispiacere, questa volta la lettura non è stata altrettanto emozionante.
Ciò che più è mancato, in questo libro, è il coinvolgimento con i personaggi, essenzialmente per un motivo: sono troppi. Non hanno spazio sufficiente per sviluppare la propria caratterizzazione e la propria storia e questo impedisce al lettore di affezionarsi al loro destino; di quelli meno importanti non si riesce proprio a distinguere la “voce” e si finisce per confonderne qualcuno.
Inoltre, mi è quasi sembrato che l’autrice abbia voluto mostrare tutta la casistica dei problemi legati alla maternità, finendo per dare “di tutto un po’”, ma di nulla la panoramica sfaccettata che speravo. Secondo me, sarebbe stato meglio tagliare via alcuni rami morti della narrazione e concentrarsi sui filoni più vivi e importanti, come quelli legati a Rebecca ed Ester, le due protagoniste principali: la loro caratterizzazione è sicuramente più approfondita rispetto alle altre (in particolar modo quella di Rebecca, la voce narrante, donna forte e sicura di sé, pronta a nascondere il proprio dolore per il bene altrui), ma, proprio a causa del problema di cui ho appena scritto, non riesce a risultare del tutto delineata. Manca quel quid che ti fa entrare “nelle loro scarpe” e fa scattare l’empatia – condizione particolarmente necessaria in questa storia (che parla di avvenimenti per lo più tragici), che purtroppo non viene del tutto raggiunta.
E’ un vero peccato perché le loro personalità, così fiere, così sognatrici, ne avrebbero giovato infinitamente e sono certa che l’autrice avrebbe saputo regalarci il ritratto intimo e delicato di due donne vere. Davvero un peccato!
Altro punto dolente, per quanto mi riguarda, sono i dialoghi (punto che, tra l’altro, si può ricollegare comunque alla caratterizzazione dei personaggi – un buon dialogo, in fondo, può fare molto nel delineare i caratteri di chi parla). Li ho trovati, in certi punti, un po’ artificiosi: sembravano più delle battute che delle frasi che avrei potuto effettivamente sentire in una conversazione tra persone che si conoscono da una vita. Quasi teatrali, ma non nel giusto modo.
A onor del vero, però, ci sono anche alcuni dialoghi realistici e ben dosati, che si sposano bene col realismo che la Armentano cerca di mostrare in questo suo libro (al contrario dei dialoghi troppo “scenici”). E’ come se questa storia fosse attraversata da due diverse anime (che si riflettono sia nei dialoghi, sia nelle parti descrittive): una che cerca di restituire uno spaccato di vita fedele e veritiero e una che, invece, punta decisamente di più sul lirismo e sull’espressione di alti sentimenti e valori. Purtroppo queste due anime non riescono sempre a mescolarsi bene: dispiace, perché quando l’autrice non si lascia trascinare troppo né dall’una, né dall’altra, prendono vita dei brani veloci, piacevolissimi, intriganti.
La trama, eccezion fatta per i “rami morti” di cui ho scritto sopra, è ben congegnata: il finale, soprattutto, mi ha positivamente stupita. Una scena inaspettata, quasi commovente direi.
In certi casi mi è quasi sembrato che la narrazione procedesse ad episodi, poiché ci sono diversi “salti temporali” tra un capitolo e l’altro: nella maggior parte dei casi sono gestiti come si deve, cosa solitamente abbastanza difficile, quindi diamo a Cesare ciò che è di Cesare e a Caterina ciò che è di Caterina!
Ultima cosa, ma qui l’autrice non c’entra nulla: l’editing. Ho trovato diversi refusi fastidiosi sia nella punteggiatura, che nelle parole (purtroppo non me le sono segnate, altrimenti vi avrei portato qualche esempio). Potrei ancora ancora provare a chiudere un occhio se fosse una casa editrice di breve corso, ma la 0111 Edizioni è ormai attiva da un po’ e ha pubblicato anche libri ben confezionati: non capisco perché, in questo caso, si siano lasciati così tanti errorini ed erroracci. Saranno inezie, ma io trovo che rendano la lettura molto, molto meno piacevole.
Insomma, io ero un po’ in dubbio sul voto da dare a questo libro della Armentano – perché non mi è piaciuto quanto la sua raccolta di racconti, ma nonostante tutto è stata una lettura sentita e ci sono state delle scene piene di emozioni; tuttavia, riflettendoci su e tenendo conto anche, appunto, dello scarso editing, non ho potuto dare un voto sufficiente.
Nonostante tutto, ripongo ancora molta fiducia nelle capacità di Caterina: so che, col suo prossimo lavoro, tornerà a stupirmi.
Per finire con una nota più positiva, mi preme aggiungere che questa autrice è una persona squisita, gentile e pronta a rispondere ad ogni curiosità: proprio per questo mi dispiace non darle una buona valutazione. Ma, come le ho già detto, mi conforta sapere che ci sono autrici come lei che non la prendono sul personale e che accettano sia i commenti buoni che quelli meno buoni!
Frasi e citazioni che mi hanno colpita…
- Spesso la quotidianità ci pesa, ci soffoca, ci annoia e quando il temporale dell’esistenza si abbatte su di noi e ci inzuppa, ci spoglia di ogni forma di coraggio e volontà, ci rendiamo conto che quella quiete che consideravamo insana era la nostra felicità e sarebbe bastato un pizzico di attenzione per rendercene conto.
Vi saluto e vi auguro buone letture, come sempre!
Cami
P.S. incrociate le dita per me, lunedì ho un esame a cui tengo molto! :)
Dita incrociate.
RispondiEliminaGrazie :)
EliminaLetto anche la recensione. Curiosità. Ma tutti i nomi sono di origine biblica?
EliminaNo; mi pare ci sia anche una Miriam, per il resto sono tutti nomi non direttamente collegati alla tradizione biblica.
EliminaOh, buona fortuna per l'esame!
RispondiEliminaIo attendo il giorno in cui avrò tra le mani un ereader per poter leggere Libero Arbitrio, che sul pc mi si sciolgono gli occhi T-T
Grazie! :) Sono un po' agitata ><
EliminaAllora sono curiosa di sapere cosa ne pensi!
Io mi sto trovando molto bene con il mio e-reader, sono molto felice di essermi decisa a prenderlo (*ehm* farmelo regalare, ma va beh, dettagli).
Nemmeno io riesco a leggere a lungo al pc, ne risente davvero troppo la vista!
In bocca al lupo! (un po' in ritardo, ops)
RispondiEliminaComunque recensione davvero ben scritta e dettagliata :) mi incuriosisce molto la Armentano, ma penso recupererò la sua raccolta di racconti ;)
Eheh, ha portato fortuna comunque :)
EliminaTi ringrazio! I racconti secondo me meritano, se li leggerai fammi sapere cosa ne pensi :)
Bene, mi fa piacere allora :D
EliminaCerto, ti farò senz'altro sapere ;)
Eccomi! In ritardo come al solito ma presente. Grazie Cami per la recensione. Pubblicare significa sottoporsi al giudizio del lettore e l'opinione degli appassionati è sacra ( quando non è dissacrante!) Poi le tue recensioni non sono mai negative del tutto! Magari Libero arbitrio non ti ha "preso", "sorpreso" come pensavi ( e pensavo!) ma hai trovato comunque qualcosa di positivo. Su anobii è stato molto apprezzato, ha quattro splendide stelline e anche le vendite non mi hanno delusa. La cosa che più che mi fatto riflettere è che "Libero arbitrio" è piaciuto molto agli adolescenti e, sai non l'avrei mai detto! Quindi il mondo è bello perché è vario! In più mi inorgoglisce sapere che desideri ancora leggere altre mie opere e questo è molto molto importante per chi scrive: non perdo i lettori neanche se le mie opere non piacciono! Saranno le minacce? Non saprei dire ma gente come te, disponibile ce ne vorrebbe nel web ... un abbraccio e alla prossima :)
RispondiEliminaCiao Caterina, mi fa piacere che tu sia passata qui!
EliminaGrazie a te per la tua gentilezza, come ben sai è una tua qualità che apprezzo molto.
Ahaha, ebbene sì, sono le minacce! Ricordo una minaccia di bombe fatte di Nutella, in una discussione su Anobii, o sbaglio? ;)
Ti ringrazio anche per il complimento finale, che ricambio con tutto il cuore; ti mando un abbraccio!
Alla prossima!
Attenta ai prossimi pacchi postali, plichi o lettere che ti verranno recapitati ... decidi bene se aprirli o meno, la nutella è difficile da levare dai vestiti :)
RispondiEliminaE' facile essere gentile con chi è gentile :)Un abbraccio :)