mercoledì 8 agosto 2012

Mini-recensioni: tre libri per un post (#5)

Ciao a tutti!

Il caldo non demorde e scrivere quel che penso de L’Uomo che ride di Victor Hugo diventa piuttosto difficile, visto che l’afa sta tentando di stritolare il mio povero cervellino. Ho pensato, quindi, di mettere la recensione in pausa per un attimo e di presentarvi le mini-recensioni di tre libri profondamente diversi.

Cominciamo con un fantasy decisamente atipico: Assault Fairies – vol. 1 di Chiara Gamberetta.

Pagine:237
Editore:auto-pubblicato
Anno:2011
ISBN://

Trama:XX secolo, Londra: il Piccolo Popolo è reale e non ha bisogno di nascondersi dagli umani. Astride è una fatina allontanata dall’esercito con disonore e costretta a lavorare in un locale notturno per pagarsi l’affitto; almeno finché non le verrà offerta l’occasione per riscattarsi…

Chi bazzica i blog letterari da un po’ avrà visitato almeno una volta il sito Gamberi Fantasy o, per lo meno, ne avrà sentito parlare. E’ stato uno dei primi blog su cui sono capitata e, per quanto non sia del tutto d’accordo con quello che dice Gamberetta, né condivida alcuni dei toni con cui esprime le sue opinioni, ho sempre apprezzato il suo desiderio di trovare nuovi interlocutori, di tirare fuori argomenti, di scandagliare i generi che le sono più cari e che apprezza di più. Ho pensato, quindi, di vedere come se la cava anche con la narrativa – spinta anche dal fatto che lei stessa offre la possibilità di scaricare l’e-book gratuitamente
La lettura è stata piuttosto piacevole, anche se non del tutto appagante. Le idee non mancano, sono originali e interessanti; l’atmosfera è cupa e alcune scene piuttosto splatter la rendono truce. L’interazione tra i vari esponenti del Piccolo Popolo, così come quella tra il Piccolo Popolo e gli umani, è interessante e la resa del disprezzo che spesso intercorre è vivida. Insomma, è uno scenario particolare, che avrebbe avuto le carte in regola per trascinare il lettore dentro di sé, se fosse stato accompagnato da personaggi più memorabili e più delineati. L’unica fatina che si distingue è Astride, la protagonista: mi è piaciuta molto, è forte, determinata, aggressiva, fissata con il concetto di onore e di gloria bellica. Se le altre fatine fossero state caratterizzate anche solo la metà, probabilmente mi ricorderei distintamente anche di loro.
Notevoli certe scene (come quella in cui uno gnomo viene interrogato con un’incursione mentale, episodio che finisce in maniera molto… diciamo forte, anche se sarebbe meglio dire appiccicaticcia e sfracellata), altre sono un po’ confuse e non riescono ad arrivare del tutto al lettore.
Il finale mi è piaciuto moltissimo – è bello trovare qualcosa totalmente diverso dal consolatorio “e vissero felici e contenti”.
Insomma: una storia che poteva dare di più, ma comunque non è male! Se mai Gamberetta pubblicherà il secondo volume, sarò curiosa di leggerlo.

Voto:
stellinestelline
            6

Il secondo libro di cui vi parlerò oggi è sicuramente uno dei più conosciuti di questo autore: Esercizi di stile di Raymond Queneau.

Copertina degli Esercizi di stile di Raymond Queneau

Pagine:309
Editore:Giulio Einaudi Editore
Traduzione:Umberto Eco
Anno:1947
ISBN:978-88-06-19312-6

Trama:Novantanove “esercizi di stile”, novantanove variazioni di un episodio comune (un uomo che vede due persone discutere su un mezzo pubblico e che poi rivede uno dei due in un altro posto) che diventa punto di partenza per un esempio incredibile di perfetta adesione alla retorica e, insieme, di un gioco che riesce a rinnovarla profondamente.

Cosa posso dire di questo libro? La prima cosa che mi viene in mente è “capolavoro”. Non solo per le incredibili doti letterarie di Queneau, ma anche per il magnifico lavoro che è stato fatto per questa edizione italiana: l’introduzione di Eco (che potrebbe rivelarsi un poco complicata per chi non è avvezzo alle figure retoriche), così come la sua traduzione, sono veramente curatissime, un’opera d’eccezione. Allo stesso modo, la postfazione di Bartezzaghi è un saggio interessantissimo che permette di addentrarsi meglio nell’opera dello scrittore francese e apprezzarla completamente. Insomma, un libro praticamente perfetto sotto ogni aspetto.
Queneau è un giostratore: ogni variazione si adatta perfettamente alle prime notazioni, calzando come un guanto. Possiamo anche provare a crearlo noi, un guanto – l’autore sembra quasi lanciare una sfida (come notano sia Eco che Bartezzaghi), creando un elenco di esercizi possibili e limitandosi a inserirne nel libro solo 99 (come a dire al lettore: “Provaci, dai! Scrivi tu il centesimo esercizio!”). Eco, come traduttore e come lettore, la sfida l’ha colta, talvolta in modo molto personale, con traduzioni esuberanti che riescono a diventare testi perfettamente autonomi rispetto agli esercizi originali.
Eccezion fatta per gli esercizi legati ad apocopi, aferesi, sincopi e permutazioni, giochi di bravura, puri esercizi essenzialmente illeggibili – ossia, da apprezzare solo per la pazienza con cui autore e traduttore si sono messi a scriverli – tutti gli scritti sono godibili, spesso divertenti, a volte esilaranti: tra i miei preferiti ci sono sicuramente Parole composte, Onomatopee, Ellenismi, Francesismi/Italianismi, Sostituzioni, Botanico e Lipogrammi (in cui Eco ha dato il meglio di sé, non limitandosi solamente al lipogramma basico in E, ma allargandolo a tutte le restanti vocali). Meraviglioso anche il metodo S+7, ovvero la sostituzione di ogni parola con quella che, nel dizionario, è posta sette posizioni dopo.
Un libro che consiglio appassionatamente a tutti gli amanti della lettura e anche agli aspiranti scrittori, per capire come conoscere le regole ti permetta di giocarci come preferisci – se poi possiedi la maestria di Queneau, beh, il gioco diventa senza alcun dubbio un’opera d’arte!

Voto:
stellinestellinestellinestelline
                     9,5

Infine, vi presento un libro che non pensavo avrei mai letto in vita mia, e invece… Una volta di più mi ritrovo a dover dire “mai dire mai”! Sto parlando di I doveri di un cavaliere di Lynsay Sands.
Pagine:315
Editore:Harlequin Mondadori
Traduzione:Maria Grazia Bassissi
Anno:1997

Trama:
Amaury de Aneford è un valoroso guerriero che cerca solo di ottenere un castello da considerare casa propria; perciò, quando re Riccardo II gli impone di sposarsi con Lady Emma, fresca vedova, accetta subito, benché poco felice – la dama dev’essere per forza brutta, se ha bisogno della raccomandazione del re per trovare marito. Ma Amaury ancora non sa quali sorprese l’aspettano… e quali intrighi dovrà svelare e fronteggiare.

Allora, una veloce premessa: non pensavo che avrei mai, dico mai, letto un romanzo rosa di questo tipo. Con “di questo tipo” intendo i romanzi pubblicati in edicola, con copertine onestamente imbarazzanti, in cui c’è la solita coppia sospirante formata da uomo aitante (meglio se mezzo nudo) e donna persa tra le sue braccia, o che lo respinge con aria sofferta.
Ma visto che questo libro mi era stato inviato tanto tempo fa da un utente Anobii, non mi ricordo in che occasione, ho deciso di leggerlo comunque – ho pensato “mal che vada, mi farò delle risate”. Le risate ci sono state, in effetti, ma non per il motivo che mi aspettavo!
Questo libro, infatti, è divertente e scanzonato: gran parte del merito è dei personaggi che sono tutti ben delineati e, anche se alcuni sono costruiti su degli evidenti cliché, riescono sempre a portare qualcosa in più alla storia, rendendola frizzante e allegra. Il rapporto tra Emma e Amaury, poi, è semplicemente fantastico: le loro incomprensioni sono un balsamo contro il cattivo umore!
Non ho amato molto le parti dedicate agli amplessi, ma visto che non sono molte e, in certi casi, sono funzionali al proseguimento della trama, non ci ho fatto troppo caso. Senza contare, poi, che a volte pure le scene di sesso sono scritte in modo tale da far ridere il lettore!
Non manca anche una sorta di tenerezza, soprattutto man mano che ci si avvicina alla fine; tuttavia, non si parla certamente di robaccia tutta zucchero e melassa e anche questo è stato un aspetto che ho apprezzato moltissimo.
Gli episodi si susseguono velocemente, dando alla storia un ritmo deciso, quasi trascinante. E’ un romanzo che si legge in pochissimo tempo, perché le pagine scorrono fluide, senza annoiare mai: a questo portano anche le parti più “avventurose” del libro che, ci tengo a dirlo, presenta anche delle scene d’azione (legate all’intreccio, che non gira solo attorno alla relazione romantica, ma anche a problematiche ereditarie e a traditori della patria) che rendono più corposa e piacevole la storia.
Insomma, ammetto il mio errore: posso dire con una certa sicurezza che non diventerò una lettrice fedele di queste collane, ma prometto che d’ora in poi cercherò di avere meno pregiudizi verso questi libri! Se si rivelassero tutte letture d’evasione divertenti e, perché no, appassionanti come questa, ne sarei solo felice.

Voto:
stellinestellinestelline
               7,5


Con quest’ultima “confessione” vi saluto; spero che vi stiate godendo le vostre vacanze o, in alternativa, che possiate rilassarvi dopo una giornata di lavoro con una bella lettura!

Vostra,

Cami

venerdì 3 agosto 2012

Chi Cerca… Trova! (#4)

Ciao a tutti!
Anche questo mese non poteva mancare la rubrica che vi aiuta a trovare ciò che cercate – o almeno, che ci prova. E’ sempre divertentissimo cercare le risposte più utili alle chiavi di ricerca più strane; le sento come una sfida personale! Questo mese ci sono state alcune chiavi un po’ diverse dal solito, altre piuttosto divertenti, altre ancora interessanti. Insomma, ce n’è per tutti i gusti.
Tra l’altro, mentre passavo in rassegna le varie chiavi del mese, mi sono resa conto che molti arrivano su Bibliomania cercando il nome di qualche autore emergente. La cosa non può che farmi piacere, spero che sia di buon auspicio per questi scrittori che, com’è giusto che sia, sono sempre in cerca di nuovi lettori!
Ma ora passiamo alle cose serie: è tempo di dare qualche risposta!
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1. Inizio Storia Infinita
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Questa scritta stava sulla porta a vetri di una botteguccia, ma naturalmente così la si vedeva solo guardando attraverso il vetro dall’interno del locale in penombra.
Fuori era una fredda, grigia giornata novembrina e pioveva a catinelle. Le gocce di pioggia correvano giù lungo il vetro, sopra gli svolazzi delle lettere. Tutto ciò che si riusciva a vedere attraverso il cristallo era un muro macchiato di pioggia dall’altro lato della strada.
(da Michael Ende, La Storia Infinita, trad. it. di Amina Pandolfi, Corbaccio, edizione febbraio 2011 – I ed. marzo 2002)
Che libro meraviglioso… stavo per perdermi di nuovo tra le sue pagine!
Ringrazio il sito di Gerardo, è l’unico in cui ho trovato l’'immagine con cui comincia il libro!
2. mi piace Isabel Allende perchè
Mi piace Isabel Allende perché riesce a creare personaggi incredibilmente reali nel giro di poche righe, facendo in modo che, allo stesso tempo, rimangano circondati da un’atmosfera poco chiara, come se fossero parte di un sogno destinato a svanire presto. Mi piace perché riesce a gestire i racconti in maniera egregia, bilanciandone il ritmo, cosa parecchio difficile. Mi piace il suo stile semplice ma evocativo.
3. Mini libri realistici
Qui non ho nessun dubbio: potete trovarli sul sito di Rosa, nota anche come Chocolate Rose, una vera artista che prepara miniature di libri estremamente realistiche e – cosa che interesserà più le mie lettrici che i miei lettori – le utilizza spesso e volentieri per creare gioielli graziosissimi. Io, personalmente, li adoro!
4. Libri con titolo: la bambina…..
Nella mia libreria ho questi titoli:
La bambina col falcone – Bianca Pitzorno
La bambina della Sesta Luna – Moony Witcher
La bambina che salvava i libri – Markus Zusak
La bambina Lazarus – Robert Mawson
I primi due sono libri della mia infanzia, che ho amato molto (soprattutto quello della Pitzorno, uno dei miei preferiti). Il terzo è uno libro che mi ha parzialmente deluso, come potete leggere nella recensione. Il quarto non l’ho ancora letto, anche perché tecnicamente è nella libreria dei miei genitori.
Ho cercato anche altri titoli che comincino così e ho scoperto che sono quasi tutti libri per bambini – in effetti, anche a me da piccola, piaceva leggere di altri bambini che vivevano avventure fantastiche.
5. Dell’amore e degli altri demoni critica
Dell’Amore e di Altri Demoni è, per ora, il mio libro preferito di Márquez… una lettura appassionata e struggente. Non ho trovato una bibliografia dedicata esclusivamente a questo libro, ma la pagina inglese di Wikipedia dedicata all’autore elenca diversi saggi concentrati sul suo lavoro – quindi non dubito che si parli anche di questo fantastico libro.
6. Jasper Fforde blog
Jasper Fforde (autore molto divertente, di cui ho letto Il Caso Jane Eyre, come ben sapete) non ha un blog personale, ma ha un sito che sembrerebbe gestito totalmente da lui e un profilo twitter: entrambi sono aggiornatissimi e pieni di chicche per i suoi fan!
Tra l’altro, Fforde ha scritto molti libri (oltre alla serie dedicata a Thursday Next, intendo) e tutti hanno delle trame intriganti e divertenti. Devo assolutamente procurarmi qualche altro libro di questo autore.
7. Jäniksen vuosi
Leggo questa chiave di ricerca. Ho un momento di panico. Comincio a pensare a che lingua potrebbe essere, apro il traduttore di Google (che è pessimo, ma mi serviva per avere almeno una qualche idea sul significato di queste parole). Provo svedese, islandese, norvegese… nisba. Arrivo al finlandese e finalmente Google mi dà una risposta: Anno della Lepre. Ammetto di aver tirato un sospiro di sollievo, pensavo già di dover partire con una ricerca ai limiti del reale nell’universo di internet!
Ora, però, mi chiedo: chi avrà cercato L’Anno della Lepre (di Arto Paasilinna) in lingua originale?
8. Spazio e tempo Jane Eyre
Il libro è ambientato in Inghilterra negli anni ‘20-‘30 del XIX secolo.
Il libro comincia quando Jane ha all’incirca 10 anni e vive presso gli zii materni, i Reed; si sposta poi alla Lowood School for Girls, dove vive per circa 8 anni,  per poi arrivare, infine, a Thornfield Hall.
9. Mondadori segnalibri
La Mondadori stampa tantissimo segnalibri, quindi purtroppo non potrò proporveli tutti qua. Ho sbirciato nella mia collezione e ho scoperto, con mia grande sorpresa, di averne solo uno; benché sapessi di non averne molti legati ai marchi editoriali (perché di solito pubblicizzano qualche libro, mentre io preferisco i segnalibri con belle frasi, o un bel disegno), pensavo di possederne almeno un paio in più.
Comunque, eccolo qui:
DSC01472 DSC01473
E’ dedicato a George Bernard Shaw, Nobel per la Letteratura del 1925. Da una parte c’è scritta la motivazione per l’assegnazione del premio, dall’altra c’è una breve biografia. Cliccateci sopra per ingrandire le immagini e vederle come si deve.
10. Fuoco immagini fuoco guerriero
Qui mi sono sbizzarrita! Facendo qualche ricerca su deviantArt ho trovato delle immagini semplicemente meravigliose. Come sempre, consiglio di cliccarci sopra, per ingrandirle e apprezzarle fin nei minimi particolari!
Diamo spazio ai guerrieri:
(credits to Jungshan, ameeeeba & chrisnfy85)
Trovo siano davvero belle! In particolare, mi piace la prima perché sembra raccontare una storia piena di avvenimenti e colpi di scena (chi è la bambina che il cavaliere protegge? Perché il drago e lì e la casa è in fiamme? Chi sono le due figure sullo sfondo? Il cavaliere è l’eroe di questa storia?). In più, i dettagli sono incredibili, cliccateci sopra e vedrete!
Della seconda mi piace la compostezza del personaggio e della terza adoro la decisione con cui il nostro guerriero si dirige verso il drago e il fuoco.
11. La guerra degli elfi Paolo Barbieri
Ebbene sì, Paolo Barbieri (illustratore che a me piace tantissimo) ha realizzato l’illustrazione dell’edizione omnibus (ovvero contenente la saga completa) de La Guerra degli Elfi di Herbie Brennan.
Io la trovo molto bella – le donne di Barbieri esprimono sempre forza e decisione, danno l’idea di eroine toste e pronte ad affrontare ogni cosa!
Comunque, l’immagine dev’essere piaciuta molto anche ai tipi della Mondadori, visto che gli hanno affidato anche la copertina del seguito di questa prima saga, ovvero La Figlia degli Elfi:
La figlia degli elfi  Una piccola chicca: a quanto pare Herbie Brennan adora la copertina dell’edizione omnibus. Paolo Barbieri può ritenersi soddisfatto!
12. Libro di Dulce Maria Cardoso
A dire il vero la Cardoso ha scritto più di un libro, quindi non so a quale dei suoi titoli ci si riferisca dicendo solo “libro di Dulce Maria Cardoso”. Potrebbe riferirsi al bellissimo romanzo Il Compleanno, a Campo di Sangue o a Le Mie Condoglianze; oppure al suo unico libro ancora non tradotto, Até Nós.
L’unica cosa certa è che, pian pianino, io mi procurerò tutta la bibliografia della Cardoso!
13. Chi è il fidanzato di Dulce Maria / Quanti anni ha Dulce Maria
Cos’è tutta questa confidenza con la signora Cardoso? Qualcosa mi dice che Dulce Maria è anche il nome di un personaggio di qualche telenovela…
Comunque, l’unica Dulce Maria che conosco è, ovviamente, la Cardoso, che è sposata ed è nata nel 1964 (ovvero ha compiuto/compirà 48 anni quest’anno).
14. Romanzo compleanno a sorpresa
A me ne viene in mente solo uno… uno molto, molto speciale. Uno in cui un bambino, appena diventato 11enne, riceve dalle mani di un gigante buono una lettera che cambierà la sua vita.
Sì, sto parlando di Harry Potter! La scena in cui Harry, appena scoccata la mezzanotte, sente battere i colpi sulla porta della catapecchia sul mare è una delle mie preferite di Harry Potter e la Pietra Filosofale! Come dimenticare, poi, la “magnifica” torta di Hagrid?
Quante volte ho sognato anche io di ricevere una sorpresa così, il giorno del mio compleanno… Non sono l’unica che sperava di veder arrivare un gufo da Hogwarts, vero?
15. Libri Utet si scollano
Ehm… mi spiace? Prova a farlo rilegare di nuovo, dove abito io c’è un posticino dove ti rifanno la copertina dei libri a prezzi (mi pare) ragionevoli!
16. Cosa serve per festeggiare un compleanno / Idee per festeggiare il 50° compleanno / Come festeggiare bene il compleanno
Ricetta per un buon compleanno: prendere tanto cibo, dolce e salato (punti bonus se è facile da mangiare, così si evitano posate e sbrodolamenti), a cui si deve unire buona musica di sottofondo; iniziare a mescolare lentamente, aggiungendo pian piano gli ospiti, che devono essere solo amici della miglior qualità. Arrivati tutti, frullare tutto insieme, come si deve, ridendo e chiacchierando, per godersi la serata. Aggiungere una torta stratosferica per dare al vostro compleanno quel non so che in più.
Per gli amanti dei sapori forti, aggiungere della musica per ballare, ma solo quando è passato il tempo necessario per la fermentazione della festa. Mi raccomando, dev’essere musica a tutto volume!
Vino da abbinare: i regali che riceverete avranno sicuramente un bouquet frizzante e piacevole, perfetto per l’occasione.
17. Walimai racconto
Walimai è uno dei racconti contenuti in Eva Luna Racconta, di Isabel Allende: è uno dei miei preferiti di tutta questa raccolta e uno dei miei racconti preferiti in assoluto. In poche pagine delinea il personaggio di Walimai, per l’appunto, un indiano d’America che è costretto a confrontarsi con i nuovi arrivati, gli uomini bianchi; non pensate che sia un racconto di denuncia sociale – la Allende non lo imposta assolutamente così (anche se, visto ciò che racconta, qualche riflessione è inevitabile… ma questa è un’altra storia). Walimai dovrà affrontare anche un particolare rito di purificazione, una sorta di inno alla vita e alla morte ineluttabile.
I pensieri del protagonista sono espressi in maniera così naturale, semplice e diretta, che non è possibile rimanergli indifferenti. Personalmente, alcuni li ho incisi nel cuore.
18. Il simbolo segreto
Non ve lo posso rivelare! Altrimenti, che segreto è?
A parte gli scherzi, penso che il titolo cercato fosse, in realtà, Il Simbolo Perduto di Dan Brown. Un buon thriller, a cui ora come ora penso di aver dato un voto troppo alto… ma si vede che, sul momento, mi aveva lasciato buone sensazioni.
19. Libro per lettura estiva
Si sa, l’estate concede più tempo libero e quindi più tempo per i nostri amatissimi libri! Vorrei darvi un’ampia scelta, quindi vi consiglio di consultare questo articolo di Finzioni, in cui troverete un magnifico grafico da cui trarre un sacco di suggerimenti; oppure, se siete appassionati del genere fantasy e di fantascienza, vi rimando a questo link, che io ho scoperto grazie a Yuko di Living for Books, dove troverete letture per ogni gusto. Se invece volete affidarvi totalmente al caso… provate a cliccare qui! Vi consiglierà ogni volta un titolo diverso!
20. Se il mio libro fosse fatto di gelato….
Avrebbe la copertina fatta di biscotto, con delle praline colorate per scrivere il titolo e l’autore; pagine di fiordilatte; inchiostro al cioccolato. Sarebbe buonissimo… e unirebbe due miei grandi amori, la lettura e il gelato.
Prometto che un giorno proverò a fare una torta gelato a forma di libro!

E con questo fresco pensiero vi saluto tutti,
a presto e buone letture!
Cami