giovedì 23 maggio 2013

Top Ten Letterarie (#7) + Book Blogger May (#2)

Buongiorno a tutti, cari lettori!
Oggi vorrei presentarvi una Top Ten un po’ speciale, che andrà a far parte del percorso per il Book Blogger May organizzato da Fragola. Il tema di questa settimana è L’importanza di chiamarsi… CLASSICO - Leggere i classici è ancora importante?. Se conoscete Bibliomania e i miei gusti, anche solo un poco, sapete che questo argomento mi è molto caro – si può dire che sono andata in brodo di giuggiole all’idea di preparare un post a riguardo! Il post di Phoebes mi ha dato il cosiddetto colpo di grazia e l’ispirazione per progettare un decalogo – ma, diversamente da lei, vi parlerò di quei libri fondamentali che non sono ancora riuscita a leggere.
Preferisco parlarvi di quei libri che non ho ancora incontrato lungo il mio percorso perché, sì, per me leggere i classici è ancora importantissimo; il che porta, come naturale conseguenza, alla mia ricerca (lenta ma continuata nel tempo) di quei “pilastri della letteratura” che ancora mi sfuggono. E ce ne sono tanti, anche tra i libri più noti di sempre, con mia somma vergogna!
Troppo spesso ci sono persone che si sentono intimorite dal fatto di non aver letto molti classici e che, proprio per questo, temono di non avere gli strumenti necessari per capirli: credo che questo sia un pregiudizio da sfatare. Certo, talvolta sono più complicati di altre letture (vuoi per il linguaggio desueto, vuoi per la filosofia insita in loro), ma non sono affatto dei mostri irraggiungibili; rifiutandosi di leggerli, per il timore di non comprenderli, si entra in un inutile circolo vizioso. 
A coloro che non leggono classici per questi motivi chiedo di dar loro una chance: potrebbero farvi scoprire delle storie meravigliose e aprirvi porte che non vi sareste mai aspettati di varcare!
imgxpost-topten 
1. Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust
Alla ricerca del tempo perduto - M. Proust
Questo, credo, è uno di quei classici che spaventa più o meno chiunque. Spesso diviso in sette volumi, è un monstrum di un paio di migliaia di pagine; io possiedo una versione in cofanetto e ammetto che guardarla mi incute timore. Vorrei tanto leggere la Rechèrche, vorrei davvero, anche perché Proust è uno degli autori fondamentali del secolo scorso, ma allo stesso tempo la sua mole mi allontana. Prima o poi, lo so, prenderò in mano il primo volume e li leggerò tutti, uno di fila all’altro – l’unico modo, credo, per apprezzare nella sua totalità quest’opera mastodontica.

2. Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello
Uno, nessuno e centomila - L. Pirandello
Questo libro è qui sia per il suo valore, sia per una mia piccola vergogna personale: ci fu assegnato in V Ginnasio, come lettura a casa, ma non ci fu proprio verso, non riuscii a leggerlo. Non era il momento adatto, c’era poco da fare; ma mi è rimasto il dispiacere di non essermi sforzata un poco di più – soprattutto perché tempo dopo ho letto Il fu Mattia Pascal e l’ho davvero adorato. Ho anche letto e visto a teatro, con gran piacere, alcuni dei suoi drammi. Credo, quindi, che presto riaprirò la mia copia di Uno, nessuno e centomila e lascerò che Pirandello mi racconti dello smarrimento dell’uomo come lui sa fare.


3. Ulisse di James Joyce

Ulisse - J. JoyceChe dire, stando ai giudizi dei critici e dei lettori, questo è uno dei classici più astrusi e complessi che l’uomo abbia mai prodotto. Quando ero più piccola mi ero ripromessa che avrei provato a leggerlo a 20 anni – sembrava un’età abbastanza in là da poter credere che avrei posseduto chissà quale scienza infusa. Invece, eccomi qua, a 20 anni e qualche mese, che rifletto e penso che forse dovrei rimandare ai 25 (quando, ovviamente, avrò trovato la scienza infusa di cui sopra). Scherzi a parte, ricordo ancora la confusione data dalla lettura di un estratto sulla mia antologia delle medie – forse è questo che ancora mi impedisce di affrontarlo!




4.
Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen

Orgoglio e pregiudizio - J. Austen
Già vedo frotte di janeites che mi assalgono, dopo questa rivelazione. E c’è di peggio: io non ho ancora letto nemmeno un libro di Jane Austen! Non c’è un vero motivo; semplicemente, è un’autrice che non ho mai trovato nel mio percorso… almeno finché non mi sono affacciata sul mondo dei blog, dove gli spazi a lei dedicati sono tantissimi. Non che prima non fossi conscia della sua importanza – l’ho incontrato anche durante le lezioni d’inglese, a scuola; piuttosto, non ero a conoscenza di questa sua popolarità. Ovviamente non è questo l’unico motivo per cui mi sento in dovere di leggerla; piuttosto, dato che amo molto il mondo british, sento di dover colmare questa lacuna.
5. I Malavoglia di Giovanni Verga
I Malavoglia - G. Verga
Altro autore italiano che di solito viene assegnato come lettura scolastica e che io, invece, non ho mai dovuto affrontare. All’epoca non mi dispiacque nemmeno troppo – in tutta onestà, non mi ispirava molto. Tuttavia, l’anno scorso ne ho letto degli stralci per l’esame di Storia della lingua italiana che mi hanno sinceramente stupita; non mi aspettavo una narrazione così forte a livello emotivo e così interessante a livello stilistico. Ora vorrei proprio leggerlo! Oltretutto, il Verismo  è una corrente letteraria che non conosco molto bene, purtroppo, quindi mi sembra giusto cercare di scoprirne qualcosa di più attraverso un approccio diretto.
6. Jane Eyre di Charlotte Brontë

Jane Eyre - C. BronteEbbene sì, non ho mai letto nulla nemmeno delle Brontë. Dato che mi interessa molto la cultura british, come vi ho già scritto sopra, è inaccettabile che io non abbia ancora fatto esperienza di questo trio così importante per il XIX secolo, periodo che ha caratterizzato fortemente l’idea di Inghilterra che abbiamo oggi. Questo titolo è quello che mi viene consigliato più spesso e sarà senz’altro quello che leggerò; oltretutto, Jane Eyre sembra un personaggio che potrei amare moltissimo. La mia edizione ha anche un’introduzione di Joyce C. Oates, autrice che stimo molto, di cui sono curiosa di scoprire il parere.
7. Iliade di Omero
Iliade - OmeroOmero è uno degli autori classici per eccellenza, anzi, volendo è il più classico degli autori – e io ne ho letto solo spizzichi e bocconi, tratti da un po’ tutte le sue opere. E’ assolutamente incredibile che io, come studentessa da sempre a contatto con le materie umanistiche, non abbia ancora letto integralmente almeno uno dei due poemi omerici! Si tratta di un’enorme mancanza, cui devo porre rimedio al più presto.
Mi affiderò, almeno in questo caso, alla celeberrima traduzione della Calzecchi Onesti – senz’altro una delle migliori attualmente in circolazione. E poi partirò alla conquista di tutti i poemi epici dell’antichità!
8. La Luna e i falò di Cesare Pavese
La Luna e i falò - C. PaveseUn altro autore italiano che non fa parte delle mie letture; dovrebbe esserci non solo per i suoi meriti letterari, innegabili, ma anche per la sua attività editoriale e per gli anni in Einaudi con Calvino, Vittorini e tutta la squadra di via Biancamano. Senza contare che mio nonno paterno, cui voglio un bene dell’anima, è un suo appassionatissimo lettore – ha tutta la bibliografia e spesso torna a leggerlo, come si torna da un vecchio amico. Capite che, con un suo così forte sostenitore in famiglia, leggerlo è mio dovere! Eppure ho un po’ di timore – ho paura che possa non piacermi (e in quel caso non saprei proprio cosa dire a mio nonno). Ma poi penso alle cose di cui potremmo chiacchierare, se lo leggessi… Basta, devo recuperarlo!
9. La metamorfosi e altri racconti di Franz Kafka
La metamorfosi e altri racconti - F. KafkaOrmai credo di avervi scritto in tutte le salse che la letteratura mitteleuropea è una di quelle che leggo più volentieri; quindi com’è possibile che io ancora non abbia letto il racconto più famoso di Franz Kafka?! I suoi libri hanno plasmato l’immaginario di tutti, anche di chi non li ha letti, e io stessa conosco la trama di quasi tutte le sue opere – una conoscenza che, non essendo di prima mano, non può definirsi del tutto concreta. Conosco il suo stile, invece, perché ho letto alcuni spezzoni tratti da un suo romanzo (non ricordo quale, mannaggia) quando ero al Ginnasio; mi lasciarono una sensazione di inquietudine, la percezioni di vedere un esemplare di umanità troppo simile a me e ad alcune persone che conoscevo.
10. Rime e lettere di Vittoria Colonna
Rime e lettere di Vittoria ColonnaNon molti conoscono Vittoria Colonna, e la cosa mi dispiace moltissimo. Io stessa, prima di seguire il corso di Letteratura Italiana II, di lei sapevo soltanto il nome e poco altro; invece, Vittoria Colonna fu non soltanto un personaggio politicamente influente del XVI secolo, ma anche una poetessa apprezzabilissima, elogiata da intellettuali come Baldassarre Castiglione e da artisti come Michelangelo. Ho deciso di inserirla in questa lista non solo per il mio effettivo desiderio di leggere la sua opera, ma anche perché mi sono resa conto, nel compilare l’elenco, che sono poche le donne annoverate tra i classici – molte vengono lasciate da parte, pur non avendo nulla da invidiare ai colleghi del sesso opposto.

Si conclude qui il mio decalogo di oggi; mi piacerebbe sapere quali di questi classici avete letto e quali, invece, dovete ancora leggere – così potremmo spingerci a vicenda a darci da fare e dar loro una possibilità!
Intanto, sfrutto la fine di questo post per darvi qualche aggiornamento. Il Salone del Libro è stato fantastico e presto ne offrirò un resoconto, come mio solito; ci sono tante cose da raccontare, non vedo l’ora.
Inoltre, continuerò a pubblicare post per il progetto Book Blogger May, ma credo che sforerò e proseguirò a Giugno (perdonami, Fragola!); gli esami non perdonano e si avvicinano sempre di più, diminuendo il tempo a mia disposizione.
Per ora è tutto, miei cari; vi auguro, come sempre, buone letture!
Vostra,
Cami

36 commenti:

  1. Anche io ho una lista di questo tipo. Anzi, non è proprio una lista. Sono semplicemente libri al cui titolo penso: "Ecco, questo lo devo leggere!", e così via. A volte lo faccio, altre rimane nei desiderata, in attesa di concretizzarsi. Il prossimo sul comodino è un Flaubert. Quello dopo, diciamo che è inglese... e tu sai il perché!
    ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche io in effetti faccio così! Diciamo che questi sono i dieci che mi saltano subito in mente.
      Di Flaubert ho letto solo "Madame Bovary" e mi era piaciuto, anche se ricordo la trama solo a grandi linee.
      Ahahah, sì, ho giusto una mezza idea :P

      Elimina
    2. Per completezza (e per non risultare monotematico) svelerò che si tratta di "Bouvard e Pécuchet". All'epoca "Madame Bovary" non mi piacque, ma forse perché l'ho letto a scuola e all'età sbagliata.
      Dei tuoi invece ne ho letti due! ;)

      Elimina
  2. La lista dei classici che ancora devo leggere si allunga a dismisura, mentre procede lentamente la lista di quelli già letti.
    Tra quelli che voglio assolutamente leggere ho due fisse: dickens e dumas. Voglio leggere tutto ciò che hanno pubblicato, mi sembra che senza di loro non posso andare avanti. Rischiano poi di diventare un trio, con l'aggiunta del tuo amato Hugo.
    Tra quelli che tu hai nominato, mi manca L'ulisse di Joyce (joyce non è mai stato tra i miei autori preferiti e la lettura de i Dubliners non me l'ha fatto amare particolarmente) e La recherche, ma devo confessare che sono due romanzi che ho sempre evitato e che non ho voglia di leggere. E mi manca anche Kafka, di cui da piccola lessi America e mi parve così brutto - ero troppo piccola, mi sa - che me ne sono poi tenuta lontanissima; e ancora Cesare Pavese, mai letto nulla.
    (inutile aggiungere che è la prima volta che sento nominare la Colonna)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche io ho una lieve fissa per Dickens - non del tutto motivata, a dire il vero, visto che è un altro autore di cui non ho mai letto nulla! Credo si ricolleghi al mio amore per ciò che è british.
      Prima o poi recupererò anche Dumas, ma ne sento meno la necessità, per ora.
      Sono contentissima che tu stia considerando Hugo, per ovvie ragioni <3

      Spero che parlare qui della Colonna la faccia conoscere a qualche persona in più, la poesia scritta dalle donne nel XVI secolo è molto interessante! :)

      Elimina
  3. Allora, di quelli nella tua lista io ho letto:
    - i primi 2 volumi della RECHERCHE. Allora, diciamocelo, leggerla tutta è un po' un parto, ma meno di quello che potrebbe sembrare, perché Prosut ha davvero una scrittura meravigliosa, e il tempo te lo fa passare. Certo, alcune frasi sono lunghe più di una pagina, ma... merita!
    - Orgoglio e Pregiudizio. Mi ha fatto follemente innamorare della austen, una donna di un'intelligenza estrema.
    - I Malavoglia l'ho letto all'università. Pensavo fosse una palla, invece ne ricordo con piacere la lettura.
    - La metamorfosi. La lessi alle superiori e quando lo dissi, la professoressa abituata a non lettori cronici, rimase di stucco. E' il ricordo che più mi resta di quel libro. XD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono felice del tuo giudizio positivo sulla Rechèrche! I periodi lunghi non mi spaventano troppo, posso farcela :)

      Su "I Malavoglia" avevo lo stesso pregiudizio, quindi ti capisco. Ho cambiato idea solo dopo averne letto degli stralci, come ho scritto nel post.

      Ahaha, ti colpì molto allora xD

      Elimina
  4. Tra i titoli che hai citato ne ho letti cinque (a quanto pare abbiamo fatto scelte molto diverse in questi anni!).
    Alcuni di essi mi sono piaciuti molto, altri meno.
    Uno, nessuno e centomila lo adoro; il concetto di Pirandello in base al quale la realtà non può essere basata su un'oggettività condivisa è fenomenale. La nostra individualità non è altro che un possibile aspetto di infiniti punti di vista, c'è da impazzire solo a pensarci! ;)

    Aspetto di sapere la tua opinione!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh già! E' sempre interessante vedere i percorso letterari seguiti da altri, danno l'idea di come certi libri ne richiamino altri e finiscano per portare i lettori in direzioni così diverse.

      Il concetto di relatività e verità mi interessa molto ed è uno dei motivi per cui ora m'interessa tanto leggere "Uno, nessuno e centomila". Spero davvero di poterti far avere la mia opinione al più presto.

      Sarei curiosa di sapere quali hai letto, oltre a Pirandello :)

      Elimina
    2. - Jane Eyre per ripetute pressioni esterne (ero prevenuta e mi sono dovuta ricredere, molto bello);
      - Orgoglio e pregiudizio (al quale però forse preferisco Ragione e Sentimento);
      - La luna e i falò (lettura recente, molto intensa, concettualmente affine ai miei gusti, praticamente troppo lenta, a tratti noiosa);
      - La metamorfosi, ma di questo ne ho parlato poco fa quindi non aggiungo altro! :P

      Elimina
  5. Ahhh, io adoro i classici!! Con me sfondi una porta aperta. Anche se me ne mancano un po' perché una volta leggevo solo classici...poi mi sono accorta che vivevo fuori dal mondo sob.

    Ne ho letti 5 anch'io, Pirandello, Omero, Pavese, Jane Eyre e la Bronte. Un po' per la scuola e un po' per piacere.
    Tra questi il mio preferito è Pavese. L'ho letto al liceo, per un esame in università...e l'ho letto per piacere ancora. Il modo in cui scrive Pavese mi piace tantissimo, rende le cose vere, e mi ha sempre fatto capire la differenza tra Letteratura e narrativa.
    D'altronde è questo che devono fare i classici, no ?

    PS visto che ti riprometti di leggere l'Iliade di tua volontà o_o...hai per caso letto l'Ariosto ? Quando si parla di poemi io non posso non pensare all'Orlando Furioso e tento sempre di convinvere la gente a leggerlo, lo adoro *-*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho confuso Jane Eyre con Jane Austen, vabbè XD

      Elimina
    2. Fantastico! Mi fa molto, molto piacere :D

      Hai ragione, è sicuramente una caratteristica dei classici. Sono contenta che Pavese ti abbia lasciato tutte queste sensazioni, sto cercando di convincermi a leggerlo quanto prima e avere pareri così entusiasti non può che rassicurarmi.

      P.S. Ebbene... l'Ariosto lo sto leggendo integralmente proprio in questo periodo! Ammetto che lo stimolo iniziale è stato dato da un esame universitario, per cui avrei comunque dovuto leggere l'opera completa, ma questo non toglie che ora sia diventata quasi una lettura di piacere ;)
      Fai bene a tentare di convincere la gente a leggerlo, è davvero meraviglioso! :D

      Elimina
  6. L' Iliade l' ho letto tutto in un periodo in cui ero fissato con la cultura classica mentre devo ammettere che Joyce mi è sempre risultato troppo pesante. Il suo Ulisse è clamorosamente noioso - e questo lo ammettono perfino molti miei amici inglesi e irlandesi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo è vero, anche io ho letto opinioni anglofone e anglofile non esattamente positive nei confronti di Joyce. Ma ha talmente cambiato il mondo della letteratura che sento il bisogno di affrontarlo, o almeno di provarci!

      L'Iliade credo mi piacerà, invece; amo i poemi epici e non faccio fatica ad approcciarmici, di solito.

      Elimina
  7. Mia diletta, comprendo e condivido. Anche se temo ci siano taaanti libri, specie tra i classici, che proprio non fanno per me. Joyce mi è veramente ostico, mi bastano due pagine per cadere addormentata. E ora come ora non mi attira molto neanche Proust. A Pirandello sono tristemente allergica, mi è difficile prendere in mano un autore di cui so tutto.
    Però non posso non consigliarti zia Jane e le sorelle Bronte *__* Ho iniziato a leggere classici da Cime Tempestose e prima di allora temevo fossero improponibilmente noiosi. Inizia con Jane Eyre o con Orgoglio e Pregiudizio, sarà ammmmore immediato *w*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Aww, mia diletta <3

      Eh, purtroppo ricordo la tua allergia pirandelliana. Sappi che sto cercando di creare un antistaminico che te la faccia passare!

      Ovviamente terrò conto dei tuoi consigli e, in effetti, "Jane Eyre" e "Orgoglio e pregiudizio" sono sul mio comodino, nella pila dei libri di prossima lettura, quindi hanno alta probabilità di essere presto prelevati e letti!

      Elimina
  8. Ciao Cami! Grazie per il link! :) Sono contenta di averti dato il "colpo di grazia"! :) Che bella idea che hai avuto di voler parlare di classici segnalando quelli che più vuoi leggere!

    La Rechèrche io alla fine l'ho comprata in e-book perché effettivamente la sua mole mi spaventava anche da un punto di vista fisico (ed economico, visto che la versione Mammut Newton non è più in cicolazione). Quando la affronterò penso sarà sicuramente con un gruppo di lettura!

    Uno, nessuno e centomila, mi spiace dirlo, ma a me non è piaciuto granché, e considera che solitamente adoro Pirandello! Alcuni però lo considerano il suo capolavoro, quindi non far caso a questo mio commentino!

    L'Ulisse di Joyce è forse il classico che mi spaventa di più! E sì che io i venti li ho passati da un bel po'! Anche perché la mia unica esperienza finora con questo autore (Gente di Dublino) non è stata propriamente entusiasmante! Eppure, è uni di queli libri che proprio mi fa gola e mi affascina da morire!!

    Di Orgoglio e pregiudizio è inutile che parlo, è uno dei miei libri preferiti in assoluto!

    I Malavoglia l'ho letto in effetti al Liceo, e non lo ricordo quasi per niente, ma ricordo che mi piacque molto più diquanto potessi immaginare! Devo proprio rileggerlo prima o poi!!

    Jane Eyre è un libro meraviglioso, anche se delle sorelle Bronte io ho preferito Cime tempestose di Emily, ma per una questione mia tutta personale! Sono comunque entrambi romanzi straordiari, secondo me!

    L'Iliade è un altro di quei libri che mi piacerebbe proporre prima o poi proporre per un GDL! Comunque personalmente non sono interessata a tutti i poemi classici: l'Odissea infatti non mi ispira, Ulisse mi è sempre stato un po' antipatico!

    Pavere è un autore che manca anche a me, e me ne vergogno molto!

    Su Kafka io ancora non so esprimermi bene. Ho comprato un libro simile al tuo, ma della Feltrinelli, al Liceo, lo inizia ma non mi piacque proprio per niente. Un po' più di recente ho riletto un racconto, Nella colonia penale, e non mi è dispiaciuto, quindi, chissà, forse non era il periodo adatto... Ora sto leggendo Kafka sulla spiaggia di Murakami, e ad un certo punto vengono citati alcuni suoi scritti, tanto che un po' m'è venuta voglia di rileggerlo...

    Vittoria Colonna non la conoscevo per niente, neanche di nome, ma la poesia non è proprio un genere che fa per me, quindi per ora passo... certo, comunque, aspetto una tua eventuale recensioni, magarimi fai cambiare idea!!

    Spero non ti dispiaccia questo mio commentone, ma la tua lista mi ha entusiasmato moltissimo, trovandovi titoli che amo molto o che vorrei tanto leggere anch'io! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Phoebes, figurati se mi dispiace! Anzi, mi fa solo tanto piacere!

      L'idea del GdL per Proust non è male, avere qualcuno con cui condividere l'ardua lettura potrebbe fare la differenza :)

      Davvero l'Odissea non ti ispira? E dire che io invece ne sono estremamente affascinata! Forse perché la figura di Ulisse mi incuriosisce molto, divisa com'è tra la vena più maligna (come ci viene mostrato nell'Eneide, ad esempio) e quella più umana (come nell'Odissea stessa, appunto. Senza contare l'Ulisse dantesco, che mi ha sempre colpita.

      Per quanto riguarda Kafka, potrebbe essere colpa del periodo inadatto, capita spesso in fondo. Quel libro di Murakami mi intriga molto, quindi aspetto di conoscere la tua opinione a proposito.

      Ahaha, quando leggerò la Colonna ti farò sapere ;)

      Elimina
    2. Non so, per Ulisse mi porto dietro un'antipatia dai tempi della scuola! Ma chissà, magari leggendo l'Iliade ne rimango tant affascinata da voler leggere anchel'altro poema omerico... o magari mi convince l'Ulisse di Joyce! :)

      Il libro di Murakami mi sta piacendo davvero molto! :)

      Elimina
    3. Mai dire mai, eheh ;)

      Bene, allora aspetto di leggere il tuo commento sul blog!

      Elimina
  9. Ciao Camilla!!!
    Non è che parli di me quando dici che c'è gente che non legge i classici per "timore"? Credo di averti confessato una cosa simile....
    In fondo con "Il grande Gatsby" avevo ragione, cioè non mi è piaciuto molto e continuo ad aver paura di non averlo semplicemente capito... Ma spero di no, magari è solo un problema di gusto personale.

    Di quelli che hai elencato ho letto solo "Orgoglio e pregiudizio", molto bello.

    "Jane Eyre" lo abbandonai per noia, e lo stesso feci con "La luna e i falò".

    Al momento non ho in programma di leggere dei classici perchè quelli che mi incuriosiscono di più in questo periodo, "I miserabili" e "Il Conte di Montecristo", sono piuttosto corposi e in questo periodo della mia vita preferisco letture più snelle e, di conseguenza, veloci.
    Forse potrei dare un'occasione a Kafka, mi incuriosisce da sempre, soprattutto "Il processo".

    Ciao ^^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi intrometto solo per sponsorizzare "Il processo". Io non credevo, ma merita, merita e ti mette addosso una labirintite tale...
      Basta. :)

      Elimina
    2. Ciao Fede! :D
      No no, non mi stavo riferendo a te, era un discorso generale! La prima parte del post l'ho scritta prima di Torino, quando sono tornata ho dovuto compilare gli ultimi 4 punti e poi pubblicarlo e basta :)

      E' sicuramente una conseguenza del gusto personale, non penso proprio che tu non l'abbia capito; sei una ragazza intelligente e non penso che sia un testo tanto ermetico da impedirne la comprensione.

      Se citi "I Miserabili" mi rendi proprio felice, lo sai? *_* Io lo adoro!
      "Il conto di Montecristo" lo vorrei leggere anche io, perché non ne ho ancora avuto l'occasione. In effetti sono entrambi dei bei mattoncini e ora come ora capisco il tuo bisogno di letture "snelle", sono in un periodo piuttosto pieno di impegni.

      Se Salomon propone "Il processo" con tanta convinzione tenderei a fidarmi, non è uno che cede a facili entusiasmi :) Me lo segno anche io!

      Elimina
  10. Di quelli citati da te ho letto:
    Uno, nessuno,centomila che ho amato all'inverosimile.
    Orgoglio e pregiudizio, non si può vivere senza!
    Jane Eyre è un sacrilegio non averlo letto!
    Per il resto, dei Malavoglia ho letto qualche capitolo per motivi di studi, (anche l'Iliade, a dire il vero)di Pavese non ho letto nulla e mi vergogno amaramente, uguale cosa per Kafka.
    Di classici da leggere ne ho tantissimi, non credo mi basterà questa vita, I Miserabili di Hugo, Il Conte di Montecristo di Dumas sono quelli che voglio assolutamente leggere e naturalmente tutti i romanzi di Dickens, è il mio autore preferito, nessuno delle sue opere lette, finora mi ha delusa!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo so, lo so, sono imperdonabile, ho ancora tanti classici da recuperare! Col tempo, si spera, rimedierò :)

      E' vero, forse non basterà una vita, ma sognare è lecito, eheh!
      "I Miserabili" te li consiglio con tutto il cuore, davvero. Dumas e Dickens ancora mi mancano, ma sicuramente li leggerò!

      Elimina
  11. uno dei miei pallini è il Don Chisciotte della Mancia di Cervantes che non sono mai riuscito a leggere ma che mi piacerebbe farlo... quando trovo il coraggio...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ecco, un altro libro che mi ero momentaneamente scordata e che leggerei più che volentieri!

      In effetti anche lui richiede coraggio... Dai, sono certa che riusciremo ad affrontare questi "mostri sacri" :)

      Elimina
  12. Verga, Pavese e Pirandello temo di averli letti alle superiori, ma se mi chiedi cosa ne penso non saprei rispondere. Ero giovane e tutto quello che sapeva di costrizione lo rigettavo. La Metamorfosi l'ho letta invece con piacere anni dopo. Vale la pena, se non altro perché è breve e richiede al massimo un'oretta di tempo. Tanto di cappello infine a chi è riuscito a iniziare e a portare a termine Proust. Deve essere un'impresa davvero titanica.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh, in effetti leggere Proust sarà una fatica d'Ercole, però vorrei proprio provare a portare avanti questa impresa folle :)

      Capisco il rigetto degli autori scolastici, capita a tutti. Su Verga e Pavese non posso dirti niente, ma per quanto riguarda Pirandello... posso permettermi di consigliarti di riprovare a leggerlo? "Il fu Mattia Pascal" è davvero bello e affronta il tema del doppio in maniera particolare e interessantissima.

      Elimina
  13. Cami,
    eccomi!
    Ho letto Pavese, ma a 15 anni e sinceramente non lo ricordo granché, sarebbe da rileggere. Ho letto anche Kafka e mi era piaciuto molto, puoi rimediare facilmente visto che è un romanzo abbastanza breve. Gregor Samsa, se non ricordo male, che si sveglia tramutato in uno scarafaggio! Leggilo! Pensa che Roth si ispira esplicitamente a Kafka con "il Seno", dove in questo caso il protagonista si trasforma appunto in una mammella! Così così...

    Verga l'ho letto svogliatamente a scuola, non ricordo molto.

    Su Proust ti ho già detto che lo riprenderò più avanti, leggevo e non capivo quindi ritenterò...

    Di Pirandello ho letto anch'io Il fu Mattia Pascal, davvero bello. Non so se sai che lo criticarono molto allora perché consideravano la sua storia inverosimile, fatto sta che qualche anno dopo si verificò proprio una cosa simile. L'ho letto nella mia edizione, alla fine. Casomai ti trascrivo in privato quelle pagine, se ti incuriosiscono.

    E infine Joyce... ho L'Ulisse a casa ma l'ho solo sfogliato per ora. Di lui ho letto Gente di Dublino e Dedalus, non mi erano dispiaciuti. Saprai senz'altro quanto sia stato importante questo autore, l'invenzione del flusso di coscienza per tutta la generazione di scrittori successivi... Mi rendo conto che si potrebbe aprire un dibattitto lunghisssssssimo! personalmente lo considero geniale. Estremo, perché il suo flusso di coscienza è davvero estremo però rende magnificamente quanto caotica sia la nostra mente :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Vin :D

      Ma sai che la novella di Roth ce l'ho tra i libri da leggere? L'hanno pubblicata in una collana allegata alla Domenica del Sole 24 Ore, dedicata ai racconti e alle novelle di autori noti.
      Però se tu, che sei un grande fan di Roth, me la bolli con un "così così"... che dire, mi sa che la leggerò tra un po'! Magari dopo aver letto Kafka e dopo aver letto qualcos'altro del tuo amato Philip ;)

      Uhm, "Il fu Mattia Pascal" che edizione è? Perché ricordo di aver letto anche io qualcosa del genere; magari, invece, mi è stato solo raccontato (cosa più che probabile). Comunque, grazie per la gentilezza :)

      Eh, Joyce... è la mia balena bianca, giusto per citare un altro classico piuttosto ostico!
      Già, potrebbero nascere discussioni lunghe libri interi - cosa che, effettivamente, è accaduta :) Prima o poi mi immergerò anche io nel flusso di coscienza.

      Elimina
    2. Brava Cami, hai capito al volo, fai così. Non ti consiglierei di iniziare da quel romanzo, altrimenti non ti spiegheresti tutte le lodi che vado tessendo su di lui! :)

      Il fu Mattia pascal fa parte dei 101 libri (dovresti vederli, sono proprio bellini!) che ho preso da Repubblica quando ogni settimana ne dava uno quindi non saprei dirti, comunque ti ho scritto l'episodio a cui facevo riferimento prima.

      Elimina
    3. Ahaha :D

      Mi ricordo, me ne hai parlato qualche tempo fa; ho già letto il messaggio, grazie mille!

      Elimina
  14. Ne ho letti cinque, e di questi il mio preferito è sicuramente La luna e i falò.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho cominciato anche io ad affrontare questo mio decalogo, ora - ne ho letto uno :) Pian piano, li leggerò tutti!

      Pavese sarà sicuramente trai primi - sono contenta che ti sia piaciuto.

      Elimina