venerdì 16 agosto 2013

Tre gradi (#6)

Buongiorno a tutti, lettori e lettrici!

Le mie vacanze sono ufficialmente finite, purtroppo, quindi ho pensato di consolarmi parlandovi un po’ di alcuni libri che mi piacerebbe molto leggere. Ultimamente resistere alla tentazione di prendere nuovi libri si sta facendo più difficile – soprattutto perché mi arrivano ogni giorno delle offerte allettanti via e-mail! Non vedo l’ora che arrivi il Salone del libro usato (durante il ponte di S. Ambrogio, qui a Milano), il termine ufficiale di questo mio anno di continenza.

Meglio non pensarci oltre, altrimenti rischio di cedere prima del tempo; passiamo a Tre gradi!

PRIMO GRADO
Il libro che ho scelto è…

Il dandy della reggenza di Georgette Heyer
2008 – Sperling & Kupfer (originale: Regency Buck – 1935 – Heinemann)

È stato per distrazione, per dispetto o per un'incredibile lungimiranza che nel suo testamento il signor Taverner ha voluto nominare come tutore dei due figli il quinto conte di Worth? Il conte non è, infatti, l'anziano gentiluomo che Judith e Peregrine Taverner si aspettano, bensì il più elegante, affascinante e insopportabile dandy della Londra della Reggenza. I suoi modi gelidi e la sua ironia non gli impediscono infatti di spalancare ai due giovani - e ora ricchissimi - provinciali le porte del bel mondo. E se Peregrine, un ragazzo dal cuore d'oro ma assolutamente sventato, gli procura qualche noia, la seducente Judith gli provoca ben altre reazioni...

Perché è nella Lista dei Desideri? Perché se qualcuno continua a parlarne in maniera così entusiasta, e quel qualcuno è la Leggivendola, non è che si può ignorare il (nemmeno troppo velato) suggerimento… no? Questo libro in particolare mi è venuto in mente perché l’avevo visto, ormai anni fa, in libreria con un’amica; sarà stata la copertina, sarà stato il titolo, sta di fatto che ha catturato la mia attenzione. Tra una cosa e l’altra, però, non ho mai avuto occasione di leggerlo: urge recuperare!

SECONDO GRADO
Georgette Heyer è nata e cresciuta a Wimbledon, un sobborgo di Londra universalmente noto grazie al celebre torneo di tennis; è anche dimora di vari esponenti dello spettacolo, dell’arte e dello sport, oltre a vari notabili. Tra questi c’è la scrittrice di cui parleremo ora.

La materia oscura di Michelle Paver
2011 – Giano (originale: Dark Matter – 2010 – Orion)

Gennaio 1937. Jack Miller ha 28 anni e una laurea in fisica, ma è oppresso dalla mancanza di denaro, vittima di un carattere inquieto e solitario e deciso a cambiare completamente la sua vita. Così, quando gli viene offerta la possibilità di lavorare come operatore radio in una spedizione nell'Artico, accetta senza indugi. La nave salpa dalla Norvegia con destinazione Gruhuken, un'isola disabitata nell'arcipelago delle Svalbard.
Jack non socializza con i compagni, tre snob inglesi spinti soltanto dalle chimere dell'avventura, ma non ha nemmeno il tempo per simili riflessioni, poiché il viaggio si rivela fin da subito sovrastato da cattivi auspici: uno a uno, per diversi motivi, i suoi compagni saranno costretti a tornare indietro. Rimasto solo, Jack potrebbe decidere di partire anche lui, ma sceglie di rimanere, per non vanificare gli scopi scientifici della spedizione. Solo nella distesa artica, al buio dell'interminabile notte polare, durante la quale nessuno può lasciare o raggiungere l'arcipelago, Jack trascorre i primi giorni determinato a portare a termine quello per cui è partito.
All'inizio sono solo vaghe sensazioni, fruscii che arrivano in maniera quasi impercettibile all'udito, macchie che balenano davanti agli occhi. Poi non appena il buio si fa più fitto, i fruscii diventano voci distinte e le macchie si mutano in ombre dai contorni netti. Allucinazioni? Brutti scherzi di una prolungata solitudine? Fantasmi prodotti dalla mente? Oppure l'isola è sotto la minaccia di una Materia Oscura? Un'Entità terribile e vendicativa?

Perché è nella Lista dei Desideri? Questo libro mi è capitato sotto gli occhi per caso, mentre giravo tra gli scaffali e gli espositori di una libreria: il titolo accattivante e la copertina “glaciale” hanno richiamato la mia attenzione, poi ho letto la trama e sono rimasta davvero, davvero incuriosita. Adoro le storie in cui la sanità mentale del narratore è messa in dubbio, perché mi piace la sensazione di costante incertezza che danno!


TERZO GRADO
Questo romanzo è stato tra i finalisti del Shirley Jackson Award (premio dedicato al thriller psicologico, all’horror e in generale all’ampia categoria del dark fantastic) nella categoria Best Novel. Un autrice che il premio l’ha vinto, nella categoria Collection, è Yoko Ogawa: suo è il libro di cui vi parlo qui sotto.

La formula del professore di Yoko Ogawa
2008 – Il Saggiatore (originale: 博士の愛した数式 - Hakase no aishita sūshiki – 2003 – Shinchosha Publishing Co)

Il professore è anziano, gentile, è un genio della matematica, ma dopo l’incidente la sua memoria dura esattamente ottanta minuti. Incapace di prendersi cura di se stesso assume come governante una donna timida e intelligente, madre single per scelta. La sua passione per i numeri è incontenibile e riesce a comunicarla con inconsapevole naturalezza alla governante e a suo figlio. In pochi mesi, la semplicità dei gesti quotidiani della donna, la brillante curiosità del bambino, l’affetto del professore nei suoi confronti e la comune passione per il baseball creeranno un legame che darà una nuova e inaspettata intensità alle loro vite.

Perché è nella Lista dei Desideri? Paradossalmente, è stata una recensione negativa a farmi notare questo libro per la prima volta. Ileen, la blogger che l’ha scritta, ha parlato estensivamente della trama e ha sottolineato gli aspetti che non l’hanno convinta, eppure io credo che a me questo libro potrebbe piacere molto, perché i suddetti aspetti negativi non sono legati a un brutto stile o a personaggi odiosi, anzi, Ileen sottolinea che sotto questo punto di vista è un ottimo libro; quel che non l’ha convinta è la matematica inserita massicciamente nella narrazione. Io non me la cavo benissimo con numeri e formule, lo ammetto, ma credo proprio che mi fiderò comunque del mio istinto, che ha drizzato le antenne mentre leggevo il post sopracitato!


Anche per oggi è tutto; che ne dite dei libri di questo post? Vi ispirano, non v’ispirano?

A presto risentirci, con una nuova recensione!

Vostra,

Cami

20 commenti:

  1. Quello che mi ispira di più è il secondo, anche se scegliere è difficile. I libri della Giano & Company li adoro proprio! :)

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    1. Anche a me piace molto il lavoro che sta facendo la Giano, ha pubblicato diversi titoli molto interessanti :)

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  2. La mia ammirazione per il tuo autocontrollo cresce ogni mese.
    Clap clap.

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    1. Grazie per gli applausi e il sostegno, sono entrambi molto apprezzati :)

      Poi però al Salone dovrai aiutarmi a trascinare le borse ripiene di libri, sappilo...

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    2. Ti consiglio un comodo trolley. È la soluzione che non ho mai adottato ma è di sicuro vincente!

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    3. Non pensavo di prendere tanti libri da riempire un trolley, a dire il vero, però... Potrei permettermi qualche affarone...
      Istigatore!

      Cercherò di portarmi dietro solo uno zaino, non posso gettare via così in fretta un anno di morigeratezza.

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    4. Allora un paio di libri te li posso portare io. Cercherò di essere morigerato, dato che in un anno ho dimostrato di non reggere i due Saloni!

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    5. Ahah, tranquillo, non ti costringerò a tanto: il mio zaino sarà più che sufficiente, è bello capiente :D

      Vorrei propormi come aiuto per resistere alle tentazioni libresche, ma sarò sicuramente in un momento di gioiosa, folle bibliofila e quindi temo che non sarei di grande aiuto...

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  3. "La materia oscura"... l'avevo adocchiato prima ancora che uscisse in italiano, però alla fine è caduto un po' nel "dimenticatoio", non tanto perché mi tentasse poco (anzi!!), ma semplicemente a causa della mia memoria dispettosa! :P Come vorrei che fosse disponibile anche in versione ebook!! *_*

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    1. Ahaha siamo tutti vittime dei capricci della memoria xD
      E' un peccato che non sia disponibile in digitale... Spero comunque che tu possa riuscire a leggerlo presto!

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  4. Una bella consolazione parlare di libri, no?! :)

    Non è il 7 dicembre S'Ambrogio? Pensa che è anche il patrono del mio paese... l'ho sempre sospettato che ci fosse una linea diretta tra me e Milano! ihihih

    Venendo ai libri, non ne conosco nessuno. L'ultimo è quello che mi intriga maggiormente, prima o poi dovrò decidermi di dedicarmi un po' alla letteratura nipponica! Adesso mi leggo anche la recensione dell'altra blogger...

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    1. In parte sì, in parte rende solo più acuto il desiderio di dilapidare i miei risparmi xD

      Sì, è il 7 Dicembre; a Milano di solito si fa il ponte e ci si gode un fine settimana lungo, visto che l'8 si festeggiata l'Immacolata Concezione... Quest'anno però salterà, perché il 7 e l'8 sono rispettivamente Sabato e Domenica!
      Comunque, questo è un collegamento piuttosto inaspettato, ahaha :D

      Io non ho letto moltissimi autori giapponesi, ma devo dire che m'incuriosiscono molto. Sicuramente qui in Occidente arrivano i libri più vendibili, eppure già in questi titoli si sente una forte differenza col nostro modo di vedere il mondo.

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  5. Tre titoli interessanti, soprattutto il secondo mi ispira molto!

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    1. Il secondo sta facendo furore, pare sia quello che interessa di più :D

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  6. Molto interessanti tutti e tre ma il secondo mi ispira davvero, mi sa che finirà anche nella mia wishlist:-) Grazie, baci
    Sara

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    1. Figurati, mi fa piacere che tu abbia scoperto dei nuovi libri! :D

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  7. Naturalmente mi ispira moltissimo il terzo, come puoi immaginare. Il problema è che anch'io sto cercando di smettere, anche se per il momento con successi pressoché nulli (10 gg di vacanza in Scozia e 8 nuovi acquisti: praticamente una media di uno al giorno ma, sai com'è, quelle lunghe attese in aeroporto e quei famigerati 3x2...).
    P.S.: il trolley è meglio!

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    1. Eeeh ma la vacanza in Scozia era da sfruttare per forza, non si può mica ignorare la possibilità di fare scorta di libri in lingua originale! :D

      Ahah se continuate a istigarmi così finirò per portarmi davvero dietro una valigia!

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  8. La formula del professore l'ho spesso sfogliato incuriosita in libreria... il primo a quanto pare è imperdibile! :-)

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    1. Io in libreria non l'ho ancora visto, per ora; l'ho incrociato solo online.

      Onestamente non vedo l'ora di conoscere direttamente la Heyer e il suo stile! Spero che lei e il suo dandy riescano ad affascinarmi.

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