Buongiorno a tutti, cari lettori!
Pronti per la seconda puntata di Tre gradi?
Per chi si fosse perso la prima puntata, una breve spiegazione: trattasi di una nuova rubrica mensile in cui, partendo da un titolo scelto da me, troverò un libro a esso logicamente legato (un “grado”, appunto). Si crea, così, “una lista dei desideri in tre passaggi”, proprio come dice il banner qui sotto.
Per chi si fosse perso la prima puntata, una breve spiegazione: trattasi di una nuova rubrica mensile in cui, partendo da un titolo scelto da me, troverò un libro a esso logicamente legato (un “grado”, appunto). Si crea, così, “una lista dei desideri in tre passaggi”, proprio come dice il banner qui sotto.
Questa volta spazieremo tra libri davvero molto diversi tra loro.
PRIMO GRADO Il libro che ho scelto è…
Gli strumenti umani di Vittorio Sereni 1975 – Einaudi
"Certo la dimensione storica e quella esistenziale si incrociano in Sereni, si rimandano l'una all'altra, e ne vengono alla sua poesia quei doppi fondi e quella ricchezza di luci. E la tragedia esistenziale è, alternativamente, il nucleo e l'alone.
Il tono, che rimane nella memoria, dei versi di Sereni, è una disperazione nervosa, risentita, che cerca motivi, anzi appigli, nella storia e nella biografia. Contro essa, in controcanto continuo, gli scatti della gioia. Sereni è anche uno dei pochi poeti che sanno dare parole adeguate alla gioia. Le sue accensioni subitanee (che non hanno nulla a che fare con la felicità, raramente poetica) squarciano i versi di Sereni con la stessa forza con cui partono, come a razzo, certi suoi endecasillabi. Sono le illuminazioni fulminee dell'amore e dell'amicizia". (Guido Piovene)
Il tono, che rimane nella memoria, dei versi di Sereni, è una disperazione nervosa, risentita, che cerca motivi, anzi appigli, nella storia e nella biografia. Contro essa, in controcanto continuo, gli scatti della gioia. Sereni è anche uno dei pochi poeti che sanno dare parole adeguate alla gioia. Le sue accensioni subitanee (che non hanno nulla a che fare con la felicità, raramente poetica) squarciano i versi di Sereni con la stessa forza con cui partono, come a razzo, certi suoi endecasillabi. Sono le illuminazioni fulminee dell'amore e dell'amicizia". (Guido Piovene)
Perché è nella Lista dei Desideri? Conoscevo Vittorio Sereni grazie al mio (ottimo) professore di italiano di III classico, che ci ha fatto conoscere anche alcuni poeti del secondo Novecento che difficilmente vengono studiati in classe (penso, tra gli altri, a Sandro Penna). Tuttavia, ammetto di averlo lasciato nel dimenticatoio sino alla magnifica serie di articoli di 404 – file not found sulla sua poetica e la sua vita, in occasione del centenario della sua nascita (li trovate qui). Ora vorrei approfondire, attraverso la conoscenza diretta della sua poesia, gli argomenti che i tipi di 404 hanno brillantemente esposto.
SECONDO GRADO Sereni non ha scritto solo poesie; si è dedicato anche alla prosa e alla traduzione di altri poeti – soprattutto francofoni. Tra questi, c’è l’autore del prossimo libro che desidero, ovvero…
SECONDO GRADO Sereni non ha scritto solo poesie; si è dedicato anche alla prosa e alla traduzione di altri poeti – soprattutto francofoni. Tra questi, c’è l’autore del prossimo libro che desidero, ovvero…
La Peste di Albert Camus 2003 – Bompiani (originale: La peste – 1947 – Gallimard)
Orano è colpita da un’epidemia inesorabile e tremenda. Isolata con un cordone sanitario dal resto del mondo, affamata, incapace di fermare la pestilenza, la città diventa il palcoscenico e il vetrino da esperimento per le passioni di un’umanità al limite tra disgregazione e solidarietà. La fede religiosa, l’edonismo di chi non crede alle astrazioni, ma neppure è capace di essere felice da solo, il semplice sentimento del proprio dovere sono i protagonisti della vicenda; l’indifferenza, il panico, lo spirito burocratico e l’egoismo gretto gli alleati del morbo. Scritto da Camus secondo una dimensione corale e con una scrittura che sfiora e supera la confessione, La peste è un romanzo attuale e vivo, una metafora in cui il presente continua a riconoscersi.
Perché è nella Lista dei Desideri? È da quando ho letto Caligola (di cui vi parlerò sicuramente, in futuro), sempre di Camus, che vorrei leggere i suoi romanzi. La sua capacità di scavare nel male e nell’oscurità delle anime, ampiamente dimostrata nella tragedia appena citata, mi ha colpita profondamente.
TERZO GRADO La peste è stata una piaga dell’umanità per molti secoli; ma cosa succederebbe se una malattia ugualmente devastante non colpisse direttamente noi essere umani, bensì qualcosa di assolutamente necessario, sebbene spesso sottovalutato?
TERZO GRADO La peste è stata una piaga dell’umanità per molti secoli; ma cosa succederebbe se una malattia ugualmente devastante non colpisse direttamente noi essere umani, bensì qualcosa di assolutamente necessario, sebbene spesso sottovalutato?
Morte dell’erba di John Christopher 2006 – Mondadori (Urania) (originale: The Death of Grass – 1956 – Penguin)
Perché è nella Lista dei Desideri? Amo le storie di sopravvivenza; amo quando si osservano le catastrofi dal punto di vista dell’uomo semplice, che non ha altro che sé stesso e mezzi di fortuna per andare avanti. Senza contare che la storia promette adrenalina e un’idea di base davvero inquietante! In più, il post del Tapiro, che me l’ha fatto conoscere, mi ha incuriosita moltissimo.
Questo è tutto, per oggi; spero che possiate passare un bel fine settimana, magari in compagnia di un bel libro!
Vostra,
Cami