domenica 3 giugno 2012

XXV Salone Internazionale del Libro, il ritorno

Ciao a tutti!

Con un po’ di ritardo causato da impegni accademici (esami? Chi ha parlato di esami? Gli esami non esistono!) mi accingo, finalmente, a parlarvi del Salone del Libro di Torino 2012.
Io ci sono andata Sabato 12 (come ben sapete), e ho passato i giorni precedenti a seguire su Twitter l’hashtag #SalTo12 con desiderio, invidia, interesse e un’infinita voglia di condividere e comunicare: quando il fatidico giorno è arrivato non stavo più nella pelle!

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L’opuscolo con la mappa del Salone – qui in posa di fronte ad alcuni dei miei libri da leggere

Sono arrivata in mattinata (insieme a mia mamma, che mi ha fatto conoscere ille tempore la fiera e che ancora se ne vanta – a ragione, in fondo!); faceva piuttosto caldo, ma fortunatamente la coda non è durata molto e la lunga attesa che ci aspettavamo si è rivelata molto più breve di quanto pensassimo.

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Anche gli anni scorsi la coda è sempre stata piuttosto scorrevole, quindi bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare e complimentarsi con gli organizzatori e con gli addetti!

 

Sin dall’entrata si percepiva una bella atmosfera frizzante e attiva, di quelle che contagiano chiunque si avvicini; c’era già molta gente e questo mi ha fatto piacere, perché significa che si vuole guardare avanti (benché questo sia un periodo poco sereno, in generale, per l’Italia) e che la lettura è un’attività che continua ad appassionare molti.

E poi… gli stand veri e propri. Qui ho iniziato a non capirci più nulla – davanti a così tante storie ancora da scoprire vengo presa da una sorta di furor che mi costringe a saltellare di qua e di là e costringere la mia povera mamma a seguirmi per le mie peregrinazioni da uno stand all’altro (mentre lei, molto più organizzata di me, avrebbe voluto seguire un ordine più preciso). Ho iniziato visitando gli stand più “periferici” (ovvero quelli lungo il perimetro del Salone), occupati dalle case editrici più piccole: in questo modo scopro sempre qualche chicca, qualche pubblicazione particolare, oppure una collana che affronta argomenti interessanti. Prendo sempre anche i cataloghi, così da poter vedere se c’è qualche titolo che mi ispira e che magari mi è sfuggito, in modo da segnarmelo per futuri acquisti!
Ovvio che, dovendo combattere contro la forza centripeta dei grandi editori, queste realtà editoriali più piccole tentino strategie di ogni tipo per richiamare l’attenzione del lettore di passaggio: tra tutte, segnalo quello che mi è sembrata più simpatica, ovvero il particolare “zerbino” di Tic Edizioni:

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(peccato sia venuta un po’ mossa… si vede che non sono una grande fotografa!)

Siamo poi passate agli editori medi e grandi, evitando però gli stand Einaudi, gruppo Gems, Mondadori e Giunti – erano davvero troppo imballati e, comunque, li conosco già molto bene, visto che acquisto prevalentemente loro libri; ho preferito sfruttare il Salone per scoprire editori a me sconosciuti.

DSC01280Non ho potuto evitare del tutto, però, alcuni dei soliti noti: come potevo non passare per i giganteschi stand di Adelphi e Sellerio (due delle mie case editrici preferite, per qualità del testo e del libri in sé), di curiosare tra gli scaffali Rcs (che, quando sono arrivata, erano ancora vivibili – a un certo punto si sono riempiti tantissimo anche loro, se fossero già stati in quelle condizioni non mi ci sarei nemmeno avvicinata) e di aggirarmi tra i ben conosciuti stand della Elliot, della Fazi e della Marsilio, che offrono sempre qualche curiosità tutta da scoprire.

La quantità di libri presente è veramente incredibile. Io me ne stupisco sempre e quasi mi dispiace non poter dedicare un minuto a tutti i libri, leggerne con calma le trame, magari sbirciare le prime pagine per capire se la storia trattata potrebbe essere quella giusta per me. Ovviamente non è possibile – anche fossi stata a Torino tutti e cinque i giorni, non avrei avuto abbastanza tempo! – ma devo ammettere che è un pensiero rassicurante sapere dell’esistenza di tutte queste meraviglie: non rimarrò mai senza nulla da leggere.

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Ho fatto solo una breve pausa, in cui io e mia mamma ci siamo mangiate una fetta di pizza – altrimenti non avremmo avuto le forze per proseguire! – e ormai, lo ammetto, pensavo che non avrei incontrato nessuno del blog. Era l’unica cosa che mi dispiaceva della giornata: speravo proprio di riuscire a chiacchierare con qualcuno di voi.
Ma proprio quando meno me l’aspettavo, appena uscita dallo stand Fazi, anche questo mio desiderio si è realizzato! Ho incontrato, infatti, il simpatico Marco, anche noto come Salomon Xeno: non abbiamo avuto tantissimo tempo per chiacchierare (ci siamo limitati ad un confronto tra i nostri acquisti e alle prime impressioni su alcuni editori), ma avremo modo di parlarne meglio in futuro, appena sarò liberata dal giogo degli esami.

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La giornata è proseguita in tutta tranquillità, continuando a passeggiare, ad appuntarmi libri e a trattenermi dal prenderne di nuovi – anche se, devo dire, ho fatto una scorta niente male! In fondo, ho risparmiato proprio in vista del Salone… quindi non mi sono sentita troppo in colpa nello spendere un po’! Mi sono data due sole regole: prendere se possibile libri che già desideravo e mantenermi sempre e comunque sotto i 10 € per libro (proposito più che raggiunto, visto che il libro più costoso che ho comprato veniva 8 €). Ve ne parlerò alla fine del post.

Per quanto riguarda un altro degli aspetti più belli del Salone, ovvero gli incontri, mi spiace dire che quest’anno non sono riuscita a seguirne bene nemmeno uno… Ci sono troppi incontri interessanti e avendo un solo giorno a disposizione ho preferito godermi per bene tutti i vari stand. Mi sono concessa, per un poco, una sola eccezione: la puntata dal vivo di Fahrenheit, il programma di Radio3 dedicato alla lettura. Io adoro questa radio e Fahrenheit è uno dei miei programmi preferiti: non potevo perdermi la fantastica sigla (My favorite things da Tutti insieme appassionatamente) suonata dal vivo!

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A condurre c’era Marino Sinibaldi, come sempre molto simpatico e professionale; non sono rimasta a vedere gli ospiti, ma mi pare fossero legati alla strage di Capaci.

 

Verso le 17 sia io che mia mamma cominciavamo ad essere un po’ stanche; dato che dovevamo fare il viaggio di ritorno in macchina, si è deciso che era meglio ripartire. E’ stato un po’ triste – anche se sono riuscita a vedere più o meno tutti gli stand, non ho dedicato a tutti l’attenzione che meritavano, senza contare che speravo ancora di incontrare qualcuno dei miei contatti-internauti e degli appartenenti alla blogosfera. Ma si sa, anche le cose belle finiscono e comunque non ho niente di cui lamentarmi, visto che è stata davvero una gran bella giornata!

Solo arrivata a casa ho potuto passare per bene in rassegna tutto ciò che sono riuscita a procurarmi al Salone… devo ammettere che ho recuperato un bel bottino! Questi sono i cataloghi che ho preso più o meno ovunque (già vedo la mia lista dei desideri che si allunga a dismisura):  DSC01288

E questi, invece, sono gli oggetti vari (cartoline, giornali, opuscoli, segnalibri, gadget vari…):

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Veniamo quindi alle “prede principali”, ovvero… i libri! Ne ho presi in tutto sette: quattro li desideravo da tempo immemore, un paio erano scoperte più recenti, solo uno (Il geometra sbagliato di Angelo Calvisi) è stato un acquisto impulsivo, dovuto alla trama ironica e divertente che mi ha subito attirata!

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Sette libri tutti molto diversi tra loro e di argomento vario – proprio come piace a me!
Spero di recensirli tutti – con molta calma, come mio solito.

Ma non è finita qui… perché BookRepublic (un ottimo sito che si occupa di vendere e-book in italiano) durante il Salone ha lanciato un’offerta strepitosa: un pacchetto di dieci e-book totalmente gratuiti, scaricabili semplicemente iscrivendosi al loro sito. Io, che cerco ovunque nuovi libri con cui “ingrassare” il mio e-reader, non mi sono lasciata sfuggire l’affare… Non sto a mettere tutte le copertine, per non allungare questo post già chilometrico, ma vi segnalo titoli e autori: Cuore di Tenebra (Joseph Conrad), La Nota Giusta (Bruce Springsteen), Emma (Jane Austen), Il Deposito (Alessandro Zaccuri), Elettra (Amélie Nothomb), Flemma (Antonio Paolacci), La Scienza Negata (Enrico Bellone), La Mala Informaciòn (AA. VV.), La Governante e Altri Problemi Domestici (Charlotte Perkins Gilman) e Papalagi (Tuiavii di Tiavea). Non male, proprio no!

Si conclude così la mia esperienza del 2012 al Salone e questo lunghissimo post; è stato davvero fantastico e l’anno prossimo spero di potermi organizzare per rimanere almeno due giorni.

Spero di non avervi annoiato con questo resoconto infinito… ci vediamo presto col post del mese (ebbene sì, nonostante tutti gli acquisti non ho saputo rinunciare a certi libri trovati su bookmooch!) e con le prossime recensioni!

Un abbraccio,

Cami

15 commenti:

  1. Resoconto bellissimo!!!
    Ti invidio tanto, ma proprio tanto! :D
    Però grazie per aver condiviso sensazioni e foto, mi ha fatto davvero piacere leggerti!
    Ottimi acquisti, poi!! :)

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    1. Ti ringrazio tanto, sono proprio contenta che ti sia piaciuto! :D
      Per quanto riguarda gli acquisti, ho grandi aspettative e spero siano tutte belle letture :)

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    2. Figurati, è quello che penso. :)
      Buone letture!

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  2. Ammiro per come sei riuscita a contenere le spese, davvero! Io dopo pranzo ho un po' esagerato! ^^
    Anche nella coda devo aver esagerato, perché 30-40 minuti tutti li ho trascorsi avvicinandomi un passetto dopo l'altro alla biglietteria. Ma il più del tempo ero fermo... :S

    PS
    E mi sono anche perso lo zerbino, come ho potuto?

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    1. Mi dispiace per la coda! Saremo arrivati in momenti diversi...

      Eheh era spesso coperto, credo l'abbia sfruttato molta gente! Sono stata fortunata a beccarlo :)

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  3. "Il nome del vento" è strepitoso quindi approvo questo acquisto alla grande. Anche gli altri non sembrano male, ma i più non li conosco.
    Gran bel resoconto! Ciao

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    1. Ottima cosa, spero proprio di trovarlo strepitoso come hai scritto!
      Grazie :D

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  4. Ah, che bello, grazie Cami per aver condiviso con noi la tua esperienza!!! Chissà, magari l'anno prossimo risucrò ad esseri anch'io!!!!

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    1. Figurati Phoebes, lo faccio piacere! Se riuscissi ad esserci anche tu sarebbe fantastico :DD

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  5. Il salone è magico appena si entra si è come assaliti dalla frenesia di guardare tutto e non perdersi niente, nn vedo l'ora che arrivi il prossimo. Povero il mio portafoglio...
    un saluto

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    1. Hai assolutamente ragione Ernest, sono le stesse sensazioni che provo io! Eh, capisco quando parli di povero portafoglio...

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  6. eh, che fortuna...
    spero l'anno prossimo di poterci andare. Comunque bella giornata e bel post.
    Anche a me piace prendere libri molto diversi tra loro e di argomento vario, sono più soddisfatto dopo :)
    Simmons e Moore sono pure nella mia lista... però adesso anche Beckett vorrei recuperare.

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    1. Spero proprio che tu riesca ad andarci, merita :)
      Grazie, felice che ti sia piaciuto!

      Concordo per quanto riguarda la varietà - ne ho bisogno, non mi piace leggere storie troppo simili tra loro. Di Moore ho già letto un libro ("Il Vangelo Secondo Biff") e l'ho adorato, spero che questo sia all'altezza; della saga di Hyperion ho sentito parlare molto bene, quindi... speriamo. Beckett l'ho scoperto da poco e spero sia interessante quanto le sue trame lasciano intendere! :D

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  7. Ah il Salone, sempre una fatica farlo tutto ma una meraviglia poi ripercorrere il percorso...l'anno prossimo cerchiamo di incontrarci...sarebbe fichissimo!

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    1. Sì, sarebbe davvero meraviglioso! L'anno prossimo ci sentiamo sicuramente :D

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