Voglio provare qualcosa di nuovo: questo Novembre il post mensile, invece di ricapitolare quanto successo nei trenta giorni precedenti, sarà un'anticipazione di quanto mi piacerebbe condividere con voi nei trenta giorni a venire.
E io intanto mi godo la gioia del fuoco acceso, come i ragazzi della poesia di Bertolucci cui ho rubato il titolo di questo mese.
Ho scoperto per caso, ieri, che alcuni blog anglofoni che seguo dedicano Novembre alla fantascienza, in tutte le sue forme. E io, che come vi ho già detto apprezzo moltissimo questo genere ma non posso certo definirmi un'esperta, mi sono detta «Perché no?». In questi mesi ho letto un titolo in particolare di cui mi piacerebbe parlare - se avete dato un'occhiata l'ultimo post sapete anche quale potrebbe essere - e avere un tema attorno a cui concentrarmi non mi dispiace. Oltretutto, ne ho scritto di recente per lavoro (quanto mi fa strano anche solo pensarlo!), parlando del festival Stranimondi: mi sembra giusto cogliere questo collegamento al balzo. A tal proposito, vi rimando a chi a Stranimondi non solo c'è stato, ma ne ha scritto anche molto bene, come Gardy.
Ho scelto anche qualche libro, tra i molti che mi attendono da leggere, che rispettino questo tema mensile. Un paio di classici del genere, degli ibridi, un po' di sana ucronia. Sono cinque: non penso riuscirò a leggerli tutti, ma mi sono concessa un parco scelte più ampio per assecondare anche i bisogni del mio umore. Ci sono i racconti di Philip K. Dick, Rapporto di minoranza e altri racconti per l'appunto; I.N.R.I. di Michael Moorcock; il primo volume dedicato a Nicolas Eymerich, inquisitore di Valerio Evangelisti; Addio e grazie per tutto il pesce dell'amato DNA (e magari vi parlerò anche del terzo volume, letto qualche tempo fa e spassoso quasi quanto i suoi predecessori); infine, Bypass Gemini, lettura in lingua inglese che spero sarà un'avventura divertente.
Sono tutte storie molto diverse e, in generale, poco vicine a quell'idea di fantascienza che potremmo considerare "classica" (e che, da quel che ho capito, coincide invece soltanto con l'hard sci-fi e la space opera). Non vedo l'ora di immergermi in questi mondi - che, nonostante il genere, non sono sempre realtà future!
Penso - e spero - che sapranno sorprendermi.
Per il momento è tutto. Sfrutto l'occasione, intanto, per dirvi che nella pagina Collaborazioni ho elencato anche tutti gli articoli che in questi ultimi mesi ho scritto per il Giornale della Libreria (ovvero dove attualmente svolgo il mio stage). Spero di poter presto linkare anche le anteprime agli articoli che verranno pubblicati nella versione cartacea.
Vi mando un abbraccio e vi auguro, come sempre, buone letture!
Vostra,
Cami