mercoledì 30 settembre 2009

Guida Galattica per gli Autostoppisti - Douglas N. Adams


Titolo: Guida Galattica per gli Autostoppisti (originale: The Hitchhiker's Guide to the Galaxy) 
Autore: Douglas Noel Adams

Anno: 1979

Editore: Arnoldo Mondadori Editore
Traduzione: Laura Serra
ISBN: 978-88-04-46463-1

Pagine: 212

Trama: La storia inizia quando Arthur Dent, terrestre, deve far conto con la demolizione della propria casa, senza sapere che anche la Terra sarà demolita entro pochi minuti. Salvato dall'amico Ford Prefect, decisamente non-terrestre, inizierà un viaggio lungo le Galassie, tra umorismo, protagonisti incredibili, avventure e, soprattutto, la mitica Guida Galattica per gli Autostoppisti!

Questo è decisamente uno di quei libri che non si possono mettere giù fin quando non si arriva alla parola "Fine"! Anche per questo, mi sono ritrovata a leggerlo in classe, ridacchiando e sbuffando mentre cercavo di trattenere le risate; mi sono beccata più di un'occhiata storta, ma dovevo assolutamente sapere come continuava la storia, e quale fantastica battuta avrebbe tirato fuori Adams dal suo "cappello magico"!
Era da quando avevo visto il film (che mi è piaciuto da matti) che avevo intenzione di leggere il libro e, ora che sono riuscita a farlo, sono decisamente più che soddisfatta.

La parole scorrono veloci e pulite, trascinando in un vortice di avvenimenti il povero Arthur Dent e il lettore che segue le sue vicende: e come non affezionarsi a questo terrestre assolutamente medio e normale, un po' tontolone addirittura, che ammicca affettuosamente alla natura, in fondo, di tutti noi?

In effetti tutto, in questo romanzo di humour-fantascientifico, sembra sorridere ai difetti, più o meno palesi, degli abitanti di quel piccolo, trascurabilissimo pianeta azzurro-verde, e cioè la nostra Terra: basti pensare, appunto, ad Arthur Dent, e poi ai Vogon, esseri spaziali tremendamente dediti alla burocrazia, e a tutti gli altri personaggi, evitando riferimenti che potrebbero rovinare la trama a chi ancora non ha letto il libro, e alle battute caustiche su più o meno qualunque cosa. Un puro genio comico!
Soprattutto perchè, nonostante la storia e lo svolgimento di essa siano sulla linea del non-sense e della comicità, dietro una facciata di spensieratezza si nasconde un'immagine fin troppo realistica di come in realtà il genere umano sia proprio così, come Adams ce lo descrive: legato a progressi tecnologici che dovrebbero semplificarci la vita, a denaro che dovrebbe renderci felici, a pre-concetti che non potremo mai davvero verificare. Insomma, si ride, ma soprattutto si sorride, secondo il concetto di ironia che porta al pensiero più o meno profondo.
Tornando sul lato "leggero" del libro, penso che comunque per apprezzarlo del tutto ci voglia un viscerale amore per lo humour inglese; conosco più di una persona che si divertirebbe ben poco, a leggere le freddure e le battute che invece hanno reso questo romanzo una vera chicca per me. Amo davvero moltissimo la comicità inglese, nonostante a molti non piaccia, e forse è anche per questo che ho divorato la Guida!

E a proposito, passiamo alla vera Guida, lo pseudobiblium più intrigante che io abbia mai incontrato: quanto vorrei poterla leggere per davvero! Con i suoi commenti sagaci e utilissimi, con la possibilità di trovare le pagine virtuali in pochi nanosecondi... la terrei sempre con me! Magari ampliando, almeno un pochettino, la definizione di "Terra" (e chi ha letto il libro sa di cosa parlo ;D). Poi, probabilmente condizionata dalla visione del film, me la immagino con delle bellissime immagini esplicative!

Cerco di evitare la citazione di momenti topici, per non rovinare la lettura a nessuno, ma voglio ricordare qualche gag che terrò a mente per i miei momenti tristi, per risollevarmi di morale: ad esempio, so perfettamente che nessuna mia recensione, per quanto brutta, sarà più brutta della poesia Vogon; quando sarò dubbiosa, dovrò solo pensare a 42; quando non capirò il perché di una mia azione, mi riferirò al ragionamento di Zaphod sul finire del Capitolo 20; quando vorrò un modello a cui riferirmi, penserò a Ford, al suo "Niente Panico", e al suo non capire assolutamente il sarcasmo; e, ultimo ma non meno importante, quando vorrò evadere dalla realtà mi immaginerò i deliri psichedelici del motore a improbabilità infinita!

Non vedo l'ora di poter leggere il secondo libro della Saga, "Ristorante al Termine dell'Universo", e vorrei anche prendere la versione in lingua originale di questo, per godermi al meglio i giochi di parole di Adams.

Posso salutarvi in un solo modo: Don't Panic!



Voto:


10


Citazioni e Frasi che mi hanno colpita...

  • Questo pianeta ha, o meglio aveva, un fondamentale problema: la maggior parte dei suoi abitanti era afflitta da una quasi costante infelicità. Per risolvere il problema di questa infelicità furono suggerite varie proposte, ma queste perlopiù concernevano lo scambio continuo di pezzetti di carta verde, un fatto indubbiamente strano, visto che a essere infelici non erano i pezzetti di carta verde, ma gli abitanti del pianeta.
  • Poichè Ford non imparò mai a pronunciare il suo nome vero, suo padre alla fine morì di vergogna (quest'ultima è ancora una malattia mortale, in certe parti della Galassia).
  • -Sai- riprese Arthur - è in momenti come questi, in cui mi trovo intrappolato in un compartimento stagno vogon in compagnia di uno di Betelgeuse in attesa come me di morire d'asfissia nello spazio profondo, che mi pento amaramente di non aver dato retta a mia madre, agli insegnamenti che mi dava quando ero giovane. -Perchè, cosa ti diceva tua madre? - Non lo so, non la stavo ad ascoltare.
  • L'universo reale si inarcò disgustosamente sotto di loro, allontanandosi. Vari finti universi passarono silenziosi, come capre di montagna. Esplosa la luce primeva, spruzzando spaziotempo in giro come pezzi di ricotta. Fiorì il tempo, la materia scomparve. Il massimo numero primo si conglomerò tranquillo in un angolo e si nascose per l'eternità.
  • Anticamente, nelle nebbie dei tempi più remoti, nei grandi giorni gloriosi dell'ex Impero Galattico, la vita era selvaggia, aspra e forte, e in gran parte esentasse.
  • - E' vostro quel robot? -No- rispose una sottile voce metallica proveniente dal cratere. - Io sono mio.


Buone letture a tutti!

Cami

2 commenti:

  1. Scopro questo blog assolutamente per caso (cercavo una copertina di questo libro), ma lo trovo fantastico! Trovo fantastiche le tue doti di sintesi e di scrittura, bravissima! Ti lascio la mia e-mail, hackuity@hotmail.com ...sto aprendo, con qualche altro ragazzo, un blog di cultura "non generale", e vedo in te delle capacità che potrebbero esserci utili, non scherzo! A presto cara!
    A riprova che non sono un fake, ecco il blog: http://rainbowinacloset.yolasite.com

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  2. Ciao :) Innanzitutto, ti ringrazio per i tuoi complimenti, sei davvero gentilissimo!
    Ho appena dato un'occhiata al blog (la recensione dell'ultimo cd dei Muse mi è piaciuta molto), e devo dire che mi sento particolarmente lusingata per il tuo commento :)
    A breve dovrebbe arrivarti una mia mail!

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