domenica 1 luglio 2012

Chi cerca… Trova! (#3)

Buongiorno a tutti, amici lettori e amiche lettrici!
Stamattina sono un po’ di fretta – i miei genitori sono tornati dopo una settimana via e quindi, ovviamente, oggi si passerà un po’ di tempo in famiglia. Senza contare che stanno organizzando una cena pantagruelica, perché così stasera si potrà guardare la partita insieme a tutto il parentado. Aiuto!
Scherzi a parte… il nuovo post di Chi cerca… Trova era già pronto, non potevo rimandarlo! Quindi ho rubato cinque minuti per scrivere questa mini introduzione, poi scapperò di là a godermi un po’ il pomeriggio in famiglia.
Questo mese ci sono state alcune chiavi di ricerca molto interessanti, ho scoperto anche io delle cose nuove. Adoro questa rubrica, mi permette di cercare e scartabellare tra mille libri, link, immagini… Spero piaccia a voi quanto piace a me!
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1. Mondadori 1984 nuova edizione classici moderni
imageLa nuova edizione di 1984 dovrebbe essere in tutto e per tutto uguale a quella precedente, eccezion fatta per la copertina, di cui viene cambiata solo l’impostazione grafica, mantenendo la vecchia immagine (per fortuna, perché secondo me è adatta). 
La nuova grafica del Classici Moderni mi piace, benché io sia molto affezionata a quella vecchia. E’ ordinata e mantiene quasi sempre le stesse immagini delle edizioni precedenti – insomma, trattasi di una semplice “modernizzazione”, niente di trascendentale.
2. Arnoldo Mondadori in su la cima
DSC01471L’idea era venuta nel 1931, anno nono dell’era fascista, a Francesco Pastonchi, grande poeta della prima parte del ‘900. Era stato lui, abituale frequentatore di casa Mondadori e fin dall’inizio autore prediletto della casa editrice, a inventarne il nuovo simbolo: una rosa, accompagnata da un motto che ne segue, ora da destra, ora da sinistra, la flessuosità del gambo, evitandone le spine: «In su la cima», vi è scritto, e sostituisce la vecchia massima latina, «semper et ulterius progredi», come a suggerire che forse non c’era più bisogno di altri passi: la vetta era già stata raggiunta.
(Franco Bechis / Sergio Rizzo, In nome della rosa – La storia gloriosa e tormentata, quasi una «dynasty» all’italiana, della casa editrice fondata da Arnoldo Mondadori: dai lontani inizi del 1907 alle ultime, burrascose vicende che hanno coinvolto eredi litigiosi, magnati della finanza e personaggi politici, Newton Compton, Roma 1991, p.7 – immagine tratta dallo stesso volume, p. 9; la didascalia dice La sigla della Mondadori con il motto scelto da Petrocchi, comparsa nel 1931.)
Non ho letto tutto il libro, ma sembra davvero molto interessante. Appena avrò la mente “sciolta” dagli impegni universitari, vedrò di leggerlo. Non conosco lo stile del Bechis, ma quello di Rizzo solitamente l’apprezzo: dalle poche pagine che ho letto, pare molto scorrevole. Senza contare che è pieno di foto d’epoca, che rendono il tutto sicuramente più interessante.
3. Isbn "racconti d'autore" Sole
I “Racconti d’Autore”, libri di piccolo formato venduti insieme al Sole 24 Ore ogni domenica (che vi consiglio, sono delle chicche!), non sono forniti di codice ISBN, perché sono prodotti non vendibili separatamente dalla copia del giornale.
4. Malinda Lo bibliografia
Malinda ha all’attivo due libri effettivamente pubblicati, più due la cui futura pubblicazione è certa. I primi due sono Ash e il suo prequel, The Huntress; gli altri fanno parte di una nuova serie, che inizierà a settembre 2012 con Adaptation e continuerà nel 2013 con il suo sequel, di cui non è ancora noto il titolo. 
L’autrice ha scritto anche dei racconti, pubblicati online o in antologie: li trovate elencati sul suo sito.
Segnalo che, dei libri già editi, solo di Ash esiste una traduzione italiana (che ho già letto, apprezzato e recensito).
5. Il cimitero di Friedrich
Se si intende il cimitero dove fu seppellito il caro Caspar David (adoro i suoi dipinti, incondizionatamente), allora è il cimitero della Trinità di Dresda. Se invece si intende il camposanto come soggetto di un dipinto, ci sono più opzioni possibili, perché il mio amato Friedrich tra il 1825 e il 1830 ne dipinge tre versioni:
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Trattasi rispettivamente de L’Entrata del Cimitero (conservato a Dresda), Il Cancello del Cimitero (Il Camposanto) (conservato a Brema) e Il Cimitero sotto la Neve (conservato a Lipsia). Tutti e tre bellissimi, secondo me: mi piace, in particolare, il secondo!



6. due uomini davanti alla Luna
Prima ho pensato di mettervi questa:
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Ma poi ho pensato che in effetti loro sono a tutti gli effetti sulla Luna e che, per rimanere il più fedele possibile alla ricerca, avrei dovuto mostrarvi qualcos’altro. Probabilmente questo:
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Che è il quadro di Friedrich (sì, di nuovo lui!) intitolato Due uomini contemplano la Luna.
7. Segnalibri dei personaggi di Spongebob da colorare
Tu, tu che sei arrivato qui con questa chiave di ricerca. Grazie di esistere.
Per l’occasione, ho creato un segnalibro da colorare, solo per voi! Sto seriamente meditando di farne altri, uno per ogni personaggio…
PicMonkey CollageStampatelo, coloratelo e portate con orgoglio Spongebob tra le pagine dei vostri libri!
8. “Angelo Calvisi”
Angelo Calvisi è uno scrittore, pubblicato dalla Round Robin; per ora ha all’attivo tre romanzi, facenti parte di una trilogia dal taglio decisamente ironico. Ho preso il primo il mese scorso e non vedo l’ora di leggerlo! I titoli sono: Il Geometra Sbagliato, Maledizione del Sommo Poeta e Il Principe di Persia.
L’autore ha anche un proprio blog, aggiornato spesso e (da quel che ho visto finora) con post su molti argomenti, tutti affrontati con molta, molta ironia.
9. Jacopo Ortis narcisismo
Sì, va bene, il caro Ortis è sicuramente molto sicuro di sé – quasi troppo, in certi punti. Però non lo si può proprio definire narcisista: è un aggettivo troppo legato alla sfera estetica per essere adatto al protagonista foscoliano. Jacopo non si vanta mai del proprio aspetto, anzi, mi pare che quasi non ne parli; al massimo, si può dire che “si vanti” della propria condizione di uomo auto-esclusosi dalla società, che non rispetta e di cui non apprezza, per la maggior parte, i governanti e i membri.
10. L’incredibile storia di Lavinia
E’ il titolo di un libro di Bianca Pitzorno, autrice che adoro alla follia, pubblicato per la prima volta nel 1988.
Questo libro in particolare non l’ho letto, ma ne ho tanti altri… E’ stata una delle scrittrici più importanti della mia infanzia e credo, in tutta onestà, che sia un’ottima lettura anche per gli adulti.
Comunque, questa è la quarta di copertina de L’incredibile storia di Lavinia:
“Un Natale freddissimo a Milano, ai giorni nostri. Lavinia, sette anni, è una piccola fiammiferaia sola al mondo che, come da copione, sta per morire di fame e di freddo. Ma a salvarla arriva in taxi una fata che le regala un anello magico, grazie al quale la bambina non solo risolve alla grande tutti i suoi problemi di sopravvivenza, ma si vendica allegramente della indifferenza e delle prepotenze degli adulti. Di che magia si tratta?”
11. vorrei leggere un libro tipo Dan Brown
Dopo il successo de Il Codice Da Vinci, i thriller à la Brown hanno proliferato a lungo nelle librerie. Una casa editrice particolarmente sensibile al fenomeno è stata la Newton Compton, la cui sezione Thriller presenta diversi titoli che coinvolgono omicidi, investigazioni, potere, scoperte destinate a mutare il sentire comune e complotti in seno alla Chiesa. Anche la Nord ha pubblicato molti titoli su questa linea, sempre nella sezione Thriller. Credo basti sbirciare in questi due cataloghi per cinque minuti per trovare almeno 3 o 4 titoli intriganti e dalle atmosfere simili a quelle di Dan Brown!
12. Frase da scrivere quando si regala un orologio
Un orologio è un regalo importante; una frase da scrivere per regalare un orologio mi fa pensare ad uno di quei bellissimi orologi da taschino, tipicamente vittoriani, con incisa una frase oppure contenenti la foto della persona amata. Personalmente, se avessi l’occasione di regalare un orologio di questo tipo, ci farei incidere (scritta con caratteri piccoli piccoli, così ci sta tutta) questa frase:
“Ma la memoria non è fatta solo di giuramenti, parole e lapidi, è fatta di gesti che si ripetono ogni mattino del mondo. E il mondo che vogliamo noi va salvato ogni giorno, nutrito, tenuto vivo.”
(Stefano Benni, Saltatempo, Feltrinelli, 2001)
A dire il vero, regalerei direttamente tutto il libro, insieme all’orologio… Ne risulterebbero entrambi rafforzati, dotati di un nuovo significato.
13. Libri Sole 24 Ore
Sul sito del giornale non sono riuscita a trovare il piano dell’opera – una cosa incredibile… Fortuna che Raffaele Serafini, alias gelo del blog gelostellato, ha ricapitolato tutte le prime 50 uscite e sta continuando a recensire anche quelle seguenti (oltre che altri libri, s’intende). Un lavoro preciso e attento che comprende anche l’indice dei vari racconti contenuti in ognuno dei volumetti. Grazie Raffaele!
14. Hyperion books cosa vuol dire?
Stando alla pagina Wikipedia, il nome di questa casa editrice deriva dalla via in cui si trovavano Walt Disney Studios prima del 1939, la Hyperion Avenue. Immagino che il nome della via derivi dal nome del titano Iperione, figlio di Urano e Gea (secondo la mitologia greca).
15. L'autunno del patriarca Marquez prima edizione
La prima edizione de L’Autunnoimage del Patriarca risale al 1975, sia per quanto riguarda quella originale in lingua spagnola, sia per la traduzione italiana, pubblicata lo stesso anno dalla Feltrinelli.
La copertina della prima edizione sudamericana è stata realizzata da Leon Zapata ed è sicuramente molto evocativa, riesce a rendere la forza del ditimagetatore, la sua imponenza e centralità. Anche la copertina della prima edizione italiana ci riesce molto bene, dando il giusto senso di oppressione, di onnipresenza e potere, anche se in maniera forse più sfumata, dovuta alla scelta di colori (il verde-marrone dei campi è sicuramente più “tranquillo” del rosso sangue dell’altra copertina, che inquieta). Mi piace molto anche l’odierna copertina dell’edizione Mondadori, che è quella che ho letto io.
16. Raffigurazione bene e male dipinto
Recentemente, sul blog Corsi e rincorsi (che vi consiglio caldamente di visitare), ho scoperto l’artista Tomasz Alen Kopera. Bene e male mi hanno subito portato alla mente quest’opera:
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Vi consiglio di cliccarci sopra, così da vederla in dimensioni maggiori. I dettagli sono semplicemente stupendi.
17. In realtà cosa è un compleanno
Solo la celebrazione annuale della propria venuta al mondo. Un’occasione per festeggiare, se si vuole. Per riflettere, anche. Ma in realtà, nell’economia del tutto, dall’universalmente noto all’universalmente ignoto, non conta un’emerita cippa.
Però è un’ottima scusa per divorare torte e farsi fare dei regali, quindi ben venga!
18. i veri uomini non esistono più
Ma no, non essere così disperata/o! Certo, chi legge solitamente ha degli standard  un po’ alti (d’altronde, raggiungere il livello di certi personaggi letterari, così magnificamente uomini, apparentemente così reali…); ma sono certa che riuscirai a trovare qualcuno che sarà un vero uomo, fatto e finito. Nel frattempo, ci si può sempre consolare fantasticando sui nostri eroi di carta (o di pellicola, anche il cinema e la TV aiutano in questi casi).
19. Mucchi di libri
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Il sogno di tutti noi lettori.
(dal Pinterest di Tropico del Libro)

Per questo mese è tutto, vi auguro un buon mese di Luglio e spero che, ovunque voi siate (ancora al lavoro o già in vacanza), vi accompagni sempre un buon libro.

Vostra,
Cami

13 commenti:

  1. Cami sei mitica!!!!
    Rubrica stupenda e sei veramente brava a trovare le risposte.
    Mi piace l'arte ma sono un po' smemorate, non ho memoria visiva e tendo a dimenticare i nomi, per cui non riuscirei mai a trovare dei quadri così belli e adatti alla domanda come fai tu.
    Ho adorato anche le risposte su Spongibob, sulla dedica per l'orologio e su "L'autunno del patriarca".
    Brava ^_^

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    1. Grazie mille! Sono davvero contenta che ti piaccia ^//^

      A dire il vero nemmeno io mi ricordo benissimo i titoli delle opere, però ricordandomi magari il nome dell'autore o qualche piccola informazione, attraverso internet e i libri d'arte che ho in casa, riesco a trovare i titoli che cerco (quasi sempre) :) Poi, spesso, scopro nuovi artisti attraverso i blog che seguo e quindi, ricordandomi di dove li ho scoperti, mi basta tornare lì per avere le informazioni di cui ho bisogno. Sono davvero contenta che tu li trovi adatti, cerco sempre di trovare quello che risponde meglio alla ricerca, quindi le tue parole mi fanno davvero piacere :D

      Grazie di nuovo, sul serio :)

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  2. Questa rubrica è davvero forte, pure io a volte mi perdo tra le chiavi di ricerca che usano per arrivare al mio sito, e alcune fanno davvero ridere. Cmq idea geniale e sviluppata benissimo, brava Camilla!

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    1. Ti ringrazio tanto, sono proprio contenta che ti piaccia :)

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  3. Il prequel di Ash?? Che notizia mi hai dato!! Me lo devo procurare *___*

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    1. Lieta di esserti stata utile! Anche io me lo procurerò sicuramente :)

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  4. Io sono un po' giù da quando è comparsa "facebook".
    Alla ricerca su Lavinia credo che avrei raccontato la vicenda di Lavinia Nebbs, personaggio di "L'estate incantata". Anche quella ha dell'incredibile!

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    1. Da quando è comparsa "facebook"? Cioè? o.O

      Non conosco il libro che hai citato, mi informerò! Io ho pensato subito alla Pitzorno solo perché già la conoscevo, praticamente non ho nemmeno fatto una ricerca di conferma xD

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    2. Credevo di aver già scritto, ma evidentemente non è così. Sì, purtroppo ho scritto un post riguardante fb, e tot persone arrivano cercando "facebook".
      Il libro citato è uno dei più noti di Bradbury.

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    3. Capisco la tua malinconia, allora... però dai, l'importante è che arrivino anche attraverso altre chiavi :D

      Bradbury! Mi sento in colpa per non avere ancora letto "Fahrenheit 451", prima dovrò procurarmi quello, assolutamente!

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  5. Sempre interessantissima questa rubrica! In particolare mi sono piaciuti molto i quadri sui cimiteri, e... Spongebob!!!! Sììììì, dai, fai altri segnalibri!!!! Mi piacerebbe averne uno con Gary, lo adoro!!!! :D

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