martedì 31 luglio 2012

Liebster Blog Award x 3!

Ciao a tutti!

Nella settimana in cui sono stata via il blog ha ricevuto per ben tre volte il Liebster Blog Award, cosa di cui sono più che felice: mi rende orgogliosa sapere che vi piace Bibliomania e che lo seguite con piacere! Ringrazio tantissimo Marty di Letterando con Marty, Elisa de La Lettrice Rampante e Valentina di Peek-a-Book, tre blog fantastici.


Dato che il Liebster prevede di rispondere a molte domande, ho preferito dedicargli un post a parte; di solito parlo dei premi nel post del mese, ma quello di Luglio era già abbastanza lungo e volevo evitare di appesantirlo troppo.
Dunque, ecco le mie risposte; cominciamo con le domande poste da Marty!

Hai un canale youtube dove parli di libri? Se sì, cosa ti ha spinto ad aprirne uno?
No, non ho un canale youtube, anche se ne seguo molti; non ce l’ho perché la mia voce non mi piace, è bassa e irritante.
Scegli mai i libri in base a titolo o copertina?
Sicuramente sono il titolo e la copertina che, in primo luogo, mi incuriosiscono e mi spingono ad informarmi su un libro; ma poi, prima di comprarlo, mi informo sempre sulla trama e leggo sempre almeno le prime 3-4 pagine. Ci tengo a spendere i miei soldi con oculatezza, per quanto possibile.
Hai un segnalibro preferito?
Ne ho una collezione! Ultimamente, sono molto legata a uno che mi hanno regalato al Salone del Libro di quest’anno.
Acquisti spesso libri sui siti online?
Non spessissimo, no. Anzi, direi che mi capita piuttosto raramente (per quanto riguarda il cartaceo, ovviamente).
Cosa ne pensi dei lettori e-book?
Mi piacciono! Sono la felice proprietaria di un lettore Sony, veramente comodo e pratico. Mi ci trovo bene e leggere in formato elettronico non è assolutamente un problema.
In che momento della giornata preferisci leggere?
Dipende dai giorni; tendenzialmente, preferisco leggere la mattina presto (mentre mi crogiolo tra le coperte) e nel tardo pomeriggio, diciamo tra le 17 e le 19.
Il tuo genere preferito?
Argh! Ma è come chiedermi di scegliere tra i miei figli! Non c’è una domanda bonus a cui posso rispondere al posto di questa?
Quale scrittore\scrittrice vorresti essere?
Ho sempre ammirato molto J. K. Rowling, per la sua incredibile inventiva e per il suo impegno umanitario. Quindi direi che, anche se in realtà io non vorrei fare la scrittrice, non mi dispiacerebbe essere la cara JKR!
Quanti libri leggi in media in un mese?
Direi che in media leggo 2 o 3 libri al mese.
Nella tua famiglia ci sono altre persone che leggono o sei l'unico\a?
Sono fortunata, nella mia famiglia siamo tutti lettori! Mia mamma e mio papà (soprattutto lui) hanno sempre apprezzato la lettura e io sono cresciuta circondata dai libri. Il mio fratellino, anche se legge meno, è comunque un ottimo lettore e ultimamente si sta appassionando di narrativa americana contemporanea.
In che ordini sistemi i libri nella tua libreria?
Rigorosamente ordine alfabetico per autore; le opere di ogni autore, poi, sono in ordine cronologico di pubblicazione, eccezion fatta per le serie/saghe, per cui seguo l’ordine della storia.

Belle domande! Ora passiamo a quelle di Valentina!

La stagione delle vacanze ormai alle porte in che modo influisce sulle vostre letture? Avete più o meno tempo per leggere in estate?
Personalmente, le vacanze mi regalano molto tempo in più per leggere; è anche vero, però, che con la bella stagione mi piace molto anche stare in giro e passeggiare, quindi alla fin fine il tempo che dedico alla lettura aumenta, ma non tanto quanto ci si potrebbe aspettare.
Avete mai riletto un libro? Avete dei libri preferiti che vi piace leggere e rileggere?
Quando ero piccola adoravo rileggere i libri che più mi piacevano, mi piaceva proprio “tuffarmici” dentro – forse anche perché all’epoca leggevo con una consapevolezza diversa, minore in certi casi, e la rilettura mi permetteva di apprezzare meglio la storia. Ora che sono più grande, preferisco una sola lettura approfondita e attenta; ci sono talmente tanti libri che aspettano solo di essere scoperti!
Fai parte di un gruppo di lettura?
Purtroppo no! Ne hanno cominciato uno, da poco, nella biblioteca del mio paese, ma ultimamente a causa dell’università non mi riuscirebbe facile aggiungere anche questo impegno.
I libri preferite comprarli o prenderli in prestito in biblioteca?
Mi piace molto prendere in prestito i libri in biblioteca, ma quelli che mi piacciono di più poi li compro, perché mi piace averli con me.
Se devo esprimere una preferenza, dunque, direi che preferisco comprarli.
Cosa utilizzate per segnare il punto in cui siete arrivati a leggere un libro? Usate segnalibri, foglietti di carta, fate le orecchie alla pagina?
Amo moltissimo i segnalibri (come ho scritto più su, li colleziono), ma in mancanza di questi uso praticamente qualunque cosa (scontrini, biglietti usati, pezzi di carta, righelli…). Le orecchie non mi piacciono per niente, invece.
Quale è il tuo genere di libri preferito?
Di nuovo?! Volete proprio che risponda a questa domanda, eh?
Preferisci libri che compongono una serie o libri singoli?
Dipende: ci sono serie che si trascinano troppo a lungo e libri singoli la cui storia avrebbe avuto bisogno di più spazio, o i cui personaggi avrebbero meritato altre avventure. In generale, parlando di mondi fantastici/fantascientifici (che sono i generi in cui le serie sono più comuni), direi che preferisco le serie. Mi piace vedere come si evolvono i mondi e i personaggi!
Hai mai pianto leggendo un libro?
Sì, mi è capitato alcune volte.
Perchè hai deciso di aprire un blog?
Perché volevo parlare di libri con qualcuno che condividesse la mia passione; avevo appena scoperto il mondo dei blog legati ai libri ed ero rimasta affascinata e un pochino stupita dalla vivacità che mostravano. E’ stato bello trovare altri appassionati, come tornare a casa dopo un lungo viaggio.
In secondo luogo, amo scoprire libri, generi e scrittori nuovi, particolari, sconosciuti ai più. La rete è un ottimo mezzo in questo senso, perché ci sono molti appassionati che creano portali di grande interesse.
Da ultimo, speravo di poter migliorare il mio spirito critico e le mie capacità di analisi di un’opera letteraria.
Parli più di una lingua?
Sì, oltre all’italiano parlo anche l’inglese. A settembre, inoltre, comincerò a studiare tedesco.
Cosa ne pensi degli e-books e degli e-book readers?
Come ho scritto più su, mi piacciono molto e ne usufruisco con piacere. Penso che affiancheranno il libro cartaceo e che saranno un ottimo punto di partenza per un rinnovamento dell’industria editoriale.

Undici domande ad ampio respiro; e ora passiamo all’ultimo gruppo, quello di Elisa!

Ti ricordi qual è stato il primo libro che hai letto?
Il GGG di Roald Dahl, un libro che porterò sempre nel cuore.
Scoppia un incendio nella tua libreria. Puoi salvare solo 3 libri. Quali salvi e perché?
Oggesù. Solo 3? E tutti gli altri? I miei piccoli!
Comunque, dopo lunga e soffertissima meditazione, ho deciso che prenderei la mia edizione della Divina Commedia con le stampe delle illustrazioni del Doré, I Miserabili di Victor Hugo e Memorie di Adriano  di Marguerite Yourcenar.
Poi mi metterei in un angolino a piangere per un paio di giorni!
Con quale scrittore/scrittrice (vivente o defunto) ti piacerebbe andare a cena fuori?
Visto che mi si dà la possibilità di scegliere anche tra i morti, punto tutto sul mio caro Victor Marie Hugo!
Qual è il libro che ti piacerebbe aver scritto?
Domanda ostica, visto che, come ho scritto, non è mio desiderio fare la scrittrice. Visto che prima ho risposto che non mi spiacerebbe essere JKR, vado sul sicuro e dico che mi piacerebbe aver creato un mondo come quello di Harry Potter.
Quale è il libro più brutto che hai letto?
Nessun dubbio: Sogni tra i fiori di Mariagrazia Buonauro.
Hai mai usufruito del book crossing?
Sì, ma solo attraverso il cosiddetto “rilascio controllato”: ho ricevuto alcuni libri, su bookmooch, che riportavano un codice del book crossing. E’ un’iniziativa fantastica, mi piace molto.
Dove acquisti generalmente i tuoi libri?
Solitamente vado o in una delle librerie in centro città (ce ne sono parecchie), oppure in una fantastica libreria indipendente, L’Accademia, dove sono gentilissimi e disponibili. Dipende da dove mi trovo e da cosa cerco.
Leggi gialli? se sì, chi è il tuo investigatore/investigatrice preferito/a?
Sì, mi piacciono! Amo il giallo classico; scegliere un investigatore preferito è difficilissimo… Punto su Miss Marple, della sempre grande Agatha Christie, perché nonostante le apparenze alla fine è forse la più geniale tra gli investigatori!
Ti capita mai di giudicare le persone da quello che leggono?
Cerco di non farlo, almeno quando si tratta di libri. Purtroppo, invece, non riesco a controllarmi quando si tratta di riviste; se vedo certi nomi mi viene subito su la bile…
Qual è la tua copertina preferita?
Domanda difficilissima! Ho deciso di limitare la mia scelta ai libri che possiedo, perché altrimenti non riuscirei mai a decidermi. Tra tutti i libri che ho, forse questa è la copertina che mi piace di più:

Adoro il fatto che la freccia prosegua anche sul retro della copertina, così come il resto del paesaggio. La luce è meravigliosa, i colori avvolgenti, l’atmosfera magica e… insomma, una volta vista questa copertina, non vi viene voglia di scoprire cosa succede nel libro?
Tra l’altro, Icemark è davvero una gran bella lettura – peccato che la Fabbri abbia interrotto la pubblicazione della trilogia al secondo capitolo. Devo decidermi a prendere l’ultimo libro in lingua originale!
Qual è l'ultimo libro che hai acquistato?
Questo lo sapete! E’ Novantatré di Victor Hugo.

Domande difficili, ma sicuramente interessanti!

E con questo, le domande sono concluse; tecnicamente dovrei dirvi 11 cose su di me, ma direi che rispondendo a 33 domande ho già rivelato abbastanza, non vi pare?
Dovrei anche creare altre 11 domande e poi taggare 11 blog (evitando, ovviamente, quelli che mi hanno assegnato il premio), cosicché rispondano alle mie domande. Tuttavia, siamo onesti, è estate! Molti di voi si staranno giustamente godendo le vacanze. Ho deciso, quindi, di non taggare nessuno e di lasciare a voi la scelta se rispondere o meno, qui sotto in un commento o con un post nel vostro blog.

E queste sono le domande a cui dovranno rispondere:
1. Ti piace leggere classici? Se sì, qual è il tuo preferito, e perché? Se no, perché?
2. C’è un autore di cui leggeresti qualunque cosa a priori, lista della spesa compresa?
3. Si parla spesso dei libri dati da leggere agli studenti durante le vacanze; qual è stata la tua esperienza a riguardo?
4. Rimaniamo in tema: se tu fossi un insegnante, che libri proporresti da leggere a degli studenti liceali?
5. Visto che siamo in estate, che libro consiglieresti da portare al mare?
6. E a chi preferisce evitare il caldo e rifugiarsi in montagna, che titolo proporresti?
7. Parliamo sempre di viaggi. Hai mai letto un libro che ti ha fatto venire voglia di preparare le valige e partire alla scoperta dei posti che descrive (si parla di luoghi reali, quindi niente mondi fantastici)?
8. C’è un libro che ti fa sentire “a casa”?
9. Hai mai letto un libro il cui titolo non aveva assolutamente nulla a che fare con la trama? Era il titolo originale o quello scelto dai traduttori/dalla casa editrice?
10. Leggi anche graphic novel, fumetti, comics e manga?
11. Ultima domanda! Quale personaggio vorresti come compagno di viaggio? Dove andreste? (Sbizzarritevi, qui valgono sia posti reali e che posti immaginari!)

E per oggi è tutto! Sono curiosa di leggere le vostre risposte – e spero di non avervi annoiato con le mie.

Buone letture,

Cami

lunedì 30 luglio 2012

Luglio: i viaggi cartacei sono economici e veloci!

Ciao a tutti!

Non so voi, ma io finalmente sono riuscita a godermi un pochino di mare… dopo la sessione d’esami, che è finita la prima settimana del mese, è stato davvero piacevole passare una settimana in spiaggia, rilassandomi sotto il sole, facendo tanti bagni in mare e leggendo (rigorosamente libri non universitari!).

La (breve) lontananza da casa, tuttavia, non mi ha impedito di procurarmi altri libri… quindi procedo a mostrarvi i titoli che si sono aggiunti sulle mie mensole questo mese.

Attraverso Bookmooch sono riuscita a prendere La Ragazza Fantasma di Sophie Kinsella e Come si legge un libro (e perché) di Harold Bloom; attraverso SoloScambio ho ricevuto Perle ai Porci di Gianmarco Perboni.
A proposito di quest’ultimo sito: per ora mi ci trovo bene, gli scambi sono stati tutti ottimi. Se si manterrà su questo livello anche per i prossimi 2-3 mesi, direi che per me sarà ufficialmente promosso.

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Ho poi ricevuto diversi libri, cosa di cui sono felicissima!  In particolar modo, sono legata a Ho vinto io, libro edito dalla Giunti che parla di cancro al seno. L’ho ricevuto grazie a Carolina, donna vulcanica impegnata nei social media e nel sociale, che lavora con le famiglie di chi è colpito da questo male e che si attiva per aumentare la consapevolezza di tutti e per aiutare chi purtroppo deve combattere ogni giorno.
Gli altri libri che ho ricevuto sono In Trappola al Gil’s Diner di Martinez (che ho vinto grazie ad un giveaway di Reading at Tiffany’s!) e Lasciami Entrare di Lindqvist, che ho ricevuto grazie all’iniziativa Luglio col bene che ti voglio su Anobii.

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In più, mi sono stati spediti due libri dai rispettivi autori: Un mucchio di giorni così di Angelo Calvisi e Volo per te di Maria Mancusi. Colgo l’occasione per ringraziare di nuovo entrambi!

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Poi… da quando ho un e-reader, le promozioni e i libri omaggio sembrano spuntare ovunque! La cosa non può che farmi piacere, ovvio. Ho scaricato questi tre racconti lunghi gratuitamente: il primo perché messo a disposizione dall’autore (Judgement Conundrum, scoperto grazie a La Torre di Tanabrus), gli altri due perché in promozione sul sito della Rizzoli.

  eBook La nostra prima estate eBook Coco Chanel  

Ultimo, ma non meno importante, devo confessare un peccatuccio. Ho comprato un libro. Ebbene sì, nonostante tutto il ben di Dio (rigorosamente usato, rigorosamente senza toccare le mie finanze) che mi sono procurata questo mese, ho ceduto e ho aperto il portafogli. Ma, insomma, volevo farmi un regalo! Gli esami sono andati bene e ho pensato di potermi concedere un pensierino. A tal proposito, volevo ringraziarvi: mi sa che mi avete davvero portato fortuna!
Comunque, il libro “incriminato” è Novantatré di Victor Hugo – e non vedo l’ora di leggerlo; sono certa che, come ogni volta, il caro Hugo saprà stupirmi.

 

E con questo direi che per Luglio è tutto… ah, no, aspettate; non è che per caso vi ho parlato di un libro di un certo Fforde? Si intitola Il Caso Jane Eyre, dovrebbe avermelo spedito una certa Leggivendola… Scherzi a parte, ormai sapete benissimo che ho partecipato alla Catena di Lettura di Erica e vi farà piacere (spero) sapere che il libro è già arrivato a Chiara di Bulimia Letteraria che l’ha già letto e si appresta a spedirlo di nuovo! Quanti viaggi sta facendo questo bel libro!

Ora è davvero tutto, amici lettori e amiche lettrici; spero passiate tutti delle belle vacanze, in giro per il mondo o a casa, in compagnia di un libro (forse il modo più economico per viaggiare – l’immaginazione è un mezzo di trasporto su cui fa sempre piacere salire!).

Cami

venerdì 20 luglio 2012

Il caso Jane Eyre–Jasper Fforde

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Titolo:Il caso Jane Eyre (originale:The Eyre Affair)
Autore:Jasper Fforde

Anno:2001

Editore:Marcos y Marcos
Traduzione:Emiliano Bussolo & Daniele A. Gewurz
ISBN:978-88-7168-564-9

Pagine:378

Trama:
Il mondo di Thursday Next è un po’ diverso dal nostro: siamo nel 1985, la guerra in Crimea non è ancora finita, i dibattiti letterari assumono valore sociale-religioso, la scienza è più che avanzata e il tempo è una dimensione molto più elastica di quanto siamo abituati. Non è difficile credere, quindi, che sia stata inventata una macchina che permette di superare anche le barriere della parola scritta, così da entrare direttamente nelle pagine… Ma quali sconvolgimenti potrebbe portare, se fosse in mano alla persona sbagliata?

Come ben sapete, desideravo leggere questo libro da un bel po’: per questo ero felicissima all’idea di riceverlo, ma allo stesso tempo avevo paura di rimanere delusa. Fortunatamente, Il caso Jane Eyre si è rivelata una lettura divertente, immaginifica e assolutamente all’altezza delle mie aspettative!

Sin dalle prime pagine il lettore viene catapultato in quella che è un’ucronia (ovvero un mondo in cui la storia ha seguito un corso alternativo rispetto al nostro) condita con invenzioni incredibili sempre a metà tra la scienza vera e propria e la fantasia più sfrenata. Come potrete immaginare, questo porta a sviluppi socio-politici ben diversi da quelli del nostro mondo: Fforde è bravissimo nell’introdurre i vari elementi in modo naturale, senza fare la parte del “maestrino” e senza risultare eccessivo.
Un ottimo stratagemma che gli permette di delineare meglio il suo mondo, evitando l’infame infodump (ovvero la sensazione di leggere gli sproloqui di un autore sul mondo da lui creato), è l’inserimento di citazioni tratte da pseudobiblia all’inizio di ogni capitolo: interviste ai personaggi, biografie, manuali e saggi danno una sensazione di profondità e di credibilità, risultando spesso anche molto divertenti.
Un concetto-cardine dell’universo di Fforde è quella che, leggendo, ho ribattezzato “follia letteraria”: in questa versione alternativa del nostro mondo, infatti, le questioni letterarie sono molto più che semplici dibattiti culturali – fanno parte della vita sociale quasi al livello di questioni di etica e morale, talvolta persino con delle sfumature religiose. Anche le arti visive ricevono lo stesso trattamento e non mi stupirei se, nei prossimi libri della serie, si scoprisse che questo vale anche per la musica, ad esempio.
L’ho definita “follia” perché, anche se apparentemente sembrerebbe il paradiso, in realtà è anche un atteggiamento fautore di estremismi tutt’altro che pacifici. Diciamo che, per quanto io ami discutere di arte e letteratura, non mi farebbe affatto piacere venire picchiata perché apprezzo più una corrente piuttosto che un’altra (cosa che, in questo libro, accade). Ammetto, però, che ci sono diversi lati positivi che mi hanno entusiasmata e mi hanno fatto desiderare, per un momento, di vivere nel mondo di Fforde; un esempio su tutti, la rappresentazione del Riccardo III, vissuta direttamente dagli spettatori e incredibilmente sentita (molto simile, in un certo senso, alle odierne rappresentazioni del Rocky Horror Picture Show, come ad esempio quella del cinema Mexico a Milano).
C’è da dire, tuttavia, che questo mondo può essere apprezzato totalmente solo se si ha almeno un’infarinatura di letteratura inglese, direi quella che si può ottenere con un buon professore al liceo. In questo modo si riescono ad apprezzare alcuni dei discorso e varie allusioni. E’ ovvio, inoltre, che chi ha letto Jane Eyre parte “avvantaggiato” e sicuramente si divertirà di più nel vedere certe modifiche che Fforde ha apportato…

Tuttavia, le avventure di Thursday non sarebbe così piacevoli da leggere se lei non fosse una protagonista che vale la pena seguire: la nostra Detective Letteraria, infatti, è una donna molto sicura di sé, decisa e indipendente, simpatica sin dalle prime pagine. La storia è narrata principalmente dal suo punto di vista e questo ci permette di conoscerla meglio, di capire le sue reazioni e di iniziare a scavare nel suo passato; ho trovato l’approfondimento psicologico buono, anche se non eccellente. Thursday è sicuramente tridimensionale, ma in un certo senso mi è sembrato che l’autore abbia volutamente evitato di addentrarsi troppo in certi lati della nostra detective. Tuttavia, ho fiducia nel fatto che questo ottimo lavoro si approfondirà nei prossimi capitoli della saga.
Inoltre, credo che questa mia impressione si sia creata anche a causa dello stile dell’autore, che è medio, piano: è perfetto, per la sua scorrevolezza e la semplicità, per descrivere, per le scene d’azione, per l’umorismo, mentre si presta meno a rendere le scene più drammatiche, o comunque riflessive.
Altro personaggio che impedisce di staccarsi dalle pagine è Acheron Hades che, con un nome così, non può che essere il cattivo della storia. Assolutamente senza scrupoli, malvagio per il puro gusto di esserlo, le sue battute sono semplicemente mitiche e il compiacimento con cui porta a termine le proprie nefandezze è tale da risultare quasi comico. Si vede che l’autore spinge sull’acceleratore quando questo personaggi entra in scena: la sua caratterizzazione richiama fortemente quella dei cattivi dei cartoni animati della nostra infanzia, ovvero quegli antagonisti che non possono fare a meno di strapparci delle risate, pur ostacolando i buoni. Allo stesso tempo, però, alcune delle azioni di Hades sono tali da ridimensionare questa dimensione più comica, dandogli sfumature particolarmente inquietanti. Anche i suoi scagnozzi sono caratterizzati da questa duplicità: tra l’altro, la scena in cui li presenta mi è rimasta impressa per la sua ironia e mi ha fatto ridacchiare apertamente!
I comprimari (il fratello di Thursday, suo padre, i colleghi, i già citati scagnozzi, eccetera) sono tutti molto interessanti, tratteggiati quel che basta per dargli personalità e renderli simpatici al lettore.

Insomma, abbiamo un mondo fantastico, personaggi che acchiappano l’attenzione… aggiungeteci pure una trama non esente da colpi di scena e momenti di pathos (anche se è chiaro come il sole che si punta al classico “e vissero felici e contenti”), resa ancora più piacevole dalla natura quasi “episodica” del romanzo – ogni capitolo, come gli episodi di una serie tv, danno inizio e fine a certe avventure che portano, man mano, ad un avanzamento complessivo della trama principale – e avrete una lettura frizzante e fantastica, cui non vedrete l’ora di tornare (e perfetta anche come lettura da ombrellone, visto che siamo a Luglio!).

Voto:
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               8,5

 

Frasi e citazioni che mi hanno colpita…

  • «Non dica assurdità!» rispose il colonnello Phelps. «In qualità di veterano sano e ben inserito nella società, è suo dovere dare voce a quelli che hanno compiuto il sacrificio supremo. Se restituissimo la penisola, avremmo perso quelle vite».
    «Signore, penso che quelle vite le abbiamo perse comunque, e nessuna decisione che possiamo prendere in un senso o nell’altro può rimediare a questo».
  • I Milton erano, nel complesso, i più entusiasti seguaci di un poeta. Scorrendo l’elenco telefonico di Londra si trovavano circa quattromila John Milton, duemila William Blake, un migliaio di Samuel Coleridge, cinquecento Percy Shelley, altrettanti Wordsworth e Keats, e una manciata di Dryden. Questi cambiamenti di nome di massa poetavano creare problemi ai tutori dell’ordine. Dopo un fattaccio in un pub in cui l’aggressore, la vittima, il testimone, il proprietario, l’agente che aveva eseguito l’arresto e il giudice si chiamavano tutti Alfred Tennyson, fu promulgata la legge che imponeva a ogni omonimo di farsi tatuare un numero di registrazione dietro l’orecchio. La legge non era stata accolta bene – i provvedimenti legislativi più sensati non lo sono mai.  
                        MILLON DE FLOSS Breve Storia delle Operazioni Speciali

  • «Le parole sono come foglie, Thursday. Come persone anzi, che amano i propri simili».
  • «Sì, sì e sì. Ma ha dimenticato omicida. Quarantadue volte omicida, amico mio. La prima volta è sempre la più difficile. Poi non importa più veramente, possono impiccarti una volta sola. E’ un po’ come aprire un pacchetto di short-bread; non riesci mai a mangiarne uno solo».
  • Hades batté le mani felice.
    «Ci rimettiamo al lavoro? E’ quasi un’ora che non compio un atto di estrema dissipatezza».
  • «Martin Chuzzlewit! Demonio!»
    «Adularmi non le servirà a nulla, mio caro professore!»
  • Mio fratello aveva fatto una cazzata.
    Nessuno finora si era preso la briga di dirlo così semplicemente; […]. In qualche modo “ha fatto una cazzata” lo rendeva più credibile; tutti facciamo degli sbagli in certi momenti della nostra vita, alcuni più di altri. E’ solo quando il costo si valuta in vite umane che la gente ci fa veramente caso.
  • «Non ho proprio tempo, Joff».
    «Ce lo facciamo noi il tempo, sorellina».
  • «La Crimea ha tolto molto a tutti noi» disse Joffy con pacatezza. «Forse è per questo che dobbiamo sforzarci il doppio di tenerci stretto quello che ci è rimasto. Anche io non sono rimasto immune dalla febbre della battaglia. Quando arrivai nella penisola ero eccitato per la guerra: sentivo l’insidiosa mano del nazionalismo che mi reggeva e soffocava la mia ragione. Quando stavo lì volevo fortemente che vincessimo, che uccidessimo i nemici. Godevo della gloria della battaglia e del cameratismo che solo il conflitto può creare. Nessun legame è più forte di quello stretto in battaglia; nessun amico è più intimo di quello che ti è stato accanto mentre combattevi. […] Solo dopo mi resi conto dell’errore che stavamo commettendo».
  • «Sorella cara, so che è un vecchio luogo comune, ma è vero: La prima vittima della guerra è sempre la verità. […]».

 

Di solito le mie recensioni finiscono qui, ma… non è questo il caso!banner catena leggivendola

La catena di lettura deve continuare e io ho scelto la destinataria: si tratta di Chiara, ovvero pitichi, che gestisce il blog Bulimia Letteraria (che a me piace un sacco!). So che lei saprà apprezzare questo libro che, tra l’altro, è già in viaggio per raggiungerla; incrociate le dita per noi e per il pacchetto, che con le poste non si sa mai!
In più, per lasciare traccia di questa bella catena, ho appiccicato un po’ di post-it tra le pagine, con scritte dentro alcune impressioni (che poi ho riportato anche qui, ovviamente)… spero che Erica/La Leggivendola li apprezzi, in fondo questa catena serviva a far tornare a casa i libri con altre “vite” dentro; e spero anche che non diano troppo fastidio ai futuri lettori, ma in fondo basta staccarli e poi riattaccarli (benedetti siano i post-it)!

E con questo è veramente tutto; è stata una bella esperienza, che spero di ripetere (organizzata da altri o da me, non si sa mai)!

Buone vacanze e buone letture,

Cami

lunedì 2 luglio 2012

Speciale: Catena di Lettura estiva!

Ciao a tutti!

Sono proprio felice di potervi presentare questa fantastica iniziativa, creata e portata avanti da Erica, alias La Leggivendola, che è sempre piena di proposte, idee e amore per i libri. Per festeggiare i suoi primi 200 follower ha deciso di avviare una catena di lettura per l’estate – anche sarebbe più giusto parlare di “rete di lettura”, perché lei ha mandato un libro diverso, selezionato accuratamente, ad ognuno dei blogger iscritti, con una sola richiesta: di parlarne sul nostro blog, lasciando magari un pensierino anche dentro il libro, per poi passarlo a un altro blogger, chiedendogli di fare lo stesso. Il libro si fermerà solo ad Agosto-Settembre: a quel punto, il blog che l’avrà in consegna dovrà rispedirlo alla legittima proprietaria (ovvero, Erica - la Leggivendola), e così sarà pieno di pensieri, ricordi ed emozioni altrui.

Il libro per me è arrivato oggi e, anche se già sapevo qual era il titolo che mi aspettava, è stato bellissimo scartare il pacchetto e iniziare subito a leggerlo.
Volete sapere di che libro si tratta?
E’ una lettura che desideravo fare da tempo: Il Caso Jane Eyre di Jasper Fforde. Sono veramente, veramente contenta che sia stato scelto questo libro per me!
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È un 1985 diverso, in un mondo dove i libri sono il bene più prezioso. E i confini tra realtà e fantasia sono più morbidi del consueto. Mycroft, vecchio inventore, escogita un sistema per entrare di persona in romanzi e poesie. Acheron Hades, criminale diabolico, se ne appropria e rapisce "Jane Eyre" dal manoscritto originale di Charlotte Brontë: a indagare arriva Thursday Next, Detective Letteraria. Reduce dalla guerra di Crimea (che imperversa da centotrent'anni), ha in sospeso un amore. Le indagini la riportano a Swindon, sua città natale; sbarcata da un dirigibile di linea, salta in groppa a una fuoriserie decappottabile dai mille colori. Riuscirà a salvare Jane Eyre e a rimettere in sesto la sua vita?

Non incuriosisce anche voi? Non vi sembra una trama intrigante e piena di spunti fantastici?
Se la risposta è sì… proponetevi per riceverlo! Visto che sarà mio compito scegliere un blogger a cui spedirlo, ho pensato che lascerò a voi la possibilità di dare la vostra disponibilità, così sarò sicura di spedirlo a qualcuno che desidera davvero leggerlo. Dovete semplicemente commentare il post, scrivendo che vi piacerebbe partecipare e aggiungendo il vostro indirizzo mail. Io, poi, estrarrò a caso tra chi avrà commentato e invierò a lui/lei il libro, non appena l’avrò finito.
Io potrò scegliere solo una persona a cui inviarlo, ma dato che chi lo riceverà dovrà rimetterlo in circolo, anche chi non sarà scelto questa volta potrebbe riceverlo in futuro, entro Settembre.

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La rete di lettura aspetta solo voi! Avete tempo fino al 6 luglio (compreso) per proporvi.

Un abbraccio e buon letture,

Cami

P.S. L’ho già scritto, ma lo ricordo di nuovo: questo libro è solo in prestito: questo non è un giveaway! Il Caso Jane Eyre dovrà tornare alla legittima proprietaria, la Leggivendola, a Settembre. Pieno dei nostri ricordi e delle nostre impressioni, ma questa è un’altra storia… ;)

domenica 1 luglio 2012

Chi cerca… Trova! (#3)

Buongiorno a tutti, amici lettori e amiche lettrici!
Stamattina sono un po’ di fretta – i miei genitori sono tornati dopo una settimana via e quindi, ovviamente, oggi si passerà un po’ di tempo in famiglia. Senza contare che stanno organizzando una cena pantagruelica, perché così stasera si potrà guardare la partita insieme a tutto il parentado. Aiuto!
Scherzi a parte… il nuovo post di Chi cerca… Trova era già pronto, non potevo rimandarlo! Quindi ho rubato cinque minuti per scrivere questa mini introduzione, poi scapperò di là a godermi un po’ il pomeriggio in famiglia.
Questo mese ci sono state alcune chiavi di ricerca molto interessanti, ho scoperto anche io delle cose nuove. Adoro questa rubrica, mi permette di cercare e scartabellare tra mille libri, link, immagini… Spero piaccia a voi quanto piace a me!
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1. Mondadori 1984 nuova edizione classici moderni
imageLa nuova edizione di 1984 dovrebbe essere in tutto e per tutto uguale a quella precedente, eccezion fatta per la copertina, di cui viene cambiata solo l’impostazione grafica, mantenendo la vecchia immagine (per fortuna, perché secondo me è adatta). 
La nuova grafica del Classici Moderni mi piace, benché io sia molto affezionata a quella vecchia. E’ ordinata e mantiene quasi sempre le stesse immagini delle edizioni precedenti – insomma, trattasi di una semplice “modernizzazione”, niente di trascendentale.
2. Arnoldo Mondadori in su la cima
DSC01471L’idea era venuta nel 1931, anno nono dell’era fascista, a Francesco Pastonchi, grande poeta della prima parte del ‘900. Era stato lui, abituale frequentatore di casa Mondadori e fin dall’inizio autore prediletto della casa editrice, a inventarne il nuovo simbolo: una rosa, accompagnata da un motto che ne segue, ora da destra, ora da sinistra, la flessuosità del gambo, evitandone le spine: «In su la cima», vi è scritto, e sostituisce la vecchia massima latina, «semper et ulterius progredi», come a suggerire che forse non c’era più bisogno di altri passi: la vetta era già stata raggiunta.
(Franco Bechis / Sergio Rizzo, In nome della rosa – La storia gloriosa e tormentata, quasi una «dynasty» all’italiana, della casa editrice fondata da Arnoldo Mondadori: dai lontani inizi del 1907 alle ultime, burrascose vicende che hanno coinvolto eredi litigiosi, magnati della finanza e personaggi politici, Newton Compton, Roma 1991, p.7 – immagine tratta dallo stesso volume, p. 9; la didascalia dice La sigla della Mondadori con il motto scelto da Petrocchi, comparsa nel 1931.)
Non ho letto tutto il libro, ma sembra davvero molto interessante. Appena avrò la mente “sciolta” dagli impegni universitari, vedrò di leggerlo. Non conosco lo stile del Bechis, ma quello di Rizzo solitamente l’apprezzo: dalle poche pagine che ho letto, pare molto scorrevole. Senza contare che è pieno di foto d’epoca, che rendono il tutto sicuramente più interessante.
3. Isbn "racconti d'autore" Sole
I “Racconti d’Autore”, libri di piccolo formato venduti insieme al Sole 24 Ore ogni domenica (che vi consiglio, sono delle chicche!), non sono forniti di codice ISBN, perché sono prodotti non vendibili separatamente dalla copia del giornale.
4. Malinda Lo bibliografia
Malinda ha all’attivo due libri effettivamente pubblicati, più due la cui futura pubblicazione è certa. I primi due sono Ash e il suo prequel, The Huntress; gli altri fanno parte di una nuova serie, che inizierà a settembre 2012 con Adaptation e continuerà nel 2013 con il suo sequel, di cui non è ancora noto il titolo. 
L’autrice ha scritto anche dei racconti, pubblicati online o in antologie: li trovate elencati sul suo sito.
Segnalo che, dei libri già editi, solo di Ash esiste una traduzione italiana (che ho già letto, apprezzato e recensito).
5. Il cimitero di Friedrich
Se si intende il cimitero dove fu seppellito il caro Caspar David (adoro i suoi dipinti, incondizionatamente), allora è il cimitero della Trinità di Dresda. Se invece si intende il camposanto come soggetto di un dipinto, ci sono più opzioni possibili, perché il mio amato Friedrich tra il 1825 e il 1830 ne dipinge tre versioni:
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Trattasi rispettivamente de L’Entrata del Cimitero (conservato a Dresda), Il Cancello del Cimitero (Il Camposanto) (conservato a Brema) e Il Cimitero sotto la Neve (conservato a Lipsia). Tutti e tre bellissimi, secondo me: mi piace, in particolare, il secondo!



6. due uomini davanti alla Luna
Prima ho pensato di mettervi questa:
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Ma poi ho pensato che in effetti loro sono a tutti gli effetti sulla Luna e che, per rimanere il più fedele possibile alla ricerca, avrei dovuto mostrarvi qualcos’altro. Probabilmente questo:
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Che è il quadro di Friedrich (sì, di nuovo lui!) intitolato Due uomini contemplano la Luna.
7. Segnalibri dei personaggi di Spongebob da colorare
Tu, tu che sei arrivato qui con questa chiave di ricerca. Grazie di esistere.
Per l’occasione, ho creato un segnalibro da colorare, solo per voi! Sto seriamente meditando di farne altri, uno per ogni personaggio…
PicMonkey CollageStampatelo, coloratelo e portate con orgoglio Spongebob tra le pagine dei vostri libri!
8. “Angelo Calvisi”
Angelo Calvisi è uno scrittore, pubblicato dalla Round Robin; per ora ha all’attivo tre romanzi, facenti parte di una trilogia dal taglio decisamente ironico. Ho preso il primo il mese scorso e non vedo l’ora di leggerlo! I titoli sono: Il Geometra Sbagliato, Maledizione del Sommo Poeta e Il Principe di Persia.
L’autore ha anche un proprio blog, aggiornato spesso e (da quel che ho visto finora) con post su molti argomenti, tutti affrontati con molta, molta ironia.
9. Jacopo Ortis narcisismo
Sì, va bene, il caro Ortis è sicuramente molto sicuro di sé – quasi troppo, in certi punti. Però non lo si può proprio definire narcisista: è un aggettivo troppo legato alla sfera estetica per essere adatto al protagonista foscoliano. Jacopo non si vanta mai del proprio aspetto, anzi, mi pare che quasi non ne parli; al massimo, si può dire che “si vanti” della propria condizione di uomo auto-esclusosi dalla società, che non rispetta e di cui non apprezza, per la maggior parte, i governanti e i membri.
10. L’incredibile storia di Lavinia
E’ il titolo di un libro di Bianca Pitzorno, autrice che adoro alla follia, pubblicato per la prima volta nel 1988.
Questo libro in particolare non l’ho letto, ma ne ho tanti altri… E’ stata una delle scrittrici più importanti della mia infanzia e credo, in tutta onestà, che sia un’ottima lettura anche per gli adulti.
Comunque, questa è la quarta di copertina de L’incredibile storia di Lavinia:
“Un Natale freddissimo a Milano, ai giorni nostri. Lavinia, sette anni, è una piccola fiammiferaia sola al mondo che, come da copione, sta per morire di fame e di freddo. Ma a salvarla arriva in taxi una fata che le regala un anello magico, grazie al quale la bambina non solo risolve alla grande tutti i suoi problemi di sopravvivenza, ma si vendica allegramente della indifferenza e delle prepotenze degli adulti. Di che magia si tratta?”
11. vorrei leggere un libro tipo Dan Brown
Dopo il successo de Il Codice Da Vinci, i thriller à la Brown hanno proliferato a lungo nelle librerie. Una casa editrice particolarmente sensibile al fenomeno è stata la Newton Compton, la cui sezione Thriller presenta diversi titoli che coinvolgono omicidi, investigazioni, potere, scoperte destinate a mutare il sentire comune e complotti in seno alla Chiesa. Anche la Nord ha pubblicato molti titoli su questa linea, sempre nella sezione Thriller. Credo basti sbirciare in questi due cataloghi per cinque minuti per trovare almeno 3 o 4 titoli intriganti e dalle atmosfere simili a quelle di Dan Brown!
12. Frase da scrivere quando si regala un orologio
Un orologio è un regalo importante; una frase da scrivere per regalare un orologio mi fa pensare ad uno di quei bellissimi orologi da taschino, tipicamente vittoriani, con incisa una frase oppure contenenti la foto della persona amata. Personalmente, se avessi l’occasione di regalare un orologio di questo tipo, ci farei incidere (scritta con caratteri piccoli piccoli, così ci sta tutta) questa frase:
“Ma la memoria non è fatta solo di giuramenti, parole e lapidi, è fatta di gesti che si ripetono ogni mattino del mondo. E il mondo che vogliamo noi va salvato ogni giorno, nutrito, tenuto vivo.”
(Stefano Benni, Saltatempo, Feltrinelli, 2001)
A dire il vero, regalerei direttamente tutto il libro, insieme all’orologio… Ne risulterebbero entrambi rafforzati, dotati di un nuovo significato.
13. Libri Sole 24 Ore
Sul sito del giornale non sono riuscita a trovare il piano dell’opera – una cosa incredibile… Fortuna che Raffaele Serafini, alias gelo del blog gelostellato, ha ricapitolato tutte le prime 50 uscite e sta continuando a recensire anche quelle seguenti (oltre che altri libri, s’intende). Un lavoro preciso e attento che comprende anche l’indice dei vari racconti contenuti in ognuno dei volumetti. Grazie Raffaele!
14. Hyperion books cosa vuol dire?
Stando alla pagina Wikipedia, il nome di questa casa editrice deriva dalla via in cui si trovavano Walt Disney Studios prima del 1939, la Hyperion Avenue. Immagino che il nome della via derivi dal nome del titano Iperione, figlio di Urano e Gea (secondo la mitologia greca).
15. L'autunno del patriarca Marquez prima edizione
La prima edizione de L’Autunnoimage del Patriarca risale al 1975, sia per quanto riguarda quella originale in lingua spagnola, sia per la traduzione italiana, pubblicata lo stesso anno dalla Feltrinelli.
La copertina della prima edizione sudamericana è stata realizzata da Leon Zapata ed è sicuramente molto evocativa, riesce a rendere la forza del ditimagetatore, la sua imponenza e centralità. Anche la copertina della prima edizione italiana ci riesce molto bene, dando il giusto senso di oppressione, di onnipresenza e potere, anche se in maniera forse più sfumata, dovuta alla scelta di colori (il verde-marrone dei campi è sicuramente più “tranquillo” del rosso sangue dell’altra copertina, che inquieta). Mi piace molto anche l’odierna copertina dell’edizione Mondadori, che è quella che ho letto io.
16. Raffigurazione bene e male dipinto
Recentemente, sul blog Corsi e rincorsi (che vi consiglio caldamente di visitare), ho scoperto l’artista Tomasz Alen Kopera. Bene e male mi hanno subito portato alla mente quest’opera:
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Vi consiglio di cliccarci sopra, così da vederla in dimensioni maggiori. I dettagli sono semplicemente stupendi.
17. In realtà cosa è un compleanno
Solo la celebrazione annuale della propria venuta al mondo. Un’occasione per festeggiare, se si vuole. Per riflettere, anche. Ma in realtà, nell’economia del tutto, dall’universalmente noto all’universalmente ignoto, non conta un’emerita cippa.
Però è un’ottima scusa per divorare torte e farsi fare dei regali, quindi ben venga!
18. i veri uomini non esistono più
Ma no, non essere così disperata/o! Certo, chi legge solitamente ha degli standard  un po’ alti (d’altronde, raggiungere il livello di certi personaggi letterari, così magnificamente uomini, apparentemente così reali…); ma sono certa che riuscirai a trovare qualcuno che sarà un vero uomo, fatto e finito. Nel frattempo, ci si può sempre consolare fantasticando sui nostri eroi di carta (o di pellicola, anche il cinema e la TV aiutano in questi casi).
19. Mucchi di libri
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Il sogno di tutti noi lettori.
(dal Pinterest di Tropico del Libro)

Per questo mese è tutto, vi auguro un buon mese di Luglio e spero che, ovunque voi siate (ancora al lavoro o già in vacanza), vi accompagni sempre un buon libro.

Vostra,
Cami