domenica 4 ottobre 2009

Aloha!!!!! - Aldo Busi

Titolo:Aloha!!!!! (gli uomini, le donne e le Hawaii)
Autore:Aldo Busi

Anno:1998

Editore:
CDE, su licenza R.C.S. Libri
ISBN://

Pagine:
232


Trama:L'autore, attraverso la rievocazione di passate storie d'amore e una vacanza alle Hawaii, descrive i propri pensieri e dubbi sull'amore e tutto ciò che ci gira attorno, con qualche incursione sulla società italiana.

Lo dico subito, così sputo il rospo ed evito perifrasi inutili: non mi è piaciuto. Ho fatto molta fatica a finirlo, e anche se alcune parti erano effettivamente interessanti, per più di tre quarti del libro è stato difficile seguire
il filo del discorso.

Innanzitutto, senza la quarta di copertina non sarei riuscita a capire dove l'autore voleva andare a parare; le prime 70 pagine (su 232! Dovevo fermarmi e mettere via il libro ogni 5 pagine, era troppo pesante) sono puri concetti slegati, una sequenza di periodi incomprensibili posti a girandola, non so se con l'intenzione di confondere (c'è riuscito benissimo, in questo caso) o di cercare di esprimere un centinaio di "perle filosofiche" tutte insieme (no, non c'è riuscito). In poche parole, è una pseudo-narrazione infarcita di riflessioni spicciole che Busi sembra concedere dall'alto della sua esperienza superiore; in tutta sincerità, penso si sia capito, è un atteggiamento che mi irrita. Soprattutto perchè Busi continua, persistente, a vantarsi. Doppiamente irritante.

Le situazioni e le riflessioni, slegate e confuse, riescono ad arrivare ad una parvenza di senso solo dopo troppe pagine: è tutto un continuo chiedersi "ma chi? cosa? dove? quando?". E' solo dopo il pr
imo centinaio di pagine che si iniziano ad intravedere dei contorni definiti, qualcosa simile ad una linea narrativa, insomma. Prima sembrava il diario segreto dell'autore, dimenticato per caso negli studi di un programma televisivo trash per creare polemica, e magari essere ammirato perchè scrive tentati aforismi tutti insieme, tutti di fila, e perchè lui non si fa problemi a parlare di cose esplicite; eppure a me è sembrato solo puro piacere dell'essere volgare. Parolacce a raffica e descrizioni sessuali più che esplicite non rendono nè trasgressivo nè innovativo nè nient'altro questo libro: me l'hanno solo appesantito e mi hanno fatto venire voglia di chiuderlo e finirla lì. Un conto è una descrizione realistica di un rapporto fisico, un'altra è ricalcare frammenti di riviste porno.

Anche perchè alcuni dei pensieri espressi (i capitoletti intitolati Gli uomini e le donne che si erano tanto amati, ad esempio) sono condivisibili e sono anche riflessioni interessanti, su cui sar
ebbe bello incentrare un discorso, perchè trattano del rapporto maschio/femmina e maschio/maschio e di come si è sviluppato e spesso rovinato nei nostri tempi; eppure le infarcisce, appunto, di volgarità, tentato umorismo e la ricerca continua di polemica (mi rifiuto di credere che abbia scritto tutte quelle riflessioni sulla donna etero che sembra dover essere sempre un'oca stupida, oppure sulle coppie etero che sono tutte tristi e idiote e dovrebbero convertirsi all'omosessualità, senza sapere che avrebbe creato polemica negli animi pronti ad accendersi per il minimo nonnulla...).
Anche alcune riflessioni che fa sull'amore sono molto carine, e sempre per le motivazioni scritte sopra sono in secondo piano. Un vero peccato.

Insomma, auguro a Busi una buona carriera televisiva (che mi pare di capire, dai riferimenti persistenti del libro, stia andando a gonfie vele), ma non penso leggerò altro di lui.
Si salva dall'insufficienza grave solo per alcune belle frasi e le due riflessioni che mi ha procurato.

Voto:

5

Frasi e Citazioni che mi hanno colpita...

  • L'unico vero lusso di un perfetto Gentiluomo è dire in pubblico ciò che pensa in privato, e viceversa.
  • KAPU: chi mi tocca la noce di cocco muore.
  • Già! La vostra vera natura è sempre un'altra. Ma perchè non l'avete mai usata una sola volta in vita vostra?
  • Conosco dell'amore solo i lati peggiori: il distacco da un incontro mai stato.


A presto e buoni libri! :)

Cami

5 commenti:

  1. Buona sera,

    La invitiamo al gruppo Altriabusi, dedicato all'opera di Aldo Busi:

    http://www.anobii.com/groups/01025583d6157d1188/

    Segnaliamo inoltre l'iniziativa "Recensisci Aldo Busi" rivolta ai lettori:

    http://www.altriabusi.it/2010/02/23/recensisci-aldo-busi/

    L'iniziativa è aperta anche ai detrattori, va da sé.

    Cordialità:

    Redazione Altriabusi.it

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  2. Ringrazio per i link, appena avrò un po' di tempo verrò a sbirciare e a dire la mia :D

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  3. A due voci (2004)

    - O vovoida di Valacchia, le monete...
    Oh, sì, le monete son proprio tutte!
    Ma... ma, perdonate, oserei quasi
    chiederVi una cosa...
    - Dite, dite pure a Vlad Tepes.
    - Di chi l'ombra mesta a Voi accanto?
    - Come una madre in pena, ogni sera
    la veggo nello specchio, mentre fuori
    ulula il vento che, come un figlio
    della notte, striscia fino alle mie torri
    pronto a tagliare gole a un “Altolà”!
    - Quanta malinconia tra le stelle
    del Dragone e del firmamento!
    - Solamente il mio cuor la sa leggere;
    come tante iene delle carogne
    ridono in faccia al dolor altrui.
    - Razza di vampiri!
    - Per questo, nel delirio del taglione io impalo.
    - Pregherò. E pregherò che Sua Santità, il papa,
    non abbandoni crociata contro i turchi,
    coloro che stravolgono una cultura,
    che rapiscono fanciulli per farne dei soldati...

    [Oggi Dracula è assurto a mito. Bram Stoker non ebbe molta fortuna ai suoi tempi, quando lo pubblicò, ma oggigiorno è indubbio il fascino gotico che tale libro esercita. Forse, ed è mio parere, è ambientato a Londra perché Stoker è irlandese, figlio di un popolo oppresso che non vedeva l'ora di scalzare lo zoccolo sassone. E così la carneficina accade per celia proprio a casa del vicino... Dracula, poi, è una figura controversa: in qualche modo egli è simile allo Skanderbeg albanese nel cercar di contrastare l'avanzata turca nel suo dilaniato Paese, ma è altresì più crudele e cruento dell’ottomano con chi gli sbarra il passo. Molti, i miti associatigli come non-morto, e dell’aglio in vero fa leggera la pressione industriale del sangue marxista!].



    A tre voci (2004)

    - O Capitano, mio Capitano Bligh,
    dopo cinquemila miglia di tribolazioni
    Timor è in vista! Quale lupo di mare
    ce l'avrebbe mai fatta solo con un sestante
    in questa dannata scialuppa?
    - La Regia Marina Britannica, però,
    dovrebbe dargli caccia spietata:
    si nascondessero pure
    sotto larghe gonne tahitiane,
    meritano solo la forca.
    - Questa non era una passeggiata
    romantica a spese di Sua Maestà.
    Forse un dì avremo l'onore di vederli
    faccia a faccia mordersi la lingua.

    [L'ammutinamento del Bounty fu accolto da Lord G. G. Byron con entusiasmo, poiché la marina militare di allora era ineccipibilmente severa e qualcosa doveva cambiare. Tre sono le versioni cinematografiche sul tema: una con Clarke Gable, un'altra con Marlon Brando, una terza con Mel Gibson, ma pur evidenziando un aspetto romantico della vicenda, essendo ambientate in luogo esotico, esse peccano di non veridicità. Secondo gli Atti del processo che, secoli fa, si tenne in Gran Bretagna, si evince che William Bligh e Fletcher Christian avevano una relazione gay, cosa non rara tra uomini di mare, e che quest'ultimo aveva capeggiato l'ammutinamento perché indignato dalle vessazioni subite come passivo. Ci sarà mai una quarta versione filmica che rispetti la scomoda verità?].

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    1. Anonimo commentatore, mi piacerebbe rispondere con qualcosa di sensato, ma purtroppo temo di non cogliere il collegamento tra questi frammenti e la recensione al libro di Busi (e, onestamente, anche il collegamento che dovrebbe intercorrere tra i due frammenti non mi è molto chiaro). Se hai voglia di spiegarmelo, i commenti sono aperti :)

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  4. Aldo Busi è il più grande scrittore italiano, non è un raccontatore di storielle come ce ne sono oggi a migliaia, la letteratura in realtà è per pochi eletti, così come la vita. Chiaramente non c'è nulla di male se non lo si capisce, così come è difficile capire la vita, che può essere una gioia immensa, racchiusa tra due avvenimenti meravigliosi e misteriosi, la nascita e la morte, gioia che a Busi non sempre arride se non a sprazzi, e sempre in relazione alla sua intelligenza.

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