Buongiorno a tutti, lettori e lettrici!
Torna, dopo un paio di mesi, la rubrica che risponde alle vostre domande (o che, perlomeno, ci prova): sono contenta di aver trovato di nuovo il tempo per fare le ricerche, mi mancava molto. E visto che vi ho già fatto attendere a sufficienza, non mi dilungo ulteriormente con l’introduzione e passo alle chiavi di ricerca.
1. Brian Boru nozze
La documentazione che riguarda Brian Boru, re dell’Irlanda dei primi anni Mille, attesta quattro matrimoni: sposò prima Mór, da cui ebbe tre figli, quindi Echrad, da cui ebbe un figlio, poi Gormflaith, il suo matrimonio più famoso, da cui ebbe un figlio, infine Dub Choblaig, da cui ebbe un figlio. Ebbe anche altre tre figlie femmine (forse anche di più), ma la madre/le madri non sono certe.
Il terzo matrimonio è quello più famoso perché fu molto particolare: stipulato durante delle trattative di pace, finì col divorzio e con Gormflaith intenta a organizzare un forte attacco militare contro il regno di Brian Boru. D’altronde, non era una donna qualunque: figlia, sorella e vedova di re, la politica e il potere per lei dovevano essere il pane quotidiano. Senza contare che, a quanto pare, era anche una donna molto bella.
2. D’Ambrosio Angelillo
Giuseppe D’Ambrosio Angelillo è uno studioso (ma non in senso tradizionale), uno scrittore, un editore (sua è la Piccola Casa Editrice Acquaviva, che produce volumetti dalle copertine artistiche molto belle e ben curate; tratta svariati autori, classici e moderni) e, da quel che si legge nel suo
sito personale, mi sembra che sia soprattutto un essere umano con la voglia d’imparare e la tendenza a non prendersi sul serio.
Molti dei suoi libri sono disponibili per il download gratuito sul suo sito, cosa che depone senz’altro a suo favore, visto che così ci si può fare subito un’idea della sua produzione.
3. dov è ambientato L'uomo che ride
L’uomo che ride è ambientato principalmente a Londra, dove si svolge la maggior parte della storia; altro luogo importante è la costa nei pressi di Portland, dove si trova Gwynplain nel momento in cui comincia la narrazione delle sue vicende.
4. dove trovo i libri di Fitzek?
In una qualunque libreria mediamente fornita e in tutti i principali store online.
5. frasi+"mutevoli+umori"+Alcott
Mutevoli umori è una delle opere meno note di Louisa May Alcott, pubblicata per la prima volta in patria nel 1864 e in Italia nel 1995 (dai tipi della Bollati Boringhieri). Non ho trovato citazioni da fonti autorevoli e, in ogni caso, non posso sapere quali frasi cercasse l’autore di questa chiave; tuttavia, l’opera è disponibile sul
sito del progetto Gutenberg, in lingua originale, e per chi sa l’inglese non dovrebbe essere difficile trovare ciò di cui ha bisogno.
6. L'albero delle donne tristi trama
Il nostro ricercatore ha perso una lettera per strada: credo proprio che si tratti de
L’albergo delle donne tristi, di Marcela Serrano.
Però… che titolo poetico, quello sbagliato! Potrebbe ispirare un nuovo libro, una nuova storia. Gli errori portano spesso verso strade inaspettate, non per forza negative.
Va be’, la pianto con le riflessioni pseudo-filosofiche e rispondo alla chiave di ricerca.
“Un grande romanzo dedicato alle ombre dell'anima femminile. Una storia che si apre alla luce della confidenza, della complicità, della parola condivisa. Su un'isoletta dell'arcipelago di Chloé, nel Sud del Cile, sorge un insolito Albergo per donne in cerca di conforto. Ègestito da Elena, che ha lavorato per la Resistenza, è psichiatra e ha finalmente raggiunto una profonda tranquillità interiore. Da lei si rifugia una clientela di sole donne, talora famose, accomunate dalla tristezza, segnate dalle cicatrici del disamore. Possono soggiornare per tre mesi all'Albergo, che si staglia spettrale sullo sfondo di un promontorio affacciato sul mare, ai confini del mondo. Qui le clienti conoscono persone ugualmente vulnerabili, cui confidano i propri sogni irrealizzati, gli affetti ormai estranei, gli amori autolesionistici. Qui si intrecciano le storie comuni di tante donne. Qui sbarca anche Floreana che, complice la bellezza quasi primordiale del paesaggio, tenta di liberarsi del proprio passato, di risvegliarsi alle emozioni e alla vita, di riacquistare fiducia in sé.”
7. monologo con conclusione amletica
Questa ricerca mi ha messo in difficoltà. Amleto è uno dei personaggi più complessi di Shakespeare, che a sua volta ha uno stile molto particolare e distinto; come si fa a trovare un monologo con conclusione amletica, che non sia presente nell’
Amleto stesso?
Inizialmente avevo pensato di trascrivere il monologo finale dell’
Edipo di Seneca, le cui opere teatrali sono state delle sicure fonti d’ispirazione per il Bardo; dopo qualche riflessione, tuttavia, ho deciso di desistere. Edipo, nella sua tragedia totale, manca del sarcasmo rabbioso e dolente di Amleto, che ritengo sia una cifra fondamentale del personaggio.
Quindi… non so. Non so come rispondere a questa chiave.
Secondo voi, esiste qualche monologo “con conclusione amletica”, che non sia nell’Amleto?
8. Malinda Lo chi è
Malinda Lo è un’autrice americana che attualmente ha all’attivo 4 romanzi di genere fantasy e sci-fi, oltre ad aver partecipato con i propri racconti a diverse antologie, concentrandosi sempre sui genere sopracitati. Le sue opere sono principalmente indirizzate agli adolescenti (i cosiddetti
young-adults). E’ particolarmente attenta alle tematiche LGBT: si occupa di molte iniziative per l’accettazione delle diverse tendenze sessuali, con un occhio di riguardo per i giovane. E’ anche fondatrice di
Diversity in YA, un gruppo che si occupa di portare all’attenzione del pubblico non solo le problematiche LGBT, ma in generale quelle di tutte le minoranze sotto-rappresentate nella letteratura YA americana contemporanea.
Sul suo
sito, sempre molto aggiornato, troverete tutte le informazioni che cercate.
9. personaggi La bambina che salvava i libri
La protagonista de La bambina che salvava i libri è Liesel Meminger, una ragazzina tedesca data in affidamento poco prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Gli altri personaggi principali sono Hans e Rosa Hubermann, la coppia che la prende con sé, Rudy Steiner, un ragazzino che diventerà un suo caro amico, Max Vandenburg, un ebreo nascosto nello scantinato della sua nuova casa, e la Morte in persona, che racconta la storia dal suo personalissimo punto di vista.
Personalmente non ho apprezzato molto il libro, ma a distanza di tempo riesco a guardarlo in maniera più oggettiva e quindi (pur rimanendo della mia idea) posso capire perché a molti è piaciuto.
10. ripetere mesi dell'anno
…Eh? Sul serio, vorrei sapere cosa si voleva trovare con questa chiave di ricerca.
11. Ricordati di me Christopher Pike trama
“Quando Shari si sveglia a casa sua dopo aver partecipato a una festa di compleanno, non si rende conto di essere solo uno spirito. Nel momento in cui arriva una telefonata dall'ospedale e i suoi genitori impallidiscono, capisce che qualcosa non va. Scoprirà così di essere morta, ma mentre la polizia parla di suicidio, Shari sa che qualcuno l'ha uccisa. Decide così di trovare l'assassino.”
Una trama decisamente interessante, non trovate? Io ho sentito parlare di questo libro per la prima volta su
Il tempo di leggere; poi, Pike è stato nominato anche da Federica (ovvero radiolinablu del blog
La Fede librovora) tra gli autori della sua infanzia in un commento a una delle prime
Top Ten. Ora non credo che lo leggerò, ma se fossi una ragazzina e sentissi parlare di questo libro, sicuramente correrei a cercarlo in libreria.
12. tesi di laurea Tocqueville
Che argomento affascinante! Tocqueville è stato un grande storico e storiografo, con una conoscenza della filosofia e della politica davvero incredibili. Ho studiato a grandi linee il suo lavoro per un approfondimento sulla Rivoluzione francese durante il corso di Storia Moderna.
Mi chiedo perché qualcuno dovrebbe cercare una tesi di laurea. Oddio, lo so perché, non crediate che sia così ingenua – ma è proprio l’idea stessa che mi disturba.
13. si trova il libro la storia infinita edizione corbaccio del 2002 con copertina drago?
Si trova, si trova! Puoi comprarlo su
Mare Magnum o su
Comprovendolibri, oppure puoi trovarlo in prestito in una delle biblioteche elencate in
questa pagina, ovvero quella del Catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale. C’è anche una ristampa, che dovrebbe avere la stessa copertina, del 2003 (le biblioteche in cui si trova sono elencate
qui).
Io ho adorato
La storia infinita, sono davvero felice che qualcuno lo stia cercando! A voler essere onesti, però, preferisco la copertina della mia edizione (oppure quella della copia che presi in prestito in biblioteca).
14. Paradiso e Inferno nella biblioteca antiquaria
Inferno e Paradiso della libreria antiquaria è un capitolo, scritto sotto forma di dialogo tra un libraio antiquario e un cliente, contenuto ne
L’isola volante di Giuseppe Pontiggia. Poche pagine, concentrate sull’idea di collezionismo, di mania, di culto della completezza e di speranza (talvolta vana, talvolta lecita). Si tratta di un testo dotato di un’ironia, presente alla base di un’analisi (degli altri e dell’autore stesso) tutto sommato seria, che mi ha colpita molto quando ho letto il libro, così come mi ha colpita quando ho riletto il capitolo per rispondere a questa domanda.
Mi sembra singolare il fatto, però, che la chiave di ricerca presenti una biblioteca al posto di una libreria (oltre ai due regni oltremondani citati a rovescio). Errore del ricercatore o errore mio, che magari sto prendendo Roma per toma e non sto rispondendo affatto alla chiave?
15. Notti di Giugno Victor Hugo
Nuits de Juin, di Victor Hugo, è una poesia corta e onirica dedicata alle notti del primo mese estivo. Il titolo, però, è stato cercato in italiano; ipotizzo, quindi, che si cercasse una traduzione… che, purtroppo, sembrerebbe inesistente. Evitando di pensare al fatto che di Hugo non è stata tradotta l’opera omnia (com’è possibile?!), mi si è affacciato alla mente un modo per rispondere comunque alla chiave di ricerca su questo autore da me tanto amato: provare a tradurla. Ho fatto qualche anno di francese e, pur essendo decisamente arrugginita, è una poesia che non presenta magagne grammaticali o sintattiche eccessive.
Però voi capite che cercare di trovare le parole per rendere il lessico italiano aderente a quello di Hugo mi ha dato un bel da fare, proprio perché lo ammiro così tanto.
Fine del preambolo; troverete prima il testo originale, poi quello tradotto (avrei voluto metterli affiancati, ma il corpo del post non è abbastanza ampio per farlo). Ringrazio
Romina e
Valentina che mi hanno consigliata e aiutata!
L'été, lorsque le jour a fui, de fleurs couverte
La plaine verse au loin un parfum enivrant;
Les yeux fermés, l'oreille aux rumeurs entrouverte,
On ne dort qu'à demi d'un sommeil transparent.
Les astres sont plus purs, l'ombre paraît meilleure;
Un vague demi-jour teint le dôme éternel;
Et l'aube douce et pâle, en attendant son heure,
Semble toute la nuit errer au bas du ciel
D’estate, non appena il giorno è fuggito, coperta di fiori
la pianura riversa in lontananza una fragranza inebriante;
gli occhi serrati, le orecchie socchiuse ai rumori,
non si dorme che metà di un sonno trasparente.
Le stelle sono più pure, il buio pare migliore;
una vaga penombra tinge la cupola eterna;
e l’alba dolce e pallida, mentre aspetta il suo momento,
sembra vagare per tutta la notte ai piedi del cielo
Ovviamente è migliorabile e soggetta a modifiche. Se c’è qualcuno di voi che parla bene francese, o meglio ancora, che lo traduce (per professione o per diletto), mi piacerebbe conoscere la sua opinione e dare a questo testo la traduzione che merita!
E con questa risposta poetica si conclude l’appuntamento mensile con Chi Cerca… Trova! Spero vi sia piaciuta!
Ora scappo a studiare.
Vostra,
Cami