Ciao a tutti!
Eccomi qui, pronta a condividere con voi i miei due giorni di Salone; arrivo in ritardo, come sempre. Avevo bisogno di recuperare un po’ di energie e ho preferito riposarmi un po’, soprattutto visto che gli esami sono praticamente dietro l’angolo.
Ormai avrete letto tanti resoconti e saprete, più o meno, cos’è successo di bello e chi ha visto chi! Cercherò di parlare di quel che ho fatto senza risultare troppo ripetitiva, lo prometto!
Come sapete, quest’anno sono riuscita ad andare al Salone per ben due giorni, Venerdì e Sabato – cosa di cui sono estremamente felice, non solo perché ho potuto incontrare tante belle persone, ma anche perché ho potuto girare tra gli stand con più calma.
Venerdì sono arrivata al Salone verso le 11 e sono entrata praticamente subito, perché ero in comitiva con un mio corso dell’università e avevamo comprato i biglietti in anticipo; dopo aver sbrigato alcune commissioni accademiche ho
ottenuto l’agognata libertà e ho cominciato a girare tra le bancarelle, curiosando qua e là. Per la prima volta me la sono presa con molta, molta calma, scartabellando tra i titoli delle dei vari
stand e sorridendo tra me e me nel vedere le iniziative degli editori più piccoli per farsi notare (vedasi il simpatico poster qui di fianco, ad esempio). Dopo un’oretta, però, ammetto d’aver cominciato a preoccuparmi… ma dov’erano tutte le persone con cui dovevo vedermi? Fortunatamente mi sono accorta che era tutta colpa del cellulare, la cui connessione a internet era saltata – ed è così che ho letto il messaggio della fantastica
Sonia con giusto 45 minuti di ritardo (scusami ancora!).
Alla fine, quando ci siamo trovate, c’è stato un momento di festa e abbracci – anche perché io ho fatto la mia subdola entrata da dietro (è una mia specialità), quindi la povera Sonia si è sentita rivolgere un
ciao inaspettato e ci ha messo qualche secondo prima di capire chi fossi (fortuna che la maglietta era davvero inconfondibile). Sorpresa nella sorpresa, con lei c’era anche la dolce Francesca, che mi ha fatto tanto piacere conoscere dal vivo! Abbiamo chiacchierato per un poco e, superati i naturali impacci iniziali, ci siamo trovate davvero bene; all’inizio collegare ciò che si è letto a un viso in carne e ossa è un po’ strano, ma abituarsi è una questione di pochi minuti, soprattutto quando c’è già un rapporto d’amicizia e simpatia online.
Poco dopo si è unita a noi la sempre amata
Leggivendola, che ovviamente ho rivisto più che volentieri, strapazzandola un po’ coi miei abbracci e ciacolando di libri e di blog e di tutte le belle cose di cui ciacoliamo di solito via computer, insomma (solo che dal vivo è molto meglio, com’è facile immaginare).
Poco dopo, ahimè, le ho dovute abbandonare: avevo una conferenza obbligatoria con il mio corso universitario. Fortunatamente è stata piuttosto interessante, quindi l’ho seguita con piacere; si parlava di trasposizioni cinematografiche di libri di ogni tipo, dalla fantascienza di Philip K. Dick ai classici come Choderlos de Laclos.
Finito l’incontro, però, sono subito corsa via – i miei compagni di corso li vedo praticamente tutti i giorni, le mitiche blogger no!
Mi sono riunita subito a Sonia, Fra e Leggy, per poi conoscere un’altra
Francesca e la
Fede, che speravo proprio di riuscire a incontrare – tra l’altro aveva una magnifica borsa del Libraccio con tanti bei libri, compresi quelli di Dahl, che ho elogiato come se non ci fosse un domani (perché lo meritano, sia chiaro). Con lei c’era anche il suo ragazzo, che cura la bella grafica del suo blog.
Poi, davanti al Caffè Letterario, abbiamo incontrato la fantastica
Chiara – che è stata tanto carina e non ci ha insultate, nonostante le impedissimo di ascoltare Paolo Nori come si deve.
Tra di noi si è parlato di libri, ovviamente. Tantissimo. Di titoli in lettura e appena finiti, di autori che ci piacciono e che non ci fanno impazzire, di consigli, di tutto un po’, insomma. E’ stato davvero bellissimo, e sarebbe meraviglioso poterlo fare più spesso.
Purtroppo io sono dovuta scappare via verso le 16, quindi ho dovuto salutare tutti e correre verso la stazione. Ho stritolato un po’ le ragazze che ero certa, purtroppo, di non rivedere (Fede, per dirne una! Speravo tanto di rivederti!) e ho salutato le altre, felice all’idea di rivederle il giorno dopo.
Sabato, infatti, ho preso di nuovo il treno e sono tornata, pronta ad affrontare un’altra giornata di libri! Ad accogliermi al Salone, questa volta, ci sono state due folle: quella in fila per il biglietto d’ingresso e quella dentro e fuori lo stand della Feltrinelli, in attesa di poter avere l’autografo di Roberto Saviano (di cui ho visto solo la pelata e la scorta). E’ veramente incredibile il numero di persone che, già alle 11.30, era in coda.
Proprio di fianco allo stand della Feltrinelli ho aspettato il caro Marco, noto anche come
Salomon Xeno, con cui mi sono diretta verso un’altra metà importantissima – ovvero lo
stand della Bao, casa editrice di fumetti che adoro e che pubblica anche Zerocalcare (ma voi già lo sapete che lo adoro, trovate le prove
qui); Zero era presente e Marco si è fatto fare una dedica bellissima sulla sua copia di
Ogni maledetto lunedì (su due). Nel frattempo, io ho chiacchierato con Lara, che mi ha fatto tanto piacere rivedere (dopo averla conosciuta al Salone del libro usato), e insieme abbiamo aspettato l’arrivo di Erica – ovverosia, la Leggivendola. Appena è arrivata sono partite le chiacchiere libresche, lo scambio di impressioni ed esperienze, i racconti degli incontri con gli autori.
La giornata non poteva iniziare meglio, sul serio!
Ho girato per un po’ con Marco e Lara, mentre Leggy è andata in Sala Gialla a seguire l’incontro con Loredana Lipperini, Michela Murgia e le redattrici de
La 27a ora. Abbiamo esplorato un po’ di case editrici, tra cui c’erano ovviamente alcune immancabili (ISBN, tanto per dirne una), poi Erica si è riunita a noi e siamo corse verso un posto molto speciale, ovvero lo
stand radiofonico dove Elisa, alias
La Lettrice Rampante, stava per essere intervistata. Lì abbiamo rivisto anche Sonia e Chiara, oltre a Valentina, un’amica di Sonia. Abbiamo fatto le
fangirl e ci siamo scambiate impressioni e abbracci – sono proprio contenta di aver conosciuto dal vivo anche Elisa! Oltretutto, abbiamo avuto anche l’occasione di conoscere il famoso Lettore Rampante, che ci è stato presentato proprio con questo titolo – è stato un momento divertente.
Purtroppo non siamo potute rimanere ad ascoltare l’intervista, perché si era deciso che verso le 14 alcune blogger si sarebbero incontrate davanti allo
stand della Miraggi ed eravamo curiose di vedere chi ci sarebbe stato.
Ammetto di non ricordare proprio tutte (ebbene sì, eravamo tutte donne!), anche perché di alcune non conoscevo il blog e quindi mi erano ignote. Ho incontrato con piacere, però,
Morna,
Lorenza e
Sara, simpatiche e piene d’energia come me le immaginavo dai loro blog, e ho scambiato due chiacchiere con
Isy e Lya, di cui non seguo il blog ma di cui ogni tanto guardo i video su YouTube. Spero di non essere risultata scortese parlando poco con le altre, ma non sapendo chi fossero non avevo punti in comune da cui partire per una conversazione.
Ho scoperto di essere la più piccola (mi sono sentita un po’ bambina, lo ammetto) e ho deciso che l’anno prossimo devo trovarmi un fidanzato volenteroso, o noleggiarne uno, perché voglio anche io un uomo portaborse – si scherza, ovvio!
Dopo mezz’oretta siamo rimaste di nuovo io, Valentina, Sonia ed Erica (Marco e Lara erano a fare un giro), c’è stato un bel momento di chiacchiere, quindi io ed Erica ci siamo riunite a Marco per parlare di un progettino di cui sarete presto informati anche qui su
Bibliomania (ma di cui s’è già parlato ampiamente
qui &
qui – io aspetto l’uscita “ufficiale” per farlo, e riconfermo così la mia natura ritardataria). Per farlo, abbiamo sfruttato un fantastico piano sopraelevato, dove c’erano tavoli e sedie; una vera manna dal cielo, dopo tutta la mattinata passata in piedi! Qui, nel frattempo, abbiamo rivisto Francesca (sempre di
Lost in good books) e abbiamo fatto le ultime chiacchiere, prima di salutarla con un bell’abbraccio.
Non sono mancati anche i momenti divertenti, nel frattempo. Condivido, giusto per il vostro sollazzo, una foto di me, Erica e Charles Darwin! Dovremmo rappresentare gli stati dell’evoluzione, ma diciamo che siamo solo noi due con delle faccette strane.
E poi… poi siamo andati nello spazio dedicato alla regione Umbria, dove le ragazze della Jo March avevano organizzato un incontro con il fantastico Piero Dorfles!
Ora, cercate di capirmi; seguo Per un pugno di libri da tanto tempo e tra i miei momenti preferiti ci sono senz’altro i suoi consigli, e i riassunti del libro in un minuto che quest’uomo geniale riesce a fare. Potete comprendere, quindi, quanto fossi felice di poterlo sentir parlare dal vivo! Oltretutto, l’argomento è stato davvero interessante: il valore dei classici e dei libri del passato presso i contemporanei (Fragola, che abbia sentito parlare del tuo Book Blogger May? Non sarebbe male!).
E, per aggiungere gioia alla gioia… sono riuscita a fare una bella foto ricordo con lui! E’ davvero una persona gentile e ha acconsentito con un bel sorriso.
La condivido qui con voi perché so che capirete la mia gioia. Fortunatamente non si vede molto il colorito tendente al melanzana che mi ha devastato le guance mentre gli chiedevo di far la foto.
Anche Erica si è fatta fare una foto con lui (tranquilla, te la passo appena pubblico il post <3).
Nel frattempo, purtroppo, Marco e Lara sono dovuti andare via. Mi è spiaciuto doverli salutare un po’ di fretta, ma l’incontro era ancora in corso; comunque, non siamo troppo lontani e so che ci si potrebbe rivedere presto, volendo (giusto Marco?).
Io, Sonia ed Erica, invece, siamo rimaste a parlare a lungo con le ragazze della Jo March. Sono ragazze davvero appassionate, piene di voglia di fare e sinceramente affezionate ai loro libri. Mi hanno dato un’ottima impressione, incrocio le dita per il futuro loro e delle opere da loro pubblicate, ovvero classici dell’800 come Nord e Sud della Gaskell o La Casa Sfitta, libro a più mani scritto sotto l’egida di Charles Dickens.
Dopo qualche altro giro, osservando le pile di libri di ogni tipo che circondavano, è giunto il triste tempo dei saluti. Ci sono tante persone con cui avrei voluto sedermi per un caffè tranquillo, senza dover guardare l’orologio… prima o poi riusciremo ad organizzare qualcosa del genere, lo so.
E qui finisce il mio resoconto del Salone. Non è bello quanto altri che ho letto, ma spero di essere riuscita a esprimere il divertimento, la gioia, l’emozione e l’affetto che ho provato; sono state emozioni intense, che rimarranno con me.
Spero anche di aver reso chiaro tutto questo anche a chi mi ha incontrato, con le mie parole e coi miei abbracci – ovvero, gli unici modi che conosco per condividere la mia felicità.
Il terzo appuntamento per il
Book Blogger May di Fragola chiede
quale valore hanno fiere, incontri e seminari “librocentrici”. Io spero di essere riuscita a spiegare, attraverso il racconto della mia esperienza, quali sono i valori che ritengo più importanti: la condivisione, l’incontro con altri appassionati e con luminari della cultura, la scoperta (delle novità, ma anche dei classici “sfuggiti”), la conferma della propria passione.
Ma, dato che le mie parole sono senz’altro insufficienti, vi chiedo di leggere gli altri post in giro per il web; quello di
Erica, quello di
Fede, quello di
Marco, quello di
Elisa, quello di
Chiara… E chissà quanti altri ce ne sono, che ancora devo leggere. Queste sono solo goccioline in un mare di esperienze e di persone che si sono mosse per partecipare al Salone ed esprimere il loro amore per le storie, per la letteratura, per tutti i valori che ho elencato prima. Ecco, io trovo che il loro valore intrinseco sia la mobilitazione che provocano, la concentrazione di interessi che riescono a creare. Ed è una cosa meravigliosa.
Meglio che mi fermi qui, altrimenti rischio sul serio di annoiarvi.
Vi saluto tutti, chi c’era e chi non c’era, con tanto affetto.
Sempre vostra,
Cami