mercoledì 3 aprile 2013

Tre gradi (#3)

Ciao a tutti!
Oggi torniamo a occuparci di Tre gradi, la rubrica “a catena” in cui vi parlo un po’ dei libri nella mia Lista dei desideri.
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I tre passaggi di oggi collegheranno un autore poco conosciuto a due degli autori contemporanei più noti al mondo.

PRIMO GRADO Il libro che ho scelto è…

Dissipatio H. G. - G. Morselli
Dissipatio H.G. di Guido Morselli 2012 – Adelphi

Il protagonista di Dissipatio H.G. (dove H.G. sta per Humani Generis), uomo lucidissimo, ironico, ipocondriaco, e soprattutto ‘fobantropo’, attirato da un feroce solipsismo, decide di annegarsi in uno strano laghetto in fondo a una caverna, in montagna. Ma all’ultimo momento cambia idea e torna indietro. Il genere umano, proprio in quel breve intervallo, è scomparso, volatilizzato. Per il resto, tutto è rimasto intatto. Così, paradossalmente, l’umanità è ora rappresentata da un singolo che era sul punto di abbandonarla e che, comunque, non si sente adatto a rappresentare alcunché; neppure, a tratti, se stesso. Comincia allora un appassionante monologo, sullo sfondo della solitudine assoluta e di un silenzio rotto soltanto da qualche voce di animale o dal ronzio di macchine che continuano a funzionare. Ed è un monologo che presto si trasforma in un dialogo con tutti i morti, tenuto da un unico vivo che a momenti pensa di essere anch’egli morto.

Perché è nella Lista dei Desideri? Innanzitutto, perché la trama è innegabilmente interessante. Quando l’ho letta in libreria, e poi di nuovo sul blog di Matteo, ne sono rimasta affascinata. Certo, partendo da uno spunto così ambizioso è facile rovinare tutto, ma il fatto che sia stata l’Adelphi a decidere di pubblicarlo mi rassicura – ormai sapete qual è il mio rapporto con questa casa editrice.
Ho rivisto questo titolo citato in un interessante articolo nel numero di domenica scorsa (n.71) de La Lettura (P. Di Stefano, La mappa delle città immaginarie, pgg. 12-13) e così ho pensato di farlo conoscere anche a voi.

SECONDO GRADO Tutte le opere di narrativa di Morselli furono pubblicate postume, dopo che l’autore si tolse la vita; proprio il suicidio è il fil rouge che ci porta al prossimo libro.

Le vergini suicide - J. Eugenides
Le vergini suicide di Jeffrey Eugenides 1999 – Mondadori (originale: The Virgin Suicides – 1993 – Farrar, Straus and Giroux)

Un narratore "collettivo", voce di un gruppo di coetanei maschi, rievoca a vent'anni di distanza la vicenda delle cinque sorelle Lisbon, oggetto proibito della loro adolescenza, avvolte in un'aura di mistero che la tragica fine comune - si sono tutte tolte la vita nel breve spazio di un anno - ha fissato per sempre. Nella memoria di questi antichi, tenacissimi spasimanti, esse divengono il simbolo di una possibilità remota e perduta: l'irruzione di un fremito ignoto nel mondo tranquillo, ordinario, opprimente dell'America suburbana degli anni Settanta. Il libro segna l'esordio folgorante di uno scrittore poco più che trentenne, ma già padrone di uno stile e di un universo letterario affatto personali.

Perché è nella Lista dei Desideri? Questo è stato uno dei primi libri che ho scoperto grazie ad Anobii: avevo 16 anni e ancora non conoscevo questo autore, il cui valore era già più che affermato. Comunque, il punto è che quando ho letto la trama, pur non sapendo quanto fosse noto e rispettato Eugenides, ho pensato che mi sarebbe proprio piaciuto leggere questo libro. Però ancora non l’ho fatto e ho lasciato che questo titolo stazionasse nella Lista dei Desideri per anni. Giuro che all’inizio dell’anno prossimo lo compro e lo leggo!

TERZO GRADO Come ho già detto, il talento letterario di Eugenides è stato ampiamente riconosciuto – tant’è che ora insegna Scrittura creativa a Princeton. Tra i tanti scrittori a occupare la cattedra prima di lui c’è stato anche qualcuno che è stato definito “il più grande scrittore americano vivente”; sapete di chi parlo?

Indignazione - P. Roth
Indignazione di Philip Roth 2009 – Einaudi (originale: Indignation – 2008 - Houghton Mifflin Harcourt)


È il 1951 America, il secondo anno della guerra di Corea. Marcus Messner, un giovane serio, studioso e ligio alle leggi, di Newark, New Jersey, sta cominciando il secondo anno di università in un campus rurale e conservatore dell'Ohio: il Winesburg College. Perché ha deciso di frequentare il Winesburg invece del college della sua città, a cui si era inizialmente iscritto? Perché il padre, il risoluto e laborioso macellaio del quartiere, pare impazzito: impazzito per la paura e l'apprensione di fronte ai pericoli della vita adulta, ai pericoli del mondo, ai pericoli che vede incombere a ogni angolo sul suo amato figliolo. Come spiega al figlio la longanime madre messa a dura prova dal marito, è una paura che nasce dall'amore e dall'orgoglio che il padre prova per lui. Ciò non toglie che Marcus covi una rabbia troppo grande per poter ancora sopportare di vivere con i genitori. Li abbandona e, lontano da Newark, nel college del Midwest, si deve districare fra le consuetudini e le repressioni di un altro mondo americano.

Perché è nella mia Lista dei Desideri? Anche qui c’è lo zampino di Anobii: dopo aver visto questo titolo in libreria, dove l’ho fogliato un po’ quando è uscito, ne ho letto una bella recensione scritta da Sara, una ragazza con cui condivido spesso opinione. Lo aggiunsi subito alla Lista; e ora, dopo il clamore suscitato dal “pensionamento” di Roth, sento la necessità di leggere al più presto qualcosa di questo autore.
In più, c’è qualcuno che continua a consigliarmelo e sarebbe anche ora di dargli la soddisfazione di avermi convinta a leggerlo!

Con questo autore celebratissimo si conclude la catena di collegamenti. Come sempre, spero che il post vi sia piaciuto e vi auguro di passare una bella settimana!
Buone letture,

Cami

20 commenti:

  1. Le vergini suicide è lì a prendere polvere sul mio scaffale da eoni... prima o poi lo leggerò. Ti posso però dire che il film mette angoscia.

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    1. Io non ho ancora visto il film, ma ho sentito spesso pareri simili al tuo...
      Al momento non ho granché voglia di film angoscianti, quindi penso che dovrà attendere - magari fino a quando non avrò anche letto il libro.

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  2. Indignazione merita molto, anzi direi che ogni opera di Roth merita la lettura.

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    1. Un fan di Roth! Sono proprio l'ultima a non aver letto niente di suo, devo assolutamente rimediare.

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  3. Dissipatio H.G. è un titolo noto. Chissà, magari lo leggerai prima tu! Riguardo a Roth, mi spiace ma sei solo penultima. Io non ho ancora pensato a metterlo in lista d'attesa. :(

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    1. Davvero? E dire che io ne ho sentito parlare pochissimo. La prossima volta farò meglio le mie ricerche :)

      Ahah, magari finirà che leggeremo Roth in contemporanea!

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  4. Cami,
    hai presentato un ter di libri fantastici!
    Confesso che non conoscevo Morselli, ma la trama mi intriga anzi che no. Credo che quanto prima leggerò il mio concittadino (Mi sono subito informato a riguardo, e ho letto molto giudizi positivi!) :)

    Eugenides è un altro autore americano che avevo adocchiato e che mi sono promesso di leggere, oltre il libro che hai presentato, anche Middlesex mi ispirava tantissimo, premio Pulitzer tra l'altro. Comunque "Le vergini suicide" è un libro che leggerò.
    (Quanti ne ho da leggere!!!)

    Ohhhh Credo che quel Qualcuno potrei essere io ;)
    Ti confesso che non vedevo l'ora che scrivessi qualcosa su Roth, Philip! Il più grande scrittore americano vivente, eh già. Ho letto Indignazione ed è tra quelli che mi sono piaciuti di più. Non vedo l'ora di sentire un tuo parere a riguardo. Te ne ho sempre parlato così bene e immagino quindi che tu ti aspetta tanto da lui, mi dispiacerebbe se ti deludesse... ohi che ansia!!! Appena lo leggerai hai l'obbligo di contattarmi immediatamente e darmi a caldo un primo rapido giudizio! :)

    Sai che su Roth potrei scrivere papiri, ma mi fermo qui, contengo l'entusiasmo, e ti auguro buona lettura.


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    1. Sono felice che il mio terzetto ti sia piaciuto, Vin :)

      Ebbene sì, hai indovinato xD In effetti ho delle aspettative, non le nego! E sarai sicuramente il primo a sapere cosa ne penserò, promesso.

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  5. Di Eugenides ho letto sia "Le vergini suicide" che "Middlesex" e nessuno dei due mi ha entusiasmata purtroppo. Il suo stile non fa proprio per me.

    Anch'io non ho mai letto Roth! Credo che sia un autore difficile però, non è ancora il suo momento.

    Bel trittico però ^_^

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    1. Ma dai! Cos'è che non ti è piaciuto? Sono curiosa, mi piacerebbe sentire anche un parere non positivo :)

      Sì, penso che Roth sia un autore molto particolare, ha senz'altro bisogno di essere approcciato al momento giusto.

      Grazie :D

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  6. Benissimo: i libri 2 e 3 li voglio leggere anch'io. Anche per me Le vergini suicide staziona in wish list da anni ma non mi decido mai a convertirlo in acquisto. O magari poi propenderò per Middlesex, chissà. Quanto a Roth, voglio leggerne uno qualsiasi, sono una superficialona, ma visto che non l'ho mai letto a questo punto uno vale l'altro.
    Morselli ovviamente non lo conoscevo ma mi attira al punto giusto!

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    1. Sono pressocché la fotocopia di questo commento. Mai letti ne Eugenides che Roth.

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    2. Sonia, di Eugenides a me interessa anche "La trama del matrimonio", mentre "Middlesex", non so perché, non mi attira allo stesso modo.

      Inanna, mai letti e con volontà di leggerli anche tu, quindi? Hai già qualche titolo in mente? :)

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    3. Bene, Inanna, mi consola sapere di non essere la sola.
      Cami, la trama del matrimonio è passato per le mie mani una volta ma me lo giravo e me lo rigiravo e non mi convinceva. L'ho lasciato andare...

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    4. Le vergini suicide di Eugenides, e di Roth invece tantissimi...Lamento di Portnoy, Pastorale americana,Indignazione sono i tre che mi attraggono di più

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  7. Cami, tutte le volte che passo dal tuo blog, imparo qualche cosa che prima non sapevo! Che meraviglia!! *__* PS: ti ho lasciato un premietto per il blog qui (http://laumesjourney.blogspot.it/2013/04/premio-blogger-simpatico.html), passa da me quando vuoi per dargli un'occhiatina! ^^

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    1. Grazie Sophie, sei troppo gentile :D E grazie anche per il premio, mi fa davvero piacere ^//^

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  8. Dissipatio H.G. è molto bello. Si tratta del primo contributo italiano alla letteratura apocalittica. Di Morselli ho anche letto Suicidio e Divertimento 1889, quest'ultimo anche un romanzo interessante. Piano piano sto acquistando altre sue opere. Di recente ho preso Diario (favoloso, ho letto qualche brano), Contro-passato prossimo (storia alternativa) e Roma senza papa.

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    1. Sono felice di leggere il commento di qualcuno che l'ha letto! Lieta di sapere che anche gli altri romanzi di Morselli sono interessanti. Io mi sto informando anche sulla sua saggistica. Tu ne sai qualcosa?

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    2. No, non ho letto nulla della saggistica ancora.

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